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Attenzione al Mediterraneo


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Inviato (modificato)

Vorrei attirare l'attenzione su una faccenda molto importante che quasi tutti i media italiani stanno trascurando, concentrandosi sulle solite idiozie da battaglie elettorali fra polli. Sarò molto sintetico, perchè informazioni anche dettagliate in giro se ne possono trovare: farò un riassunto rapidissimo giusto per definire il quadro della situazione.

Da parecchio tempo la Turchia si sta allargando nella zona fra Grecia e Cipro pretendendo il diritto esclusivo di cercare gas e petrolio in aree assegante a Italia, Grecia e Cipro, addirittura includendo unilateralmente nelle sue rivendicazioni lo spazio territoriale greco dell'isola di Kastellorizo (Castelrosso). Tanto hanno fatto e gli abbiamo lasciato fare che adesso sono addirittura arrivati a stringere un accordo con uno dei due governi libici (quello di al-Sarraj) sulla ridefinizione dei confini delle ZEE (zone di competenza economica esclusiva) che praticamente taglia in due il mare e la stessa ZEE greca, dando fra l'altro fastidio anche all'Egitto:

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Inoltre su richiesta del governo libico di al-Sarraj la Turchia potrebbe inviare 5000 soldati in appoggio ai combattimenti contro il governo di libico di Haftar, aiutato di nascosto dai russi attraverso i contractor del gruppo Wagner. La Grecia ha chiesto aiuto all'UE, che ovviamente si è subito schierata a suo favore, e prontamente abbiamo risposto anche noi italiani mandando ieri una fregata classe Bergamini a fare "attività addestrative con navi delle marine di Paesi amici" proprio in quella zona.

Ci sono tutti gli ingredienti perchè ne nasca un casino totale, contando anche l'arma di ricatto ricatto turco di lasciar andare verso l'UE i rifugiati sul suo territorio: è necessario prestare la massima attenzione a questa faccenda e bisogna sperare che una buona volta l'Europa agisca veloce e compatta, unico modo per uscirne. Non si può più far finta di niente, e in particolare il governo italiano non può più trattarla come una questione secondaria.

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Inviato

Molto interessanti sia la notizia di ART che il link di Saturno. Appaiono chiare, nell'articolo di Notizie geopolitiche, le connessioni politico economiche che portano alcuni paesi europei a schierarsi con l'uno o con l'altro.
Una partita pericolosa che si inserisce in altre grandi competizioni economiche tra le grandi potenze.
Sarà possibile risolverle senza ricorrere a confronti armati?


Inviato

Ecco che un Unione Europea che parlasse con un'unica voce sarebbe utile.

Arka

Diligite iustitiam

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In questo caso "il sultano" (che ha già fin troppo ricattato l'intera UE) sta pestando i piedi di troppi stati, con la scarsa cautela che lo contraddistingue. A prescindere dalla situazione in Libia, che anche per colpa della nostra disunità è diventata un casino in cui è difficile districarsi, è necessario fargli capire che non può trattarci come pezze da piedi e fare tutto quello che gli pare. Per quanto riguarda la specifica questione Cipro abbiamo già una coincidenza d'interesse a muoversi di Francia, Italia, Grecia e Cipro che dobbiamo sfruttare per il bene comune. Bisognava pensarci molto prima, ma meglio tardi che mai.

 

8 ore fa, Arka dice:

Ecco che un Unione Europea che parlasse con un'unica voce sarebbe utile.

Sarebbe indispensabile, direi, e non solo che parlasse ma anche che agisse. Situazioni come queste fanno capire molto bene quanto pericolosa sia l'illusione della gestione dei problemi ognuno per conto suo, di quanto folle sia la pretesa di mantenere l'Europa nello stato attuale, priva di politica estera e forze armate uniche, e pesare di garantirsi contemporaneamente un futuro tranquillo.

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Inviato

A mio parere, il fatto più grave della questione è che noi, come Italia, abbiamo perso ogni influenza sulla Libia, che pure tutti i nostri partner, europei e americani, ci riconoscevano....


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Questa influenza, se proprio così vogliamo chiamarla, la affittavamo a circa 4 miliardi all'anno in donazioni a Gheddafi dietro incessanti risarcimenti per il periodo coloniale e ricatti vari, quindi se come Italia vogliamo avere una vera influenza sulla Libia dovremmo comportarci come quella "media potenza" che spesso ci definiamo senza esserlo davvero: fare una politica estera seria e curare le forze armate, a partire dall'assegnazione di un bilancio adeguato. Ma questo non risolverebbe comunque il problema della mancanza di una statura europea unitaria in questo campo, che è il più importante. 

