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Risposte migliori

Inviato
Questo era un vero artista... o no ?
Aspetto le Vostre opinioni.
Grazie
agrì

Inviato
davvero molto bella :D
l'occhio è molto ben definito come tutti gli altri particolari :P
come si fa a non amare queste monete? :)

Inviato
è veramente una bella moneta con tutti i particolari in risalto e con quella patina gli dà ancora più fascino. :)

Inviato
Molto bella, peccato che all'epoca (e per molto tempo ancora) le monete non fossero "firmate" dagli incisori e raramente si ha notizia di chi fossero gli artisti capaci di tali capolavori.

Per ricordare un [i]"anonimo"[/i] incisore papale (nel senso che non si firmava ;) ) allego la foto di un doppio carlino di Papa Clemente VII; l'anonimo era Benvenuto Cellini e questo è una delle poche "incursioni" accertate nel mondo delle monete papali, dato che lui stesso ne parla nella sua autobiografia.

Monete come queste vengono apprezzate come opere d'arte prima ancora che per la loro effettiva rarita :) .

Un saluto, RCAMIL ;)

Inviato
Come vedete è un frammento di AE 3, la testa misura mm 10x10x1 e resta un mistero come l'artista abbia potuo realizzare una cosi grande quantità di particolari in questo minimo spazio senza aiuto di lenti e/o tecnologia.
Di questo incisore si sa solo che operò alla zecca di Roma dal 360 al 363 AD.
Un Critico d'Arte forse direbbe : .... manierismo con venatura barbara... sulla porta dell'Arte Bizantina...
Credetemi . Anch'io sono rimasto meravigliato quando l'ingrandimento mi ha restituito questo capolavoro.
Il frammento è ancora sporco di terra... e cosi resterà ; non c'è nulla da togliere e nulla da aggiungere.
agrì

Inviato
e pensare che durante il periodo greco - romano l'artista veniva considerato un artigiano come tanti altri e ancora non godeva di quello status che gli verrà dato a partire da XIV secolo in poi :(

Inviato
L'inerzia espressiva delle figure tardo romane mi affascina. Da costantino in poi il ritratto Raffigura non già esseri di carne e di sangue ma figure senza tempo. L'imperatore si trasfigura in simbolo, pura metafora di un potere che indebolenosi, diventa più immaginario (quindi + forte) che reale. La critica di formazione classica accusa quest'arte di essere cerebrale, senile, segno di una civiltà che tramonta inesorabilmente. Personalmente non mi trovo daccordo. La raffinata eleganza delle incisioni tardo imperiali è il culmine di un'esperienza estetica che è durata più di un millennio. Nessun segno di drammatizzazione psicologica sui volti. Sintesi perfetta delle linee. Grande maestria degli incisori. All'orizzonte i primi segni dell' energia barbarica che turba i ritratti da Giuliano in poi. L'armonia appena raggiunta sta per essere spezzata dalla carica espressionista delle genti "nuove". Il dionisiaco, irrazionale riprende il sopravvento sull'apollineo perfettamente ordinato. Vedi i ritratti sulle monete del 5 secolo..

Inviato
personalmente non sono d'accordo con te apostata72, perchè vedo che le monete del tardo impero romano (come tutta l'arte in quel periodo) non presentano una ricerca stilistica che invece si era avuta a partire da augusto fino a traiano-nerva.
l'evoluzione si è fermata proprio con la dinastia dei costantini che sono stati gli instauratori di un movimento culturale che si distaccasse da quello di Roma e sono rimasti in quella situazione per circa 5 secoli a seguire :D

ad uno stile statico preferisco certamento uno stile più sottile e più ricercato come quello dell'età imperiale :)

Inviato
Caro Apostata 72 come amante delle monete di Massimino II coniate nelle officine di Nicomedia Alessandria Antiochia non posso che essere d'accordo con il tuo ragionamento ... non aggiungo altro a quello che di ottimo ed esaustivo ai detto ...personalmente ritengo di possedere nella mia collezione alcuni esemplari che in quanto a sintesi e rappresentazione siano veri capolavori , ritengo sterile e superfluo però dire cosa sia meglio , se il ritratto fedele o quello più idealizzato .
Mi fà piacere comunque sentire che qualcuno trova in quelle monete tanto poco apprezate un piacere ed una tale passione che io non posso che condividere e anzi non aggiungo altro e fasccio mio il tuo stupendo ragionamento !!!

