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Collezionare monete del Triveneto


Risposte migliori

Di solito in questi casi uno dei due lati è in incuso. Ma qui non è così. E' veramente strano perchè un conio era sul martello e l'altro sull'incudine. Quindi non dovrebbero incontrarsi mai due coni dello stesso tipo in una moneta. Potrebbe effettivamente essere un falso mal capito...

Arka

Diligite iustitiam

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anche se di solito i falsari tendono ad imitare la moneta originale.. sempre che non avessero a disposizione solo il punzone di incudine..

tanto pochi se ne sarebbero accorti, specialmente al tempo.

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Comune di Vicenza

Cangrande della Scala (1311-1329)

Grosso aquilino

Argento

D/ + (anello) CIVITAS (stella - scdetto con le armi dei Nogarola - stella), aquila ad ali spiegate con la testa rivolta a destra in cerchio di perline

R/ (rosetta) (anello) VI - CE - NC - IE, grande croce patente intersecante la legenda e un cerchio di perline

Rif.: CNI VI, 1

Ecco un altro dei grossi aquilini coniati nel Triveneto, quello della città di Vicenza. Presenta la solita aquila ad ali spiegate e lo scudetto del podestà Bailardino Nogarola. Fu coniata al tempo in cui Vicenza era sotto il dominio di Cangrande della Scala, di cui il Nogarola era amico e consigliere.

Arka

Diligite iustitiam

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1 ora fa, ottone dice:

anche se di solito i falsari tendono ad imitare la moneta originale.. sempre che non avessero a disposizione solo il punzone di incudine..

tanto pochi se ne sarebbero accorti, specialmente al tempo.

infatti... mi pare di vedere che il secondo lato ha la croce incusa mentre il primo ce l'ha in rilievo. Non riesco a vedere bene le lettere del secondo lato, ma se fossero incuse anch'esse (e speculari), saremmo di fronte ad un brockage, che dici tu avendola in mano?

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no io non vedo nessun incuso ma tutto in rilievo. In questo momento non le ho con me, sono in cassetta di sicurezza. Comunque le avevo osservate bene, una volta che mi ero accorto della differenza

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Ciao a tutti,

mi pare di non averlo visto e allora partecipo con una celebrità del medioevo, il tirolino di Merano.

Un saluto cordiale

Immagine2.jpg

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Signoria di Padova

Francesco I da Carrara (1355-1388)

Carrarese da 4 soldi (1386-1388)

Argento di basso titolo

D/ (anello) F (globetto) D (globetto) KRARIA (globetto) PA - DVE (globetto) E (globetto) CETERA (anello), carro sciacciato in cornice lobata, ai lati del carro F - F

R/ S (globetto) DANIEL  MAR (anello con globetto) TIR, San Daniele nimbato stante regge una banderuola con la mano sinistra e nella destra tiene la città, in campo a d. lettera N accantonata da sei anelli

Rif.: Passera 133 ss.; CNI VI, 2

Nel 1386 Francesco I ha assoluta necessità di finanziare le sue guerre. E' minacciato da Venezia e da Milano. Questo carrarese di basso titolo e del valore di 4 soldi gli permette di recuperare un notevole valore, almeno fino alla svalutazione di questa moneta. Sul dritto è rappresentato il simbolo della famiglia carrarese, ovvero un carro schiacciato e sul rovescio uno dei patroni di Padova San Daniele. La torre visibile nella città sorretta dal Santo è stata identificata da Gorini come quella del castello di Padova detta ''la specola''.

Arka

Diligite iustitiam

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Patriarcato di Aquileia

Bertoldo di Andechs-Merania (1218-1251)

Denaro

Argento

D/ BERTO - LDVS P, il Patriarca seduto sul faldistorio regge un libro con la mano sinistra e il pastorale con la sinistra

R/ (croce) CIVITAS (globetto) AQVILEGIA, aquila con le ali spiegate sopra un edificio con un'arcata

Rif.: Passera-Zub 34; CNI VI, 11; Bernardi 15

Ecco un altro bellissimo denaro con bordo rialzato della zecca di Aquileia coniato all'epoca di Bertoldo di Andechs-Merania, l'ultimo dei patriarchi ''imperiali''. Il peso è sempre di circa 1,20 grammi e il diametro di 21 millimetri. Molto bello lo stile dell'incisione e notevole l'effetto di riempimento degli spazi. L'aquila sul rovescio probabilmente è quella di Merania. Infatti lo stemma di Merania è d'azzurro con aquila d'argento. Tuttavia bisogna ricordare che anche lo stemma del Patriarcato è d'azzurro, ma con l'aquila d'oro. Per quanto riguarda l'edificio sotto l'aquila, potrebbe essere una porta di città o un ponte.

Arka

Diligite iustitiam

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Supporter

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Piccoli aquileiesi di Gregorio, Bertrando, Pagano...

