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CO.I.N. Consulta Italiana di Numismatica


Pugliese50

Risposte migliori

Un esempio pratico di le “mele” e le “pere” possano coesistere e trovarsi nello stesso cesto di frutta, l’ho avuto oggi, leggendo il numero 355 di Panorama Numismatico, ho letto e visto affiancati due articoli, il primo sullo “stemma e insegne russe” ed il secondo “microscopia elettronica e scansione con spettroscopia ecc. ecc.”, uno molto interessante che percorre la storia dello stemma Russo, aquila bicefala, dallo Zar Ivan III il terribile si nostri giorni, mentre l’altro tratta di una moneta suberata di Seleuco I Nicatore, fondatore della dinastia seleucide, dove due professori dell’universita di Pavia con esami particolari e mezzi scientifici hanno dimostrato che la moneta in questione è un tondello di rame con una velatura di ottimo argento, che la stessa è rimasta interrata e che a questo è dovuto il processo che a dato luogo alla perdita della parte superficiale lasciando intravvedere la vera natura del metallo sottostante.

Questo io considero un sodalizio tra mondo collezionistico e mondo universitario, dove le due anime si intrecciano e danno vita ad una rivista che tratta a 360 gradi la numismatica, che in fin dei conti è il motivo che unisce tutti e che dovrebbe aggregare tutti noi e non dividere in io sono più bravo e lui meno, come ho sentito una volta da una Prof. di caratura internazionale, si può sbagliare ed è umano, l’importante e ammettere i propri errori e correggerli.

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La mia non era una glorificazione ne dei Prof. Ne dei collezioni o esperti del settore, il mio era un auspicio, perché con l’unione di tutte le forze che partecipa allo studio numismatico si otterranno risultati concreti in ogni sfaccettatura della materia, la divisione o l’arroccarsi nelle proprie posizioni porta solo al nulla.

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2 ore fa, Dodici77 dice:

Non dobbiamo avere nulla contro questi grandi studiosi

con i grandi studiosi nulla, con i presuntuosi arroganti abbastanza.
Che poi gli studiosi siano grandi, è tutta da vedere (scrivo per esperienza diretta, anche se non in ambito numismatico)

 

Ve ne racconto una, giusto per alleggerire l'atmosfera di questa discussione: negli anni 80 ero un giovane ricercatore in un istituto di ricerca privato, che lavorava su commessa. Il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) aveva con noi un contratto a tempo indeterminato su un tema di ricerca e la squadra addetta a tale lavoro inviava mensilmente al CNR un rapporto sull'attività del mese precedente.


 Un giorno è arrivata una lettera dal CNR che si complimentava per il lavoro svolto nell'ultimo mese: il resposabile del gruppo si è stupito, perchè nell'ultimo mese non avevano fatto niente di trascendentale rispetto a prima, ed è andato a riguardarsi il rapporto inviato. Ha notato, con stupore, che era molto più voluminoso (molte più pagine) dei rapporti che lo avevano preceduto e, sfogliandolo, ha visto che ogni pagina era seguita da un foglio bianco: la fotocopiatrice guasta aveva prodotto due pagine per ogni originale, di cui una bianca, e il CNR si era complimentato !

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noto sempre con dispiacere queste pagine e pagine di discussioni....

basterebbe a volte introdurre il proprio pensiero con la frase "io penso che...." ... perché, lo dico a tutti, il vostro pensiero non va imposto agli altri...

se qualcuno mi dice "io penso che..." poi mi può anche dire che la numismatica andrebbe discussa al bar e risolta a pugni .... ma per favore, non tenti di convincermi che questa debba essere l'unica verità per tutti...

saluti

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24 minuti fa, cabanes dice:

con i grandi studiosi nulla, con i presuntuosi arroganti abbastanza.
Che poi gli studiosi siano grandi, è tutta da vedere (scrivo per esperienza diretta, anche se non in ambito numismatico)

 

Ve ne racconto una, giusto per alleggerire l'atmosfera di questa discussione: negli anni 80 ero un giovane ricercatore in un istituto di ricerca privato, che lavorava su commessa. Il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) aveva con noi un contratto a tempo indeterminato su un tema di ricerca e la squadra addetta a tale lavoro inviava mensilmente al CNR un rapporto sull'attività del mese precedente.