Inviato
Caro Vento il tuo pensiero coincide con quello del 99% dei critici. Ogni mondo figurativo è senz'altro figlio del suo tempo e la grandiosità della ritrattistica del periodo classico è così potente che ti cattura all'istante :blink: . Tuttavia sostengo con Forza che i ritratti tardo imperiali non sono meno belli o meno raffinati nella loro fissità. La rigurazione classica vuole riprodurre la plasticità delle forme e l'intensità psicologica dei volti. Vuole rassomigliare alla realtà insomma, fino ad enfatizzarla. A partire dall'età costantiniana s'innesca un processo di distacco dal puro dato realistico, non meno ricercato, che sposta il campo d'azione dalla realtà all'immaginario dei simboli; processo che culminerà con l'arte bizantina. Per questo motivo arrivo a dire (forse provocatoriamente) che quest'arte di simulacri del basso impero sia addirittura più fantasiosa, più comunicativa proprio perchè intangibile, misteriosa. Pensateci bene: quei volti vengono elaborati da una civiltà che ha il presentimento della fine, sono volti che guardano il NULLA....Definitivamnente essi guardano dentro al senso profondo delle cose. So di andare molto controcorrente e di essere quasi il solo ad avere questo tipo di visione estetica...ma tant'è :)

Inviato
Per Silla: in effetti dire che un'attitudine sia meglio dell'altra è puerile....ma divertente ;)
In realtà tutti sappiamo che sono entrambe, delle attitudini incommensurabili. Comunque l'argomento in discussione è appassionante e mi sono interrogato a lungo in merito.
PS: Galerio e massimino daia hanno ritratti favolosi

Inviato
caro apostata si sa che l'arte bizantina nasce e si basa sull'aspetto "iconografico" del soggetto perchè si tendeva a mitizzare la persona (un vero e proprio culto della persona che verrà punito solo nel periodo dell'iconoclastia, durante il quale anche monete con dei volti venivano fuse).
Su questo credo che le monete anticipano quella che sarà una vera e propria corrente artistica che si affermerà nei secoli a seguire.
Capisco il tuo discorso e in alcuni punti ti do anche ragione, soprattuto quando dici:
[quote]Ogni mondo figurativo è senz'altro figlio del suo tempo[/quote]

Cmq sono modi di pensare e di vedere l'arte :D
A me emoziona sicuramente di più tenere tra le mani una moneta imperiale che una tardo imperiale :P

ps. ben vengano gli scambi di opinioni :P

Inviato
Il mio parere è che l'arte in genere provoca in ciascuno di noi reazioni diverse, prendiamo ad esempio i dipinti, c'è chi è amante dell'impressionismo chi dell'astrattismo; sappiamo che sono due stili completamente diversi ma entrambi sono all'apice del significato artistico. Allo stesso modo vanno viste le monete che, partendo dall'estremo realismo dell'alto impero, arrivano alla massima stilizzazione nel basso impero. Ogni singola moneta va valutata artisticamente nel suo contesto storico e credo non sia proprio corretto dire che un bronzo dell'alto impero sia più bello di uno del basso. E' forse più corretto fare paragoni fra monete dello stesso periodo analizzando i diversi tipi di incisioni come nel caso specifico della moneta postata da Agrippa.
Quello che provabilmente vogliono evidenziare i critici è come l'arte espressa sulle monete si sia modificata con quegli eventi che segnano la storia di un grande impero come quello romano.

