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Inviato

Buongiorno a tutti.

Domanda da neofita, forse già trattata in questo forum e dalla risposta (forse) scontata.

Che senso ha valutare le monete sui vari cataloghi di numismatica a prezzi maggiori rispetto a ciò che il mercato è disposto a spendere?

Che senso ha valutare un Don Bosco in FDC a 140 euro quando lo si può acquistare per 50/60 euro? …. capisco che chi (o parte) concorre alla stesura del catalogo siano commercianti e quindi abbiano tutto l'interesse nel tenere alte le valutazioni …. ma ci sono altre motivazioni che mi sfuggono?

Grazie


Inviato
Il 18/1/2020 alle 14:34, naga dice:

Buongiorno a tutti.

Domanda da neofita, forse già trattata in questo forum e dalla risposta (forse) scontata.

Che senso ha valutare le monete sui vari cataloghi di numismatica a prezzi maggiori rispetto a ciò che il mercato è disposto a spendere?

Che senso ha valutare un Don Bosco in FDC a 140 euro quando lo si può acquistare per 50/60 euro? …. capisco che chi (o parte) concorre alla stesura del catalogo siano commercianti e quindi abbiano tutto l'interesse nel tenere alte le valutazioni …. ma ci sono altre motivazioni che mi sfuggono?

Grazie

È un tema spesso dibattuto.

Francamente, dopo tanti anni di numismatica, anche a me sfuggono ancora le motivazioni che portano a tali ipervalutazioni, che risultano poi dannose per il prestigio del catalogo stesso - si veda quello che una volta era l'alternativa al catalogo fondamentale per la monetazione contemporanea italiana e che oggi è solo oggetto di dileggio per le quotazioni che oltrepassano non solo il buon senso ma anche il ridicolo.


Inviato

Esiste, ed è il fenomeno più rilevante, il fenomeno delle iper-valutazioni, specie per Repubblica e Regno, ma esiste anche il fenomeno delle sotto-valutazioni sia del prezzo che della rarità di altre monete più «di nicchia». Probabilmente tenere aggiornato un catalogo delle monete di area italiana degli ultimi 200/250 anni è opera improba. Sarebbero preferibili cataloghi più settoriali, ad esempio del solo Lombardo-Veneto, o Stato Pontificio, o Regno di Napoli, seguiti e aggiornati da numismatici di sicura competenza nel loro settore. Anche perché, credo, nessuno colleziona tutte le monete contenute in questi cataloghi più in voga, e pochi li acquistano tutti gli anni, semmai per trovarseli (per la collezione del proprio interesse) immutati e «sballati» come l'anno prima.


Inviato
22 ore fa, Gallienus dice:

È un tema spesso dibattuto.

Francamente, dopo tanti anni di numismatica, anche a me sfuggono ancora le motivazioni che portano a tali ipervalutazioni, che risultano poi dannose per il prestigio del catalogo stesso - si veda quello che una volta era l'alternativa al catalogo fondamentale per la monetazione contemporanea italiana e che oggi è solo oggetto di dileggio per le quotazioni che oltrepassano non solo il buon senso ma anche il ridicolo.

La risposta mi conforta, osservo che tutti i cataloghi ipervalutano le monete quasi fosse stato fatto "cartello"...


Inviato
4 ore fa, Erdrückt dice:

Ancora più incomprensibile chi applica effettivamente certi prezzi... 

 

Immagine.PNG

Vero!!!, ma in questo caso si la legge del mercato la fa da garante …. chi vende a questo prezzo difficilmente troverà un acquirente


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