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Inviato

Salve,

ho un quesito un po' particolare da porre a voi appassionati di monetazione veneziana. Per la mia tesi di laurea sto svolgendo delle ricerche su un processo per omicidio datata 1704.
Come da prassi, una delle prime azioni condotte dalle magistrature venete in caso di denuncia di omicidio era la vision del cadavere ovvero un sopraluogo delle spoglie dell'ucciso. Nel caso che sto studiando il defunto fu ucciso con un colpo di archibugiata in fronte. La particolarità numismatica risiede nel metodo di valutazione del foro del proiettile definito "della grandezza di un bezzo di rame".

So che il bezzo venne introdotto come moneta minuta con legge del Senato il 22 gennaio 1604, con valore di mezzo soldo (6 bagattini). Mi chiedevo all'incirca quale fosse la misura di questa moneta, così da valutare la dimesione del foro. Inoltre, volevo chiedere se qualcuno è a conoscenza di altri casi simili dove monete sono utilizzate per stimare misure.
Vi ringrazio

 

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Inviato (modificato)
48 minuti fa, lcxvs dice:

Salve,

ho un quesito un po' particolare da porre a voi appassionati di monetazione veneziana. Per la mia tesi di laurea sto svolgendo delle ricerche su un processo per omicidio datata 1704.
Come da prassi, una delle prime azioni condotte dalle magistrature venete in caso di denuncia di omicidio era la vision del cadavere ovvero un sopraluogo delle spoglie dell'ucciso. Nel caso che sto studiando il defunto fu ucciso con un colpo di archibugiata in fronte. La particolarità numismatica risiede nel metodo di valutazione del foro del proiettile definito "della grandezza di un bezzo di rame".

So che il bezzo venne introdotto come moneta minuta con legge del Senato il 22 gennaio 1604, con valore di mezzo soldo (6 bagattini). Mi chiedevo all'incirca quale fosse la misura di questa moneta, così da valutare la dimesione del foro. Inoltre, volevo chiedere se qualcuno è a conoscenza di altri casi simili dove monete sono utilizzate per stimare misure.
Vi ringrazio

 

Buona serata

Molto interessante!

La dimensione media del Bezzo era tra i 22 e 23,5 mm; non c'è che dire ...... il pallettone che ha bucato la fronte al poveraccio non era di poco conto.

Non so se era una procedura solita; senza dubbio era molto pratica sebbene empirica, ma non credo che ci fossero allora organismi preposti - tipo polizia scientifica - che andavano sulla scena del crimine per effettuare i primi accertamenti, con tanto di borsa colma di strumenti.

saluti

luciano

Modificato da 417sonia
  • Mi piace 1

Inviato

Mi intrometto anch'io con una curiosità personale extra numismatica : il riferimento è fatto proprio a uno sparo di archibugio ? Perché nel 1704 non penso già esistesse più sostituito dal più moderno moschetto. 


Inviato
5 minuti fa, lcxvs dice:

Grazie mille Luciano!

Buonasera @Icxvs è vero che i bezzi anonimi avevano una larghezza di 22/25 mm ma esistono anche i bezzi da 6 bagattini con un diametro di 18/19 mm. Ed erano chiaramente in circolazione nel periodo da te studiato

Awards

Inviato
5 minuti fa, sixtus78 dice:

Mi intrometto anch'io con una curiosità personale extra numismatica : il riferimento è fatto proprio a uno sparo di archibugio ? Perché nel 1704 non penso già esistesse più sostituito dal più moderno moschetto. 

Ed in effetti hai ragione. 

In Spagna i tercios sono ufficialmente aboliti, sostituiti dai reggimenti di 600 uomini su due battaglioni (1704). Il fucile con baionetta sostituisce completamente la picca e l’archibugio.

Awards

Inviato (modificato)
41 minuti fa, lcxvs dice:

colpo di archibugiata in fronte

 

13 minuti fa, sixtus78 dice:

l riferimento è fatto proprio a uno sparo di archibugio ?

Concordo con voi, ma penso che il "referto" utilizzi una terminologia di tipo generale, tipo "cannonata": termine che usiamo spesso anche noi in senso lato, per esempio anche nel calcio ad indicare una pallonata calciata molto forte. Solo @Icxvs può valutare al meglio la portata del termine, verificando quando effettivamente scritto, oltre che il contesto complessivo. Resta il riferimento al bezzo di rame, molto più importante...... ?

Modificato da Bassi22

Inviato

Sì giusto Bassi22, credo che il riferimento sia generico ad un colpo d'arma da fuoco e non necessariamente riferito al tipo di arma cioè l' archibugio certamente fuori uso all'epoca.


