Vai al contenuto

Risposte migliori

Supporter
Inviato

Emissione pseudo-autonoma di Termessos Major, Pisidia, con il busto elmato e drappeggiato di Solymos sul diritto e sul rovescio un tempio distilo con l’iscrizione AVTO-NO-MΩN tra due fronde di palma e un’aquila sul frontone.

pisidia-termessos-major-pseudo-autonomous-4576133-XL.jpg.4da64dfa397e967602f4a8eecf338c7e.jpg

562850445_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.4025429e3b003348b2b8b741cad4ec3b.jpg

  • Mi piace 1

Supporter
Inviato

Bronzo di Elagabalo (PHENICIE, BERYTOS) con al rovescio un tempio tetrastilo con arco centrale sormontato da una figura che cavalca una pantera; al centro, su un basamento, Marsia che porta un otre sulla spalla.

350210148_BronzoElagabaloElsen.PNG.d9873f5fb7817ec6200154bb01156889.PNG

734403301_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.a5501e5bf397e8a1b46956561042bc9c.jpg


Supporter
Inviato

Altro esemplare

1632283991_BronzoElagabaloElsenbis.PNG.94d0a6689826c41becdc0c2805d36e5f.PNG

1409142903_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.d6fd6048ad9a601a94b95dd7fc74e3c7.jpg


Supporter
Inviato

Bronzo di Alessandro Severo (CILICIA. Anazarbus) che raffigura sul rovescio Tyche seduta a sinistra in un tempio distilo con architrave circolare; sotto il dio fluviale Pyramos che nuota a sinistra.

1945939258_Bronzo.Anazarbolot-3170977-XL.jpg.92d196c61bd6bca8ccf156ac18497640.jpg

1335326435_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.b34620c32f68355e9b15ce22bbc7d58d.jpg


Supporter
Inviato

Bronzo di Caracalla (Troas. Alexandreia) che raffigura sul rovescio un tempio distilo visto in prospettiva contenente la statua di Apollo Smintheus rivolto a destra.

troas-alexandreia-caracalla-ad-211-217-3558229-XL.jpg.74aea290fd255780c85426280a446877.jpg

623645471_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.ac48191881f0344c8d9cd99d317bd9cd.jpg


Supporter
Inviato

Bronzo di Elagabalo (THRACE, Philippopolis) con al rovescio un tempio octastilo di Apollo Kendrisos con una statua del dio in fondo; davanti, a destra, Elagabalo in piedi rivolto a sinistra, con la lancia in mano; dietro di lui un sacerdote; a sinistra, due sacerdoti (o suonatori di flauto?) dietro un vittimario che uccide un toro; al centro, un altare in fiamme.

129518122_BronzoElagabaloFilippopolia-very-rare-medallion-of-3540694-XL.jpg.9e86276751e05cd3d6ace9b596c5b651.jpg

563265656_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.8b01fc10f2d7f72880bf62c732d21616.jpg

  • Mi piace 1

Supporter
Inviato

Bronzo di Augusto (MYSIA, Pergamum) dell’Omonoia con Sardi, che raffigura sul rovescio un tempio distilo con all’interno una statua frontale di Augusto. Sul diritto il Demos di Pergamo che incorona il Demos di Sardi.

529247973_BronzoAugustoPergamolot-3540724-XL.jpg.140503330e5ede680944cf0dc867dbce.jpg

986652794_Giovenalefirmaconingleseetedescook-Copia.jpg.c3d79e63134aa0fc5dd16d2f24fd6217.jpg

  • Mi piace 1

Supporter
Inviato

Bronzo di Galleno (PHRYGIA, Synnada) che raffigura sul rovescio Amaltea in piedi, di fronte al tempio distilo, con la testa rivolta a destra, che tiene il piccolo Zeus con la mano sinistra e il lungo scettro con la destra; a destra, la capra.

