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Gregorio XIII - le monete


Risposte migliori

Inviato

E il testone per Fano con ritratto ?

credo sia rarissimo anch’esso ...


Inviato
25 minuti fa, numa numa dice:

E il testone per Fano con ritratto ?

credo sia rarissimo anch’esso ...

Ciao numa numa, diciamo che la tipologia viene in genere considerata RR:).

Michele


Inviato

Ricordo quasi 8-9 anni fa' di essere riuscito a mettere le mani dopo tanta ricerca sul famoso Fano di Gregorio con ritratto. Tra l'altro pagato poche centinaia di € e in BB non particolarmente brutto anzi. Improvvisamente nel giro di 1 anno o poco più né saltarono fuori almeno altri 3-4 in aste o da commercianti e quindi dal considerarlo appunto rarissimo lo declassai personalmente a R2. Era invece ed è secondo me più raro quello per Fano con stemma al dritto e santo al rovescio. Riuscii a prendere anche quello però. 

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Inviato

image.thumb.jpeg.44fde2cf5be6b54ed7195b3f0c2a5962.jpegnon sara’ rarissimo ma e’ bellissimo

proviene dall-asta Negrini n.44

 

Rovescio

 

image.thumb.jpeg.08fadc23a41c5b3bbfed3225454a9036.jpeg


Inviato
21 minuti fa, numa numa dice:

image.thumb.jpeg.44fde2cf5be6b54ed7195b3f0c2a5962.jpegnon sara’ rarissimo ma e’ bellissimo

proviene dall-asta Negrini n.44

 

Rovescio

 

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Eh lo so bene!! Miglior esemplare apparso sul mercato. "Bellissimo" é stato anche il realizzo!?

Michele


Inviato

Michele ho visto altri ritratti di Gregorio XIII simili al testone di Fano

Sono ritratto ancora molto realistici scevri dalle influenze manieriste che fanno capolino in altre emissioni del periodo. 
puoi postarne qualcuno ? 


Supporter
Inviato

Raccolto l'invito e posto la moneta recentemente entrata in collezione.

Gregorio XIII (1572 – 1585). Testone. D/ GREGORIVS XIII (…)N MAX – Busto a destra, a testa nuda, con piviale ornato. Sotto, tre globetti. R/ ET (…)I DABO – CLAVES – Gesù consegna le chiavi a S. Pietro. In esergo, ROMA. In basso a destra, simbolo di zecchiere o incisore non identificato. 8,85 g. Muntoni 27.

Estremamente raro. MB

Pare che tutte le monete con questo simbolo di zecchiere o incisore, ancora non identificato, sono note in pochissimi esemplari. Questa varietà di testone sarebbe stata pubblicata per la prima volta da Francesco Muntoni nella sua opera sulla monetazione papale, illustrando l’esemplare presente nella sua collezione.

Premetto che non sono un intenditore, ma solo appassionato, ma sarebbe interessate se fosse svelato tale simbolo (magari lo è già stata!).

Saluti,

Domenico

IMG_0595.jpg

005.PNG


Inviato (modificato)

Ciao @Oppiano,

in merito alla tua richiesta, ti riporto quanto avevo ricercato e concluso circa 10 anni fa, quando presentai il mio esemplare analogo. 

Roma, Gregorio XIII (1572-1585). Testone senza data. Muntoni 27, C.N.I manca.

D:/ Busto a destra con piviale con S. Pietro – (s): • GREGORIVS • XIII • PONT • M •

R:/ Gesù a destra, consegna le chiavi a S. Pietro inginocchiato -(s): • ET • TIBI • DABO • _ • CLAVES, in basso a destra segno di zecca 69. All’esergo: • ROMA •

T:/ Liscio.

Note: è l’esemplare delle collezione Muntoni (illustrato in Tavola 51, Munt vol. 2) e classificato dal Muntoni stesso come “inedito”.