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Il 2/4/2020 alle 16:27, gigetto13 dice:

infatti... mi pare di vedere che il secondo lato ha la croce incusa mentre il primo ce l'ha in rilievo. Non riesco a vedere bene le lettere del secondo lato, ma se fossero incuse anch'esse (e speculari), saremmo di fronte ad un brockage, che dici tu avendola in mano?

Ogni tanto capita, nell'osservare l'immagine di una moneta nello schermo, che sia in incuso ... è uno strano effetto ottico. Se si chiudono gli occhi e poi si riaprono tutto torna nella norma.

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Il 2/4/2020 alle 14:49, ottone dice:

buongiorno. Adesso vorrei sottoporvi a una curiosità per la zecca di Verona.

Denaro periodo scaligero ( post 1327 - ante 1375 )  denaro piccolo con VE in nesso..

almeno dovrebbe essere cosi', ma come potete notare dalla foto la moneta è stata coniata con- VERONA/VERONA - sia sul diritto che sul rovescio. Chiaramente è passata inosservata, anche perchè trattasi di un denaretto relativamente comune.

Falso d'epoca?

La moneta è di argento molto basso, comunque tipico dell'ultimo periodo e le due faccie non sembrano perfettamente uguali ( conio di icudine battuto due volte ).. ma mi rimane la curiosità e volevo proporvela.

163-Vr   01074a00.jpg

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Ci sono tratti accostati alle V , soprattutto a quella della seconda foto che farebbero pensare alla E in nesso, ma mi pare ci siano entrambe le E e che siano siano retrograde. 

Interessante moneta. Probabilmente un falso d'epoca.

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Ciao chievolan, ti rispondo in merito al denaro per Verona. In effetti guardando la foto un lato sembra in incuso, ma non è cosi.

Le due E di verona sono entrambe retrograde, se fossero in incuso non sarebbe cosi'

Propendo anch'io per il falso d'epoca, anche per il bassissimo contenuto di argento, ma questo ci poteva anche stare visto il periodo.

peso dellla moneta gr. 0,23

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Patriarcato di Aquileia

Pietro Gera (1299-1301)

Denaro

Argento

D/ (rosetta) PETRVS  (anello) PATh'A, il patriarca seduto sul faldistorio regge un libro borchiato con la mano sinistra e il pastorale con la destra

R/ + (rosetta) AQVILE (rosetta) GENSIS (rosetta), aquila ad ali spiegate con la testa rivolta a sinistra, sul petto stemma dei Gera

Rif.: Passera-Zub 135; CNI VI, 1; Bernardi 33

Pietro Gera da Ferentino fu patriarca per un breve periodo. Il suo denaro lo rappresenta seduto sul faldistorio in una ricca veste e con un libro con cinque borchie. Sul rovescio è rappresentata un'aquila che sul petto porta le armi dei Gera. Il peso di questi denari è di circa 1,10 grammi e il diametro di 21 millimetri.

Arka

Diligite iustitiam

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1 ora fa, ottone dice:

Ciao chievolan, ti rispondo in merito al denaro per Verona. In effetti guardando la foto un lato sembra in incuso, ma non è cosi.

Le due E di verona sono entrambe retrograde, se fossero in incuso non sarebbe cosi'

Propendo anch'io per il falso d'epoca, anche per il bassissimo contenuto di argento, ma questo ci poteva anche stare visto il periodo.

peso dellla moneta gr. 0,23

Ma non ho detto che mi sembra in inciso. Certamente non lo è. 

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2 ore fa, Arka dice:

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Patriarcato di Aquileia

Pietro Gera (1299-1301)

Denaro

Argento

D/ (rosetta) PETRVS  (anello) PATh'A, il patriarca seduto sul faldistorio regge un libro borchiato con la mano sinistra e il pastorale con la destra

R/ + (rosetta) AQVILE (rosetta) GENSIS (rosetta), aquila ad ali spiegate con la testa rivolta a sinistra, sul petto stemma dei Gera

Rif.: Passera-Zub 135; CNI VI, 1; Bernardi 33

Pietro Gera da Ferentino fu patriarca per un breve periodo. Il suo denaro lo rappresenta seduto sul faldistorio in una ricca veste e con un libro con cinque borchie. Sul rovescio è rappresentata un'aquila che sul petto porta le armi dei Gera. Il peso di questi denari è di circa 1,10 grammi e il diametro di 21 millimetri.

Arka

Diligite iustitiam

Dovrei averne uno anche io. Moneta comunque raretta se non erro. Giusto? 

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19 minuti fa, Faletro78 dice:

Mea culpa Chievolan... Anche di mezzi non né ho mai visto o quasi perciò ho l'occhio molto poco allenato... Saluti. 

Non è certo una tua colpa ...

il piccolo è simile come figure e legenda, è diverso il busto del patriarca, c’è una differenza di interpunzione poiché in uno vi è una crocetta e in uno un punto (e qui nel MIR adesso c’e un po’ di confusione a riguardo), anche il diametro può essere simile. 

Certamente c’è una notevole ed evidente differenza di lega, i piccoli di Bertrando sono praticamente di rame. 

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