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IGNORED

Ma e' legale?


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. . . ah, dimenticavo: come già accennavo è mia opinione che solamente negli ultimi venti o venticinque anni la situazione si sia cominciata a raddrizzare, sia per via di una più puntuale azione da parte delle Istituzioni, ma soprattutto per una più forte e sentita partecipazione dei Cittadini (e degli Enti Locali, particolarmentre degli Enti Locali).

Dal dopoguerra a tutti gli anni Settanta (e qualcosa di più) l'Italia ha vissuto un vero e proprio Far West, dove sono accadute le cose più incredibili, non di rado sotto gli occhi di Autorità troppo lontane dai Cittadini e burocraticamente troppo isolate per esercitare azioni concrete.

Oggi esiste -pur fra mille propblemi- un livello di integrazione fra Ministero, Enti, Polizia e Cittadini singoli o organizzati in ONLUS che può essere considerato una vera e proprisa conquista civile.

Che poi il Codice Urbani sia intervenuto maldestramente facendo danni, questo io sono tre anni che vado dicendolo. Fosse per me lo abrogherei del tutto e tornerei al D.Lvo 490/1999.

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. . . Da quando in qua un ritrovamento fortuito di monete antiche, quindi reperti archeologici, avvenuto in territorio italiano ne giustifica l'immissione legittima sul mercato delle antichita' ??

232396[/snapback]

E' una regola che c'è sempre stata.

La facltà a discrezione del Ministero di assegnare il premio di rinvenimento mediante cessione di una parte delle cose rinvenute.

Ugualmente è stato normale nei decenni scorsi che i beni o parte di essi potessero essere lasciati in proprietà al Concessionario che era stato preventivamente autorizzato a condurre determinate ricerche (ricordo anzi casi clamorosi di contenziosi quando questa prassi solitamente prevalente non fu seguita).

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Supporter

Solo per far notare che gli accordi effettuati nel tempo tra lo stato italiano ed eminenti strutture di ricerca straniera ( università sopratutto ) ha portato ad episodi discutibili.

Ma in ogni caso parliamo di scavi effettuati in maniera scientifica ed in maniera corretta.Il materiale è partito ma ci restano gli studi scritti che son quelli che servono e sono più usufruibili.

Il Randazzo hoard sarebbe mai stato pubblicato se trovato da qualche soprintendenza locale ? Meglio un testo usufruibile da tutti o monete risepolte in qualche scantinato? BO

P.S

Non mi risulta che ad un privato che abbia effettuato un "fortuito ritrovamento" in una sua proprietà sia mai stato dato in pagamento parte del materiale ritrovato.

Naturalmente pronto a cambiare idea dinanzi ad un documento scritto che attesti il contrario.

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Solo per far notare che gli accordi  effettuati nel tempo tra lo stato italiano ed eminenti strutture di ricerca straniera ( università sopratutto ) ha portato ad episodi discutibili.

232412[/snapback]

Ah, sì e non solo con le istituzioni straniere, ma anche con quelle italiane che hanno fruito di quel particolare regime.

Ancora una volta, è stato soprattutto negli anni Sessanta e Settanta che si sono consumati i macelli peggiori. E non è nemmeno sempre accaduto che "in compenso" ci siano state delle pubblicazioni scientifiche significative.

Non mi risulta che ad un privato che abbia effettuato un "fortuito ritrovamento" in una sua proprietà sia mai stato dato in pagamento parte del materiale ritrovato.

232412[/snapback]

Succedeva. Ho proprio in questi giorni un cliente che ha ereditato una situazione del genere. Ma parliamo di cose di un po' di anni fa. Poi gradualmente il "rubinetto" di questa procedura si è tendenzialmente andato chiudendo (mai del tutto comunque), credo più per evitare i contenziosi (con relativi costi) sulla spartizione che non per smania di trattenere ogni cosa.

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Solo per far notare che gli accordi  effettuati nel tempo tra lo stato italiano ed eminenti strutture di ricerca straniera ( università sopratutto ) ha portato ad episodi discutibili.

232412[/snapback]

Ah, sì e non solo con le istituzioni straniere, ma anche con quelle italiane che hanno fruito di quel particolare regime.

Ancora una volta, è stato soprattutto negli anni Sessanta e Settanta che si sono consumati i macelli peggiori. E non è nemmeno sempre accaduto che "in compenso" ci siano state delle pubblicazioni scientifiche significative.

Non mi risulta che ad un privato che abbia effettuato un "fortuito ritrovamento" in una sua proprietà sia mai stato dato in pagamento parte del materiale ritrovato.

232412[/snapback]

Succedeva. Ho proprio in questi giorni un cliente che ha ereditato una situazione del genere. Ma parliamo di cose di un po' di anni fa. Poi gradualmente il "rubinetto" di questa procedura si è tendenzialmente andato chiudendo (mai del tutto comunque), credo più per evitare i contenziosi (con relativi costi) sulla spartizione che non per smania di trattenere ogni cosa.

232415[/snapback]

Credo che qualcuno pensi di vivere su un altro pianeta.

Se fossero veramente cosi' le cose perche' darsi tanto da fare per occultare, sottrarre, vendere quello che si e' trovato all'estero, etc.

