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IGNORED

chiarimento aspetto legale aste


Risposte migliori

Buonasera, per prima cosa vi ringrazio, in quanto leggendo le vostre discussioni e le vostre analisi su alcune mie monete mi avete fatto appassionare a questo mondo. Vengo al dunque: recentemente ho acquistato ad un'asta di catawiki una moneta romana, volevo chiedervi cosa devo fare per mettermi apposto con la legge; ho letto che per le aste online basta avere la fattura ed il catalogo, ma cosa si intende per catalogo.

Grazie mille per l'eventuale risposta.

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So che basta la fattura anche se ultimamente molte case d'asta inseriscono anche un cartellino con la foto della moneta e forse per catalogo s'intende avere anche una foto che attesti che la moneta venduta è quella che avete in mano.

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Su Katap... il catalogo non c'è perché non c'è una casa d'aste che lo propone, se viceversa dovessi acquistare su un'asta (normale....) lì il catalogo esiste, PDF o a volte se  è anche  battuta anche cartaceo.

saluti

TIBERIVS

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Supporter

Il catalogo è l’inserzione, che puoi recuperare dal menu “i miei lotti vinti” o “i miei ordini” da app: lì trovi anche il numero di lotto, che per Catawiki è univoco. Puoi stamparla e tenerne una copia. Nello stesso menu trovi i link a fattura (costi d’asta) e ricevuta (venditore). Dopo aver pagato puoi chiedere con un messaggio al venditore la dichiarazione di autenticitá e lecita provenienza.

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1 ora fa, Scipio dice:

Il catalogo è l’inserzione, che puoi recuperare dal menu “i miei lotti vinti” o “i miei ordini” da app: lì trovi anche il numero di lotto, che per Catawiki è univoco. Puoi stamparla e tenerne una copia. Nello stesso menu trovi i link a fattura (costi d’asta) e ricevuta (venditore). Dopo aver pagato puoi chiedere con un messaggio al venditore la dichiarazione di autenticitá e lecita provenienza.

Ho trovato tutto, grazie mille.

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  • 4 mesi dopo...
Il 20/12/2019 alle 19:01, Scipio dice:

Il catalogo è l’inserzione, che puoi recuperare dal menu “i miei lotti vinti” o “i miei ordini” da app: lì trovi anche il numero di lotto, che per Catawiki è univoco. Puoi stamparla e tenerne una copia. Nello stesso menu trovi i link a fattura (costi d’asta) e ricevuta (venditore). Dopo aver pagato puoi chiedere con un messaggio al venditore la dichiarazione di autenticitá e lecita provenienza.

Ciao @Scipio, la dichiarazione di autenticitá e lecita provenienza è quindi un qualcosa in piu nel caso di asta e quindi venditore internazionale? 

@domenico.mura se ne sai qualcosa dimmi pure tu? :) 

La legge di riferimento è il Decreto legislativo del 22 gennaio 2004, n° 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio. Giusto?

 

Modificato da abbifedeconfede
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Supporter

Un venditore o una casa d’aste estera non ti fornirà mai una dichiarazione richiesta dalla legge italiana (unica eccezione, che io sappia, Artemide, che per 5€ in più ti manda un cartellino con foto e attestato). Nei cataloghi d’asta è sempre presente la garanzia di autenticità e i termini per azionarla.

Siccome poi le vendite sono effettuate per conto e su beni di proprietà di terzi, la casa d’aste non ti fornisce il riferimento del precedente proprietario.

Tuttavia (secondo me) l’acquisto in buona fede su asta pubblica estera è legale tanto quanto quello su asta italiana. 
Del resto l’unico modo per aderire alla lettera della legge sarebbe quello di ottenere una dichiarazione su tutti i passaggi del possesso della moneta fino al 1909.

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Grazie per la risposta @Scipio 

In questo caso quindi mi basterebbe la fattura + catalogo dell'oggetto per certificare la mia lecita proprietà del bene acquistato su asta estera. Giusto?

Ho avuto questo dubbio perche mi dicevano che era rischioso rivendere in Italia magari monete romane poichè piu soggette a controlli. Ma se i documenti che ti controllano sono quelli non ci devono essere altri problemi.

Leggevo il Decr. Legls n 42 del 22 gennaio 2004, all'art. 72. "Ingresso nel territorio nazionale" - parla di una certificazione da parte dell'ufficio di esportazione, ma non è un obbligo ma "a domanda".

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