Collezionare monete di Venezia

[417sonia]

Segue il mio a nome di Nicolò Sagredo - gr 1,61

 

 

 

[Arka]

Finalmente sono riuscito a recuperare il primo soldo da 12 bagattini, quello di Antonio Priuli (1618-1623).

       

 

Arka

Diligite iustitiam

[Arka]

Insieme al nuovo soldo da 12 bagattini, sotto il dogado di Antonio Priuli, venne coniato anche il bezzo da 6 bagattini.

       

 

L'iconografia è identica al soldo, cambia la dimensione, il peso e la cifra in esergo che per il bezzo è 6- Il peso è di circa 1 grammo e il diametro di 19 millimetri (rif.: Zub-Luciani 43.1)-

Arka

Diligite iustitiam

[fabry61]

4 ore fa, Arka dice:

Insieme al nuovo soldo da 12 bagattini, sotto il dogado di Antonio Priuli, venne coniato anche il bezzo da 6 bagattini.

       

 

L'iconografia è identica al soldo, cambia la dimensione, il peso e la cifra in esergo che per il bezzo è 6- Il peso è di circa 1 grammo e il diametro di 19 millimetri (rif.: Zub-Luciani 43.1)-

Arka

Diligite iustitiam

N rovesciata.

Di bezzi (altra moneta difficile) ne ho 4. Ti posto l'ultimo Alvise Mocenigo II. Discreta conservazione.

Modificato 30 Aprile, 2020 da fabry61

[Arka]

Continuando con i soldi da 12 bagattini ecco un Marcantonio Giustinian (1684-1688).

       

 

Arka

Diligite iustitiam

[Arka]

E un soldo di  Giovanni Corner II (1709-1722).

       

Arka

Diligite iustitiam

[Arka]

Per la serie dei bezzi questo è un Nicolò Contarini (1630-1631).

       

Arka

Diligite iustitiam

 

[Arka]

Questo è il bezzo di Francesco Molin (1646-1655).

       

 

Arka

Diligite iustitiam

[Arka]

E qui il bezzo di Marcantonio Giustinian (1684-1688).

       

 

Arka

Diligite iustitiam

[Arka]

E questo è il bezzo di Alvise Mocenigo III (1722-1732).

       

 

Per distinguere Alvise II (postato poco sopra da @fabry61) da Alvise III bisogna guardare alla fine della legenda del dritto. Nell'esemplare di Alvise II c'è un globetto, in quello di Alvise III (illustrato qui) una stella. L'esemplare qui illustrato proviene dalla collezione Marquis von Hoenkubin.

Arka

Diligite iustitiam

[Arka]

Un soldo di Alvise Contarini (1676-1684).

       

 

Arka

Diligite iustitiam

[Arka]

Quando al tempo di Pasquale Cicogna (1585-1595) fu coniato il nuovo ducato da 124 soldi con Santa Giustina iniziò ad essere coniato anche il mezzo ducato da 62 soldi. Qui è illustrato un esemplare di Paolo Renier (1779-1789).

       

 

L'iconografia è identica al ducato con il leone alato, il doge in ginocchio e la Santa Giustina con sullo sfondo il mare con le galere. Come stanno ad indicare gli anni del dogado di Renier, questa moneta fu coniata fino alla fine della Repubblica con il peso di circa 14 grammi e il diametro di 35 millimetri (rif.: Zub-Luciani 101-39).

Arka

Diligite iustitiam

[Arka]

Anche lo scudo della croce ebbe le sue frazioni. Il mezzo scudo fu coniato per la prima volta da Nicolò da Ponte (1578-1585) e arrivò fino alla fine della Repubblica. Qui è illustrato un esemplare di Francesco Erizzo (1631-1646).

       

 

L'iconografia è identica allo scudo salvo per la cifra 70 (soldi) all'esergo del rovescio. Il peso è di circa 15,90 grammi e il diametro di 34 millimetri (rif.: Zub-Luciani 103.12). Questo esemplare è proveniente dalla collezione Zoppola ed è citato nel Corpus.

Arka

Diligite iustitiam

[Arka]

Il quarto di scudo da 35 soldi iniziò ad essere coniato sotto il dogado di Giovanni Bembo (1615-1618) e finì con la Serenissima. Qui è illustrato un esemplare di Francesco Molin (1646-1655).

       

 

 

L'iconografia non cambia, tranne per la cifra 35. Il peso è di 7,88 grammi e il diametro di 30 millimetri (rif.: Zub-Luciani 96.8).

Arka

Diligite iustitiam

[Arka]

Per l'ottavo di scudo da 17 1/2 soldi devo ricorrere a una moneta già postata in un'altra discussione. E' l'ottavo di scudo di Francesco Erizzo (1631-1646) che fu anche il primo a conare queste monete.