1999102496_Bronzo.lot-3540770-GallienoFrigia.jpg.6e65aea62c9b22793c5a5a19ec75af2b.jpg

1340688585_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.35f4e6ad2e492d7de4d49a881426b928.jpg


Supporter
Inviato

Amaltea: ninfa o capra?

Il mito vuole che Crono, nel timore di essere detronizzato da uno di essi come gli era stato vaticinato, divorasse tutti i figli nati da lui e da Rea, ma questa volle sottrarre a tale sorte Zeus e lo consegnò a Temide, la quale, a sua volta, lo affidò alla ninfa Amaltea perché lo allevasse. Amaltea fece allattare il piccolo nume da una capra, e lo attaccò alla cima di un albero per nasconderlo a Crono, quando questi si mise a ricercarlo. Zeus, più tardi, dovendo combattere contro i Titani, si rivestì della invulnerabile e terrificante pelle di quella capra (egida; intesa come pelle di capra, da αἶξ "capra"), ornata del Gorgoneo, e poté trionfare dei suoi nemici.

Tale è nella sua sostanza (perché viene anche complicata da altra leggenda, secondo la quale a custodia del dio infante sarebbero stati messi i Cureti di Creta) la tradizione, che fu largamente diffusa nell'antichità, e che si trova infatti localizzata in parecchi luoghi della Grecia, da Creta (dove Amaltea si riteneva figlia del re Melisseo) a Dodona (dove era creduta figlia di Oceano o di Melisseo, e sorella d'Ida e di Adrastea, e tutte e tre erano chiamate Ninfe Dodonee), alla Tessaglia (dove le si dava per padre il re Emonio).

Ciò indica soltanto che le tradizioni riferite al culto di Zeus si estesero su tutto il territorio ellenico, via via che esso veniva accolto dalle varie popolazioni greche. Ma questa leggenda non è, come si è pensato anche in tempi recenti, la più antica. Infatti da altre parti il nome di Amaltea è dato alla capra stessa da cui fu nutrito il piccolo Zeus. Sicché si può ritenere che la capra Amaltea (il cui nome significa etimologicamente "la nutrice", o "l'allevatrice", o forse anche "alma madre") fosse un antico totem locale di Creta, da cui poi, con l'introduzione delle forme antropomorfiche nella religione e nel culto, si svolse la figura della ninfa, che fu connessa col mito di Zeus, allorché questo dio fu accolto in Creta. Più tardi s'immaginò che la capra fosse stata assunta in cielo fra le stelle, e che dalle sue corna stillassero nettare e ambrosia. Si narrò anche che un suo corno, rottosi, venne riempito dalla ninfa Amaltea con fiori e frutta e donato a Zeus (cornucopia). Questa leggenda non poté formarsi che quando le figure della capra e della ninfa furono ben distinte fra loro.

Fonte: http://www.treccani.it/enciclopedia/amaltea_(Enciclopedia-Italiana)/

apollonia


Supporter
Inviato

Bronzo di Elegabalo (PHOENICIA, Tripolis) che raffigura sul rovescio un tempio tetrastilo con altare acceso di Zeus Hagios; statue di Helios e Selene in intercolonnazioni esterne; sovrastruttura ornata con busto a raggiera rivolto verso il frontone.

1230138752_BronzoElagabaloTripoliLeu.jpg.8e55ae7458137aa43e027bca13e0cc2e.jpg

1691853647_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.1ec7d5774861c58d36dcb5f96c40aa81.jpg


Supporter
Inviato

Bronzo di Giulia Domna (Macedon, Thessalonica) che raffigura sul rovescio un cabirio in piedi all’interno di un tempio distilo, con un boccale (rhyton) e un martello nelle mani.

1744293009_Bronzogiuliadomnamacedon-thessalonica-savoca.jpg.3c43c7f84b422fde6747377e213665d2.jpg

2031507443_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.4719790b6fcafc0b74b1ddd0f5621782.jpg


Supporter
Inviato

Bronzo di Settimio Severo (Mesopotamia, Carrhae) che raffigura sul rovescio un tempio tetrastilo contenente un betilo (baitylos) e due stendardi.

