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Inviato

Prima di arrivare all’ evento astronomico , una eclisse di Luna , occorre fare una breve premessa per ben inquadrare il periodo storico di cui stiamo narrando ; siamo nel 416 a.C. quando inizio’ il prologo che porto’ alla famosa guerra di Atene contro Siracusa , guerra narrata dal padre degli storici , Tucidite , dai successori tutti ritenuto , sebbene ateniese di nascita , storico imparziale , preciso e dettagliato nel trattare la storia di questa guerra tra la sua Citta’ natale Atene e la corinzia Siracusa , passata alla storia come uno dei fatti narrati nella sua opera : "La guerra del Peleponneso"

Siamo nel contesto storico e politico del 416 a.C. quando scoppiò una guerra sorta per dispute territoriali tra le poleis siceliote di Selinunte e Segesta , la prima alleata di Siracusa e da questa prontamente appoggiata , la seconda alleata invece di Atene . Per convincere Atene ad intervenire in Sicilia contro Siracusa , una delegazione di Segesta parti’ per Atene , questo il passo di Tucidite : “La stagione seguente [415 a.C.] , all' aprirsi della primavera , l' ambasceria ateniese fece ritorno dalla Sicilia e al suo seguito vennero i Segestani recando con sé sessanta talenti di argento non coniato , che rappresentavano il soldo di un mese per gli equipaggi di quelle sessanta navi di cui avevano in proposito di sollecitare l' invio . L' assemblea si raccolse subito in Atene e poté udire dalla bocca dei Segestani e degli ambasciatori della propria città , tra il cumulo delle altre affascinanti fandonie , questa di particolare spicco : che quanto a finanze nei tesori dei santuari e in quello statale giacevano depositi ingenti subito disponibili”

Sebbene alcuni cittadini importanti di Atene si opponessero alla spedizione militare in Sicilia cosi’ onerosa per denari , mezzi ed uomini , tra cui Nicia che divenne poi uno dei comandanti della spedizione , la missione venne infine approvata .

Dopo iniziali successi degli Ateniesi che portarono quasi alla rovina Siracusa , quasta infine chiamo’ in aiuto la Citta’ madre di Corinto e un grosso corpo di armata parti’ al comando dello spartano Gilippo ; la situazione militare si ribalto’ completamente anche per gli scarsi aiuti che giunsero agli Ateniesi in Sicilia , da Atene .

Si giunse alla decisione che , in atttesa di un nuovo corpo di spedizione promesso da Atene a Nicia , l’ esercito si ritirasse via mare da Siracusa in direzione di Catania in attesa dei rinforzi , ma un evento astronomico sconvolse il piano , infatti il 28 agosto del 413 a.C. avvenne nella notte una inattesa eclissi di Luna , inattesa perché i Greci sapevano calcolare sulle eclissi lunari , che si verifico’ durante gli scontri della seconda battaglia navale nel Porto Grande di Siracusa di quell’anno , eclisse rimasta nella storia per via delle conseguenze che ebbe sugli Ateniesi . Secondo Tucidide Nicia era un uomo particolarmente superstizioso : all’arrivo dell’ eclissi chiese ai sacerdoti ateniesi come dovesse comportarsi , ricevendo in risposta di attendere 27 giorni prima di attaccare con la flotta i Siracusani . Il nemico approfittò quasi immediatamente della tregua voluta da Nicia e attaccò le 86 navi ateniesi ferme al Porto Grande , distruggendo completamente la flotta greca . In seguito a questa catastrofe che impediva il ritiro dell' esercito via mare , Nicia decise allora di ritirarsi da Siracusa via terra dopo che una terribile pestilenza aveva nel frattempo falcidiato l’ esercito ateniese essendo stato accampato in zona paludosa del Porto Grande , cosi’ Tucidite narra : “[…] appena a Nicia e a Demostene i preparativi parvero sufficienti , trascorsi due giorni dallo scontro navale , l'esercito finalmente dal campo in disarmo si mise in marcia . Distacco tormentoso ; e più di una riflessione trafiggeva dolorosamente: il sacrificio totale delle navi , ad esempio […] Ma anche quando venne l' ora di sgomberare il campo , lo spettacolo s' offriva tristissimo ai partenti : e dagli occhi la pena calava a ghiacciare il cuore . I cadaveri s' ammontavano scoperti : e quando si scorgeva un proprio caro rovesciato a terra , lo spirito s' irrigidiva in un orrore umido di pianto”

In tal modo per una sorta di superstizione conseguente ad un evento astronomico . venne rimandata la partenza dell’ esercito di 27 giorni , la durata di un ciclo lunare , permettendo ai Siracusani di annientare le navi ateniesi e infine di vincere la guerra .

Nella cartina la zona del Porto Grande di Siracusa , con le paludi dove rimase accampato l' esercito ateniese in attesa che passassero i 27 giorni dall' eclisse di Luna , superstizione fatale agli Ateniese per l' esito della guerra .

 

 

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Inviato (modificato)

Nicia era probabilmente assai superstizioso, tuttavia il rinvio di 27 giorni nel movimento dell'esercito ateniese sembra essere stato conseguenza del responso dei sacerdoti, interrogati in merito all'eclissi .

Si potrebbe considerare che nella storia degli Elleni e non solo, gli avvenimenti, civili o militari, non prescindono mai (o quasi) dal parere religioso .

Tutte le imprese di colonizzazione partivano solo dopo  un responso/indicazioni dei sacerdoti di Delfi .

Sparta nel 480 A.C. inviò alle Termopili il re Leonida con solo più o meno 1000 soldati (300 opliti e 700 armati leggeri) perchè le celebrazioni delle feste Carnee proibivano di mobilitare l'intero esercito .

