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Traiano Decio e gli imperatori adottivi


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Inviato (modificato)

Buongiorno, vedendo il fatto che Decio ha assunto l'appellativo "Traiano" e osservando le sue monete in onore di Nerva, volevo approfondire l'argomento culturale e storico sul suo personaggio in relazione agli sconvolgimenti del 96 d.C., nel senso che effettivamente credo sarebbe stato un buon tentativo il provare a rinviare il corso ormai militare del periodo sotto quello sentariale e quindi adottivo, non credete? 

Penso anche che sia un grande sbocco per comprendere ed interpretare il terzo secolo, per collegarlo alla voglia di "resurrezione" di un tempo ormai andato perso. Sarebbe anche molto curioso analizzare i comportamenti degli altri imperatori in relazione ai loro "splendenti predecessori". 

Anche il fatto di aver "liberalizzato" l'adozione del futuro imperatore anche alla plebe, in un certo senso è uno sbocco verso il terzo secolo, in cui ormai il sistema delle gentes è solo un ricordo. 

image01044.jpg

Modificato da Pablos

Inviato

Ciao @Pablos , il tuo discorso mi rimane un po' confuso , ma e' una mia mancanza , non la tua .

Dunque spero di aver compreso bene : Traiano Decio , accorciando il nome completo , fu molto probabilmente imparentato o appartenente in linea diretta alla Gens Messia , quindi fu un genuino Italico , oriundo , nato vicino Sirmio in Illiria , appartenente all' ordine senatoriale .

Filippo ebbe estrema fiducia in lui tanto che lo elesse Governatore della Mesia , una Provincia militarmente caldissima in questo periodo , qui si comporto' onorevolmente , al punto che l' esercito della Mesia lo volle Imperatore , inevitabile fu lo scontro con Filippo nonostante Traiano volesse rimanere fedele a Filippo ; certamente anche il Senato preferi' appoggiare un suo componente , Traiano , piuttosto che Filippo .

Sappiamo come lo scontro fini . Preso il potere sembra che emettesse una serie di monete commemorative , Antoniniani , in memoria dei buoni Imperatori del passato , forse con l' intenzione di ripercorrerne il percorso .

Insomma con l' elezione di Traiano Decio , il Senato cerco' di riprendere in mano il potere decisionale eleggendo all' Impero un suo rappresentate ; una situazione simile si verifico' con Tacito e con suo fratello Floriano alla morte di Aureliano .

Inviato
13 minuti fa, Agricola dice:

Ciao @Pablos , il tuo discorso mi rimane un po' confuso , ma e' una mia mancanza , non la tua .

Dunque spero di aver compreso bene : Traiano Decio , accorciando il nome completo , fu molto probabilmente imparentato o appartenente in linea diretta alla Gens Messia , quindi fu un genuino Italico , oriundo , nato vicino Sirmio in Illiria , appartenente all' ordine senatoriale .

Filippo ebbe estrema fiducia in lui tanto che lo elesse Governatore della Mesia , una Provincia militarmente caldissima in questo periodo , qui si comporto' onorevolmente , al punto che l' esercito della Mesia lo volle Imperatore , inevitabile fu lo scontro con Filippo nonostante Traiano volesse rimanere fedele a Filippo ; certamente anche il Senato preferi' appoggiare un suo componente , Traiano , piuttosto che Filippo .

Sappiamo come lo scontro fini . Preso il potere sembra che emettesse una serie di monete commemorative , Antoniniani , in memoria dei buoni Imperatori del passato , forse con l' intenzione di ripercorrerne il percorso .

Insomma con l' elezione di Traiano Decio , il Senato cerco' di riprendere in mano il potere decisionale eleggendo all' Impero un suo rappresentate ; una situazione simile si verifico' con Tacito e con suo fratello Floriano alla morte di Aureliano .

Quello che volevo dire è che sapendo che Gaio Messio Quinto Decio ha assunto il nome di "Traiano" come richiamo agli imperatori adottivi e quindi immagino a quel sistema che tanto aveva innalzato Roma, credo possiamo fare delle considerazioni culturali, per prima cosa il cercare di sviare da un contesto prettamente militare in favore di uno senatoriale e più controllabile, sappiamo poi che fallì ma il tentativo comunque è rimasto, e questo è chiaro analizzando, appunto, le varie monete dedicate agli imperatori adottivi. Non credo che ci siano stati nel terzo secolo altri imperatori che si rifacevano così tanto a quei valori, anche Filippo l'Arabo, pur riprendendo una certa tolleranza religiosa, e quindi recuperando l'atteggiamento d'integrazione tipico romano, per quanto ne so, non tentò mai un recupero culturale così evidente di un'epoca a lui precedente. Oppure mi sbaglio? Ho notato questo possibile collegamento e volevo farlo emergere, poi può anche essere che stia dicendo baggianate