       

 

Solita iconografia ma con 17 1/2 in esergo. Peso 3,84 grammi e diametro di 26 millimetri (rif.: Zub-Luciani 87.1). Il massaro è MA M, ovvero Marcantonio Malipiero. Questo esemplare è proveniente dalla collezione Zoppola.

Arka

Diligite iustitiam

[DOGE82]

Posto un'altro quarto di scudo della croce entrato da poco in collezione. Marco Foscarini. Ex collezione Zoppola e ex collezione Gnecchi. Conservazione q. Fdc. 

[Bassi22]

59 minuti fa, DOGE82 dice:

Marco Foscarini. Ex collezione Zoppola e ex collezione Gnecchi. Conservazione q. Fdc. 

Marco, questo è veramente un bel pezzo........

[Arka]

L'ottavo di Giustina da 15 1/2 soldi fu coniato per la prima volta da Francesco Erizzo (1631-1646). Qui viene illustrato un esemplare di Francesco Molin (1646-1655).

       

 

Sul dritto l'iconografia segue il ducato, mentre sul rovescio la S. Giustina è su sfondo liscio. Il peso è di 6,82 grammi per 25 millimetri (rif.: Zub-Luciani 85.2).

Arka

Diligite iustitiam

[Arka]

Una nuova moneta del '600 veneziano è il 12 soldi. Coniato con l'otto e il quattro soldi a partire da Francesco Erizzo (1631-1646) terminò con Domenico Contarini (1659-1674). Qui è illustrato un esemplare di quest'ultimo doge.

       

 

Sul dritto è rappresentato il doge in ginocchio che regge una lunga croce con una bandiera e sul rovescio un leone alato. In esergo sul dritto ci sono le iniziali del massaro e sul rovescio la cifra XII. Il peso è di circa 4 grammi e il diametro di 26 millimetri (rif.: Zub-Luciani 83.4).

Arka

Diligite iustitiam

[Arka]

E questo è l'otto soldi sempre di Domenico Contarini.

       

 

Stessa iconografia del 12 soldi tranne che per la cifra VIII. Il peso è di circa 2,60 grammi e il diametro di 23 millimetri (rif.: Zub-Luciani 78.4).

Arka

Diligite iustitiam

[Arka]

Nella seconda metà del '600 viene alla luce un'altra nuova moneta o meglio si tratta di un ritorno: il ducato d'argento. A differenza del precedente non ha più il valore di 124 soldi, anzi, non c'è segnato più nessun valore. Cambia il peso che ora diventa di 23,40 grammi circa e il diametro di 39 millimetri. Per le ridotte misure verrà chiamato ducatello. Qui è illustrato un ducatello del primo doge che lo fece coniare Domenico Contarini.

       

 

L'iconografia rispecchie quella del primo ducato d'argento con il doge in ginocchio davanti a S. Marco seduto in trono e sul rovescio il leone alato con il vangelo. In esergo al dritto ci sono le iniziali del massaro e sul rovescio tre rosette al posto della cifra (rif.: Zub-Luciani 107.1).

Arka

Diligite iustitiam

Modificato 3 Maggio, 2020 da Arka

[Arka]

E questo è il mezzo ducato del doge Silvestro Valier (1694-1700).

       

 

Stessi soggetti del ducato salvo il MEDI sul rovescio. Il peso è di 11,20 grammi e il diametro di 34 mm (rif.: Zub-Luciani 102.6).

Arka

Diligite iustitiam

Modificato 3 Maggio, 2020 da Arka

[Faletro78]

Bellissimi questo ducatello e mezzo ducatello. Onestamente io personalmente penso che sia la più bella moneta per soggetti di Venezia di grande modulo, anche se con il 124 soldi della giustina è una bella lotta. 

[Arka]

E qui è illustrato il quarto di ducato di Marcantonio Giustinian (1684-88).

        

 

Sempre stesse immagini ma QVAR nella legenda del rovescio. Peso di 5,65 grammi per 39 millimetri (rif.: Zub-Luciani 95.4). Esemplare illustrato sul catalogo Montenegro.

Arka

Diligite iustitiam

[gigetto13]

2 ore fa, Arka dice:

Una nuova moneta del '600 veneziano è il 12 soldi. Coniato con l'otto e il quattro soldi a partire da Francesco Erizzo (1631-1646) terminò con Domenico Contarini (1659-1674). Qui è illustrato un esemplare di quest'ultimo doge.

       

 

Sul dritto è rappresentato il doge in ginocchio che regge una lunga croce con una bandiera e sul rovescio un leone alato. In esergo sul dritto ci sono le iniziali del massaro e sul rovescio la cifra XII. Il peso è di circa 4 grammi e il diametro di 26 millimetri (rif.: Zub-Luciani 83.4).

Arka

Diligite iustitiam

Io ne ho uno di Bertucci Valier. Tappatevi gli occhi per come è messo