Ed ancora 10 anni prima nel 490, il contingente spartano in aiuto ad Atene contro i Persiani, per la concomitanza con le stesse Carnee, partì in ritardo da Sparta e pur raggiungendo Atene con una velocissima marcia di soli 3 giorni, arrivò a Maratona (Erodoto VI , 120) dopo la conclusione della battaglia .

Modificato da VALTERI

Inviato

Normale e comprensibile che gli antichi , per antichi intendo tutti i popoli del mediterraneo e non , interpretassero sacerdoti , aruspici o astrologhi , in quanto moltissimi eventi naturali non erano comprensibili alle masse , quindi gli uomini di governo o militari si affidavano a quelli per avere un consiglio sul da farsi quando si verificavano eventi inspiegabili . I Greci sapevano gia' calcolare la sequenza delle eclissi , ma gli "indovini" , come scrive Tucidite , al seguito dell' esercito di Nicia lo consigliarono di attendere 27 giorni prima della partenza via mare ; consiglio funesto in quanto questi "indovini" non previdero la catastrofe che sarebbe avvenuta dell' esercito ateniese .

Inviato

Buongiorno,

Periodo storico pieno di eventi affascinanti e di grande rilievo per l’evoluzione delle vicende del mediterraneo.

 

Alcuni dettagli in più.

Se Nicia scelse le sue mosse in maniera indecisa a causa del responso datogli da chi lui interrogò circa l’eclisse in questione, sono da tenere ancora forse in maggior conto altri fattori circa la vittoria siracusana.

Siracusa stava per accingersi alla resa prima che Gilippo arrivasse in Sicilia (inviato da Sparta anche su insistenza di Alcibiade che aveva tradito di fatto Atene), il generale spartano si era infatti attardato nel golfo di Taranto a causa del mare in burrasca e non sarebbe arrivato in tempo per soccorrere i siracusani, che non erano a conoscenza della spedizione.

Di fatti sarebbe stato Gongilo (ex navarco corinzio), partito successivamente a Gilippo e che aveva presenziato alla decisione spartana di inviare il generale in aiuto di Siracusa, a giungere per primo ad informare i siracusani dell’arrivo della spedizione, esortandoli a resistere con un ultimo sforzo poiché gli aiuti erano prossimi. Lo spartano raccolse inoltre circa 3000 armati sicelioti nel tragitto tra Himera e Siracusa.

Le capacità e l’intuito strategico di Gilippo ed il fortunato arrivo di Gongilo (che perí negli scontri), uniti all’odio ed al timore che l’arroganza e la minaccia dell’espansione ateniese seppe suscitare nei suoi avversari spartani e nei corinzi, furono cause concrete della vittoria siracusana, insieme all’ormai storicamente accertata superstiziosità di Nicia.

 

Un solo appunto @Agricolacon laggettivo o sostantivo “sicelioti” ci si riferisce ai greci delle colonie di Sicilia, Segesta in questo senso non può essere definita tale in quanto era città degli Elimi, che non erano greci ma  probabilmente di stirpe italica, più difficilmente di origini asiatiche.

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Inviato

Una buona giornata Archestrato : quanto hai aggiunto sui fatti di Siracusa mi pare del tutto opportuno .

Tornando poi  @Archestrato   un attimo alla 'superstizione' , bisognerebbe considerare l'accezione che il termine ha oggi per noi e l'accezione che  aveva per i Greci (e non solo) allora, non trascurando che gli 'indovini' sono coloro che praticano la 'divinazione' .

Una battaglia che per i più ha avuto grande importanza anche oltre il Mediterraneo, è la battaglia di Platea (479 A.C.) vinta dai Greci contro i Persiani venuti in Europa .

I due eserciti si fronteggiarono per 10 giorni (Erodoto IX , 39-41) perchè i responsi dei rispettivi 'indovini' erano favorevoli alla sola difesa e non all'attacco .

A battaglia ormai iniziata per volere di Mardonio (Erodoto IX , 61-62) gli Spartani, pur pesantemente attaccati, entrarono in combattimento solo dopo 'preghiere' di Pausania e con responsi favoreli dei loro 'indovini' .

Responsi non richiesti per fatti eccezionali, sconosciuti ed ignoti, ma per il fatto più normale per un oplita, specialmente spartano : entrare in battaglia .

 

 

 

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Inviato

Grazie delle precisazioni , ma il post e' dedicato ad un fatto specifico avvenuto in un altrettanto momento specifico dell' assedio di Siracusa , per questo ho soltanto inquadrato genericamente il contesto storico dell' evento astronomico .

Naturalmente il post puo' essere "allargato" rimanendo pero' nell' argomento trattato .

Inviato
37 minuti fa, VALTERI dice:

Ho annotato @Agricola il 2° richiamo : mi scuso con i lettori che io possa avere distratto

Ciao @VALTERI , "secondo richiamo" al post ? mi dispiace che tu possa avere frainteso , non era mia intenzione , anche per il motivo che qui nessuno puo' fare "richiami" , ci mancherebbe , nessuno , tranne forse la Direzione puo' arrogarsi questo compito .

La mia risposta n° 6 invitava solo a rimanere nel tema storico astronomico per cui ho aperto l' argomento , con la possibilita' , come ho scritto , di "allargare" gli eventi storici dell' assedio di Siracusa ; il fatto di Nicia che chiede consiglio sul da farsi agli "indovini" , e' solo un passo obbligato della storia trattata .

Poi si puo' sempre aprire un nuovo e interessante post su come le antiche superstizioni abbiano influito sullo sviluppo della storia antica ; famosissimo ad esempio il 15 Marzo del 44 a.C. quando una premonizione o consiglio ricevuto , ma non recepito da Cesare , sconvolse la storia romana , italiana ed anche europea , Saluti . 

 

 

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