 Un giorno è arrivata una lettera dal CNR che si complimentava per il lavoro svolto nell'ultimo mese: il resposabile del gruppo si è stupito, perchè nell'ultimo mese non avevano fatto niente di trascendentale rispetto a prima, ed è andato a riguardarsi il rapporto inviato. Ha notato, con stupore, che era molto più voluminoso (molte più pagine) dei rapporti che lo avevano preceduto e, sfogliandolo, ha visto che ogni pagina era seguita da un foglio bianco: la fotocopiatrice guasta aveva prodotto due pagine per ogni originale, di cui una bianca, e il CNR si era complimentato !

Io penso che l'umiltà sia uno strumento indispensabile per la ricerca.

Non per niente si chiama "umiltà accademica".

L'essere sicuri delle proprie argomentazioni è buona cosa, ma diventa pericoloso quando fa liquidare con disinvolta, rapida e acritica altezzosità qualsiasi opinione discordante.

Il verificare sempre e comunque le proprie sicurezze, il confrontarsi con altri, il sapersi meravigliare: questo è ricerca, sviluppo e crescita.

Ma questa è solo una opinione.

Polemarco        

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al di là della nota libidine che provano gli universitari, specie italioti, nel  fondare una nuova Accademia o Associazione, quello che conta sono i risultati.

Un risultato oggettivamente valido alimenta la conoscenza, poi: che questo risultato lo produca un pizzaiolo o l'emanazione di Rita Levi Montalcini, all'atto pratico, è assolutamente indifferente. Lo spirito scientifico non ha blasoni, ma produce risultati validi, utili e riproducibili. Lo dico anche io per esperienza. 

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Il 14/12/2019 alle 09:35, Pugliese50 dice:

Sempre polemiche inutili.
E chi sarebbero questi geni appartenenti al mondo del collezionismo(non accademici, non studiosi) che, "storia alla mano", hanno prodotto i lavori di "maggiore qualità". Qualche nome? 
Perché gli appartenenti alla Consulta, mi pare rappresentino il meglio della Numismatica Italiana attuale. O qualcuno ne dubita? 

cotanta arroganza scava solo fossati

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9 minuti fa, numa numa dice:

cotanta arroganza scava solo fossati

è vero... però non si può negare che c'è qualche nome importante. come singoli nulla da dire, ma questa associazione appena nata ha tutto da dimostrare. prima di arrivare all'importanza della società numismatica italiana o di altre associazioni ne dovranno fare di strada.

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  • 1 mese dopo...

Ho il piacere di conoscere personalmente alcuni degli accademici che fanno parte del CoIN e devo dire che sono tutto meno che arroganti o presuntuosi. 

Un'associazione di accademici può sembrare, e forse lo è, elitaria come un circolo di soli generali. Ma se uno è diventato generale avrà avuto i suoi meriti, no?

Io credo e spero che sapranno fare per il bene della numismatica, ovvero per il bene comune.

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Staff

Personalmente ho avuto modo di conoscere Giacomo Pardini e la penso esattamente come @Alberto Varesi... ad avercene! 

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Awards

Dopo la presentazione del Dott. Ganganelli su C.N. sulla "possibile" estinzione degli insegnamenti degli studi numismatici per l'età degli insegnanti prossimi al pensionamento, credo che la nascita di Co.I.N. possa essere uno stimolo affinchè si muova qualcosa a livello istituzionale per accrescere il personale accademico. Comunque, nel mio piccolo (di non studioso, di non accademico), esprimo il pensiero che vicino alla teoria e alle grandi menti accademiche, ci voglia anche il piccolo/grande collezionista che magari con tanti anni di passione e di studio da autodidatta, ha raggiunto alti livelli di conoscenza.

 

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Staff

Abbiamo avuto modo, più volte,  di inquadrare l'operato del citato utente su questo forum. Non cadiamo nel tranello.

