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IGNORED

La datazione dell'Aes Grave


caiuspliniussecundus

Risposte migliori

no,non ho catalogato nulla ancora, mi sono limitato a prendere nota dei pesi di questi pezzi anomali. Uno passato in asta Artemide del Dicembre 2007 di 840 grammi di peso, un'altro dello stesso tipo,sempre integro ma che non sò che fine abbia fatto,e anch'esso pesante sugli 850/900 grammi e un frammento di un'altro esemplare ( anche questo presentante la caratteristica delle lische convergenti) venduto in asta Artemide Aprile 2007 , che faceva registrare un peso di 690 grammi ;che , però, a giudicare dalle caratteristiche morfologiche e dal notevole peso del frammento potrebbe anche appartenere ad una altra serie ancora, di dimensioni maggiori all'origine, e più vicine al taglio ponderale degli aes signatum ramo secco canonici,quindi di poco precedente ai due esemplari integri citati. Quindi un'altro gradino ancora da considerare nel passaggio tra gli aes signatum ramo secco normali e gli aes signatum successivi con lo scudo.

Scusate se mi quoto, ma era per avere un riferimento facilmente recuperabile...

Sul nuovo libro di Italo Vecchi, quello sulle monete fuse, è inserito uno dei "ramo secco evoluto" come li hanno definiti Rapax e Acraf,

è inserito al numero 3-1 ma è purtroppo privo ( come altre monete e non capisco perché) di una descrizione dedicata.. è accorpato con altri aes signatum per cui non si capisce l'utilità di avergli assegnato un riferimento preciso (3-1) se poi non se ne da differenziazione dagli altri tipi 3-2/3/4/5 etc...sarei curioso di sentire da Vecchi la spiegazione delle ragioni di una descrizione così inutile.Comunque, almeno ora è citato e censito...solo quello e mancano sempre l'altro integro e il frammento, ma almeno è già qualcosa in più.

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  • 2 settimane dopo...

Per rispondere agli amici Numa, Lorenzo e Raistlin, ho buttato giù due righe sul tema altamente dibattuto dagli studiosi della datazione dell’aes grave (e di conseguenza, di tutto l’assetto delle prime monete repubblicane). Rimando innanzitutto allo schema proposto nei manuali.

http://manuali.lamoneta.it/MoneteRepubblicane/cronologia.htm

Riassumendo, i principali testi datano l’aes grave così:

Turlow-Vecchi:

-280-245 per la maggior parte delle serie (Apollo, ruota, Roma con elmo frigio)

-240-225 per la serie Giano / prora, la più cospicua

Crawford:

-280-225, periodo in cui si snodano la maggior parte delle emissioni (Apollo, roma, ruota ecc)

-225-211 fase finale dell’aes grave: serie Giano/prora

-211 coniazione del denario di valore 10 assi e riduzione sestantale dell’asse

La mia domanda è: cosa c’era prima del 280 per il sig Crawford? ancora l’aes rude a peso?? Difficile pensarlo, per dare un’idea di quello che accadeva in quel periodo: definitiva vittoria nelle guerre sannitiche prima, e guerra contro Pirro poi, tutto questo senza una moneta propria? Storicamente difficile.

Fateci caso, secondo la teoria ribassista degli anglosassoni, l’Aes grave risulta la moneta di riferimento nel corso della I guerra punica. E’ vero che alla serie della prora è associato il didramma giano/Giove fulminante, ma voi vi immaginate pagare lo stipendio ai marinai e ai soldati, qualcosa come 150.000 uomini, con i sacchi di aes grave?? Vi sembra storicamente possibile ?? La prima guerra punica è stata la prima guerra mondiale combattuta in Europa, è durata decenni, ha coinvolto qualche milione di persone a Roma e succhiato tutte le sue risorse. Come può questo sforzo essere stato effettuato con uno strumento finanziario così debole?? Non può, secondo me. Per la prima guerra punica bisogna pensare al denario come mezzo finanziario (e quindi l’aes grave già in pensione da tempo, sostituito dall’asse di riduzione sestantale). Il denario è stato coniato in quantità enormi, Se aggiungiamo i denari anonimi con simboli e quelli con lettere, arriviamo ad un susseguirsi di emissioni molto vasto, compatibile con lo sforzo economico richiesto dalla grande guerra in corso. Si dirà, sostenendo la teoria degli anglosassoni, che c’era il didrammma: ma , signori, il didramma è una moneta rara, rara ora come allora, da sola non può avere sostenuto il peso di un conflitto, e si ritorna ancora con i soldati pagati con l’aes grave, del peso di 280 grammi, la moneta degli antenati.

http://www.lamoneta.it/index.php?act=Attach&type=post&id=47775&a.jpg

Quale esempio, la misteriosa emissione Minerva Toro TV 43

Sono daccordo sul fatto che bisogna pensare al denario come mezzo finanziario.

Secondo la tradizione, l'istituzione del soldo (stipendium) a favore dei soldati si fa risalire all'assedio di Veio (406-396 a.C.): con la sua introduzione lo stato corrispondeva ai propri soldati un'indennità annua (quadrimestrale con Augusto), dalla quale venivano detratte le spese relative alla fornitura del vestiario, delle armi e dei viveri, che incidevano mediamente per circa un terzo dell'intero stipendium.

Fino alla metà del II secolo non si sa quale fosse l'ammontare del soldo, in quanto nessun autore antecedente alla seconda guerra punica ne fa cenno: fonti letterarie ed epigrafiche successive permettono invece di valutarne l'entità dall'ultima repubblica ai Severi. Con una qualche approssimazione, nell'età di Cesare era, per i legionari, attorno ai 240 denarii annui (= 960 sesterzi: 10 assi, o poco più, al giorno): attraverso una serie di "scatti" successivi, dovette essere grosso modo triplicato tre secoli dopo, sotto Caracalla.

In origine non vi era una data fissa per il pagamento del soldo: esso veniva versato o alla fine della campagna o anche quando, con la vendita del bottino e con i tributi imposti al nemico vinto, si era realizzato il denaro sufficiente a pagarlo. Come in tutte le società antiche, anche dal diritto internazionale romano era previsto il diritto di saccheggio, che aveva il suo fondamento nella concezione che i beni e le persone dei vinti diventassero proprietà del vincitore.

E' possiblie poensare quindi, che in linea con le prime vittorie della I Guerra Punica và scomparendo l'utilizzo della precedente moneta...da ora in poi sarà un crescendo di ricchezze per Roma!

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  • 6 anni dopo...

Bellissima discussione, e complimenti ad @acraf per gli approfondimenti a suo tempo condivisi. Mi chiedevo: non è che nel frattempo sono diventati un libro o un articolo? 

Credo che poche cose siano così interessanti e, allo stesso tempo, così prive di certezze, come la nascita della moneta.

 

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