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Inviato

...mi chiedo perché i nostri mezzi di comunicazione parlino così tanto di politica interna, affliggendoci con infinite serie di percentuali, dedicandosi a particolari spesso irrilevanti, a fatti di cronaca spicciola e risibile e così poco, invece,  di politica internazionale: per avere informazioni dobbiamo cercare riviste specializzate o su periodici stranieri.

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Inviato
Il 17/12/2019 alle 17:19, okt dice:


Sarà possibile risolverle senza ricorrere a confronti armati?

No. Impossibile. Potrà non avvenire nell'immediato ma quando gli accordi siglati o i contratti firmati o i patti sottoscritti diventano carta straccia o per altri igienici usi non esiste  altra soluzione che l'azione di forza.

Che poi l' UE si sia fatta o si faccia o si farà rispettare è altro discorso.... e comunque le potenze in gioco (Russia, Turchia, EAU, sauditi..e altri invisibili) lasciano poco spazio ad azioni di contrasto simboliche o di propaganda politica di statarelli indecisi o unioni di stati "cugini o fratelli" sempre poco coesi.


Inviato (modificato)

Ci andrei molto cauto (per usare un eufemismo) a prendere sul serio fonti come Blondet.

 

19 ore fa, okt dice:

...mi chiedo perché i nostri mezzi di comunicazione parlino così tanto di politica interna, affliggendoci con infinite serie di percentuali, dedicandosi a particolari spesso irrilevanti, a fatti di cronaca spicciola e risibile e così poco, invece,  di politica internazionale: per avere informazioni dobbiamo cercare riviste specializzate o su periodici stranieri.

E' la stessa considerazione che mi ha spinto ad aprire questo thread e che richiederebbe una lunga analisi. La mentalità italiana tende ad essere provincialista e ad occuparsi solo dell'orticello di casa, trascurando tutto ciò che si ritiene "lontano" o poco influente sui pomodori e le zucchine coltivate con così tanta cura.

Comunque per l'informazione non è da sottovalutare la radio: qua e là ci sono diversi programmi che trattano con competenza delle questioni internazionali.

 

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  • 1 mese dopo...
Inviato

@ART hai omesso dall'elenco degli stati danneggiati Israele.

Per quello che riguarda l'aspetto economico e geopolitico, anche Israele, dopo la scoperta del quasi immenso giacimento di gas Leviathan, ha iniziato a fare accordi con Cipro , Grecia ed Egitto per sfruttare e commercializzare le sue risorse. Se questi accordi andassero a buon fine l'era del (quasi) monopolio del gas russo finirebbe trovando un competitor molto affidabile. Questo però danneggerebbe il turkishstream e naturalmente gli interessi della Sublime Porta. Ecco il perché del tentativo del taglio in due zone di influenza del Mediterraneo orientale da parte della Turchia.


Inviato (modificato)

La Sublime Porta la stiamo viziando troppo: bisognerebbe far capire a zio Sultano che tirare troppo la corda con ricatti e azioni unilaterali è pericoloso, ma questo richiederebbe una politica estera e militare italiana seria (che per me almeno nei prossimi tempi è pura utopia, specialmente se al potere andrà chi delle iniziative turche e russe di fatto ci campa politicamente) e soprattutto un livello adeguato di unità europea. Si potrebbe cominciare rimettendo in discussione l'unione doganale con la Turchia del 1995, ad esempio. Personalmente questo continuo tergiversare mettendo toppe e facendo buon viso a cattivo gioco mi ha scocciato parecchio... poi non c'è da stupirsi se mi viene sempre più spesso da pensare a quant'è bello il Canada. Per fortuna che qualcuno ha già iniziato a fare sul serio: https://www.agenzianova.com/a/0/2444660/2019-05-16/speciale-difesa-cipro-accordo-con-la-francia-per-utilizzo-base-navale-di-mari

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Altra cosa che mi sono scordato di accennare è il ruolo sempre più importante degli Emirati Arabi Uniti nel conflitto libico, dalla parte di Haftar. Una trentina di aerei da trasporto emiratini sono stati già visti fare la spola fra i due paesi, tentando goffamente di eludere i radar di certi alti paesi, e i loro UCAV (droni da bombardamento) martellano Tripoli da mesi. 

