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IGNORED

Monete Veneziane Contromarcate


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12 hours ago, 417sonia said:

Ciao!

Una falce di luna retroversa mi pare strana ... solitamente (almeno quelle che ho visto io) hanno sempre la gobba a sinistra. Credo che più prosaicamente quella che si vede non sia una falce di luna, ma una "pestata" ricevuta dalla moneta. Poi sai, riguardo alle contromarche c'è sempre un'area poco conosciuta e poco studiata, quindi tutto è possibile. Io protendo per la "botta" ....

Vedo se trovo da qualche parte i rappresentanti veneziani a Candia.

saluti

luciano

 

Grazie Luciano!

Sono d'accordo con te, in effetti la "pestata" e' un'ipotesi molto piu' probabile... In qualche modo alle monete contromarcate (ma anche con i bisanti, da coversazione parallela) si chiede sempre di narrare qualcosa in piu' e non si e' mai sazi.

Se trovi i rappresentanti veneziani a Candia, riprendo volentieri il ragionamento e magari riusciamo a fare qualche altro passo in avanti.

Marco

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Nel frattempo, ho lavorato ancora un po' sulla terza contromarca menzionata prima e il fatto che mi ricordasse la forma della Gazzetta per Candia del post #8. Ho deciso di verificare...

Di seguito il paragone tra i diritti delle due monete, un po'rotati per far coincidere l'orientamento delle contromarche.

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Questi sono gli originali (1 e' la Gazzetta del post #8, 2 e' la mia)

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Qui si vedono le aree della terza contromarca evidenziate in colori diversi, rosso per la numero 1 e blu per la numero 2.

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Qui infine si vede come le tracce siano sovrapponibili o quantomento seguano delle forme caratteristiche molto simili, discostando l'una dall'altra per ragioni probabilmente riconducibili alla battitura.

Ora, una prima speculazione e' che questa terza contromarca pertanto non sia "indipendente" dalle altre due. Che siano coeve? Due esemplari simili non formano una buona base teorica e mi chiedo se qualcuno del forum abbia incontrato altre monete con la stessa combinazione di contromarche.

E' interessante come pero' non vi sia accenno a questa terza incusione nel censimento del Lazari o nelle pagine del Gamberini. Quali potrebbero essere altre fonti da consultare?

Certo non si tratta di una "E", come suggerito dal venditore, ma allora cosa potrebbe rappresentare? Una scritta in un'altra lingua? Uno stemma? A meno che io non abbia preso un abbaglio, il mistero si infittisce 🙂

Marco

Modificato da marchiomadone
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Inviato (modificato)

Aggiungo foto di una rara TINO / VICE VEND

 

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Foto più da vicino

Doge92

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Modificato da Doge92
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Nella 1a moneta è interessante vedere che la contromarca copre la scritta  Vendramin.

Sono d'accordo che non si tratta di una E ed a mio modo di pensare è una contromarca non ancora approfondita.

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Supporter
1 ora fa, fabry61 dice:

Nella 1a moneta è interessante vedere che la contromarca copre la scritta  Vendramin.

Sono d'accordo che non si tratta di una E ed a mio modo di pensare è una contromarca non ancora approfondita.

 

Ciao!

Sono d'accordo, potrebbe essere una contromarca composta da due elementi, ma di più non so dire ...

saluti

luciano

  • Grazie 1
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La bellissima contromarca "TINO" pubblicata da @Doge92, il commento di @fabry61 sul Vendramin e il giusto invito di @417sonia a ripartire dalle origini studiando la monetazione di Candia, mi hanno fatto riaprire con grande piacere il Lazari.

Il messaggio sara' lunghetto, e me ne scuso...

Nonostante, come si e' giustamente sostenuto in precedenza in questa discussione, vi poteva essere un motivo per cui le autorita' veneziane decidessero di apporre le contromarche sulle proprie monete (confermarne la validita' e valore, reiterare il proprio ruolo o l'importanza del proprio casato), in questo caso forse le iniziali non sono da ricercare tra le autorita' di stanza a Candia. Le gazzette per Candia furono infatti battute solo nel 1658-59 e vi circolarono sotto dominio veneziano fino al 1669, ovvero un periodo relativamente breve, di 11 anni.

