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IGNORED

LA MONETA RACCONTA...


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14 minuti fa, Oppiano dice:

La rappresentazione iconografica di questa moneta allude al ritorno di Ferdinando IV di Borbone e della regina Maria Carolina a Napoli nel 1791, dopo il lungo soggiorno a Vienna per il matrimonio delle figlie Maria Teresa e Maria Luisa Amalia con gli arciduchi d'Austria Francesco e Ferdinando. I segni dello zodiaco, come si può notare nella fascia del rovescio, si riferiscono ai mesi immediatamente successivi la loro partenza, come se la popolazione, orfana dei sovrani, volesse contare i giorni mancanti al rientro dei reali a Napoli. L'idea di questa piastra si deve all'avvocato d'Urso, che propose la legenda SOLI REDUCI (Al sole che ritorna) insieme all'impronta del "sole che torna ridente dal Tropico e coi più vicini e ravvivanti suoi raggi ferisce la terra".

[Pandolfini]
 

L’esemplare non è collezionabile; si può trovare di meglio.

 

Per cui, il tuo parametro per la collezionabilità è quello assoluto e "definitivo" come suggerisce la mia Soli Reduci nel suo racconto.

@Oppiano cosa significa "collezionabile" in valore assoluto?

forse dovresti dire: io non la collezionerei, e questo sarebbe assolutamente legittimo.

 

 

4 minuti fa, nikita_ dice:

Una domanda per chi vuole rispondere:

Cos'è di preciso una moneta 'non collezionabile' ?

 

Me lo chiedo anche io... francamente non l'ho mai capito

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“Raccolta” certamente, ma non collezionabile “numismaticamente”.
I segni dello zodiaco non si vedono proprio, ed in tal modo la bella storia descritta non trasmette il vero valore di questo esemplare.

Non ti trasmette emozione; non ti induce a porti delle domande; a contestualizzare, ad apprezzare il senso di “arte” raffigurata.

E’ un esemplare che ha vissuto; ha attraversato i suoi tempi, come qualsiasi altro oggetto. Anche un Soli Reduci spaccato e/o fortemente deturpato o con quattro fori o con un appiccagnolo potrebbe essere “collezionato”.

Credimi, non è questione di essere o meno “trombone”.

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In effetti il confronto con un esemplare ben conservato è impietoso, ma in quanto adoratore di N.S. Denaro onnipotente in ogni sua forma per me nulla è realmente non collezionabile. Ogni moneta, in qualunque stato si trovi, è Moneta.

 

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38 minuti fa, Oppiano dice:

Non ti trasmette emozione;

Non sarei così tranchant. E' pur sempre una bella moneta del '700.

Modificato da ART
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7 ore fa, Oppiano dice:

“Raccolta” certamente, ma non collezionabile “numismaticamente”.
I segni dello zodiaco non si vedono proprio, ed in tal modo la bella storia descritta non trasmette il vero valore di questo esemplare.

Non ti trasmette emozione; non ti induce a porti delle domande; a contestualizzare, ad apprezzare il senso di “arte” raffigurata.

E’ un esemplare che ha vissuto; ha attraversato i suoi tempi, come qualsiasi altro oggetto. Anche un Soli Reduci spaccato e/o fortemente deturpato o con quattro fori o con un appiccagnolo potrebbe essere “collezionato”.

Credimi, non è questione di essere o meno “trombone”.

 

@Oppiano di sicuro hai travisato il senso della storiella.

È la Soli Reduci che parla. Il soggetto narrante è lei. Ma l'hai compreso?

Questa è una discussione che si chiama "la moneta racconta".

E in questa storiella, la moneta racconta varie vicissitudini che le sono (probabilmente) capitate... e dopo tutte le traversie, arriva chi, nel 2024, la reputa "NON COLLEZIONABILE" e lei li definisce "tromboni".

Ti sei offeso? Ti sei sentito tirato in causa?

Io, con la libertà dell'immaginazione di cui fortunatamente sono dotato, mi sono immedesimato nella Soli Reduci... ed in questo senso mi sento di darle ragione.