Se lo Stato si comportasse come quello britannico che riconosce al trovatore una percentuale del valore commerciale di quanto rinvenuto non inferiore fino al 30% e inoltre pagata in tempi molto brevi, credo che molti avrebbero avuto interesse a presentare allo Statoi i propri ritrovamenti e, non solo molti beni sarebbero stati sottratti al commercio illegale, ma forse ancora piu' importante, si sarebbero recuperate molte informazioni sul luogo del ritrovamento, dati fondamentali per la progressione della conoscenza della storia della moneta.

Credo che i casi citati da Lucio si possanon configurare come eccezioni assai rare, non di certo come la prassi purtroppo.

numa numa

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Il Randazzo hoard sarebbe mai stato pubblicato se trovato da qualche soprintendenza locale ? Meglio un testo usufruibile da tutti o monete risepolte in qualche scantinato? BO

P.S

Non mi risulta che ad un privato che abbia effettuato un "fortuito ritrovamento" in una sua proprietà sia mai stato dato in pagamento parte del materiale ritrovato.

Naturalmente pronto a cambiare idea dinanzi ad un documento scritto che attesti il contrario.

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Credo che la trovata di Randazzo sia stata rinvenuta in maniera "fortuita" da normali cittadini , un pò come se domani io e te trovassimo durante una passeggiata un centinaio di tetradrammi e ce li andiamo a vendere...ninete da dire sulla pubblicazione e sul fatto che sia possibile acquistarle , penso che tutti vorremo una legislazione all'inglese . Ma siamo in italia e la legge dice tuttaltro , e poi il problema penso sia, e qui non me ne voglia Lucio , le posizione ideologiche che sono maturate all'interno di alcune (tutte?) sovraintendenze , che vedono il collezionismo come la causa prima degli scavi clandestini...vi ricordate quando 1 o 2 anni fà iniziarono a multare i bagnanti che compravano imitazioni di borse e cinture di famose griffe.....ecco il nostro stato ha questo approccio per risolvere i problemi.

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Collezionisti di monete antiche (Greche, Romane, Celtiche, Medievali ecc.) parificati a spacciatori di droga o depositari per conto di malavitosi di armi destinate a essere usate per rapine.

Questa è l'impressione che ne ricavo dalla lettura del famigerato iniquo decreto Urbani ( che Dio...) che ritego quanto meno da riscrivere tutto di sana pianta.

Reitero l'invito a Lucio: abbi il coraggio di declinare le tue generalità come ho fatto io così sappiamo chi sei veramente!

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Reitero l'invito a Lucio: abbi il coraggio di declinare le tue generalità come ho fatto io così sappiamo chi sei veramente!

232609[/snapback]

Su questo forum gli utenti rendono nota la loro identità SE e QUANDO lo ritengono opportuno. Che ne diresti di darci un taglio?

Ciao, P.

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Purtroppo tutto nasce dal fatto che per mezzo secolo i siti archeologici sono stati depredati disperdendo in tutto il mondo i frutti degli scavi clandestini.

Quindi è normale che ci sia una legge cosi repressiva.

Comunque ritengo che la situazione potrà cambiare in futuro con la crescita del benessere e l'autocoscienza di tutelare e scoprire le nostre origini.

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Su questo forum gli utenti rendono nota la loro identità SE e QUANDO lo ritengono opportuno. Che ne diresti di darci un taglio?

Resta però il fatto che l'anonimato mi fa schifo e per questo ho deciso di uscirne parlando di un argomento scabroso quale "la confisca di beni ad un legittimo possessore"

Chi sono:

Gian Luigi Azzalini

nato a Venezia il 20 marzo 1947

residente in Bassano del Grappa (Vicenza)

Via Domenico Pellegrini 17

Codice fiscale:

zzlglg47c20l736i

professione insegnante in pensione ma tale "in aeternum"

che tutti i frequentatori del forum facciano altrettanto se hanno coraggio!

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Caro Bifolco (o, se preferisci, Gian Luigi),

com'è noto in ogni forum volutamente si richiede all'utente solo un nome di fantasia per permetterne l'identificazione .

Fa parte delle regole del gioco e consente di colloquiare in libertà, nel rispetto delle regole, mantenendo tutti sullo stesso piano ed impedendo, ad esempio, che qualcuno possa pretendere di avere una ragione più forte in virtù del proprio particolare status.

Credo quindi che mantenere l'anonimato, come dici tu, sia un diritto-dovere per tutti i partecipanti al forum; come è già stato notato se tu decidi di farne a meno non puoi pretendere che altri facciano altrettanto.

Apprezzo molto la vivacità e lo slancio con cui difendi la tua (peraltro pienamente condivisibile) posizione, anche perchè le discussioni, anche se accese, sono la linfa vitale di questi spazi di incontro. I pareri esposti sono tutti estremamente interessanti e penso che la discussione possa continuare ancora più fluentemente evitando attacchi personali.

Scusandomi per l'intrusione, certamente non necessaria e spero non inopportuna,

Antonello (è il mio vero nome) :D

discente "in aeternum"

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