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Inviato

Sempre di Trento propongo questa moneta

DENARO - piccolo-

coniato con l'inizio della podesteria imperiale, dopo la metà del 1236

cat. C.N.T t7/22

chiaramente non cè confronto con i grossi del periodo.. adatta ad un commercio locale e sempre piu' svalutata anche come argento.

Questa era  la cosidetta  moneta del popolo..oltretutto anche difficile a trovare in alta qualità.

Moneta imitata anche dalla zecca di Merano dal 1253/55 al 1259 c.a

cat. C.N.T M1

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Inviato

Superati i 150 post, vorrei fare un piccolo bilancio. Tante monete e tante informazioni sono la forza e la bellezza di questa discussione. Quando siamo partiti non pensavo che potesse venire fuori una carrellata così imponente. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno postato queste meraviglie che sono le monete del Triveneto. ?

Arka

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Inviato

Continuando con la zecca di Verona, che è la mia preferita, volevo mostrarvi le differenze che ci sono tra i denari del periodo degli Scaligeri.

Rispetto al denaro " tipo comunale" del post 135 del XII/XIII sec. , dove le lettere o parti di esse vanno interpretate come "- FRIR"- ( Federico I ? ) Questi denaretti invece riportano la legenda - CI - VI - CI - VE , civitas Verona- civitas Vicenza, essendo appunto Vicenza sotto dominio scaligero, da Cangrande I, fino alla fine della signoria con Antonio d. Scala.

Come si può notare dallo stile tra il primo denaro e il secondo la lettera (E) e la lettera(C)  cambiano  da arcaico a gotico, spostandone cosi' le conazioni a periodi diversi.  IL primo denaro con le lettere arcaiche ricalca lo stile del grosso con la" scaletta ", avvicinandone cosi' le due coniazioni.

IL secondo, come stile si adegua al nuovo stile del periodo di Antonio/Bartolomeo d.Scala, al periodo finale della Signoria.

Denaro I tipo, con VE in nesso ( post 1327-ante 1375 )

Denaro II tipo, con E gotica ( 1375 - 1387 )

Classificazione tratta da " L'area monetaria veronese" -Verona e il tirolo-

edizione anno 2015

 

 

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Inviato

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Ecco un altro grosso tirolino della zecca di Merano. La descrizione è praticamente identica alle precedenti, tranne che per il giglio che divide la legenda del rovescio. Di gigli si parla nell'articolo di Mosca postato poco sopra da @Fratelupo e questo è un altro esemplare coniato già dagli Asburgo (vedi Rizzolli vol. 2).

Arka

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Inviato

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Patriarcato di Aquileia

Ludovico I della Torre (1359-1365)

Denaro

Argento

Peso: 0,90 g   Diametro: 19 mm

D/ LVDOV - ICI (crocetta forata) PA (crocetta forata), il Patriarca seduto sul faldistorio benedice con la mano destra e con la sinistra regge la croce patriarcale

R/ (crocetta forata) AQVI (crocetta forata) - LEGIA (crocetta forata), torre su bastoni gigliati e decussati, ai lati L - V

Rif.: Passera-Zub 220; CNI VI, 6; Bernardi 55

Ecco l'altro denaro di Ludovico I della Torre, terzo patriarca di questa famiglia dopo Raimondo e Pagano. Il primo denaro fu postato in precedenza da @chievolan. Sul dritto è rappresentato il patriarca seduto sul faldistorio ornato da teste di leone. Sul rovescio vi è il simbolo della famiglia del Patriarca, ovvero una torre sopra i bastoni decussati. Forse non tutti sanno che i Della Torre furono signori di Milano prima di essere cacciati dai Visconti.

Arka

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Inviato (modificato)

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Patriarcato di Aquileia

Marquardo di Randeck (1365-1381)

Denaro (1365-1378)

Argento

Peso: 0,90 g  Diametro: 18 mm

D/ + MONETA (globetto) M(AR)QV(AR)DI (globetto) PATE (globetto) AQ (globetto), aquila ad ali spiegate con la testa rivolta a s. su morione

R/ (globetto) S (globetto) hERMA - CORAS (crocetta forata), Busto frontale di Sant'Ermacora su scudo, ai lati M -A

Rif.: Passera-Zub 232; CNI VI, 1; Bernardi 57a

Questa è la prima emissione di Marquardo di Randeck. Sul dritto è rappresentato un morione (tipo di elmo) con un aquila ad ali spiegate e sul rovescio Sant'Ermacora sopra uno scudo e le iniziali del Patriarca. Sul dritto le lettere A e R sono in nesso in bello stile gotico. Marquardo fu uno dei più potenti Patriarchi. Originario della Svevia fu uno degli alleati di Genova, Ludovico di Ungheria e Francesco I da Carrara nella guerra di Chioggia contro Venezia. Probabilmente proprio in quet'epoca Venezia decise di intromettersi attivamente negli affari dei Patriarchi, perchè rappresentavano un pericolo per la stessa sopravvivenza della città lagunare.