Ma che problema c'è? Anche io ho una Soli Reduci in SPL, quella più rara, tra l'altro; ma ritornando alla storiella, immaginando che la Moneta in questione possa raccontare la sua storia piena di vicissitudini che l'hanno ridotta in quel modo, può anche dire di sentirsi offesa da chi la reputa non collezionabile.

Ed in questo preciso senso, posso anche trovare più interessante e capace di dare spunti, la moneta più vissuta che quella in SPL.

Buona pace a tutti

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La mia 'soli reduci' in mb o quasi ha avuto le stesse vicissitudini, ma ha avuto un pizzico di fortuna in più, quello di non essere stata forata e soprattutto di non essere stata messa al rogo in una fucina come un pezzo d'argento qualsiasi, quest'ultima ipotesi si che l'avrebbe resa irrimediabilmente 'non collezionabile'.


A parte il periodo iniziale che è stata utilizzata per la spendita, cosa che l'ha veramente sfinita, successivamente è stata solo conservata sino a quando non è stata inserita in una raccolta.

Molto probabilmente nel corso degli ultimi decenni è stata ceduta/sostituita da tanti che hanno voluto migliorarne le condizioni, quindi per i tanti era solamente non appetibile, ma non 'non collezionabile'.

Al momento riposa nella mia collezione.

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Scusate :offtopic:

In questa discussione avevo posto una domanda che non ha avuto nessuna risposta:

 

Cita

Una domanda/curiosità: ho letto che sono state coniate a lungo anche dopo il 1791, si è a conoscenza di "quanto" più a lungo? grazie

 

Magari posso averla qui una risposta una volta che ci saranno tanti che leggono e collezionano questa tipologia, grazie ancora.

Modificato da nikita_
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Buongiorno e Buona Pasqua a tutti i frequentatori del forum.

Ho letto gli interventi, tutte opinioni rispettabili ed esposte con cortesia, ma personalmente ho un'altra visione del collezionismo. Non necessariamente la mia visione è quella corretta, questo è il bello della passione numismatica che in questo modo riesce ad essere alla portata di tutte le tasche. Però, visti gli interventi precedenti, non posso non mostrarvi quella che ritengo la moneta più significativa della mia collezione.

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Si tratta di un umilissima petachina di Genova, emessa tra il 1443 ed il 1447 durante il dogato di Raffaele Adorno, per qualcuno da ritenersi una moneta "non collezionabile". E' vero, dal punto di vista economico è da considerarsi come una classica monetina da ciotola, inoltre con una scarsa qualità estetica. Si tratta della classica moneta piccola, destinata alle piccole transazioni ed alle tasche delle persone comuni. Per me invece ha un grande valore affettivo, perché mi era stata regalata quando avevo circa 7/8 anni ed ero già appassionato di storia. Era stata ritrovata da un parente, nel corso di lavori edili di ristrutturazione di un vecchio edificio, quale pezzo di metallo dall'aspetto curioso ma di nessun valore economico. Sono riuscito a classificarla solamente parecchi anni dopo e da quel momento ha assunto anche un valore quale documento storico. Grazie alla professoressa Travaini, la tipologia di moneta ed il luogo dl ritrovamento erano stati segnalati per gli studi legati alla circolazione monetaria. Il valore quale documento di questa moneta ai miei occhi è stato ulteriormente valorizzato quando ho letto da qualche parte che negli anni successivi alla morte di Filippo Maria Visconti ed alle vicissitudini legate al successivo avvento di Francesco Sforza al Ducato di Milano, il sopravvenuto disordine monetario aveva portato all'ingresso massiccio nei territori lombardi di moneta piccola sopravvalutata, tra le tipologie più diffuse era citata anche la petachina di Genova. Ed ecco che la monetina brutta e frammentaria, ritrovata in modo avventuroso e salvata per caso dalla discarica, si è trasformata in un documento storico: una metamorfosi  da brutto anatroccolo a cigno.