Modificato da ART

  • 1 mese dopo...
Inviato (modificato)

Causa COVID-19 i gravi eventi al confine con la Turchia stanno avendo troppo poco risalto mediatico.

La Turchia ha attuato ancora una volta il ricatto dell'usare i rifugiati siriani come arma contro di noi, perchè al sultano servono più soldi per gestire i vari casini in cui si è andato a ficcare in questi ultimi tempi (che evidentemente nella sua arrogante idiozia non si rendeva conto di quanto sarebbero stati difficili da gestire) e addirittura perchè a quanto pare pretendeva da noi un aiuto contro al-Assad in Siria. Sta lasciando che i poveracci facciano pressione sulla Grecia (e non sulla Bulgaria, dato che gli serve mettere sotto stress il corridoio UE/Grecia - Macedonia - Bosnia - UE/Croazia) e poi, dopo averlo fatto nei giorni scorsi anche con Macron, ha chiamato Merkel nella speranza di riuscire a convincerla a cedere.

Ma per ora nessuno sembra dargli soddisfazione e la Grecia ci sta andando giù pesante: le frontiere con la Turchia sono chiuse e presidiate da forze dell'ordine ed esercito, che non lasciano passare nessuno. Le strutture di accoglienza delle isole di Lesbos e Chios sono al collasso e la popolazione locale è stremata dalla situazione: si stanno verificando disordini, fomentati anche da gruppi di neofascisti che si sono radunati lì. La Grecia ha richiesto l'attivazione di Frontex, con l'arrivo in campo di rinforzi, più uno stanziamento straordinario di 700 milioni per far fronte all'emergenza e il ricorso al ricollocamento in altri stati di un certo numero di richiedenti asilo.

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Inviato
Il 13/12/2019 alle 03:56, ART dice:

Vorrei attirare l'attenzione su una faccenda molto importante che quasi tutti i media italiani stanno trascurando, concentrandosi sulle solite idiozie da battaglie elettorali fra polli. Sarò molto sintetico, perchè informazioni anche dettagliate in giro se ne possono trovare: farò un riassunto rapidissimo giusto per definire il quadro della situazione.

Da parecchio tempo la Turchia si sta allargando nella zona fra Grecia e Cipro pretendendo il diritto esclusivo di cercare gas e petrolio in aree assegante a Italia, Grecia e Cipro, addirittura includendo unilateralmente nelle sue rivendicazioni lo spazio territoriale greco dell'isola di Kastellorizo (Castelrosso). Tanto hanno fatto e gli abbiamo lasciato fare che adesso sono addirittura arrivati a stringere un accordo con uno dei due governi libici (quello di al-Sarraj) sulla ridefinizione dei confini delle ZEE (zone di competenza economica esclusiva) che praticamente taglia in due il mare e la stessa ZEE greca, dando fra l'altro fastidio anche all'Egitto:

Inoltre su richiesta del governo libico di al-Sarraj la Turchia potrebbe inviare 5000 soldati in appoggio ai combattimenti contro il governo di libico di Haftar, aiutato di nascosto dai russi attraverso i contractor del gruppo Wagner. La Grecia ha chiesto aiuto all'UE, che ovviamente si è subito schierata a suo favore, e prontamente abbiamo risposto anche noi italiani mandando ieri una fregata classe Bergamini a fare "attività addestrative con navi delle marine di Paesi amici" proprio in quella zona.

Ci sono tutti gli ingredienti perchè ne nasca un casino totale, contando anche l'arma di ricatto ricatto turco di lasciar andare verso l'UE i rifugiati sul suo territorio: è necessario prestare la massima attenzione a questa faccenda e bisogna sperare che una buona volta l'Europa agisca veloce e compatta, unico modo per uscirne. Non si può più far finta di niente, e in particolare il governo italiano non può più trattarla come una questione secondaria.

Buon pomeriggio.Abbiamo alcuni disaccordi. Ma in questa discussione sono assolutamente d'accordo con te.
La paura dell'espansione turca è assolutamente giustificata. Sì, Erdogan ha ambizioni imperiali ottomane. 

L'unico modo per consolarti è calcolare la probabilità di eventi storici. La probabilità della morte di Erdogan per mano dei suoi compagni ingannati (scelgono gli stessi americani o russi o europei stanchi delle minacce) o i suoi avversari politici all'interno della Turchia o dei curdi. Prossimo presidente-sultano dell'Impero turco-ottomano-repubblicano Per stabilizzare la situazione, è obbligato a perseguire una politica pacifica.

