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IGNORED

Stato di conservazione, questo sconosciuto (per me!).


giolvolo

Risposte migliori

Buonasera. Continuo la catalogazione delle monete in mio possesso. Per i dati oggettivi (pesi, misure, metallo, zecche di coniazione, tiratura, etc.) non incontro molte difficoltà, viste le varie pubblicazioni e lo sterminato mondo del world wide web.
Per il valore, invece, spesso vado in confusione per le differenze, a volte esagerate, tra le tante fonti; ma anche questo è un falso problema poichè non raccolgo monete a scopo commerciale, la mia è una passione e spesso negli acquisti preferisco il bello e possibile al prezioso, non disdegnando la contrattazione, quindi le perdite sono molto contenute.
La mia difficoltà maggiore consiste appunto nel valutare lo stato di conservazione delle monete stesse, vuoi per la scarsa esperienza ed anche perchè mi rendo conto che molte volte le valutazioni sono del tutto oggettive e, nonostante conosca le varie scale, spesso non sono del tutto sicuro di quello che mi propongono e del relativo prezzo.
Ecco il primo esempio:
i 5 franchi del 1831 il venditore lo ha considerato BB, nonostante la "N" di "Francs" nel verso è quasi invisibile e sul dritto c'è un evidente danneggiamento sotto il nasone di Luigi Filippo, che probabilmente, oltre all'usura, è la causa della perdita di quasi 0,3 grammi del peso della moneta (24,7 gr. e spiccioli).
Secondo esempio:
i 5 franchi del 1856 sono stati considerati "quasi SPL", ma chi sono io per dire che secondo me hanno circolato e pure parecchio?
Alla fine ci siamo accordati per 19 euro (diciannove?) partendo da una richiesta di 40.
Qualcuno vuole provare a valutare lo stato di conservazione delle due monete in foto?
Grazie a prescindere.

coppia.jpg

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Posso provare a dirti come la penso guardando queste foto che non sono il massimo.

La prima il 1831 potrebbe arrivare ad un qBB ma con quei segni deturpanti al dritto il valore cala molto (da calcolare come un MB).

Il 1856 ha vari segni d'usura da circolazione e maltrattamenti (pulizie varie) ma al massimo direi BB.

Le foto come ho già scritto non riescono a far capire bene ma l'usura c'è e lo SPL o il quasi sono lontani miglia,comunque l'hai pagata circa il prezzo dell'argento, 19 euro tutte e due, come se fossero degli MB.

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16 minuti fa, favaldar dice:

Posso provare a dirti come la penso guardando queste foto che non sono il massimo.

La prima il 1831 potrebbe arrivare ad un qBB ma con quei segni deturpanti al dritto il valore cala molto (da calcolare come un MB).

Il 1856 ha vari segni d'usura da circolazione e maltrattamenti (pulizie varie) ma al massimo direi BB.

Le foto come ho già scritto non riescono a far capire bene ma l'usura c'è e lo SPL o il quasi sono lontani miglia,comunque l'hai pagata circa il prezzo dell'argento, 19 euro tutte e due, come se fossero degli MB.

Grazie, era esattamente quello che pensavo ma purtroppo non ho le stesse tue certezze. Non so se sono riuscito a spiegarmi nello scrivere ma il mio intendimento era proprio cercare di avere sicurezza sulle valutazioni delle conservazioni, quindi capire cosa guardare e come guardarlo. 
Relativamente al prezzo, avendolo come unico parametro sicuro, avevo fatto proprio la tua stessa considerazione: valore argento 0,5 € al grammo; 0,5 € x 50 gr x 0,900 (titolo) = 22,5! Guadagno netto di 3,5€.
Naturalmente scherzo!
Saluti