Allo stesso tempo, la rilettura del Lazari ha riportato a galla un passo che gia' era stato citato e che potrebbe corroborare questo approccio: "Non e' pero' che dopo la caduta di Candia queste ultime monete che ho descritte cessassero dell'aver corso. Anche vent'anni dopo la perdita di quell'isola ne girava gran numero ne' possedimenti di Levante che restarono alla Repubblica. Di cio' abbiamo prove indubitatissime in una serie di sigle che sulle gazzette, e piu' raramente sui soldi, si andavano contromarcando [...]". Lazari poi propone il prospetto a cui abbiamo piu' volte fatto riferimento.

Il Lazari usa la presenza di contromarche come "prove indubitatissime" del fatto che le Gazzette per Candia circolassero nel Levante Veneziano almeno per altri vent'anni dopo la caduta dell'isola. Questo suggerisce che forse, invece di concentrarsi sui rappresentanti veneziani a Candia, dovremmo guardare alle autorita' che amministrarono il possedimenti nel Levante dopo il 1669 e fino al 1690 (trattato di Carlowitz) o addirittura al 1715 (pace "funesta" di Passarowitz).

Ho controllato la lista dii Provveditori Generali da Mar in quel periodo, ma non pare vi siano riscontri con le iniziali incuse. Ma bisogna guardare ai tesorieri e forse ad autorita' piu' radicate nei territori.

Il ragionamento fila?

 

Modificato da marchiomadone
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Il 05/07/2024 alle 23:02, marchiomadone dice:

Nel frattempo, ho lavorato ancora un po' sulla terza contromarca menzionata prima e il fatto che mi ricordasse la forma della Gazzetta per Candia del post #8. Ho deciso di verificare...

Di seguito il paragone tra i diritti delle due monete, un po'rotati per far coincidere l'orientamento delle contromarche.

Picture1xx.thumb.jpg.d3ebddc8016c9d73497df15df1a3543a.jpg

Questi sono gli originali (1 e' la Gazzetta del post #8, 2 e' la mia)

Picture2x.thumb.jpg.f7b3a12d019c5ee160591be6a0fc4eb1.jpg

Qui si vedono le aree della terza contromarca evidenziate in colori diversi, rosso per la numero 1 e blu per la numero 2.

Picture3x.thumb.jpg.db6dded24cb1a4f345ff1166ffaff25e.jpg

Qui infine si vede come le tracce siano sovrapponibili o quantomento seguano delle forme caratteristiche molto simili, discostando l'una dall'altra per ragioni probabilmente riconducibili alla battitura.

Ora, una prima speculazione e' che questa terza contromarca pertanto non sia "indipendente" dalle altre due. Che siano coeve? Due esemplari simili non formano una buona base teorica e mi chiedo se qualcuno del forum abbia incontrato altre monete con la stessa combinazione di contromarche.

E' interessante come pero' non vi sia accenno a questa terza incusione nel censimento del Lazari o nelle pagine del Gamberini. Quali potrebbero essere altre fonti da consultare?

Certo non si tratta di una "E", come suggerito dal venditore, ma allora cosa potrebbe rappresentare? Una scritta in un'altra lingua? Uno stemma? A meno che io non abbia preso un abbaglio, il mistero si infittisce 🙂

Marco

 

E se si trattasse di un edificio ?

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18 ore fa, marchiomadone dice:

La bellissima contromarca "TINO" pubblicata da @Doge92, il commento di @fabry61 sul Vendramin e il giusto invito di @417sonia a ripartire dalle origini studiando la monetazione di Candia, mi hanno fatto riaprire con grande piacere il Lazari.

Il messaggio sara' lunghetto, e me ne scuso...

Nonostante, come si e' giustamente sostenuto in precedenza in questa discussione, vi poteva essere un motivo per cui le autorita' veneziane decidessero di apporre le contromarche sulle proprie monete (confermarne la validita' e valore, reiterare il proprio ruolo o l'importanza del proprio casato), in questo caso forse le iniziali non sono da ricercare tra le autorita' di stanza a Candia. Le gazzette per Candia furono infatti battute solo nel 1658-59 e vi circolarono sotto dominio veneziano fino al 1669, ovvero un periodo relativamente breve, di 11 anni.