Devi solo aspettare questo.


  • 2 settimane dopo...
Inviato (modificato)

Continua ogni giorno l'uso dei profughi siriani da parte del sultano come armi contro l'UE. Li fanno affluire apposta, a gruppi, e li appoggiano nel tentativo di fargli superare le barriere di confine con il lancio verso il territorio greco di granate stordenti e fumogeni, ma anche fornendo delle cesoie per tentare di tagliare il filo spinato. Si parla anche di sparatorie sporadiche fra soldati greci e turchi e di droni usati per coordinare gli assalti.   

E' necessario che si cominci a pensare ad adeguati provvedimenti contro la Turchia, che a mio avviso dovrebbero passare anzitutto dalla sospensione dell'unione doganale con l'UE, come qualcuno ha già proposto. E' inoltre opportuno annullare subito anche dal punto di vista formale il processo di adesione all'UE, per poi eventualmente passare a misure più pesanti come sanzioni economiche e sospensione dalla NATO.

Modificato da ART

  • 4 mesi dopo...
Inviato (modificato)

Siamo ormai arrivati agli schieramenti di forze aeree e navali nel Mediterraneo, alle navi da ricerca geologica scortate da quelle militari, alla convocazione di Consigli europei straordinari e alle consultazioni con gli USA. La Grecia e Cipro sono in allerta, la Francia si sta muovendo con lo spostamento per esercitazioni ( =per dare avvertimenti) di aerei e navi in Grecia e a Cipro... mentre l'Italia tace e rimane a gruardare, mostrando una pericolosissima inconsistenza geopolitica. Pubblicamente non si parla di questa situazione, mentre da qualche parte ho letto addirittura un delirante articolo secondo cui sarebbe nell' "interesse nazionale" italiano stringere un "accordo strategico" con la Turchia.

Sono preoccupato per il persistente immobilismo italiano e non voglio nemmeno pensare all'ipotesi peggiore di tutte, quella in cui salterebbe davvero in testa alla classe dirigente attuale di schierarsi con la Turchia, perchè sarebbe il segno chiaro e definitivo che l'Italia nostra ha perso del tutto il senno. Anche se fatico sempre di più voglio essere ottimista e pensare che le cose andranno a posto, che cominceremo anche noi a farci sentire contro il "sultano" invece di stare a grattarci i cxxxxxxi come se la cosa non ci riguardasse, o come se addirittura potesse avere una logica dare man forte a paesi ostili, mettendo in pericolo noi stessi e facendo mancare il nostro aiuto.

Modificato da ART

Inviato
Il 15/8/2020 alle 14:39, ART dice:

all'ipotesi peggiore di tutte, quella in cui salterebbe davvero in testa alla classe dirigente attuale di schierarsi con la Turchia,

In se e per se non sarebbe questo il problema principale, al meno avremmo preso una posizione.

Il problema nostrano è il cerchiobottismo e l'insulsa ed ipocrita volontà di mostrarsi sempre superpartes, senza schierarsi e senza assumersi le proprie responsabilità, anche a danno della nostra economia e dei nostri interessi nazionali.

Non credo comunque che il sultano alla fine compirà una rottura netta con i Paesi UE e NATO, anche perché sarebbe oltre che un suicidio economico anche militare.

Infatti buona parte dei beni turchi vengono venduti sul mercato europeo e rompere con l'UE danneggerebbe solo la propria economia mentre militarmente (pur essendo una media potenza) non credo sia capace di vincere o almeno resistete contro la forza dei restanti paesi NATO.

Inoltre il sultano ha già tirato molto la corda e sia gli USA che la Russia non si fidano, ma neppure gli altri paesi musulmani vedono di buon occhio il neoimperialismo turco: quindi chi mai potrebbe dargli sostegno ?

Si è fatto tutti nemici e questo è il risultato.

L'unica arma che può utilizzare contro l'UE è il ricatto dei profughi finché ci saranno forze politiche a livello europeo che sono filoimmigrazione  o meglio che ci mangiano sopra. Se si rispedissero subito al mittente, o meglio se si facesse una politica seria di respingimento dei migranti allora la Turchia perderebbe anche quest'arma, facendola tornare a ragionare. Certamente tutto questo è cinico ma a volte la politica richiede soluzioni efficaci anche con mezzi non proprio morali: vedi l'uso di 2 bombe atomiche su centri abitati in Giappone.