Inviato
19 minuti fa, Pablos dice:

Quello che volevo dire è che sapendo che Gaio Messio Quinto Decio ha assunto il nome di "Traiano" come richiamo agli imperatori adottivi e quindi immagino a quel sistema che tanto aveva innalzato Roma, credo possiamo fare delle considerazioni culturali, per prima cosa il cercare di sviare da un contesto prettamente militare in favore di uno senatoriale e più controllabile, sappiamo poi che fallì ma il tentativo comunque è rimasto, e questo è chiaro analizzando, appunto, le varie monete dedicate agli imperatori adottivi. Non credo che ci siano stati nel terzo secolo altri imperatori che si rifacevano così tanto a quei valori, anche Filippo l'Arabo, pur riprendendo una certa tolleranza religiosa, e quindi recuperando l'atteggiamento d'integrazione tipico romano, per quanto ne so, non tentò mai un recupero culturale così evidente di un'epoca a lui precedente. Oppure mi sbaglio? Ho notato questo possibile collegamento e volevo farlo emergere, poi può anche essere che stia dicendo baggianate

Mah, per quel che ne so Traiano è considerato dai suoi discendenti un esempio da imitare in quanto Bonus Princeps. Tale è anche nel III secolo e successivamente, infatti Ammiano Marcellino (330-400) lo utilizza da paragone nei confronti di Giuliano per le virtù belliche. In seguito vi son confronti anche per Teodosio e Teodorico.

"Lodato in vita per il suo governo fu l’unico imperatore mai contestato e ricordato dai posteri per la sua clementia e il senso della giustizia. Da tutti apprezzato: dal Senato con cui collaborò; dalla plebe romana a cui distribuì generosamente denaro e generi alimentari, offrì grandi spettacoli e abbellì la città di magnifici monumenti; dai provinciali che si sentivano a lui più vicini anche per le sue origini ispaniche; dai legionari che conoscevano il suo valore militare per aver condiviso con loro i rischi della guerra «sopportando fame, sete, polvere e sudore insieme a loro» e, infine, dagli intellettuali che aderivano alla sua cultura stoica." (Wiky)

Non male diventare Imperatore e  dichiarare di voler perseguire i principi del suo governo e quale migliore modo propagandistico di quello di inserire il suo nome nel proprio? Avrebbe ricevuto le simpatie di Senato, popolo ed esercito.

Ciao

Illyricum

;)

 


Inviato (modificato)
19 ore fa, Pablos dice:

Quello che volevo dire è che sapendo che Gaio Messio Quinto Decio ha assunto il nome di "Traiano" come richiamo agli imperatori adottivi e quindi immagino a quel sistema che tanto aveva innalzato Roma, credo possiamo fare delle considerazioni culturali, per prima cosa il cercare di sviare da un contesto prettamente militare in favore di uno senatoriale e più controllabile, sappiamo poi che fallì ma il tentativo comunque è rimasto, e questo è chiaro analizzando, appunto, le varie monete dedicate agli imperatori adottivi. Non credo che ci siano stati nel terzo secolo altri imperatori che si rifacevano così tanto a quei valori, anche Filippo l'Arabo, pur riprendendo una certa tolleranza religiosa, e quindi recuperando l'atteggiamento d'integrazione tipico romano, per quanto ne so, non tentò mai un recupero culturale così evidente di un'epoca a lui precedente. Oppure mi sbaglio? Ho notato questo possibile collegamento e volevo farlo emergere, poi può anche essere che stia dicendo baggianate

Ciao , per quanto riguarda Filippo , costui fu un buon Imperatore nonostante avesse preso il potere come mandante dell' uccisione di Gordiano , almeno cosi' sembra , ma rimane comunque un usurpatore al pari di Massimino . Si trovo' per caso a celebrare il millennio di Roma e non essendovi preparato , sfrutto' l' apparato che era stato predisposto da Gordiano prima della partenza per l' Oriente : per quanto ne sappiamo non cerco' nessun recupero culturale con  il passato . Completamene diverso fu l' atteggiamento di Traiano Decio , che oltre ad avere una discendenza italica , assunse i nomi di Traiano e Decio , Traiano a cui volle imitarsi per avere ripristinato il potere romano e la ricostruzione della Dacia dopo i danni subiti in questo periodo dai barbari , prova ne e' l' emissione di monete dedicate alla Dacia e alle Pannonie , oltre a quelle provinciali ; anche il secondo nome Decio lo volle acquisire , forse , a ricordo dei Deci , Consoli repubblicani , sacrificatisi padre e figlio combattendo il primo contro i Sanniti e il secondo a Sentino contro la coalizione italica ,  votando ed offrendo entrambi la propria vita alla vittoria dell' esercito romano . Per uno strano caso del destino anche Traiano Decio mori in battaglia combattendo contro i nemici di Roma .  

Modificato da Ospite

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