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Inviato

Buongiorno a tutti.

Il tema delle perizie numismatiche di monete classiche costituisce oggi un terreno impervio e polimorfo, tra quanti limitano ancora il proprio giudizio all'asserzione di autenticità, tralasciando finanche i più elementari fondamenti di classificazione (dati tecnici, trascrizione delle legende e descrizione dei tipi, bibliografia etc.), e perizie asseverate, corredate di analitica documentazione fotografica al microscopio, con comparazione di esemplari di confronto della stessa serie o di serie affini. 

Con questa discussione vorrei condividere con voi la perizia eseguita per un collezionista lombardo, che alcune settimane addietro mi ha incaricato di esaminare per suo conto la moneta in oggetto presso un noto studio numismatico milanese. Di questa, dopo l'aggiudicazione, mi è stato chiesto di ricostruire, dove possibile, la più recente storia antiquaria e di redigere una perizia con analisi e classificazione dei caratteri morfologici, e conseguente indicizzazione della qualità di produzione.

Come comprovato dai segni di deformazione plastica istantanea, la moneta è certamente autentica, con superfici sane e una leggera patina, ricorrente anche nelle monete in oro se di vecchia collezione. Nonostante il non eccelso stato di conservazione, l'esemplare è pregevole per l'ampiezza del tondello e la più che buona coniazione, eseguita con conii freschi e di bello stile al dritto.

Non mi soffermo al momento sui miei indici di valutazione: mi riservo di fornire spiegazioni nell'eventualità che pervengano domande di chiarimento; questi si fondano, chiaramente, su un analitico protocollo.

(In attesa della disponibilità del nuovo RIC II 3, la bibliografia di confronto si avvale ancora della prima edizione).

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Inviato
4 minuti fa, Tinia Numismatica dice:

Quindi?

forse vuole farci vedere come dovrebbe essere redatta una perizia?


Inviato (modificato)
11 minuti fa, dux-sab dice:

forse vuole farci vedere come dovrebbe essere redatta una perizia?

È un format che alla classificazione dell'usura delle superfici (stato di conservazione) accosta componenti legate al processo di produzione, che pure possono incidere nell'apprezzamento commerciale di un esemplare.

Modificato da Anxur

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Inviato
1 ora fa, Anxur dice:

Buongiorno a tutti.

Il tema delle perizie numismatiche di monete classiche costituisce oggi un terreno impervio e polimorfo, tra quanti limitano ancora il proprio giudizio all'asserzione di autenticità, tralasciando finanche i più elementari fondamenti di classificazione (dati tecnici, trascrizione delle legende e descrizione dei tipi, bibliografia etc.), e perizie asseverate, corredate di analitica documentazione fotografica al microscopio, con comparazione di esemplari di confronto della stessa serie o di serie affini. 

Con questa discussione vorrei condividere con voi la perizia eseguita per un collezionista lombardo, che alcune settimane addietro mi ha incaricato di esaminare per suo conto la moneta in oggetto presso un noto studio numismatico milanese. Di questa, dopo l'aggiudicazione, mi è stato chiesto di ricostruire, dove possibile, la più recente storia antiquaria e di redigere una perizia con analisi e classificazione dei caratteri morfologici, e conseguente indicizzazione della qualità di produzione.

Come comprovato dai segni di deformazione plastica istantanea, la moneta è certamente autentica, con superfici sane e una leggera patina, ricorrente anche nelle monete in oro se di vecchia collezione. Nonostante il non eccelso stato di conservazione, l'esemplare è pregevole per l'ampiezza del tondello e la più che buona coniazione, eseguita con conii freschi e di bello stile al dritto.

Non mi soffermo al momento sui miei indici di valutazione: mi riservo di fornire spiegazioni nell'eventualità che pervengano domande di chiarimento; questi si fondano, chiaramente, su un analitico protocollo.

(In attesa della disponibilità del nuovo RIC II 3, la bibliografia di confronto si avvale ancora della prima edizione).

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Grazie per aver condiviso questa perizia che trovo molto interessante.

Sono curioso riguardo ai protocolli usati per gli indici di valutazioni: sono protocolli personali o adottati da qualche associazione di professionisti (tipo NIP) o ente pubblico (tipo università)?

Per le monete di bronzo antiche, esistono anche indici di valutazione che riguardano la patina? Se si, quali elementi vengono presi in considerazione?

 

 

  • Grazie 1

Inviato
2 ore fa, Anxur dice:

Quindi cosa?

Quindi cosa dovremmo farne?


