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Denario di Faustina II - Aspetto superficiale


Risposte migliori

Inviato (modificato)

Ciao a tutti,

Vi presento un denario di Faustina proveniente dall'ultima asta Naumann. Questo denario ha due particolarità: il busto rivolto a sinistra (si tratta di una variante più rara rispetto al canonico busto a destra) e con una superficie alquanto particolare. Potete infatti notare degli avvallamenti evidenti soprattutto al rovescio (spalle dell'hilaritas, campo a destra), numerose "crepe" (che in realtà il micrcosopio mostra essere delle delaminazioni), la T di HILARITAS e la G di AVGVSTA che appaiono "scavate", la palma dell'Hilaritas quasi invisibile.

Data per assodata l'autenticità della moneta (vi assicuro che il controno è in perfetta regola e che il microscopio rivela piccole linee di espansione, screpolature strette e profonde e diffusi segni di circolazione), a cosa possono essere dovute queste peculiarità?

La moneta non è suberata ma di buon argento. Diametro:18mm / Peso: 2,65g

https://www.biddr.com/auctions/numismatiknaumann/browse?a=953&l=1013707

Per curiosità questa moneta battuta da Gorny & Mosch ha lo stesso conio di diritto e rovescio: https://www.acsearch.info/image.html?id=3669694

1013707_1580727475.jpg

Modificato da Ross14

  • Stilicho in primo piano e ha rimosso la discussione da quelle importanti questo topic
Inviato

La "G" credo si sia staccata, tutta la moneta credo presenti sfaldature dell'argento che appare molto fragile, al punto che se cadesse su una superficie dura si potrebbe rompere. Non ricordo come si chiami questo fenomeno e se è lecito definirlo "cancro" dell'argento.

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Inviato

Ecco ora ricordo..."cristallizzazione" dell'argento...


Inviato
19 ore fa, Ross14 dice:

Ciao a tutti,

Vi presento un denario di Faustina proveniente dall'ultima asta Naumann. Questo denario ha due particolarità: il busto rivolto a sinistra (si tratta di una variante più rara rispetto al canonico busto a destra) e con una superficie alquanto particolare. Potete infatti notare degli avvallamenti evidenti soprattutto al rovescio (spalle dell'hilaritas, campo a destra), numerose "crepe" (che in realtà il micrcosopio mostra essere delle delaminazioni), la T di HILARITAS e la G di AVGVSTA che appaiono "scavate", la palma dell'Hilaritas quasi invisibile.

Data per assodata l'autenticità della moneta (vi assicuro che il controno è in perfetta regola e che il microscopio rivela piccole linee di espansione, screpolature strette e profonde e diffusi segni di circolazione), a cosa possono essere dovute queste peculiarità?

La moneta non è suberata ma di buon argento. Diametro:18mm / Peso: 2,65g

https://www.biddr.com/auctions/numismatiknaumann/browse?a=953&l=1013707

Per curiosità questa moneta battuta da Gorny & Mosch ha lo stesso conio di diritto e rovescio: https://www.acsearch.info/image.html?id=3669694

1013707_1580727475.jpg

 

39 minuti fa, leop dice:

Ecco ora ricordo..."cristallizzazione" dell'argento...

Ciao , il Denario di Faustina purtroppo non e' di "buon argento" in quanto contiene troppo rame , il che che provoca l' effetto di "cristallizzazione" , come descritto nell' articolo : "A diversi collezionisti di monete antiche (greche, magnogreche, denari romani e altre) è capitato che alcune monete in argento si siano spezzate all’improvviso e senza un apparente motivo. Infatti alcune monete antiche in argento si spezzano facilmente dopo essere state leggermente toccate o – addirittura – dopo uno sbalzo di temperatura.

Ciò è dovuto al fenomeno della cristallizzazione, che consiste in una lenta ma progressiva migrazione degli atomi di rame verso la superficie. Così all’interno della moneta si creano dei vuoti e il tondello diventa molto fragile.

Per dirla in termini più tecnici, la cristallizzazione dell’argento consiste nella precipitazione selettiva dalla lega del rame ai bordi dei cristalli che provoca a livello microscopico una corrosione inter-cristallina e quindi infragilimento della moneta. Il fenomeno è quindi un naturale processo di dealligazione che tende a corrodere per primo il metallo meno nobile che gradualmente si trasforma in prodotto di corrosione lasciando vuoti gli spazi occupati in origine dal metallo legato.
Quindi “cristallizzazione dell’argento” è un termine improprio perché il metallo che cristallizza non è l’argento ma il rame presente nella lega"

Inviato
44 minuti fa, Agricola dice:

 

Ciao , il Denario di Faustina purtroppo non e' di "buon argento" in quanto contiene troppo rame , il che che provoca l' effetto di "cristallizzazione" , come descritto nell' articolo : "A diversi collezionisti di monete antiche (greche, magnogreche, denari romani e altre) è capitato che alcune monete in argento si siano spezzate all’improvviso e senza un apparente motivo. Infatti alcune monete antiche in argento si spezzano facilmente dopo essere state leggermente toccate o – addirittura – dopo uno sbalzo di temperatura.