Inviato
8 minuti fa, fabry61 dice:

Buonasera @Icxvs è vero che i bezzi anonimi avevano una larghezza di 22/25 mm ma esistono anche i bezzi da 6 bagattini con un diametro di 18/19 mm. Ed erano chiaramente in circolazione nel periodo da te studiato

Ciao!

icxvs ha fatto riferimento alla legge del 22 gennaio 1604 e quella si riferisce ai Bezzi anonimi.

Esistono anche i bezzi da 1/2 soldo o 6 bagattini che riportano il nome del Doge regnante e quelli sono effettivamente più piccoli con il diametro da te riportato.

Diciamo quindi che il range del diametro è compreso tra gli estremi delle due misure.

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Inviato

Certo che il malcapitato aveva in bel buco nel cranio. Un tempo avevano calibri notevoli!! 


Inviato

Interessantissimo.

Ammetto che da quando @Icxvs si è presentato come nuovo utente della nostra Repubblica ero già curioso di cosa ci volesse chiedere. Ora anche di più. Ora so che gli argomenti delle tesi, prima di essere discusse, sono tendenzialmente segreti, ma mi farebbe piacere che lui ci potesse raccontare qualcosa in più se possibile.

Non mi meraviglio che negli atti coevi si indicassero le misure con qualcosa di comunemente conosciuto, ed in effetti il diametro di un foro da proiettile non poteva non richiamare la forma e le dimensioni di una moneta.

 


Inviato (modificato)
9 ore fa, sixtus78 dice:

Sì giusto Bassi22, credo che il riferimento sia generico ad un colpo d'arma da fuoco e non necessariamente riferito al tipo di arma cioè l' archibugio certamente fuori uso all'epoca.

Posso testimoniare che il termine "archibugio", anche se forse usato impropriamente perché l'arma era ormai anacronistica, era in uso ancora a fine settecento. Mi diletto in ricerche genealogiche, e un mio avo morì nel 1796 (cito testualmente l'atto di morte che ho reperito nell'archivio diocesano) "colpito nella testa da un colpo di archibugio caricato a palla".

Modificato da Paolino67
  • Grazie 1

Inviato
12 ore fa, Paolino67 dice:

Posso testimoniare che il termine "archibugio", anche se forse usato impropriamente perché l'arma era ormai anacronistica, era in uso ancora a fine settecento.

Penso che, oltre alla componente numismatica, stiamo dando una mano a @lcxvsanche su questo aspetto, nel caso non disponesse già di queste argomentazioni.

Paolo 


Inviato (modificato)

Cerco di dare una risposta unica e onnicomprensiva.
Il termine archibugio è molto presente, nelle diverse varianti (arcobuzo, archibugio), e alternato a schioppo (e varianti). Nelle carte che ho per mano si parla anche di pistole. Potremmo dire che in genere con il termine archibugio e archibugiata  si intendesse arma da fuoco e colpo d'arma da fuoco. Dobbiamo anche però considerare la natura della fonte. In questo caso si tratta di fonti processuali, in particolare interrogatori. Potrebbe essere che la popolazione usasse il termine archibugio ma che il notaio addetto alla trascrizione "traducesse" altre parole in questo modo.
Questa è la trascrizione parziale del sopraluogo del cadavere. A redarla è un notai dell'Officio del Malegifio di Vicenza ed è condotta da un console, ovvero un Giudice del Tribunale del consolato (tribunale penale vicentino).

Cita

Fu dunque rittrovatto, e poi veduto un cadavere di huomo di statura ordinaria d’ettà d’anni vintisei circa come dall’aspetto dimostrava, e dagl’aspittanti fu giudicato, il quale nudato, voltato e rivoltato e poscia diligentemente osservato per l’antedetto Illustrissimo Signor Consule e me nodaro fu ritrovato havere ut infrascripto cioè:

Haveva nel mezzo del fronte un foro rotondo della grandezza come un bezzo di rame circa, che fatta esperienza con stilo di legno usciva di dietro via sotto la chierica, e questo mostrava esser fatto con palla d’archibuggio o simile.

Il qual Cadavere si nominava il Reverendo Don Nicolò Sebenico da Mure di Trento mentre viveva, il quale fu ferito la domenica di notte ultima passata venendo il lunedì sotto li coperti di Giacomo Brogliato et ivi ritrovato

 

La tesi che sto scrivendo tratta di una famiglia di notabile vicentina, senza attributi famigliari, di cui è ancora presente l'archivio privato. Tra le molte carte vi è anche un processo a uno dei membri della famiglia, accusato dell'omicidio di un religioso.