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Supporter

Vorrei anch'io dare la mia opinione per cercare di aiutarti. Innanzitutto bisogna ricordarsi che entrambe le monete sono relativamente moderne e, soprattutto, sono state coniate in massa utilizzando metodi industriali. Per questo, è solitamente più facile trovarle in buone condizioni e, dunque, si tende ad essere un po' più "severi" con le valutazioni sulla conservazione. 
Il 5 franchi di Napoleone III è in una conservazione media (siamo all'incirca sul BB). La maggior parte della moneta è "leggibile", a parte alcuni punti un po' piatti. Presenta una serie di segnetti sui campi, indice di avvenuta circolazione, e mi sembra anche un paio di colpetti al bordo (ore 6 ed ore 9). 
Il 5 franchi di Luigi Filippo I è sicuramente in condizioni inferiori. Alcuni elementi sono diventati quasi evanescenti o, addirittura, non sono più riconoscibili, come la basetta del Re. Inoltre, come detto da @favaldar, quei segni deturpanti al dritto incidono e non poco sulla conservazione complessiva e sulla gradevolezza della moneta. Ti mostro ora un esemplare in alta conservazione per farti comprendere meglio le differenze con la tua moneta. Inutile dire che qui cambia anche l'ordine dei prezzi...

image33750.jpg

Modificato da lorluke
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18 minuti fa, lorluke dice:

Vorrei anch'io dare la mia opinione per cercare di aiutarti. Innanzitutto bisogna ricordarsi che entrambe le monete sono relativamente moderne e, soprattutto, sono state coniate in massa utilizzando metodi industriali. Per questo, è solitamente più facile trovarle in buone condizioni e, dunque, si tende ad essere un po' più "severi" con le valutazioni sulla conservazione. 
Il 5 franchi di Napoleone III è in una conservazione media (siamo all'incirca sul BB). La maggior parte della moneta è "leggibile", a parte alcuni punti un po' piatti. Presenta una serie di segnetti sui campi, indice di avvenuta circolazione, e mi sembra anche un paio di colpetti al bordo (ore 6 ed ore 9). 
Il 5 franchi di Luigi Filippo I è sicuramente in condizioni inferiori. Alcuni elementi sono diventati quasi evanescenti o, addirittura, non sono più riconoscibili, come la basetta del Re. Inoltre, come detto da @favaldar, quei segni deturpanti al dritto incidono e non poco sulla conservazione complessiva e sulla gradevolezza della moneta. Ti mostro ora un esemplare in alta conservazione per farti comprendere meglio le differenze con la tua moneta. Inutile dire che qui cambia anche l'ordine dei prezzi...

image33750.jpg

Mi tengo care un paio di dritte che mi hai appena dato:
"...le monete... moderne... è solitamente più facile trovarle in buone condizioni e, dunque, si tende ad essere un po' più 'severi' con le valutazioni sulla conservazione";
"...quei segni deturpanti al dritto incidono... sulla gradevolezza della moneta".
Grazie, cerco proprio questo tipo di consigli!
Inoltre, su segnalazione, devo cercare di migliorare la qualità delle foto che allego ogni volta (e per me questo è uno schiaffo dolorosissimo, se lo sapessero i miei colleghi fotografi!!). ?
Saluti 

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Supporter

Prego! Altro consiglio che ti do, quando devi giudicare la conservazione di una moneta, inizia guardando i "punti più alti".
Questi sono i primi ad essere soggetti alla circolazione e, dunque, patiscono maggiormente l'usura. Ad esempio, nel 5 franchi di Luigi Filippo, i punti più alti (più in rilievo) sono la basetta (che infatti è praticamente scomparsa) e i capelli (che si sono molto appiattiti).
Questa è una regola aurea valida per tutte le monete ?

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16 minuti fa, lorluke dice:

Prego! Altro consiglio che ti do, quando devi giudicare la conservazione di una moneta, inizia guardando i "punti più alti".
Questi sono i primi ad essere soggetti alla circolazione e, dunque, patiscono maggiormente l'usura. Ad esempio, nel 5 franchi di Luigi Filippo, i punti più alti (più in rilievo) sono la basetta (che infatti è praticamente scomparsa) e i capelli (che si sono molto appiattiti).
Questa è una regola aurea valida per tutte le monete ?

Anche questo consiglio è molto utile. 
Grazie ancora.
P.S.: Manca ancora un pò all'ora di cena, se vuoi puoi andare avanti così, io non ti fermo di certo!!! ?

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