Bronzo.mesopotamia-carrhae-septimius-severus-ad-3655725-XL.jpg.dc3562f31e884b2e994badf10eb998b4.jpg

2112351769_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.a9baf1c4efd1290a658fafa80e67b790.jpg


  • 3 settimane dopo...
Supporter
Inviato

Bronzo di Adriano (Ionia, Efeso) che raffigura sul rovescio una statua di culto di Artemide Epeshia all'interno della facciata di un tempio tetrastilo su base a più livelli; tre tavole d'altare nel frontone.

469022708_AEAdrianomonumenti300_1.jpg.67fa06266723cf1dc1a27777c9deac17.jpg

907425725_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.4bd6f81cb0ecdc016a2d36161f18fdae.jpg


Supporter
Inviato

Bronzo di Giulia Domna (Ionia, Smirne) che raffigura sul rovescio la facciata di un tempio esastilo con un globetto nel frontone.

854311700_BronzoGiuliaDomnamonumenti302_1.jpg.869a2a724b22d3c2202289dec01df9b0.jpg

375649690_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.84ecb7412f6c51ebfdd5af712b8aad94.jpg

 


Supporter
Inviato

Bronzo di Diadumeniano (Fenicia, Biblio) che raffigura sul rovescio Tyche di Biblo che regge lo scettro ed è incoronata dalla Nike sulla colonina, in piedi a destra con un piede sulla prua di nave, all'interno di un tempio distilo con un’ampia campata centrale ad arco ornato.

908664007_BronzoBibliomonumenti314_1.jpg.cdc90781ebfe184451f9f009d809baee.jpg

1842925881_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.db5b612d9f614ee40546c6f89911750a.jpg

  • Mi piace 1

Supporter
Inviato

Bronzo di Augusto che raffigura sul rovescio il tempio di Marte Ultore con l’insegna al centro.

76003148.jpg.b577f8c3e36b5b8d089ff533dd50d8af.jpg

Il tempio è stato dedicato al dio romano Marte "vendicatore” da Augusto per mantenere la promessa come voto prima della battaglia di Filippi.

 

353812735_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.c8644166ced66d49320453a9dc967fb5.jpg

  • Mi piace 1

Supporter
Inviato

Bronzo di Giulia Domna (Pisidia, Timbriada) che raffigura sul rovescio un tempio distilo con la statua di Cibele seduta sul trono a sinistra con patera e cornucopia.

931867071_BronzoGiuliaDomnaCibelemonumento.jpg.819fb82b76f90377cad2341bed27bde8.jpg

898442381_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.ae41c051a6ab13b90267906543b57f23.jpg


Supporter
Inviato

Voglio aggiungere un commento a questo bronzo di Giulia Domna, moglie di Settimio Severo e madre di Caracalla e Geta, contromarcato al diritto con TI, probabilmente le iniziali di Timbriada, il nome dell’antica città nella provincia romana di Pisidia presso la sorgente del fiume Euridemonte.

Sul rovescio è raffigurata Cibele, la dea della Natura, degli animali e dei luoghi selvatici. Il centro principale del suo culto era il santuario di Pessinunte, nella Frigia, da cui attraverso la Lidia passò nel VII sec. a. C. nelle colonie greche dell’Anatolia e successivamente a Roma dove venne identificata con la Magna Mater Italica Cupra. Nella mitologia greca fu identificata con Rea, la madre degli dei.

Cibele viene generalmente raffigurata seduta sul trono o sul carro trainato da due leoni o leopardi, con una corona turrita in testa.

220px-Cybele_Bithynia_Nicaea.jpg.72e373f57651fc8093b3ff6b8b7e5b56.jpg

I due leoni rappresentano i personaggi mitologici Melanione a Atalanta, trasformati in questi animali da Zeus e condannati a trascinare il carro della dea come punizione per aver profanato un tempio di quest'ultima.