Inviato (modificato)
Ciao
Bevo i vostri discorsi con gioia... e sono contento di averli provocati.
Concordo con Apostata....
Mettete, per favore, gli esempi che danno forza ai vostri discorsi.
Emblatico è quest'altro esempio.
Siamo quasi al 550.... e il nostro barbaro che aveva bevuto (pure lui) l'arte che lo circondava cosi vide Giustiniano I (?).....
... sempre della zecca di Roma.
agrì Modificato da agrippa

Inviato
Quel Giustiniano Verosimilmente prende forma negli anni drammatici dell'assedio di Roma operato dai goti Di Vitige. Anni Di tensioni tremende ("la guerra gotica" di Procopio di cesarea: leggetelo se non l'avete ancora fatto!). Roma è spopolata, resta un reparto se non erro di unni e armeni che, capeggiato da Belisario, è deciso a non mollare la presa. Si muore di fame. Nonostante tutto si coniano monete deliziose in nome di Giustiniano. Mi chiedo: questi dovevano pensare esclusivamente a procurarsi il pane eppure riescono a rimediare buoni incisori che trovanno una via tutta personale nella rappresentazione di Giustiniano. Ci vedo ancora una sensibilità "romana" nelle linee, come, paradossalmente si ritrova nelle monete della repubblica. Non vorrei dire stupidaggini ma sembra che i soldati bizantini erano davvero incazzati in quei giorni perchè Giustiniano non li pagava regolarmente (vedi procopio "guerra gotica"). Probabilmente per calmare la truppa si passò, sotto assedio, a coniare monete da destinare ai soldati.

Inviato
Ho letto diversi libri sulla caduta dell'impero e devo confessare che è triste per me, amante della storia romana, leggere di una Roma sottomessa e depredata. :(

Inviato
ma tieni conto anche che coniare monete significava avere potere.
si sa che un nuovo duce o imperatore romano faceva coniare immediatamente le monete, a volte anche prima della sua incoronazione, perchè solo distribuendole velocemente il popolo poteva constatare la sua grandezza e la sua ascesa al potere :D

cmq, caro centurioneamico, hai proprio ragione, è molto triste leggere e immaginare Roma decaduta :|

Inviato
La monetazione a nome di Giustiniano a Roma non fu fatta durante l'assedio ma o prima della guerra gotica o alla fine di essa, dipende dalla tipologia. Le uniche monete coniate a Roma durante la guerra gotica sono quelle a nome di Teodato, e neanche tutti le tipologie.

L:

Inviato
Questo spiegherebbe molte cose...quindi molte monete a nome di Giustiniano devono essere state coniate sotto Amalasunta-atalarico. Inoltre anche sotto il dominio ostrogoto Roma rimase in stretti rapporti con costantinopoli, tuttavia qualche dubbio mi rimane sempre. La spinta indipendentista degli ostrogoti (nei confroni dell'impero d'oriente) è stata sempre forte e che essi stessi siano arrivati a coniare pentanummi, decanummi, mezzi follis e follis in nome di giustiniano mi suona strano. Interessante campo di indagine....

Inviato
....Senza contare che Giustiniano ha controllato roma a lungo sia prma che dopo gli assedi

Inviato
Beh, controllare mi sembra un' eufemismo. Di fatto le truppe erano in giro per l' Italia; a Roma comandava il papa che di fatto decideva con chi stesse la citta' (e' lui che fa entrare Belisario) ed e' un papa che cerca di scacciare i bizantini stessi aprendo le porte della citta' agli ostrogoti.
Le cose si stabilizzano solo nel 555 colla scacciata delle truppe dei franchi dall' Italia. Tuttavia il papato ha ormai acquisito potere tant'e' che inizia a emettere moneta a Roma gia' dal 641
A ricordo c'e' una sola moneta che ALCUNI testi assegnano a Belisario ed e' questa

[img]http://www.forumancientcoins.com/Coins/06196q00.jpg[/img]

Inviato (modificato)
io ne ho viste di incisioni belle , ma le migliori sono le monete greche in fatto di arte Modificato da dott. Gordon Freeman

Inviato
Lor
permettimi.... mi rifiuto di credere che questa brutta moneta sia uscita dalla mano di un incisore della zecca di Roma.... quel periodo numismatico era ignoto all'estensore di questa "corbelleria"....
... ovviamente "brutta" sta per esteticamente insignificante....
agrì

Inviato
Se si parla di perfezione ellenistica mi vengono subito in mente le dracme siracusane...Lì le tecniche di coniazione vengono perfezionate e, in quanto a senso del bello, mi sembrano il massimo!

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