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Inviato

Correre verso la ricchezza o le prime miniere dei Romani , ero indeciso sul titolo del post in quanto poteva predisporre il lettore verso una curiosa lettura o un solito argomento di storia , infine ho scelto il primo titolo meno scontato e prevedibile .

Un tempo , come purtroppo anche oggi , per intraprendere una guerra occorrevano i metalli ; metalli preziosi per l’ economia e la ricchezza di uno Stato e metalli non nobili per costruire armi o tramite i primi per acquistarle . Un fatto ben noto avvenne ad esempio durante la seconda guerra mondiale quando i Tedeschi pur sfruttando i ricchi giacimenti minerari germanici del bacino della Ruhr , dove si estraeva carbone e ferro , minerali essenziali per ricavare l’ acciaio , si accorsero presto che per la loro macchina bellica la sola ricchezza mineraria nazionale non sarebbe bastata per costruire armamenti in quantita' , si rivolsero allora militarmente verso la Norvegia e la Svezia anch’ esse ricche di minerali ferrosi di piu' alta qualita’ specialmente la Svezia , occuparono la prima assicurandosi cosi’ il commercio con la confinante Svezia , pur essendosi la Norvegia dichiarata neutrale , mentre dalla Svezia senza invaderla acquistarono il rimanente ferro di ottima qualita’ , indispensabile per costruire armamenti sempre piu’ ingenti e di alta tecnologia .

Ma tornando ai tempi antichi , tema principale del post , sorge inevitabile una domanda : i Romani come si procurarono i metalli per l’ economia interna , cioe’ principalmente : rame , stagno , argento e ferro per costruire armi ? La regione dove sorge Roma , il Lazio antico , e’ notoriamente privo di questi metalli indispensabili un tempo per la vita e il progresso di un popolo , infatti il Lazio antico non era la Regione con i confini che conosciamo oggi , in quanto questa antica regione , il Latium Vetus , era limitata alla parte centrale e parte della meridionale fino al Circeo , in quanto il lato destro del Tevere che attraversava il territorio laziale , era territorio etrusco e oltre il Circeo vivevano i popoli di stirpe Osca dei Volsci , degli Equi e degli Ernici ; la zona del Lazio dove vivevano i Romani era assolutamente priva di metalli che avrebbero permesso la produzione di monete , utensili e di armi .

Come , dove e quando i Romani si procurarono i metalli per l’ economia e gli armamenti ? Come : certamente all’ inizio con il metedo piu’ antico , cioe’ tramite il baratto commerciale con i popoli limitrofi .

Quando questo sistema non fu piu’ sufficiente , seguirono le guerre di conquista , quasi tutte le guerre antiche e recenti hanno per matrice primaria l’ economia .

Rimanendo nell’ area laziale e sconfinando poi nella maremma toscana , due sole zone del Lazio potevano rifornire i Romani di utili metalli per monete , utensili ed armi : una era nei Monti della Tolfa nell’ alto Lazio , la zona mineraria antica piu' importante del Lazio , gia' sfruttata dagli Etruschi , si trovava nell' alto Lazio  ad Est di Civitavecchia , dai quali Monti o meglio Colline , si estraevano :  Blenda (minerale dello zinco)  , Galena (piombo) , Argento come sotto prodotto della Galena , Pirite (ferro) , Allume per la concia delle pelli e Cinabro  (mercurio) . Inoltre ricca di Rame , con presenza di Argento e Nichel , era la Calcopirite (ferro) di Ponte San Pietro localita’ vicino Viterbo , da qui proveniva anche il Piombo che si estraeva dalla Galena ; conquistato il Lazio in possesso degli Etruschi , i Romani sconfinarono poi in Etruria impossessandosi cosi’ delle miniere delle Colline metallifere , alcune aperte fino al secolo scorso , ricche principalmente di ferro , stagno , rame , piombo , argento e di altri minerali secondari .

Seconda area mineraria era quella dei Monti della Meta situati nel basso Lazio al confine sud orientale con Molise e Campania , venivano estratti : Ferro , Argento e Rame , minerali gia' sfruttati dai popoli antichi specialmente dai Sanniti , miniere rimaste attive almeno fino al XIX secolo . Come si nota le risorse minerali dell' antico Lazio erano veramente scarse ed il fatto che anche nei secoli successivi , fino al nostro , non sono state trovate nella Regione altre risorse oltre a quelle gia' conosciute dagli antichi prospettori , conferma della bravura e dell' abilita' degli antichi prospettori .