Modificato da lcxvs
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  • Grazie 1

  • 3 settimane dopo...
Inviato

Buona sera a tutti. La discussione è molto interessante. E' fuori discussione che il termine ARCHIBUGIO era in uso comune per definire i fucili ad avancarica con la classica bacchetta annessa. Per quanto concerne il diametro del foro,  solo i moschetti adottati dalla Gran Bretagna per la fanteria di linea già dal 1722 erano dotati di fucile Brown Bess, prodotto dall'arsenale Tower. Il calibro era di 75 inch corrispondenti a 19,1 mm. La palla in piombo pesava grammi 39. Quindi compatibile. Per contro le armi lunghe della stessa epoca, di produzione Francese ed europea non superavano i 17,5 mm. Aggiungiamo che la Serenissima Repubblica non producendo in proprio armi leggere, si riforniva presso gli arsenali inglesi, e il fatto che il delitto si sia svolto a Vicenza, avvalora la tesi che il diametro del foro era compatibile. Dopo la capitolazione di Venezia i Francesi razziarono, oltre ai tesori , l'intero arsenale. Nel computo vengono citati"4000 moschetti Brown Bess".

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Inviato
1 ora fa, gixxer dice:

Buona sera a tutti. La discussione è molto interessante. E' fuori discussione che il termine ARCHIBUGIO era in uso comune per definire i fucili ad avancarica con la classica bacchetta annessa. Per quanto concerne il diametro del foro,  solo i moschetti adottati dalla Gran Bretagna per la fanteria di linea già dal 1722 erano dotati di fucile Brown Bess, prodotto dall'arsenale Tower. Il calibro era di 75 inch corrispondenti a 19,1 mm. La palla in piombo pesava grammi 39. Quindi compatibile. Per contro le armi lunghe della stessa epoca, di produzione Francese ed europea non superavano i 17,5 mm. Aggiungiamo che la Serenissima Repubblica non producendo in proprio armi leggere, si riforniva presso gli arsenali inglesi, e il fatto che il delitto si sia svolto a Vicenza, avvalora la tesi che il diametro del foro era compatibile. Dopo la capitolazione di Venezia i Francesi razziarono, oltre ai tesori , l'intero arsenale. Nel computo vengono citati"4000 moschetti Brown Bess".

Molto interessante! Però il fatto è del 1704, quindi c'è un problema di date. Io sono totalmente ignorante sull'argomento, quindi sei hai altre informazioni in merito sono ben accette! Grazie ancora!


Inviato

Si, il fucile fu prodotto dall'arsenale Tower di Londra e marchiato con la corona reale, ma già verso la fine del 600  diverse officine autonome costruivano armi lunghe di questo calibro. Nel 1746 con il modello "Grice" tutti i modelli:Marina, Indie (colonie varie), Fanteria e Cavalleria ebbero le stesse specifiche, evitando così i problemi di compatibilità dei ricambi.


Inviato
38 minuti fa, lcxvs dice:

Molto interessante! Però il fatto è del 1704, quindi c'è un problema di date. Io sono totalmente ignorante sull'argomento, quindi sei hai altre informazioni in merito sono ben accette! Grazie ancora!

Chiedo scusa il calibro non è 75 inch, bensì 075 inch!


Inviato

Ti ringrazio ancora! Informazioni veramente utili! Avresti per caso qualche libro o articolo da indicarmi su questi argomenti? Mi hai incuriosito


Inviato

Buona giornata

Molto interessante come argomento; personalmente non ho mai sviluppato l'aspetto "militare" della Serenissima e delle relative forniture.

Certamente ho avuto l'occasione di leggere articoli che riguardavano gli armamenti, ma in maniera superficiale; ricordo che la Serenissima poteva contare sulla produzione di armi bresciane, in particolare a Gardone Val Trompia (Beretta); praticamente era una produzione "domestica", giacché la bresciana faceva parte del dominio, però non era una produzione esclusiva, visto che le armi erano prodotte per molti altri Stati ... era un prodotto da esportazione.

Allo stesso modo Venezia avrà sicuramente importato armi dall'estero, se la produzione bresciana non era in grado di soddisfare le richieste; @gixxer  grazie dello spunto relativo alle armi inglesi e mi accodo alla richiesta di informazioni al riguardo di eventuali pubblicazioni.

saluti

luciano


Inviato

Grazie a Gixxer per questo contributo, anch'io volentieri ne vorrei sapere di più magari. 


Inviato

Purtroppo, documenti dell'epoca a noi ne sono arrivati poco o niente. Si sa che verso gli anni 80 del diciottesimo secolo si era iniziato a produrre un fucile che avrebbe risolto il problema dell'approvvigionamento di tale arma.  Grazie a ricercatori storici, si è arrivati a ricostruire la storia del "Fucile Tartagna". Ecco la storia.

https://www.venetostoria.com/?p=10572

  • Grazie 1

Inviato

Se trovo materiale in merito vi faccio sapere!
Intanto grazie a tutti!


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