In conclusione, senza polemica, mi sento di affermare ancora una volta che la numismatica è per tutti, dai collezionisti di monete in Euro, a quelli che acquistano solo monete in slab, in metallo prezioso ed in conservazione non inferiore allo spl. Personalmente, mi ritengo soprattutto un cultore della storia, per me le monete non sono altro che uno stimolo per approfondire questioni storiche. Tutti possiamo apprezzare le grandi monete, le vediamo nei grandi convegni numismatici e nelle aste numismatiche importanti, ma queste restano alla portata degli appassionati dotati di consistenti risorse economiche da destinare al collezionismo. Ma il bello della numismatica è che c'è posto per tutti, si può sognare anche con le monete da ciotola. Anzi, se devo essere sincero, mi emoziona di più frugare nelle ciotole che partecipare alle aste online e girare tra i banchi dei convegni.

Buona numismatica a tutti

 

Federico

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18 ore fa, Fondamentale dice:

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NON Collezionabile? Non offendiamo, per favore...

Salve a tutti,

sono una Piastra Napoletana del 1791, conosciuta comunemente come "Soli Reduci" e sono nata, in questa forma, alla fine del XVIII secolo, mi hanno messo in circolazione e sono passata di mano in mano in cambio di cose utili per gli uomini di quel tempo; poi uno di questi uomini ha deciso di mettermi al collo, o al collo della propria donna e mi ha fatto un buco.
Dopo, sono stata data ai figli e dimenticata in cassetto, o forse sono stata rubata insieme ad altri monili, non lo so, ma l'unica cosa certa è che sono passata ad altre persone che mi hanno avuta, ma solo per un periodo limitato.
Passano i decenni e i Re. I nuovi regnanti del Nord Italia, alla ricerca di oro e argento Borbonico, non mi hanno presa e sono rimasta in segreto custodita da un ragazzo che pensava che io fossi un gioiello.

Poi sono passata nelle mani di chi, per necessità economiche, avrebbe potuto vendermi come argento o fondermi per fare dell'argenteria o semplicemente dei lingotti, ma non lo ho ha fatto! L'ho scampata in un periodo di grandi ristrettezze, dove anche le monete più più belle di me non ce l'hanno fatta.


Non so come ma dopo la Seconda Guerra Mondiale sono finita in un mercatino e sono stata notata da un collezionista di monete che, nonostante tutto, mi ha ritenuta interessante. 
Dopo vari anni dalla morte del collezionista, che mi ha amata a modo suo, il figlio consegnò l'intera collezione del padre dove mi trovavo anche io ad una Casa d'Aste che opera in quella che tutti chiamano "Internet".
Un siciliano mi ha notata e mi ha voluta con se.
L'ultimo viaggio, per adesso, l'ho fatto con un corriere, non senza rischi, che mi ha portato a casa di Alberto.
E pensare che qualche trombone, che vede la realtà solo con il filtro dei soldi, mi definirebbe con tono definitivo, "NON COLLEZIONABILE".

 

Un Saluto a tutti e soprattutto al mio amico @giuseppe ballauri che ha creato questa splendida rubrica.

Alberto

 

 

Cara Moneta,

rassegnati, NON sei collezionabile. Riposa in pace ben adagiata su un soffice strato di velluto rosso.

 

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32 minuti fa, Oppiano dice:

Cara Moneta,

rassegnati, NON sei collezionabile. Riposa in pace ben adagiata su un soffice strato di velluto rosso.

 

 

Ah beh... la questione va riposizionata sul racconto, nel rispetto di questa discussione.

La moneta si è raccontata e, grazie ai rischi che ha corso (tra cui, quello di essere fusa, anche a causa della sua imperfezione), oggi LEI si reputa collezionabile per chi capisce queste cose (non per tutti).

Ad un amico, durante la cena di Natale, davanti un vassoio con delle Piastre e un paio di bicchierini di whisky, ho fatto conoscere alcuni aspetti della Numismatica proprio soffermandoci sulla Soli Reduci in questione.