Quanti oggi ne contestano l'uso? Eppure è stato un mezzo per fare capitolare il Giappone e concludere la seconda guerra mondiale.

Machiavelli è ancora attuale.


Inviato
Il 21/12/2019 alle 00:57, ART dice:

La mentalità italiana tende ad essere provincialista e ad occuparsi solo dell'orticello di casa, trascurando tutto ciò che si ritiene "lontano" o poco influente

Secondo me non è la mentalità italiana a fare questo, bensì la politica interna la quale, pur di accaparrarsi voti, accentua tramite i media ogni piccola stupidaggine interna contro questo o quel governo, mancando di diffondere notizie internazionali. Il problema degli italiani sono le fette di salame sugli occhi e la fiducia cieca nei politici e nei media che ci fanno il lavaggio del cervello. Se imparassimo ad usare la nostra testa per ragionare avremmo modo di conoscere anche cosa avviene fuori dai confini nazionali.


Inviato
Il 26/1/2020 alle 10:54, ART dice:

poi non c'è da stupirsi se mi viene sempre più spesso da pensare a quant'è bello il Canada

Siamo in due a pensarlo!


Inviato (modificato)
15 ore fa, ARES III dice:

In se e per se non sarebbe questo il problema principale, al meno avremmo preso una posizione.

Invece sarebbe un gravissimo problema, perchè la nostra posizione non può essere quella del suicidio. Da un'alleanza con la Turchia del sultano non abbiamo assolutamente nulla da guadagnre, specialmente in una situazione simile dove noi stessi siamo coinvolti in contrasti con quello e nei suoi ricatti insieme a mezza UE. Sarebbe indice di perdita totale di senno strategico e pratico, con conseguenze davastanti su quel poco che ci resta di credibilità in ambito euroepo e sulla stabilità del sistema europeo stesso.

 

15 ore fa, ARES III dice:

Non credo comunque che il sultano alla fine compirà una rottura netta con i Paesi UE e NATO, anche perché sarebbe oltre che un suicidio economico anche militare.

Infatti siamo noi (UE) che dovremmo andare verso una rottura totale col sultano, perchè è importantissimo fargli capire che si sta montando troppo la testa e si sta allargando troppo. Ma per ora non vedo nessun cenno dell'Italia a fare la sua parte oltre al solito chiacchiericcio diplomatico.

 

15 ore fa, ARES III dice:

L'unica arma che può utilizzare contro l'UE è il ricatto dei profughi finché ci saranno forze politiche a livello europeo che sono filoimmigrazione o meglio che ci mangiano sopra. Se si rispedissero subito al mittente, o meglio se si facesse una politica seria di respingimento dei migranti allora la Turchia perderebbe anche quest'arma, facendola tornare a ragionare.

L'arma di ricatto turca si è infranta contro lo schieramento delle forze armate greche al confine con la Turchia, anche se non può essere un sistema stagno al 100% e anche se qui come sempre non si è parlato di questa faccenda... perchè eravamo troppo presi dai banchi di scuola con le ruote. Quanto alla politica di respingimento seria e questioni affini qualcosa si sta muovendo anche per via del covid, ma qui rischiamo di andare nell'argomento vietato sul forum.

 

14 ore fa, Fxx dice:

Siamo in due a pensarlo!

"Mal comune mezzo gaudio".

Modificato da ART

Inviato
1 ora fa, ART dice:

Mal comune mezzo gaudio

Purtroppo si, anche se ritengo molto triste voler emigrare dal mio paese natio perché governato da pagliacci. Potremmo essere un Paese fantastico invece siamo ridicoli. È purtroppo vero anche che i politici ce li scegliamo.


Inviato (modificato)
5 ore fa, Fxx dice:

 anche se ritengo molto triste voler emigrare dal mio paese natio perché governato da pagliacci.

Almeno nel mio caso non è certo l'unico motivo, comunque è una soluzione drastica che in futuro potrebbe diventare sensato se non indispensabile adottare. Se l'Italia arriverà seriamente al punto di "buttarsi nel pozzo" non ho intenzione di lasciarmici trascinare anch'io solo perchè sono nato qui.

Modificato da ART
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  • 2 mesi dopo...
Supporter
Inviato

Rileggendo... Rileggendo... Valutando... Ma che fine ha fatto il "Partenariato euro-mediterraneo"?


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