Considerazioni:

Durante l’anno giubilare 1575 (anno di coniazione della moneta in questione), sono stati richiamati a Roma, al fine sopperire alle aumentate richieste di moneta legate al flusso di pellegrini, innumerevoli artisti ed incisori. Il Martinori riporta: “Nel 1575 altri artisti furono chiamati alla Zecca per preparare le monete e le medaglie che in gran copia vi si coniavano per l’occasione della grande solennità del Giubileo. Tra questi troviamo uno che firmò una medaglia di Gregorio XIII con M . B . R . F . che il Milanesi legge MICHAEL BALLA ROMANUS FECIT. Un altro medaglista, di nome Pietro Paolo Galeotti, detto Il Romano, che firmava le sue medaglie PP . R . ovvero P . P . , lavorò nel 1575 come incisore di conii alla Zecca Papale. Era pesatore Cortese Baccino. Da una lettera del Marini all’Affò veniamo a conoscere come ai 10 di maggio del 1575 Leoni Ludovico fu levato dall’impiego e sostituito dal Galeotti, ed ai 12 dicembre dello stesso anno, il Leoni fu reintegrato nell’officio di “compressore ed intagliatore delle stampe” unitamente al Fragni.

Questa nota rende l’idea di come fossero concitate le attività in Zecca durante questo periodo.

Per la tipologia in esame esistono diverse varianti (censite dal Munt 19 al 27):

- Nell’accoppiamento dei conii (stemma o busto del pontefice al D/ e raffigurazione al R/).

- Nelle legende del D/ e del R/ (ad esempio in alcune TIBI DABO viene invertito diventando DABO TIBI etc…)

- Nella punteggiatura

- Nei segni di zecca (classificati dal Munt ai numeri 67, 68 e 69)

I segni di zecca che si possono trovare, come detto, sono 3:

- n° 67: simbolo della zecca di Roma (Muntoni 19). Il Martinori riporta: “Una innovazione avvenne nella Zecca durante l’anno terzo del pontificato di Gregorio XIII, quello cioè di apporre alle monete coniate in economia dalla Zecca stessa, uno stemmetto che vediamo riprodotto in molte fogge differenti, e che denota la gestione della Zecca e le chiavi con le quali si chiudeva il cassone, contenente il numerario coniato, che erano custodite dagli officiali a ciò designati.”

- n° 68: (Muntoni 24). Il Martinori riporta “Troviamo sopra alcuni Testoni e Giuli del 1575 e sopra altri senza data la cifra (68) che, non essendo attribuibile ad alcun altro zecchiere del tempo, potrebbe essere quella del D’Alessandri.

- n° 69: Non viene riportata alcuna nota specifica (Muntoni 27)

Il Munt 27 in particolare, è identico al Munt 24 ad eccezione del solo segno di zecca, che nel caso del Munt 24 è il 68, mentre nel Munt 27 è il 69.

Lo stemma 67 rappresenta uno scudo con 2 piccole chiavi all’interno, mentre il 68 è forse riconducibile al D’Alessandri. Il Martinori non indica alcuna informazione per il 69. Si può quindi dire che, pur essendo coniate tutte nel 1575, le monete con i simboli 68 e 69 siano precedenti a quella con simbolo 67, infatti il simbolo che raffigura le chiavi (67) è stato introdotto sostituendo i simboli a monogramma precedentemente presenti sulle monete.

Segni di zecca a confronto:

- Nelle tavole del Muntoni i due simboli (68 e 69) sono rappresentati IDENTICI ma specchiati orizzontalmente.

- Confrontando il Munt 24 con il 27 emerge che in realtà i due simboli sono diversi anche nella forma: il 68 più rotondeggiante e con la con la parte alta più prominente, il 69 più schiacciato e largo. Il fatto quindi che il simbolo di zecca 69 sia diverso e non ruotato rispetto al 68 implica la preparazione di un punzone apposito.

Simbolo di zecca 69:

Al fine di trovare ulteriore riscontro documentale al simbolo di zecca 69, abbiamo cercato nel Muntoni altre monete che portassero questo simbolo. Alla luce delle nostre ricerche risulta che solo il Munt. 28 (tipo diverso dal testone in oggetto) ha lo stesso simbolo di zecca del Munt 27. Le due monete sono state entrambe coniate durante l’anno giubilare 1575. Ipotesi:

- Lo zecchiere che ha coniato i Munt 27 ha lavorato solo per questa coniazione e per il testone al Munt 28.

- I Munt 27 sono stati gli ultimi testoni prima del passaggio agli stemmi (vedi nota Martinori), quindi coniati (in poche unità) con un simbolo che poi non è stato più utilizzato in quanto soppiantato dagli stemmi con le chiavi.

Rarità

Il fatto che la moneta non sia stata censita da altri oltre al Muntoni è attribuibile a due fattori:

- Rarità oggettiva del pezzo.

- Mancata distinzione tra i simboli di Zecca 68 e 69.