È stato argomento di una piacevole conversazione che una moneta in SPL non avrebbe generato. Questa è vita, convivialità, rispetto per la storia... questo quello che può regalare la numismatica... non ha prezzo.

L'errore imperdonabile di questo mio facile racconto sta nella pretesa che tutti, anche i sommi detentori del sapere numismatico, possano capirla.

 

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19 minuti fa, Fondamentale dice:

Ah beh... la questione va riposizionata sul racconto, nel rispetto di questa discussione.

La moneta si è raccontata e, grazie ai rischi che ha corso (tra cui, quello di essere fusa, anche a causa della sua imperfezione), oggi LEI si reputa collezionabile per chi capisce queste cose (non per tutti).

Ad un amico, durante la cena di Natale, davanti un vassoio con delle Piastre e un paio di bicchierini di whisky, ho fatto conoscere alcuni aspetti della Numismatica proprio soffermandoci sulla Soli Reduci in questione.

È stato argomento di una piacevole conversazione che una moneta in SPL non avrebbe generato. Questa è vita, convivialità, rispetto per la storia... questo quello che può regalare la numismatica... non ha prezzo.

L'errore imperdonabile di questo mio facile racconto sta nella pretesa che tutti, anche i sommi detentori del sapere numismatico, possano capirla.

 

 

Purtroppo, Cara Moneta, NON sei collezionabile. 


Inviato
12 ore fa, nikita_ dice:

Cos'è di preciso una moneta 'non collezionabile' ?

Il mio incontro con le monete risale a più di 40 anni fa. La storia del mio avviamento alla numismatica l'ho già raccontata varie volte. Qui vorrei solo ricordare che la prima moneta che mi ha affascinato fu un umile 10 centesimi del 1893 di Umberto I. Era (ed è tuttora perchè l'ho conservata) in una conservazione pessima, ma forse fu proprio questo a far scattare la molla...

Punto a favore delle monete in pessima conservazione.

Attualmente l'unica mia collezione riguarda le monete di una zecca dove anche i migliori esemplari sono piuttosto brutti. Ma quale gioia trovarne uno, anche bruttissimo, ma che mi manca...

Secondo punto a favore delle monete in pessima conservazione.

Quindi credo che ogni moneta sia collezionabile. E quando si trova un esemplare migliore si rimette in gioco quello più brutto che potrà fare felice un altro collezionista alle prime armi.

Arka

Diligite iustitiam

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Non capisco per quale motivo la Cara Moneta del post #121 abbia voluto (ma -forse- non se ne è resa conto, ovvero, è stata indotta senza esserne resa conto) “rovinare” la bella storia della propria esistenza e delle relative vicissitudini con un’affermazione “fuori luogo”, del tipo:

E pensare che qualche trombone, che vede la realtà solo con il filtro dei soldi, mi definirebbe con tono definitivo, "NON COLLEZIONABILE".

Cara Moneta, non sei una moneta rara, hai molte Sorelle in giro, sul mercato, che sono lì pronte ad essere inserite in qualche Raccolta, nella speranza poi magari di essere reimmesse nel giro per acquistare ulteriore “luce” e protagonismo.

Del resto, anche Tu, Cara Moneta, hai dovuto subire questo meccanismo; sei stata acquistata forse perché costavi poco; magari, se il Tuo prezzo fosse stato di 600 Euro saresti ancora lì, insieme a tante altre Tue consimili.

Provocazione. Termine corretto per definire la Tua affermazione, Cara Moneta. Magari, se fossi in condizioni SPL non avresti chiuso la Tua storia in questo modo.

Cerchi di resistere, di sopravvivere in questo turbolento mondo “commerciale”.

Sappi che sei fortunata, Cara Moneta. Fortunata perché sei entrata in Casa Alberto che -sono certo- ti custodirà egregiamente, valorizzando la Tua storia.

Non te la prendere, Cara Moneta, la vita è fatta così, anche per un tondello.