Quando i Romani si aprirono la strada per raggiungere queste due zone del Lazio per appropriarsi dei loro minerali utili per l’ economia e per la guerra ? Probabilmente i Romani raggiunsero per primi i giacimenti piu’ vicini a Roma , cioe’ quelli dei Monti della Tolfa , anche per il motivo che i Romani avevano con gli Etruschi un conto ancora aperto , conto la cui origine risaliva addirittura al mito delle origini di Roma come ci ha tramandato Virgilio , gli Etruschi guidati dal re Mezenzio , alleato con il re Turno dei Rutuli , attaccarono i Latini e gli esuli troiani guidati dal re Latino e da Enea . Latini e Troiani uscirono dallo scontro vittoriosi , anche se Enea venne ucciso in battaglia . La pace venne quindi conclusa stabilendo che il fiume Tevere sarebbe risultato il confine naturale tra Etruschi e Latini . Una volta fondata la città di Roma sul Palatino , i Romani apparvero col tempo, secondo Livio "così potenti da poter rivaleggiare militarmente con qualunque popolo dei dintorni" . Una dopo l' altra caddero molte delle vicine città appartenenti alle popolazioni dei Ceninensi , degli Antemnati , dei Crustumini e dei Sabini .

Infine , rimanendo in area laziale , i Monti della Meta furono raggiunti dopo la conclusione delle guerre contro Latini e popoli del basso Lazio quando era imminente lo scontro con i Sanniti .

I primi dissidi tra Roma ed i Latini si verificarono sin dall' età monarchica durante il regno di Anco Marzio . Le lotte con i Latini proseguirono anche durante la Repubblica , prendendo vigore soprattutto dopo l' invasione gallica del 390 a.C. : le città latine , prima sottomesse con un trattato nel 493 a.C. , colsero l' occasione per ribellarsi ai Romani indeboliti dal saccheggio gallico . Le guerre contro i popoli latini cessarono nella meta’ del IV secolo .

Raggiunti quindi i due unici ed importanti giacimenti minerari del Lazio , Roma pote’ emettere linghotti in bronzo , forse in autonomia , sotto forma di Aes Signatum e Grave in discreta quantita’ e armarsi costantemente di buon ferro . In foto due immagini dei Monti della Tolfa e due dei Monti della Meta .

Monti della Tolfa.bjpg.jpg

Monti della Tolfa.jpg

Monti della Meta.bjpg.jpg

Monti della Meta.jpg

Inviato

Buongiorno! Interessante argomento e lettura molto piacevole. Grazie!! Saluti. 


Inviato

Grazie @WilliamBe @DOGE82 e agli quattro utenti , di cui pero' non mi compaiono i "nomi" , per i vostri apprezzamenti al post , ma per dare un senso pratico all' argomento , qualora fosse possibile realizzarlo , allo scopo di porre una relazione con un minimo di fondamento cronologico su quanto descritto , bisognerebbe che gli esperti di monetazione repubblicana romana intervenissero con le loro approfondite conoscenze in materia .

Rapportare cioe' le prime conquiste territoriali nel Lazio dei Romani fino ad impadronirsi dei due bacini minerali citati (Monti della Tolfa prima e Monti della Meta dopo) con le prime emissioni di Aes Signatum e Aes Grave ; la tradizione storica antica , che indica una datazione precisa alle prime emissioni dell' Aes Signatum , sembrerebbe avvalorare questa ipotesi in quanto attribuirebbe la nascita , invenzione , di tale "moneta" al Re Servio Tullio , cioe' circa agli anni intorno al 570 a.C. , il quale Re combatte' vittoriosamente contro gli Etruschi di Cere e Tarquinia , impadronendosi presumibilmente delle ricche miniere dei Monti della Tolfa gia' sfruttate dagli Etruschi , portando a Roma il Rame , minerale indispensabile per ricavare l' Aes , al contrario pero' dati recenti indicano questa emissione bronzea dell' Aes Signatum come databile agli anni 280 / 270 a.C. , la differenza di date e' notevole ; come appassionato di storia antica mi sentirei piu' vicino alla tradizione storica che data i primi Aes Signatum al Re Servio Tullio , ma la mia opinione personale non conta assolutamente nulla , cio' deriva solo da una considerazione secondo la quale , a detta di Theodor Mommsen , gli Etruschi gia' coniavano monete fin dal VI secolo a.C. , mentre Roma fino agli anni 280 / 270 avrebbe avuto solo l' Aes Rude informe ? e per cosi' dire , monete in "prestito" , cioe' le monete chiamate "romano campane" ? il che mi sembra per lo meno strano .

Infine con l' occupazione delle miniere dei Monti della Meta , avvenuta probabilmente dopo la prima guerra sannitica tra il 343 a.C. e il 341 a.C. , quando si concluse con un trattato di pace siglato a Roma , il cui teatro della guerra furono la Campania ed il Sannio , Roma avrebbe avuto ancora piu' approvvigionamento di Rame .

Un Aes Signatum al Vaticano 

Aes Signatum presso i Musei Vaticani .jpg

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