È più probabile comunque che l’aspetto legato alla rarità sia di maggiore rilievo, infatti:

- L’esemplare qui presentato è quello appartenuto al Muntoni stesso. Nel nostro archivio di passaggi d’asta non abbiamo rilevato nessun’altra apparizione, ad eccezione di un listino online in cui è presente un esemplare in conservazione molto bassa considerato solo “R”.

- Il Muntoni 28 (unica altra moneta con simbolo di zecca 69) è stata catalogata anche dal CNI al numero 59. Il Muntoni 24 (con simbolo di Zecca 68) è stato classificato al C.N.I. 281. L’esistenza del simbolo 69 era nota dunque anche ai compilatori del C.N.I.

Riteniamo quindi che la moneta sia realmente molto rara e che questa rarità sia dovuta alla presenza di un simbolo di Zecca utilizzato sulle monete di Gregorio XIII per un tempo brevissimo nell’anno 1575.

Creando una struttura di verosimile successione temporale delle emissioni, possiamo dire:

- Coniazione dei Munt 24 (con simbolo 68) (moneta R-RR)

- Coniazione dei Munt 27 (con simbolo 69) (in contemporanea anche alla coniazione del Munt 28 con simbolo 69)

--- sostituzione dei vecchi simboli con gli stemmi con le chiavi dei forzieri ---

- Coniazione dei Munt 19 (con simbolo 67) (moneta R)

Anche le rarità dei Munt 24 e 19 sembrano coerenti con la struttura proposta. Il “picco” di rarità del Munt 27 è quindi attribuibile ad un’interruzione di coniazione quasi immediata per sostituire il punzone del simbolo 69 con lo stemma 67.

 

Michele

29d.jpg

29r.jpg

Modificato da ZuoloNomisma
  • Grazie 2

Supporter
Inviato (modificato)

Grazie mille, troppo gentile e complimenti!

Ho il Cinagli a casa (Le monete de’ Papi descritte in tavole sinottiche. Opera del Dottore Angelo Cinagli - 1848).

Non so se l’esemplare è uno di quelli descritti nei numeri dal 54 al 61 inclusi. Tento di fare foto.

 

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AE351E2B-9281-4E90-BD9D-3332D1DF4B56.jpeg

Modificato da Oppiano
Integrazione

  • 1 anno dopo...
Inviato

Buon pomeriggio,
mi accodo con un TESTONE per ANCONA del 1582 (AG.9,36 gr.) catalogata - MIR.1211/4 - MNT n.200(a) - CNI n.92 - 

Dritto    
GREGORIVS •XIII •PONT •M • /Busto a destra con piviale ornato della figura di Cristo con croce in nicchia, e fibbia ovale gemmata; sotto nel giro •1582 •  
 

Verso
NOLI •ME •TA_N_GERE • /Cristo, seminudo, con cappello in testa radiato, badile nella destra e la sinistra alzata di fronte alla Maddalena, nimbata e genuflessa, destra alzata e sinistra al petto. In Esergo AN__CO con al centro armetta del Card. Guastavillano, Governatore di Ancona

Ritengo tuttavia che la catalogazione non sia del tutto corretta dato che la moneta in oggetto presenta al dritto la dicitura PON in luogo di PONT. 

Per la tipologia non trovo riscontri certi: chiedo il vostro parere per classificarla correttamente ed una vostra valutazione.

Ringrazio quanti vorranno esprimersi a riguardo ed invio un caro saluto a tutti.

TESTONE 1852 AN.jpg

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Inviato
12 minuti fa, Astericz dice:

Buon pomeriggio,
mi accodo con un TESTONE per ANCONA del 1582 (AG.9,36 gr.) catalogata - MIR.1211/4 - MNT n.200(a) - CNI n.92 - 

Dritto    
GREGORIVS •XIII •PONT •M • /Busto a destra con piviale ornato della figura di Cristo con croce in nicchia, e fibbia ovale gemmata; sotto nel giro •1582 •  
 

Verso
NOLI •ME •TA_N_GERE • /Cristo, seminudo, con cappello in testa radiato, badile nella destra e la sinistra alzata di fronte alla Maddalena, nimbata e genuflessa, destra alzata e sinistra al petto. In Esergo AN__CO con al centro armetta del Card. Guastavillano, Governatore di Ancona

Ritengo tuttavia che la catalogazione non sia del tutto corretta dato che la moneta in oggetto presenta al dritto la dicitura PON in luogo di PONT. 