Arka

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Modificato da Arka
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Inviato

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Ecco la seconda emissione di Marquardo del 1378 (?) - 1381 (Rif.: Passera-Zub 245; CNI VI, 6; Bernardi 58a). E' interessante l'iconografia di questo denaro. Sul dritto infatti c'è la lettara M gotica dell'iniziale del Patriarca con, sopra, due oggetti misteriosi. L'ipotesi più probabile, ma fino a prova contraria, è che sia un globo appoggiato su un cuscino. Questo è un esempio di quelle immagini che dovevano essere di immediata lettura per i contemporanei, ma risultano difficili da comprendere per noi. Sul rovescio una croce che abbiamo già visto in precedenza sui grossi tirolini composta da due croci patenti una grabìnde e una piccola.

Arka

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Inviato

Questa moneta viene descritta anche come -  Vigitenario di Merano -

( Denaro) con doppia croce o croce solare del patriarca Marquado di Randeck ( 1365-1381)

Tratto da " L'area monetaria veronese" - cat. Aq1- pag. 679


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Inviato

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Padova
Galeazzo Visconti 1388-1390
Denaro

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Inviato

VERONA

Gian Galeazzo Visconti ( 1387 - 1402 )

Denaro 

cat. C.N.V vr46

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Inviato

Per continuare con Gian Galeazzo a Verona...

 

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Ducato di Milano

Gian Galeazzo Visconti (1395-1402)

Zecca Verona

Soldo (1398-1402)

Argento

D/ COMES (globetto) VIRTVTVM (globetto) D (globetto) MLI (globetto) VERONE (globetto), croce fiorita in cerchio di perline

R/ (biscia) (globetto) S (globetto) ZENO (globetto) DE (globetto) VERONA (globetto), busto frontale di S. Zeno con pastorale

Rif.: CNI VI, 6

Durante il dominio visconteo la zecca di Verona ha coniato grossi e soldi. Più incerta è la zecca che coniò gli altri nominali sesini e denari. Probabilmente furono coniati a Milano con l'eccezione del sesino con i trifogli postato in precedenza da @Bassi22. Il soldo presenta una croce fiorita al dritto e un bel busto di San Zeno al rovescio, busto che ricorda molto quello di S. Ambrogio sulle monete di Milano. Su entrambi i lati compare la scritta VERONA.

Arka

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Inviato

Zecca di Verona

Pegione da un soldo e mezzo

Gian Galeazzo Visconti

emissioni del 1398 - 1400

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Signoria di Padova

Francesco II da Carrara detto il Novello (1390-1405)

Grosso carrarino

Argento

Peso: 0,87   Diametro: 18

D/ 8globetto) FRANCISCI (globetto) DE (globetto) CARARIA (globetto), carro schiacciato, ai lati F - (anello) I (anello)

R/ (globetto) S (anello su anello) PROS - DOCIMVS (globetto), S. Prosdocimo stante di fronte, in campo a s. Z

Rif.: Passera 151; CNI VI, 6

Il carrarino di Francesco Novello è molto simile a quello del padre. Si distingue perchè sul dritto ai lati del carro ci sono le lettere F - I ovvero Francesco Junior. Anche il simbolo del massaro Z è presente solo sui carrarini del Novello a differenza della P presente su entrambi. Francesco Novello è il protagonista della frase ''Homo morto non fa guerra'' che, purtroppo per lui, gli costò la vita.

Arka

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Zecca di Gorizia

Enrico II ( 1338 - 1364 ) ?