Collegato con il culto di Cibele è il mito che la vede legata al dio Attis. Le varianti di questo mito sono molteplici.

Una leggenda narra che Zeus fosse innamorato di Cibele e cercasse - invano - di unirsi alla dea. In una notte di incubi angosciosi, mentre Zeus la sognava ardentemente, il suo seme schizzò sulla pietra generando l’ermafrodito Agdistis. Questi era malvagio e violento e con continue prepotenze oltraggiò tutti gli dei. Dioniso, giunto all'esasperazione, volle vendicarsi e architettò ai suoi danni uno scherzo atroce: gli portò in dono del vino e lo accompagnò a bere in cima a un grande albero di melograno, finché Agdistis si addormentò ubriaco in bilico su un ramo. Con una cordicella Dioniso gli legò i genitali al ramo e, sceso in terra, scosse l'albero con tutta la sua forza. Nel brusco risveglio il malcapitato precipitò, strappandosi di netto i genitali: così Agdistis morì dissanguato, mentre il suo sangue bagnava il melograno e lo faceva rifiorire rigoglioso e carico di succosi frutti.

La ninfa del Sangario, il fiume che scorreva nelle vicinanze, sfiorò con la sua pelle uno di quei frutti e rimase incinta di un dio: fu così generato Attis il bello, il grande amore di Cibele. Costei suonava la lira in onore di Attis e lo teneva perennemente occupato in voluttuosi amplessi. Ma, ingrato e irriconoscente, Attis volle abbandonare quelle gioie e fuggì per vagare sulla terra alla ricerca di un'altra donna. Cibele sapeva bene che nessuna infedeltà di Attis sarebbe potuta sfuggire alla sua vista onnipotente e lo sorvegliava dall'alto sul suo carro trainato da leoni. Colse così Attis mentre giaceva spensieratamente con una donna terrena, convinto che le fronde di un alto pino fossero sufficienti a nascondere il suo tradimento. Vistosi scoperto, Attis fu assalito da un rimorso tormentoso e implacabile, finché all'ombra del pino si uccise.

Altre versioni del mito vogliono che Attis fosse direttamente figlio (oltre che amante) di Cibele, mentre la ninfa Sangaride sarebbe stata una sua amata durante il viaggio sulla terra. Nel banchetto nuziale di Attis con la figlia del re di Pessinunte, l'ermafrodito Agdistis si sarebbe innamorato del giovane e - non essendo corrisposto - per vendetta lo fece impazzire e fuggire sui monti dove si uccise evirandosi o gettandosi da una rupe.

Ulteriori varianti dicono che Attis sia poi resuscitato, o che fu salvato da Cibele che lo afferrò per i capelli e poi lo trasformò in un pino non appena toccò il terreno. La versione più conosciuta è comunque quella che vuole che Cibele abbia ottenuto solamente l'incorruttibilità del corpo di Attis.

1820422599_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.0ba5d86fd5fb8a4e304c1b4e309607d6.jpg


Supporter
Inviato

Nelle cerimonie funebri che si tenevano in onore di Cibele durante l’equinozio di primavera, i suoi sacerdoti, i Coribanti, suonavano i tamburi e cantavano in una sorta di estasi orgiastica nel corso della quale alcuni arrivavano ad evirarsi con pietre appuntite. Catullo descrive i Coribanti come eunuchi che vestivano da donna.

Il culto di Cibele o Candia, la Magna Mater dei Romani, fu introdotto a Roma il 4 aprile 204 a. C., quando la pietra nera di forma conica simbolo della dea vi fu trasferita da Pessinunte per scongiurare il pericolo di Annibale secondo un consiglio che i sacerdoti avevano tratto dai Libri Sibillini, e collocata dapprima sull'Ara nella Curia del Foro e successivamente in un tempio sul Palatino realizzato nel 191 a. C. nei pressi della casa di Romolo. La pietra nera, detta anche "ago di Cibele", costituiva uno dei sette pignora imperii, cioè uno degli oggetti che secondo le credenze dei romani garantiva il potere dell'impero.