Per la tipologia non trovo riscontri certi: chiedo il vostro parere per classificarla correttamente ed una vostra valutazione.

Ringrazio quanti vorranno esprimersi a riguardo ed invio un caro saluto a tutti.

TESTONE 1852 AN.jpg

 

La catalogazione corretta della moneta è quella del Serafini 440 . Muntoni e CNI talvolta non sono precisi al massimo. Comunque, tranne la T di PONT la moneta è in toto quella indicata dal Muntoni 200(a), in CNI la variante con PON non esiste, sono tutte con PONT. - Quindi l'unico a segnalare questa variante è il Serafini al n. 440.


Inviato
25 minuti fa, Astericz dice:

Buon pomeriggio,
mi accodo con un TESTONE per ANCONA del 1582 (AG.9,36 gr.) catalogata - MIR.1211/4 - MNT n.200(a) - CNI n.92 - 

Dritto    
GREGORIVS •XIII •PONT •M • /Busto a destra con piviale ornato della figura di Cristo con croce in nicchia, e fibbia ovale gemmata; sotto nel giro •1582 •  
 

Verso
NOLI •ME •TA_N_GERE • /Cristo, seminudo, con cappello in testa radiato, badile nella destra e la sinistra alzata di fronte alla Maddalena, nimbata e genuflessa, destra alzata e sinistra al petto. In Esergo AN__CO con al centro armetta del Card. Guastavillano, Governatore di Ancona

Ritengo tuttavia che la catalogazione non sia del tutto corretta dato che la moneta in oggetto presenta al dritto la dicitura PON in luogo di PONT. 

Per la tipologia non trovo riscontri certi: chiedo il vostro parere per classificarla correttamente ed una vostra valutazione.

Ringrazio quanti vorranno esprimersi a riguardo ed invio un caro saluto a tutti.

TESTONE 1852 AN.jpg

 

Ciao, testone gradevole per la tipologia. Proviene dalla recente asta Marcoccia, dove è stata esitata una corposa collezione di monete papali, in cui numerosissimi erano i testoni. Considerando l'anno di coniazione, il 1582 è quello con rarità intermedia. Molto più frequentemente appare il 1581 (con le sue varianti del piviale), rarissimo il 1584.

Per la catalogazione corretta, stavo andando a recuperare il recente manuale/catalogo dell'ottimo @miroita, ma come vedo mi ha anticipato! 

Michele 

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Inviato (modificato)

Ringrazio @miroita e @ZuoloNomisma per aver chiarito il dubbio ed in effetti la foto viene dalla recente asta indicata: i prezzo realizzato può essere un buon riferimento per la tipologia (rara e gradevole) o è stato sottovalutata/sovrastimata ?


 

Modificato da Astericz

Inviato
5 minuti fa, Astericz dice:

Ringrazio @miroita e @ZuoloNomisma per aver chiarito il dubbio ed in effetti la foto viene dalla recente asta indicata: i prezzo realizzato può essere un buon riferimento per la tipologia (rara e gradevole) o è stato sottovalutato/sovrastimato ?


 

 

L'asta Marcoccia cui facciamo riferimento ha presentato un notevole numero di monete della zecca di Ancona, molte delle quali però in basso stato di conservazione anche se di una certa rarità. Ho visto monete rarissime passare a prezzi da favola (bassi), forse perché alcune monete non sono state comprese dai partecipanti. Nel caso della tua moneta del 1582, che io nel mio studio ho considerato Rara, credo che sia stata aggiudicata al giusto prezzo di mercato. Lo attesta anche il numero di offerte su questa moneta molto elevato. D'altra parte la moneta è ben conservata per la tipologia e non posso che farti i miei complimenti. 

  • Mi piace 2

Inviato (modificato)

Gentile @miroita, segnalo di aver trovato in archivio, dal catalogo ASTA NAC n.81 (2014), il medesimo testone (ma con descrizione errata ovvero PONT in luogo di PON) ed aggiungo che mi sembra di riconoscerlo ...
Questa variante senza T è rara quanto quella completa ?
Ringrazio ed invio un caro saluto

del catalogo ASTA MONTENAPOLEONE n.4 - MONETE E MEDAGLIE DEI PAPI (1984).jpg

Modificato da Astericz

Inviato
55 minuti fa, Astericz dice:

Gentile @miroita, segnalo di aver trovato in archivio, dal catalogo ASTA NAC n.81 (2014), il medesimo testone (ma con descrizione errata ovvero PONT in luogo di PON) ed aggiungo che mi sembra di riconoscerlo ...
Questa variante senza T è rara quanto quella completa ?
Ringrazio ed invio un caro saluto

del catalogo ASTA MONTENAPOLEONE n.4 - MONETE E MEDAGLIE DEI PAPI (1984).jpg

 

Quella moneta del lotto 405 è la stessa che io ho inserito nel mio studio su "I Testoni di Gregorio XIII per la zecca di Ancona" al n. 22.1 di pag. 40.-

Il grado di rarità sia con PONT che con PON ritengo sia il medesimo, considerato il numero di esemplari che mi è capitato di verificare.

PS: se la moneta è nella tua collezione, non posso che farti i complimenti.


Inviato

Buongiorno a Tutti, mi piacerebbe contribuire a questa discussione, purtroppo devo dire che a causa della mia poco dimestichezza con il pc non sono capace ad inserire le immagini, se qualcuno con i riferimenti da me inseriti postasse le foto tratte dai cataloghi da me indicati Lo ringrazio.

Nell'asta Marcoccia 24 sono stati venduti tre testoni che hanno attratto la mia curiosità :

Lotto 2005 catalogo Mir 1167 zecca di Roma base 200€ aggiudicazione 400€  ( diritti esclusi ). La moneta è descritta come qBB e purtroppo ha una patina pesante ma sembrerebbe come da descrizione. Questa moneta risulta dal Mir RRRR. Ho sfogliato molti cataloghi di aste italiane degli ultimi 20 anni ma salvo mie sviste ho trovato la stessa solo nella Negrini 44 lotto 313,  stima 3000 ( moneta SPL) invenduta e che mi risulti mai più riapparsa (è la moneta fotografata sul Mir). Negrini come numerazione da che manca nel Muntoni. Mi chiedo cosa determina questa rarità ( a meno di futuri ritrovamenti ) ed in pratica quante teoricamente  in base a questo  indice R4  ve ne potrebbero essere, ripeto teoricamente.

Lotto 1349 zecca di Ancona testone 1574 Mir 1205 RRR qBB  base  25 € aggiudicazione 135 €, questo testone è di qualità inferiore ai due già postati in questa discussione, mi lascia però un poco deluso il risultato anche perchè non è una moneta che si vede spesso e per testoni che sono stati coniati in questi anni bisognerebbe creare una scala di rarità solo per la conservazione. 

Lotto 1368  zecca di Ancona Mir 1217/5 BB base  24€ aggiudicazione 30€, testone comune. Nella descrizione dello stessa è indicato Punto sopra il drago nello stemma, questo è una tipicità di questa coniazione ossia ci sono esemplari sia  con il punto che senza punto?

Un cordiale saluto a Tutti 

 

 


Inviato
16 minuti fa, franco1951 dice:

Buongiorno a Tutti, mi piacerebbe contribuire a questa discussione, purtroppo devo dire che a causa della mia poco dimestichezza con il pc non sono capace ad inserire le immagini, se qualcuno con i riferimenti da me inseriti postasse le foto tratte dai cataloghi da me indicati Lo ringrazio.

Nell'asta Marcoccia 24 sono stati venduti tre testoni che hanno attratto la mia curiosità :

Lotto 2005 catalogo Mir 1167 zecca di Roma base 200€ aggiudicazione 400€  ( diritti esclusi ). La moneta è descritta come qBB e purtroppo ha una patina pesante ma sembrerebbe come da descrizione. Questa moneta risulta dal Mir RRRR. Ho sfogliato molti cataloghi di aste italiane degli ultimi 20 anni ma salvo mie sviste ho trovato la stessa solo nella Negrini 44 lotto 313,  stima 3000 ( moneta SPL) invenduta e che mi risulti mai più riapparsa (è la moneta fotografata sul Mir). Negrini come numerazione da che manca nel Muntoni. Mi chiedo cosa determina questa rarità ( a meno di futuri ritrovamenti ) ed in pratica quante teoricamente  in base a questo  indice R4  ve ne potrebbero essere, ripeto teoricamente.

Lotto 1349 zecca di Ancona testone 1574 Mir 1205 RRR qBB  base  25 € aggiudicazione 135 €, questo testone è di qualità inferiore ai due già postati in questa discussione, mi lascia però un poco deluso il risultato anche perchè non è una moneta che si vede spesso e per testoni che sono stati coniati in questi anni bisognerebbe creare una scala di rarità solo per la conservazione. 