DENARO - ag. gr. 0,73 cat, paol. 20

ho aggiunto il punto di domanda perchè non sono sicurissimo trattasi di Enrico II ( questo era quanto dichiarato dall'asta )

al momento non ho con me le aggiudicazioni dell'asta, potro' raggiungerle appena finita l'emergenza -covid

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Zecca di Gorizia
Enrico II ( 1338 - 1364 ) ?
DENARO - ag. gr. 0,73 cat, paol. 20
ho aggiunto il punto di domanda perchè non sono sicurissimo trattasi di Enrico II ( questo era quanto dichiarato dall'asta )
al momento non ho con me le aggiudicazioni dell'asta, potro' raggiungerle appena finita l'emergenza -covid
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@ottone Il denaro di Enrico II (minore età di Giovanni Enrico) (1304-1338) ha la rosa a sei petali sul rovescio. E comunque complimenti per il bell'esemplare di Enrico III.

Arka

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TREVISO

Agostino Barbarigo ( 1486 - 1501 )

Bagattino 

gr. 1,24  cat. Perini n. 28

Sto' tentando di modificare le foto, perchè troppo grandi, quindi non so' come arrivano.

Non ho riferimenti per la coniazione di questa moneta. Mi chiedevo la zecca è Venezia?

il colore che appare nella foto non è reale, ma a suo tempo è uscita cosi'

Buona serata a tutti

 

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Inviato
6 minuti fa, ottone dice:

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TREVISO

Agostino Barbarigo ( 1486 - 1501 )

Bagattino 

gr. 1,24  cat. Perini n. 28

Sto' tentando di modificare le foto, perchè troppo grandi, quindi non so' come arrivano.

Non ho riferimenti per la coniazione di questa moneta. Mi chiedevo la zecca è Venezia?

il colore che appare nella foto non è reale, ma a suo tempo è uscita cosi'

Buona serata a tutti

 

Sì, moneta emessa a Venezia per la Marca. Però ci sta, in questa discussione.

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Inviato

       1244291432_Arka38D.jpg.cdf9feea57a93c6a164f803b00eb1bbf.jpg       123786968_Arka38R.jpg.2cbf6b2a99d7138e3943e55dd3990591.jpg

 

Signoria di Ascoli

Conte da Carrara (1413-1420)

Bolognino

Argento

D/ C (carro) O (globetto) D (globetto) CARARI (globetto), lettera A in cerchio di perline

R/ (ponte) (globetto) S (globetto) EMID (globetto) DE (globetto) ES, lettere C V L O disposte a croce intorno a un globetto

Rif.: CNI XIII, 1 ss.

Ecco un esempio di come possa entrare in una collezione delle monete del Triveneto un bolognino di Ascoli. Infatti questo bolognino, del peso di circa 1 grammo, venne coniato da Conte da Carrara (mi raccomando da Carrara e non di Carrara), fratellastro di Francesco Novello, in quanto figlio illegittimo di Francesco I il Vecchio. Il legame con Padove è rappresentato dal carro schiacciato sul dritto della moneta. Conte ricevette la signoria di Ascoli da Ladislao di Durazzo a cui aveva reso molti servizi come condottiero. La dinastia dei Carraresi si estinse ben presto. Dopo la morte di Conte i suoi figli furono cacciati dopo pochi anni e Ascoli divenne un possedimento papale.

Arka

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Inviato

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Per finire l'argomento di Conte da Carrara ecco il denaro picciolo di mistura. Sul dritto la legenda COMES D CAR e quattro lettere a croce A R I A all'interno di un cerchio di perline. La legenda è divisa da una ruota, che rappresenta la riduzione dello stemma di famiglia, ovvero il carro. La stessa ruota divide anche la legenda del rovescio DE ESCVLO intorno a una croce patente.

Questo esemplare è illustrato sulla RIN CXIII (2012) a pag. 381.

Arka

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Inviato

..notevole coniazione, per quanto riguarda la prima moneta postata, ( post 171 ) con il carro stilizzato molto bello e  identico a quelli coniati sulle tessere di Francesco I

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Inviato

Rimanendo sul tema dei Carraresi di Padova, oltre alle monete non possono mancare anche le tessere, sia murale che mercantile.

Francesco I da Carrara ( 1355 - 1388 )

Tessera murale  gr 8,08

prov. ex" numismatica Eugenio Fornoni" - Verona.

Questa tessera si chiamava cosi', perchè veniva inserita nelle costruzioni fatte dai Carraresi e infilate in un contenitore chiamato "musina"

Questo tipo di tessera e il suo contenitore, si possono  ammirare al museo Bottacin  di Padova..

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