Inviato
3 ore fa, Anxur dice:

Buongiorno a tutti.

Il tema delle perizie numismatiche di monete classiche costituisce oggi un terreno impervio e polimorfo, tra quanti limitano ancora il proprio giudizio all'asserzione di autenticità, tralasciando finanche i più elementari fondamenti di classificazione (dati tecnici, trascrizione delle legende e descrizione dei tipi, bibliografia etc.), e perizie asseverate, corredate di analitica documentazione fotografica al microscopio, con comparazione di esemplari di confronto della stessa serie o di serie affini. 

Con questa discussione vorrei condividere con voi la perizia eseguita per un collezionista lombardo, che alcune settimane addietro mi ha incaricato di esaminare per suo conto la moneta in oggetto presso un noto studio numismatico milanese. Di questa, dopo l'aggiudicazione, mi è stato chiesto di ricostruire, dove possibile, la più recente storia antiquaria e di redigere una perizia con analisi e classificazione dei caratteri morfologici, e conseguente indicizzazione della qualità di produzione.

Come comprovato dai segni di deformazione plastica istantanea, la moneta è certamente autentica, con superfici sane e una leggera patina, ricorrente anche nelle monete in oro se di vecchia collezione. Nonostante il non eccelso stato di conservazione, l'esemplare è pregevole per l'ampiezza del tondello e la più che buona coniazione, eseguita con conii freschi e di bello stile al dritto.

Non mi soffermo al momento sui miei indici di valutazione: mi riservo di fornire spiegazioni nell'eventualità che pervengano domande di chiarimento; questi si fondano, chiaramente, su un analitico protocollo.

(In attesa della disponibilità del nuovo RIC II 3, la bibliografia di confronto si avvale ancora della prima edizione).

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Mi sembra un lavoro ben impostato e completo, molto simile a quanto fa già Moruzzi  da alcuni anni. Non capisco solo 2 cose, che spero sarà così gentile da chiarirmi: 

a) la descrizione della compattezza o meno della pasta metallica (con specifico riferimento ad una moneta in  oro)

b) la Voce Conii a cosa si riferisce ?

Grazie


Inviato (modificato)
1 ora fa, Alberto Varesi dice:

Mi sembra un lavoro ben impostato e completo, molto simile a quanto fa già Moruzzi  da alcuni anni. Non capisco solo 2 cose, che spero sarà così gentile da chiarirmi: 

a) la descrizione della compattezza o meno della pasta metallica (con specifico riferimento ad una moneta in  oro)

b) la Voce Conii a cosa si riferisce ?

Grazie

Le rispondo con piacere.

In merito al punto 1: la scheda è concepita per tutta la produzione monetaria a martello in tutti i metalli, quindi anche in lega di rame. Può pensare anche alle emissioni moderne a martello, in tutti i metalli, che certamente non sempre hanno una pasta metallica compatta: cito solo le emissioni milanesi del Seicento.

In merito al punto 2: dei conii è valutato il livello di usura. Su un aureo di Adriano sarà ben difficile reperire un conio usurato (volgarmente detto stanco); è sufficiente pensare a un antoniniano della metà del III sec. e ne coglierà la funzione.

Modificato da Anxur
  • Grazie 1

Inviato (modificato)

@Alberto Varesi @quattrino

Nata del tutto indipendentemente dal sistema di Moruzzi, e ben prima che questi lo introducesse, la mia scheda ha origine dalle esperienze maturate in ambito accademico e archeologico. In questa sede non è mio intento discutere dei criteri degli altri; in estrema sintesi mi soffermerò unicamente sui miei.

La mia scheda classifica quattro parametri: lo stato di conservazione, il tondello, i conii e la coniazione; capisaldi di ogni moneta.

-        Nello stato di conservazione è misurato esclusivamente il grado di alterazione dei rilievi e dei campi, ascrivibile all'usura da circolazione o all'azione di agenti chimici in fase di giacitura.

-        Nella valutazione del tondello sono indicizzati i due indicatori fondamentali: il modulo e la pasta metallica.

-        Per i conii è misurato il livello di efficienza al momento della coniazione dell'esemplare.

-        Per la coniazione sono indicizzate la centratura e la battitura.

Gli indicatori di ogni parametro sono codificati secondo una scala numerica da 1 a 5 (ci si avvale solo di numeri interi), che nella scheda trova corrispondenza nel giudizio espresso di fianco al singolo indicatore, e dalla cui media deriva il valore del parametro principale riportato nella scheda. Nell'eventualità che la media di due indicatori sia un numero decimale, è approssimata per difetto.