NON sei collezionabile, ma potrai senz’altro svolgere il Tuo dovere, fare da volano, come ben evidenziato nel post precedente. Sarai utile sino a quando il “collezionista” di turno non troverà una tua simile in condizioni migliori; poi ti cederà mercanteggiando sul prezzo di vendita e Tu, mia Cara Moneta, rientrerai nel giro.

Non te la prendere, mia Cara Moneta, dai! Pensa che (forse) anche grazie a quei “tromboni” Tu sei ancora viva e protagonista delle pagine di questo Forum.

 


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Buona Pasqua a tutti gli amici del Forum,

a mio parere “NON COLLEZIONABILE” è un termine che non significa nulla. Ho visto in passato collezioni modeste dal B al qBB, raccolte da persone appassionate che erano soddisfatte di avere raccattato nei mercatini dei 50 Cent Impero martellati e li conservavano gelosamente, perchè per loro significavano qualcosa, erano il tramite per fare affiorare dei ricordi e li tenevano in scatole di scarpe perchè preferivano guardarle, toccarle e non inserirle in album o taschine. Ho visto anche “dei ricchi piangere” spendere in monete eccezionali l'equivalente di un mini alloggio e poi guardarle qualche volta, prenderle e portarle in una cassetta di sicurezza da dove non sono più emerse. Il collezionismo è tutto questo e bisogna rispettare ogni opinione. Quello che non è collezionabile per qualcuno, lo è per altri. Basta la passione ed ogni moneta acquisterà una dignità ed una ragione per collezionarla. 

Pur apprezzando lo scambio di opinioni sul termine sopraesposto, dispiace un po' constatare che sia passato in secondo piano il bel racconto di Alberto @Fondamentale al quale vanno i miei complimenti,

Saluti a Tutti,

Beppe

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Scrivo raramente ormai qui, e ricordando come era partita la discussione “ la moneta racconta” iniziata dal nostro buon giuseppe ballauri, mi ricordo la motivazione della discussione che per una volta non parlava di conservazioni, di tecnica o di valori commerciali, ma di emozioni, storie, di quanto potesse la moneta andare oltre alla sua qualità, valore, rarità, ma permettesse anche di provocare sentimenti in molti appassionati.

E’ indubbiamente una “ numismatica romantica”, non tecnica e non commerciale, ma che ti permette di raccontare la moneta per quello che provoca in chi la possiede.

Per anni l’ho raccontata anche io qui sul forum la moneta emozionale,  poi è’ diventata anche un libro di storie numismatiche “ onde numismatiche” che è’ ancora on line che racconta una numismatica “ diversa per motivazioni e scopi “, non inferiore per me ad altre valide che giustamente possono esserci.

Mi auguro che possa continuare questa discussione che ho sempre trovato bellissima, grazie a Giuseppe e a tanti ottimi scrittori che ho riletto qui, buona numismatica a tutti comunque voi la intendiate !

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NON COLLEZIONABILE” e’ la citazione fatta dalla stessa Cara Moneta del post #121.

Il racconto descritto è bello, degno di essere letto e riletto, offrendo spunti interessanti sotto vari profili, non necessariamente legati al “tondello” in questione.

La chiosa -a mio avviso- lascia il tempo che trova assumendo connotati del tutto provocatori e poco consoni e coerenti rispetto alla vera storia che questa moneta può trasmettere. Del resto, l’Autore (ops, la Cara Moneta) ha enfatizzato questo aspetto utilizzando proprio le lettere maiuscole, sinonimo di urlare, peraltro non apprezzabile nel contesto.


Inviato

 

La persona che mi tiene in collezione da ormai tre generazioni, ricorda una storia che fino ad oggi sembrava una favola:

racconta che una mia lontana parente di Napoli si incontrò in vacanza a Creta due secoli fa con un mio avo di Atene. Fu un avventura breve ma ardente e si dice che il loro amore abbia avuto un frutto; ma purtroppo, anche per colpa delle vicissitudini storiche, si persero di vista. Vedendo adesso le foto postate da @Fondamentale non ho avuto dubbi che noi apparteniamo alla stessa stirpe!