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Awards

Il 20/12/2019 alle 09:58, sabaudo59 dice:

è vero... però non si può negare che c'è qualche nome importante. come singoli nulla da dire, ma questa associazione appena nata ha tutto da dimostrare. prima di arrivare all'importanza della società numismatica italiana o di altre associazioni ne dovranno fare di strada.

Sono organizzazioni profondamente diverse. La SNI e’ un sodalizio che ha alle spalle una storia centenaria e non e’ nei suoi propositi essere ne’ classista ne’ escludente. Questa e’ un consorzio di studiosi, riconosciuti nel loro campo , che si sono associati - e ben venga - per essere un punto di riferimento per gli accademici - vedremo quali saranno le attivita’ e se soprattutto gli obiettivi che vorra’ perseguire.  

Modificato da numa numa
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10 ore fa, Alberto Varesi dice:

Ho il piacere di conoscere personalmente alcuni degli accademici che fanno parte del CoIN e devo dire che sono tutto meno che arroganti o presuntuosi. 

Un'associazione di accademici può sembrare, e forse lo è, elitaria come un circolo di soli generali. Ma se uno è diventato generale avrà avuto i suoi meriti, no?

Io credo e spero che sapranno fare per il bene della numismatica, ovvero per il bene comune.

Chiariamo che nessuno ha giudicato - e ci mancherebbe - la rilevanza dei nomi che compongono il direttivo dell’associazione. 
cio’ che e’ stato criticato e’ il modo improprio, utilizzato dall’utente Pugliese nel rivolgersi agli utenti del forum per rispondere ai commenti ricevuti -  magari non sempre pertinenti ma certamente legittimi. 

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  • 2 settimane dopo...
Supporter

Anche Alberto Campana, che non credo di aver letto nei post sopra, di base é o era biologo, anche se il suo contributo allo studio della numismatica greca e romana mi pare sia di valore indiscutibile.

Credo che la numismatica accademica italiana stia vivendo una nuova primavera con studiosi piú o meno giovani e appassionati, ma negli anni passati il discorso era forse diverso.

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  • 4 settimane dopo...

@Pugliese50, vede: la Numismatica ha diverse anime e ci vuole rispetto per capire che la parte scientifica della comunità numismatica non è composta unicamente da accademici laureati in numismatica. Io studio architettura e non mi disturba affatto che uno dei più grandi architetti viventi al mondo (certamente il minimalista più importante, sto parlando di Tadao Ando) non abbia una laurea ed abbia fatto il camionista per gran parte della propria vita, come molti altri architetti che non sono laureati: del resto storicamente, fino ad un passato abbastanza recente, l'architettura non era materia universitaria ed il pensiero si è sviluppato nelle accademie e nelle scuole d'arte (ritengo positivo che una parte del pensiero sull'Architettura continui a svilupparsi in quel contesto).

Analogamente la Numismatica nasce dall'analisi della moneta come oggetto da collezione, per cui storicamente la figura del collezionista ha rappresentato un passaggio fondamentale, e siamo tutti contenti che il metodo scientifico che da un centinaio di anni viene perfezionato dagli accademici in campo storico abbia rivoluzionato il modo di affrontare anche i problemi in ordine allo studio della moneta (grazie a Dio).

Tuttavia il presupposto fondamentale è che le materie storiche, come quelle scientifiche, hanno ragioni oggettive che chiunque può comprendere e razionalizzare, dunque si parte dal concetto che chiunque elabori un pensiero scientifico ha ragione nella misura in cui riesce a svilupparlo razionalmente.

Quando, come lei ha fatto, si parte dal presupposto che chi ha una laurea (o un titolo in generale) ha più ragione di chi non ce l'ha anche se le ragioni razionali di chi non ce l'ha sono maggiori, allora si finisce alla più elevata espressione della stupidità umana, la quale pure comprende l'autoreferenzialità, ma può arrivare ad espressioni ben più gravi, come terrapiattismo e persino tristi teorie scientifiche razionalizzate da alcuni regimi della storia.