Nelle note accessorie sono indicati gli elementi non codificati tra gli indicatori precedenti e quanto intervenuto dopo la coniazione (non ultimo, la patina).

La quantificazione congiunta di questa pluralità di fattori con una delle sigle convenzionali (es.: SPL, BB) espone il giudizio del perito alla totale soggettività, e lo rende del tutto opinabile.

Per ulteriore documentazione allego le perizie di un denario e un filippo

Perizia Rinaldi, Denario Ottaviano.jpg

Modificato da Anxur

Inviato

Dal momento che ho allegato la perizia di una moneta moderna ed esteso la discussione a tutta la produzione a martello, cortesemente chiedo a un moderatore, qualora possibile, di spostare la discussione in piazzetta e correggere il titolo cancellando 'classiche'. 

 


Inviato

Scheda sicuramente interessante, a mio modesto parere

  • Grazie 1

Inviato
17 minuti fa, Anxur dice:

Dal momento che ho allegato la perizia di una moneta moderna ed esteso la discussione a tutta la produzione a martello, cortesemente chiedo a un moderatore, qualora possibile, di spostare la discussione in piazzetta e correggere il titolo cancellando 'classiche'.

Fatto

  • Grazie 1

Inviato
33 minuti fa, Anxur dice:

Dal momento che ho allegato la perizia di una moneta moderna ed esteso la discussione a tutta la produzione a martello, cortesemente chiedo a un moderatore, qualora possibile, di spostare la discussione in piazzetta e correggere il titolo cancellando 'classiche'. 

 

mi perdoni la curiosità, è un parente di Rinaldi di Verona?


Inviato (modificato)
20 minuti fa, dux-sab dice:

mi perdoni la curiosità, è un parente di Rinaldi di Verona?

Mia madre si chiama Giulia, ma non so se da bambina la chiamassero Giulietta?. Restiamo in tema di perizie, grazie. 

Modificato da Anxur
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  • Confuso 1

Inviato
Il 19/11/2019 alle 13:14, Anxur dice:

Buongiorno a tutti.

Il tema delle perizie numismatiche di monete classiche costituisce oggi un terreno impervio e polimorfo, tra quanti limitano ancora il proprio giudizio all'asserzione di autenticità, tralasciando finanche i più elementari fondamenti di classificazione (dati tecnici, trascrizione delle legende e descrizione dei tipi, bibliografia etc.), e perizie asseverate, corredate di analitica documentazione fotografica al microscopio, con comparazione di esemplari di confronto della stessa serie o di serie affini. 

Con questa discussione vorrei condividere con voi la perizia eseguita per un collezionista lombardo, che alcune settimane addietro mi ha incaricato di esaminare per suo conto la moneta in oggetto presso un noto studio numismatico milanese. Di questa, dopo l'aggiudicazione, mi è stato chiesto di ricostruire, dove possibile, la più recente storia antiquaria e di redigere una perizia con analisi e classificazione dei caratteri morfologici, e conseguente indicizzazione della qualità di produzione.

Come comprovato dai segni di deformazione plastica istantanea, la moneta è certamente autentica, con superfici sane e una leggera patina, ricorrente anche nelle monete in oro se di vecchia collezione. Nonostante il non eccelso stato di conservazione, l'esemplare è pregevole per l'ampiezza del tondello e la più che buona coniazione, eseguita con conii freschi e di bello stile al dritto.

Non mi soffermo al momento sui miei indici di valutazione: mi riservo di fornire spiegazioni nell'eventualità che pervengano domande di chiarimento; questi si fondano, chiaramente, su un analitico protocollo.

(In attesa della disponibilità del nuovo RIC II 3, la bibliografia di confronto si avvale ancora della prima edizione).

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Ciao @Anxur,Sicuramente il tuo metodo di periziare una moneta (per le classiche specialmente) e più o meno, come altri Periti. Il quanto , non è tanto difficile per le monete che hanno un (lungo pedigree), certificare "autentico" .

Mia opinione è che per autenticare una moneta "classica" , anche con pedigree, il certificato dovrebbe contenere molto di più dei tuoi 4 parametri ............(e che a volte non bastano).

Mi permetto di suggerirti , che in allegato del certificato, dovrebbe essere d'oblico una a colori . foto ad alta risoluzione , formato A4.

Comunque bella iniziativa.......Auguri.

 


Inviato (modificato)
15 ore fa, gionnysicily dice:

Ciao @Anxur,Sicuramente il tuo metodo di periziare una moneta (per le classiche specialmente) e più o meno, come altri Periti. Il quanto , non è tanto difficile per le monete che hanno un (lungo pedigree), certificare "autentico" .