Un fantastico regalo di Pasqua!

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Anche io ho una storia di “fori” da poter raccontare.

Non sono bella, sono forata per ben tre volte.

Nessuno mi ha considerata. Bruttina, direi! Avevo un prezzo base d’asta di 5 euro…. Che tristezza! Come nelle case di tolleranza di una volta a Torino…

Un bel giorno, un tizio, non badando al portafoglio, mi ha salvata, sborsando molto ma molto di più di quanto potessi immaginare; mi ha fatta uscire dal “giro”. Ora sono comoda, ben servita e riverita. Non mi manca nulla e faccio sempre quattro chiacchiere con una quarantina di altre mie Sorelle, alcune -devo dire- veramente ben messe, caspita! Chiacchieriamo del più e del meno, delle nostre avventure e disavventure e della fortuna che abbiamo avuto nel trovare il nostro nuovo “padrone”, che poi “padrone” non è; siamo noi a comandare, a farci belle per essere ammirate nella prossima occasione pubblica e fotografate.

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6 ore fa, ceolo dice:

Buongiorno e Buona Pasqua a tutti i frequentatori del forum.

Ho letto gli interventi, tutte opinioni rispettabili ed esposte con cortesia, ma personalmente ho un'altra visione del collezionismo. Non necessariamente la mia visione è quella corretta, questo è il bello della passione numismatica che in questo modo riesce ad essere alla portata di tutte le tasche. Però, visti gli interventi precedenti, non posso non mostrarvi quella che ritengo la moneta più significativa della mia collezione.

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Si tratta di un umilissima petachina di Genova, emessa tra il 1443 ed il 1447 durante il dogato di Raffaele Adorno, per qualcuno da ritenersi una moneta "non collezionabile". E' vero, dal punto di vista economico è da considerarsi come una classica monetina da ciotola, inoltre con una scarsa qualità estetica. Si tratta della classica moneta piccola, destinata alle piccole transazioni ed alle tasche delle persone comuni. Per me invece ha un grande valore affettivo, perché mi era stata regalata quando avevo circa 7/8 anni ed ero già appassionato di storia. Era stata ritrovata da un parente, nel corso di lavori edili di ristrutturazione di un vecchio edificio, quale pezzo di metallo dall'aspetto curioso ma di nessun valore economico. Sono riuscito a classificarla solamente parecchi anni dopo e da quel momento ha assunto anche un valore quale documento storico. Grazie alla professoressa Travaini, la tipologia di moneta ed il luogo dl ritrovamento erano stati segnalati per gli studi legati alla circolazione monetaria. Il valore quale documento di questa moneta ai miei occhi è stato ulteriormente valorizzato quando ho letto da qualche parte che negli anni successivi alla morte di Filippo Maria Visconti ed alle vicissitudini legate al successivo avvento di Francesco Sforza al Ducato di Milano, il sopravvenuto disordine monetario aveva portato all'ingresso massiccio nei territori lombardi di moneta piccola sopravvalutata, tra le tipologie più diffuse era citata anche la petachina di Genova. Ed ecco che la monetina brutta e frammentaria, ritrovata in modo avventuroso e salvata per caso dalla discarica, si è trasformata in un documento storico: una metamorfosi  da brutto anatroccolo a cigno.

In conclusione, senza polemica, mi sento di affermare ancora una volta che la numismatica è per tutti, dai collezionisti di monete in Euro, a quelli che acquistano solo monete in slab, in metallo prezioso ed in conservazione non inferiore allo spl. Personalmente, mi ritengo soprattutto un cultore della storia, per me le monete non sono altro che uno stimolo per approfondire questioni storiche. Tutti possiamo apprezzare le grandi monete, le vediamo nei grandi convegni numismatici e nelle aste numismatiche importanti, ma queste restano alla portata degli appassionati dotati di consistenti risorse economiche da destinare al collezionismo. Ma il bello della numismatica è che c'è posto per tutti, si può sognare anche con le monete da ciotola. Anzi, se devo essere sincero, mi emoziona di più frugare nelle ciotole che partecipare alle aste online e girare tra i banchi dei convegni.