Ciò è dovuto al fenomeno della cristallizzazione, che consiste in una lenta ma progressiva migrazione degli atomi di rame verso la superficie. Così all’interno della moneta si creano dei vuoti e il tondello diventa molto fragile.

Per dirla in termini più tecnici, la cristallizzazione dell’argento consiste nella precipitazione selettiva dalla lega del rame ai bordi dei cristalli che provoca a livello microscopico una corrosione inter-cristallina e quindi infragilimento della moneta. Il fenomeno è quindi un naturale processo di dealligazione che tende a corrodere per primo il metallo meno nobile che gradualmente si trasforma in prodotto di corrosione lasciando vuoti gli spazi occupati in origine dal metallo legato.
Quindi “cristallizzazione dell’argento” è un termine improprio perché il metallo che cristallizza non è l’argento ma il rame presente nella lega"

Ottima delucidazione


Inviato
1 ora fa, Agricola dice:

 

Ciao , il Denario di Faustina purtroppo non e' di "buon argento" in quanto contiene troppo rame , il che che provoca l' effetto di "cristallizzazione" , come descritto nell' articolo : "A diversi collezionisti di monete antiche (greche, magnogreche, denari romani e altre) è capitato che alcune monete in argento si siano spezzate all’improvviso e senza un apparente motivo. Infatti alcune monete antiche in argento si spezzano facilmente dopo essere state leggermente toccate o – addirittura – dopo uno sbalzo di temperatura.

Ciò è dovuto al fenomeno della cristallizzazione, che consiste in una lenta ma progressiva migrazione degli atomi di rame verso la superficie. Così all’interno della moneta si creano dei vuoti e il tondello diventa molto fragile.

Per dirla in termini più tecnici, la cristallizzazione dell’argento consiste nella precipitazione selettiva dalla lega del rame ai bordi dei cristalli che provoca a livello microscopico una corrosione inter-cristallina e quindi infragilimento della moneta. Il fenomeno è quindi un naturale processo di dealligazione che tende a corrodere per primo il metallo meno nobile che gradualmente si trasforma in prodotto di corrosione lasciando vuoti gli spazi occupati in origine dal metallo legato.
Quindi “cristallizzazione dell’argento” è un termine improprio perché il metallo che cristallizza non è l’argento ma il rame presente nella lega"

Grazie mille per la competente risposta.

Con "buon argento" intendevo "non suberata" come, al contrario, sospettavo al momento dell' acquisto. Avevo infatti pensato ad un rivestimento in argento che si era sollevato dal cuore in rame ma questa ipotesi è stata smentita dopo aver ricevuto ed analizzato la moneta al microscopio.

Ciao

Alessio


Inviato
11 minuti fa, Ross14 dice:

Grazie mille per la competente risposta.

Con "buon argento" intendevo "non suberata" come, al contrario, sospettavo al momento dell' acquisto. Avevo infatti pensato ad un rivestimento in argento che si era sollevato dal cuore in rame ma questa ipotesi è stata smentita dopo aver ricevuto ed analizzato la moneta al microscopio.

Ciao

Alessio

Ciao e grazie , sapevo del significato "cristallizzazione dell' argento" , ma l' articolo non e' mio , e' preso dalla rete per spiegare bene e complessivamente il processo fisico che lo genera . Naturalmente non intendevo che la tua moneta non sia in argento , ma semplicemente che contiene piu' rame del dovuto nella percentuale con l' argento . Questa "cristallizzazione" puo' dipendere anche da una fusione o amalgama con l' argento non ben riuscita nel crogiuolo di fusione .

Ciao

Claudio 

Inviato
37 minuti fa, Agricola dice:

Ciao e grazie , sapevo del significato "cristallizzazione dell' argento" , ma l' articolo non e' mio , e' preso dalla rete per spiegare bene e complessivamente il processo fisico che lo genera . Naturalmente non intendevo che la tua moneta non sia in argento , ma semplicemente che contiene piu' rame del dovuto nella percentuale con l' argento . Questa "cristallizzazione" puo' dipendere anche da una fusione o amalgama con l' argento non ben riuscita nel crogiuolo di fusione .

Ciao

Claudio 

Riusciresti a postarmi il link dell'articolo, per favore?

Grazie mille


Inviato

Grazie per le risposte.

Tornando alla classificazione della moneta, considerando il busto rivolto a sinistra, si tratta di una variante non riportata nel RIC (RIC III 686 var.) con un esemplare presente nella collezione del British Museum (https://research.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=1209781&partId=1&searchText=faustina+hilaritas+denarius&page=1).

E' contraddistinta dal tipo ritrattistico n°7 (secondo la successione stabilita nel mio studio di cui avevo parlato qui sul forum) databile agli anni 161-162


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