Lotto 1368  zecca di Ancona Mir 1217/5 BB base  24€ aggiudicazione 30€, testone comune. Nella descrizione dello stessa è indicato Punto sopra il drago nello stemma, questo è una tipicità di questa coniazione ossia ci sono esemplari sia  con il punto che senza punto?

Un cordiale saluto a Tutti 

 

 

 

Ciao, parto con l'inserire le foto dei tre testoni di cui stai parlando, quindi poi proviamo a fare qualche considerazione oo).

Lotto 2005:

Questo testone manca sia nel Muntoni che nel CNI. Già questo potrebbe essere un buon indice della sua estrema rarità. Ti confermo che oltre a questo esemplare e a quello della Negrini 44, non ho registrato nessun altro passaggio in vendita pubblica, neppure nelle vendite "storiche" che fanno riferimento per le monete papali. Il rovescio con la Fede seduta "SOLA SUFFICIT", compare proprio con questo pontefice e costituisce per Gregorio XIII una tipologia di estrema rarità. Esiste anche nella versione con al dritto il busto del papa (Munt 43, MIR 1166),  anche questo estremamente raro. Lo stesso rovescio verrà poi riutilizzato anche sotto il successivo pontefice, Sisto V (1585-1590), e poi non più riproposto. È da notare che invece il dritto non è un nuovo conio, ma è analogo a quello di diverse tipologie di testone di questo pontefice: "NON APPARENTIVM EST FIDES" (Munt 41, MIR 1165/1), "NVNQVAM DEFICIET" (Munt 54, MIR 1169/1), "VT NON DEFICIAT" (Munt 56, MIR 1172/1) e "VENITE AD ME OMNES ET EGO REFICIAM VOS" (Munt 77, MIR 1174/1). Sul numero di esemplari, è impossibile dare una risposta attendibile: sono però sicuramente molto pochi. 

Michele 

2005D.webp

2005R.jpg


Inviato

Lotto 1349:

Testone rarissimo: se scorri indietro la pagine di questa discussione puoi vedere sia il mio esemplare (ex Negrini 44), che è quello illustrato sul MIR, sia l'esemplare di @miroita ex Montenapoleone. Oltre a questo esemplare dell'asta Marcoccia e ai due già citati e presentati in questo thread, ho registrato solo altri due esemplari: Nomisma 42 lotto 706 e InAsta 20 lotto 1193.

Michele

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1349R.jpg


Inviato

Lotto 1368:

Questa tipologia per Ancona è assai comune e presente in diverse varianti, divise principalmente per la posizione della scritta ANCONA al rovescio, come schematizzato nel catalogo di @miroita "I testoni di Gregorio XIII per la zecca di Ancona". La presenza del punto sopra alla testa del drago, si riscontra in diverse di queste varianti per entrambe le tipologie principali di rovescio.

Michele

 

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Inviato

Questo "punto" è da ritenersi come il riferimento per la centratura del conio, che veniva utilizzato dagli incisori nell'orientamento dei punzoni per la composizione delle legende. Lo si può vedere anche al rovescio tra le vesti del Santo.


Inviato
37 minuti fa, ZuoloNomisma dice:

Lotto 1349:

Testone rarissimo: se scorri indietro la pagine di questa discussione puoi vedere sia il mio esemplare (ex Negrini 44), che è quello illustrato sul MIR, sia l'esemplare di @miroita ex Montenapoleone. Oltre a questo esemplare dell'asta Marcoccia e ai due già citati e presentati in questo thread, ho registrato solo altri due esemplari: Nomisma 42 lotto 706 e InAsta 20 lotto 1193.

Michele

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1349R.jpg

 

Questa moneta è stata aggiudicata ad un prezzo molto basso. Difficile da vedere.


Inviato (modificato)
43 minuti fa, ZuoloNomisma dice:

Lotto 1368:

Questa tipologia per Ancona è assai comune e presente in diverse varianti, divise principalmente per la posizione della scritta ANCONA al rovescio, come schematizzato nel catalogo di @miroita "I testoni di Gregorio XIII per la zecca di Ancona". La presenza del punto sopra alla testa del drago, si riscontra in diverse di queste varianti per entrambe le tipologie principali di rovescio.

Michele

 

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Allego un mio esemplare di questa tipologia (Munt 209) di buona conservazione:

96d.jpg

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Modificato da ZuoloNomisma
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