Allo stesso tempo, la rilettura del Lazari ha riportato a galla un passo che gia' era stato citato e che potrebbe corroborare questo approccio: "Non e' pero' che dopo la caduta di Candia queste ultime monete che ho descritte cessassero dell'aver corso. Anche vent'anni dopo la perdita di quell'isola ne girava gran numero ne' possedimenti di Levante che restarono alla Repubblica. Di cio' abbiamo prove indubitatissime in una serie di sigle che sulle gazzette, e piu' raramente sui soldi, si andavano contromarcando [...]". Lazari poi propone il prospetto a cui abbiamo piu' volte fatto riferimento.

Il Lazari usa la presenza di contromarche come "prove indubitatissime" del fatto che le Gazzette per Candia circolassero nel Levante Veneziano almeno per altri vent'anni dopo la caduta dell'isola. Questo suggerisce che forse, invece di concentrarsi sui rappresentanti veneziani a Candia, dovremmo guardare alle autorita' che amministrarono il possedimenti nel Levante dopo il 1669 e fino al 1690 (trattato di Carlowitz) o addirittura al 1715 (pace "funesta" di Passarowitz).

Ho controllato la lista dii Provveditori Generali da Mar in quel periodo, ma non pare vi siano riscontri con le iniziali incuse. Ma bisogna guardare ai tesorieri e forse ad autorita' piu' radicate nei territori.

Il ragionamento fila?

 

 

Ciao!

Le monete veneziane circolarono per decenni nell'area greca, anche dopo la caduta di Candia. Basta ricordare l'isola di Spinalonga (insieme a Suda e Grabusa), posta all'imboccatura del golfo di Mirabello, che restò in mano veneziana come isola-fortezza fino al 1715, isola che comprendeva una guarnigione di truppe veneziane che venivano ordinariamente rifornite di vettovaglie e dove esisteva un andirivieni di militari che prendevano e/o lasciavano il servizio ammesso dai turchi; lo stesso vale anche per le altre due località.

E' chiaro che la guarnigione che vi stanziava, magari anche con i propri familiari, aveva necessità di moneta e credo che questa venisse fornita da Venezia.

saluti

luciano

Modificato da 417sonia
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16 ore fa, chievolan dice:

E se si trattasse di un edificio ?

 

Ciao!

Perché no?

saluti

luciano

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17 hours ago, chievolan said:

E se si trattasse di un edificio ?

 

Potrebbe benissimo esserlo! Avevo anche cercato di capire se vi fossero possibili analogiee tra la parte piu' grossa della contromarca e la contromarca "torre" ma non sembra.

Quello che la rende misteriosa, e' il fatto che per certi versi possa sembrare una contromarca grossolana e non dettagliata, per altri invece molto precisa, vedansi le punte ben definite di alcuni trattini, comuni ad entrambi gli esemplari. Questo mi aveva fatto pensare a calligrafia araba, ma non saprei cosa poterci intravedere francamente.

E poi c'e' sempre la possibilita' evocata da @417sonia che si tratti di due contromarche, cosa che potrebbe essere suggerita dalla barretta orizzontale (in blu, esemplare 2) che non trova corrispondenza (nell'esemplare 1 in rosso).

57 minutes ago, 417sonia said:

Ciao!

Le monete veneziane circolarono per decenni nell'area greca, anche dopo la caduta di Candia. Basta ricordare l'isola di Spinalonga (insieme a Suda e Grabusa), posta all'imboccatura del golfo di Mirabello, che restò in mano veneziana come isola-fortezza fino al 1715, isola che comprendeva una guarnigione di truppe veneziane che venivano ordinariamente rifornite di vettovaglie e dove esisteva un andirivieni di militari che prendevano e/o lasciavano il servizio ammesso dai turchi; lo stesso vale anche per le altre due località.

E' chiaro che la guarnigione che vi stanziava, magari anche con i propri familiari, aveva necessità di moneta e credo che questa venisse fornita da Venezia.

saluti

luciano

 

Grazie Luciano, dettagli squisiti, e hai ragione da vendere!

La portata della ricerca diventa un po' scoraggiante... (dopotutto anche il Lazari si era rimesso a persone piu' pazienti di lui 🙂)! Mi chiedo cosa si possa fare per ridurre il campo e quantomeno indirizzare lo studio verso le opzioni "piu' probabili" per poi andare ad esclusione.

 

Marco

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