Il tempio bruciò per ben due volte, nel 111 a. C. e nel 3 d. C., e fu ricostruito per l'ultima volta da Augusto. L'edificio seguiva un orientamento ben determinato da motivi di culto e lo stile era corinzio a pianta regolare; all'interno le pareti erano sostenute da un colonnato. Per celebrare tale evento, durante la Repubblica nel mese di aprile venivano organizzati dei giochi in onore della Grande Madre Cibele, i Megalesia o Ludi Megalensi.

Le feste in onore di Cibele e Attis si svolgevano nel mese di marzo, dal 15 al 28, nel periodo dell'equinozio di primavera, e si protrassero fino al 389 d. C., quando l’Editto di Teodosio ordinò l'abbattimento di tutti i templi pagani.

In epoca imperiale il ruolo di Attis, la cui morte e resurrezione simboleggiava il ciclo vegetativo della primavera, si accentuò gradualmente, dando al culto una connotazione misterica e soteriologica. Il culto venne proclamato ufficiale dell'Impero Romano a Lione nel 160 d. C.

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Cibele

apollonia


Supporter
Inviato

Bronzo di Publio Cornelio Tacito (Panfilia, Perga) che raffigura sul rovescio un tempio tetrastilo di Artemide Pergaia con barriera recintata contenente immagini di culto; sul frontone un'aquila di fronte ad ali spiegate.

La sua particolarità è di essere l'ultima emissione provinciale romana fuori da Alessandria.

591742.jpg.fb56c2d4fcd8cdad139573017982ea22.jpg

1510409658_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.1b30f3f741bbb5400f980154ae4de1ff.jpg


Supporter
Inviato

Bronzo di Elagabalo (Petra) bi-contromarcato che raffigura sul rovescio Tyche seduta all’interno di un tempio distilo.

1058134598_BronzoElagabaloTyche.jpg.918b61bfe200c59e232d9d58cdbc255f.jpg

1492172509_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.4d221ba219f0914654bd91ad96847cda.jpg


Supporter
Inviato

Bronzo di Filippo I (Zeugma, Commagene) che raffigura sul rovescio un tempio tetrastilo con incluso un santuario che contiene un boschetto di alberi; Capricorno in esergo.

1143870062_BronzofilippoIzeugmaCNG.jpg.cc397f8e22e404749787512581874537.jpg

1116635096_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.b54873fd5e2b45d2a40eade0997f9368.jpg


Supporter
Inviato

Bronzo di Alessandro Severo (Ninica-Claudiopolis, Cilicia) tri-contromarcato al diritto che raffigura sul rovescio l’imperatore in piedi all’interno di un templio tetrastilo.

123115.jpg.cd244ed6c409238fa96f7f11c160d158.jpg

27628396_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.adf6d0523c43e6c454481a6ddcda461b.jpg


Supporter
Inviato

Bronzo di Caracalla (Tarso, Cilicia) che raffigura sul rovescio, a sinistra e a destra, due atleti nudi in piedi, uno di fronte all'altro, che affiancano un tavolo a quattro gambe sul quale si trova una elaborata corona di premi e due vasi; sotto il tavolo un'anfora.

1501621861_BronzodiCaracallaTarsonomosmonumento333587-XL.jpg.1965857cea2a970d84d1842bf3dd38d4.jpg

100260517_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.01f6a5a5e6d58d263f6eee739a83bd2c.jpg


Supporter
Inviato

Bronzo di Augusto (Lione) con l’altare di Lugdunum sul rovescio (Agora 71).

augustus-27-bc-14-ad-ae-2112084-XL.jpg.160d35e0e2d7934cc361eaa02d6b6f1f.jpg

1660124805_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.f5bcf6ad274e86e91476b121be7a7b60.jpg


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.