Mia opinione è che per autenticare una moneta "classica" , anche con pedigree, il certificato dovrebbe contenere molto di più dei tuoi 4 parametri ............(e che a volte non bastano).

Mi permetto di suggerirti , che in allegato del certificato, dovrebbe essere d'oblico una a colori . foto ad alta risoluzione , formato A4.

Comunque bella iniziativa.......Auguri.

 

Esimio gionnysicily,

credo che Lei abbia del tutto equivocato l'originalità delle mie perizie, e particolarmente dei parametri codificati, dal momento che questi sono per nulla indicativi dell'autenticità: per sua natura, questa non è indicizzabile ma costituisce condizione essenziale perché vi sia tutto il resto.

Così come, nel sistema attuale, le sigle convenzionali non sono indicative in alcun modo dell'autenticità ma dello stato di conservazione, i 4 parametri, come già asserito, "all'usura delle superfici (stato di conservazione) accostano componenti legate al processo di produzione" (vd. supra, post n. 5). Come pure ho già scritto che "la quantificazione congiunta di questa pluralità di fattori con una delle sigle convenzionali (es.: SPL, BB) espone il giudizio del perito alla totale soggettività, e lo rende del tutto opinabile" (vd. supra, post n. 10). Come vede, niente che abbia afferenza con l'autenticità.

La competenza nel riconoscere l'originalità di un esemplare è direttamente legata all'esperienza del perito nella specifica monetazione, e presuppone la conoscenza delle tecnologie di produzione originali e delle tecnologie di contraffazione.

Lei scrive "Sicuramente il tuo metodo di periziare una moneta (per le classiche specialmente) e più o meno, come altri" (post n. 17): dal momento che dalle mie esperienze emerge altro, Le chiedo esempi circostanziati a documentare la Sua frase.

Rispondo, in ultimo, alle sue considerazioni sul pedigree. Il nostro ordinamento vieta il commercio di monete di scavo rinvenute in Italia dal 1909: la ricostruzione della provenienza, italiana anteriore al 1909 o estera, dovrebbe essere l'unico titolo contro le contestazioni dello stato. Il pedigree, egregio gionnysicily, non è stampato sulla moneta, e la sua ricostruzione comporta essa stessa un lavoro, che non è teso a reperire un'argomentazione acritica all'autenticità dell'esemplare, ma a dimostrarne la liceità di provenienza.

Saluti!

Modificato da Anxur
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Inviato

A mo parere un'ottima idea che spero sia condivisa dai Professionisti. Una sola domanda: per quanto riguarda la "garanzia di autenticità", Lei oltre la perizia fotografica, chiude anche le monete con sigilli e cartellino, oppure ritiene che sia sufficiente la sua scheda autografa ?

Grazie Cordiali saluti

Beppe  

  • Mi piace 1

Inviato
6 ore fa, giuseppe ballauri dice:

chiude anche le monete con sigilli e cartellino

Io mi auguro che questa orrida abitudine venga presto abbandonata da tutti, quindi ogni passo avanti verso la perizia fotografica merita un plauso.


Inviato
6 ore fa, giuseppe ballauri dice:

A mo parere un'ottima idea che spero sia condivisa dai Professionisti. Una sola domanda: per quanto riguarda la "garanzia di autenticità", Lei oltre la perizia fotografica, chiude anche le monete con sigilli e cartellino, oppure ritiene che sia sufficiente la sua scheda autografa ?

Grazie Cordiali saluti

Beppe  

No, non ho mai sigillato monete.

Saluti a Lei. 

  • Mi piace 1

  • 1 mese dopo...
Inviato

@Anxur scusi, ho visto la sua molto interessante e dettagliata perizia, ma la rarità della moneta non è contemplata tra i parametri da lei presi in considerazione ed valutati nella perizia stessa?

Grazie della delucidazione e buona giornata 


Staff
Inviato
5 ore fa, Crine dice:

@Anxur scusi, ho visto la sua molto interessante e dettagliata perizia, ma la rarità della moneta non è contemplata tra i parametri da lei presi in considerazione ed valutati nella perizia stessa?

Grazie della delucidazione e buona giornata 

Legga BENE ;) 

Awards

Inviato
38 minuti fa, ilnumismatico dice:

Legga BENE ;) 

Giusto, non li avevo visti, su Aureo e l'ultima moneta li ho visti, sul denario invece no.. 


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