L'infallibilità papale è un concetto per cui il papa dice il vero anche quando mente, purtroppo, tuttavia, non si applica al resto del mondo (compresi i professori universitari).

Per concludere, chiaramente un accademico avrà visioni più ampie su una tematica complessa come la Numismatica (poichè chi la affronta amatorialmente ha un proprio lavoro e può dedicare al massimo una parte della propria giornata), eppure è altresì chiaro che su singoli ambiti di ricerca, un amatore può sviluppare pensieri più complessi e globali di un accademico; a fronte di ciò, chiudere la discussione a questa fascia di soggetti può chiaramente solo limitare il progresso della ricerca.

Forse non condividerà nulla di quello che ho scritto, il che è molto frequente nelle persone limitate nell'apprendimento e nel confronto (fatto questo che riguarda gran parte del mondo accademico e di quello religioso), ma temo che il problema sia unicamente uno: molti devono placare la frustrazione di guadagnare quello che guadagna un professore universitario, a fronte dei grandi sacrifici che fa per arrivare ad esserlo, trovandosi poi a dibattere in un ambiente che li vede alla pari di altri individui che non hanno fatto lo stesso percorso, e che sulla base di qualità razionali e particolari attitudini alla ricerca (oltre che, le garantisco, a molto studio individuale), riescono per alcuni ambiti ed alcuni settori ad ottenere la medesima qualità. Questa è la vita: Ho un amico che per vent'anni si è allenato tre volte alla settimana senza mai perdere un allenamento ed ora gioca negli amatori del mio paese, mentre alcuni si svegliano a diciott'anni e finiscono a giocare in Serie A (comunque con dedizione e fatica, ma senza mangiare la stessa quantità di fango). Bisogna accettarlo.

Io sono felice della mia vita, ho un lavoro che mi permette di vivere serenamente, posso permettermi di spendere mille euro per una moneta che mi piace ogni volta che voglio e se discutiamo di monete posso parlare di quello che so; mi fa ridere che un gruppo di accademici debba chiudersi ed evitare il confronto con me per la sola ragione che non accetta la razionalità scientifica e crede di vendicarsi con il mondo per le ingiustizie che ha subito dalla vita. L'associazione di cui parla, mi pare scientificamente inconcludente, perchè potenzialmente potrà produrre studi scorretti o infondati ai quali sarà vietato replicare nella stessa sede e verso la stessa platea a chi ha le ragioni per farlo in virtù di un'autoproclamata superiorità razionale. Semplicemente uno spettacolo pietoso per quanto mi riguarda.
La scienza supera la democrazia culturale con la dignità del metodo, non con la dittatura della cattedra.

Magdi A. M. Nassar

Modificato da magdi
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Awards

  • 10 mesi dopo...
Il 14/12/2019 alle 09:35, Pugliese50 dice:

Sempre polemiche inutili.
E chi sarebbero questi geni appartenenti al mondo del collezionismo(non accademici, non studiosi) che, "storia alla mano", hanno prodotto i lavori di "maggiore qualità". Qualche nome? 
Perché gli appartenenti alla Consulta, mi pare rappresentino il meglio della Numismatica Italiana attuale. O qualcuno ne dubita? 

 

Il 15/12/2019 alle 07:45, eliodoro dice:

Aggiungerei per la monetazione meridionale: Davide Fabrizi, Achille Giuliani, Simonluca Perfetto, Raffaele Iula, Alberto D'andrea, Pietro Magliocca ad esempio. Se per taluni, posso non condividerne delle conclusioni o dei ragionamenti, hanno scritto libri estremamente interessanti 

Ci si scalda inutilmente dall'una e dall'altra parte.

La domanda è sempre la stessa: che cosa hanno scoperto?

Quesito valido per entrambi i gruppi di studiosi.

Non servono sciocche concorrenze …

Basta misurare il rispettivo score e si possono meglio valutare entrambe le categorie, rispetto alle vere scoperte, credo.

 

Modificato da mero mixtoque imperio
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