Buona numismatica a tutti

 

Federico

 

Buona numismatica anche a te, volevo dirti un paio di cose circa la tua bella petachina per integrare la storia che hai raccontato.

Innanzitutto la sigla dello zecchiere è O e questo riduce il tempo di coniazione ai soli 4 giorni di gennaio 1447 in quanto Raffaele Adorno è stato deposto il 4 gennaio e sostituito  da Barnaba Adorno, che fu doge fino a fine mese di quello stesso gennaio e a sua volta sostituito da Giano Fregoso, lo zecchiere che si siglava con la lettera O fu in servizio dal 1447 al 1450. Potrebbe aver coniato quindi in quei 4 giorni o al massimo durante quel mese di gennaio così travagliato.

Inoltre volevo soffermarmi sulla forma di quella strana X, le altre petachine di Raffaele Adorno hanno la gambetta inferiore sinistra decisamente curva mentre la tua è dritta, ne ha viste altre due di quella forma, una su un'altra petachina che aveva la sigla dello zecchiere F - che era immediatamente precedente a O -, e l'altra su una moneta diversa dello stesso periodo.

Forse sono solo aneddoti curiosi ma credo valga la pena ricordarli.

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Ciao, sono RUBLO.

Non ho molto da raccontarvi anche perché è da una vita che mi spacco la schiena con questo duro lavoro…..!!

Non so molto di monetazione, figuriamoci se sono collezionabile o meno.

Prezzo base = 1 euro. Pensate un po’. Tutta la storia “dentro” di me venduta a 1 euro.

Un trombone (così si dice, mi sembra, dalle vostre parti) mi ha comprato lo stesso.

 

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Modificato da Oppiano
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23 minuti fa, Oppiano dice:

sono RUBLO.

Ciao RUBLO,

ho una notizia molto particolare per te, spero di non frastornarti.

Probabilmente sei stato adottato: dai documenti a mia conoscenza sei una Poltina, nome latino della famiglia Poltinnik. Sei un discendente dei "Copechi da 50", i rubli ti sono sempre stati vicino, ma con loro non hai legami stretti, anzi ti hanno sempre guardato dall'alto del loro valore.

Di strumenti a fiato non me ne intendo, ma ti assicuro che non devi preoccuparti: sei d'argento e pure collezionabilissimo, anche se non sei più fresco come una volta, hai una grande storia da raccontare.

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16 ore fa, dizzeta dice:

Buona numismatica anche a te, volevo dirti un paio di cose circa la tua bella petachina per integrare la storia che hai raccontato.

Innanzitutto la sigla dello zecchiere è O e questo riduce il tempo di coniazione ai soli 4 giorni di gennaio 1447 in quanto Raffaele Adorno è stato deposto il 4 gennaio e sostituito  da Barnaba Adorno, che fu doge fino a fine mese di quello stesso gennaio e a sua volta sostituito da Giano Fregoso, lo zecchiere che si siglava con la lettera O fu in servizio dal 1447 al 1450. Potrebbe aver coniato quindi in quei 4 giorni o al massimo durante quel mese di gennaio così travagliato.

Inoltre volevo soffermarmi sulla forma di quella strana X, le altre petachine di Raffaele Adorno hanno la gambetta inferiore sinistra decisamente curva mentre la tua è dritta, ne ha viste altre due di quella forma, una su un'altra petachina che aveva la sigla dello zecchiere F - che era immediatamente precedente a O -, e l'altra su una moneta diversa dello stesso periodo.

Forse sono solo aneddoti curiosi ma credo valga la pena ricordarli.

 

Grazie per le preziose informazioni. Le aggiungerò subito alla scheda della moneta. In numismatica non si smette mai di imparare.

Saluti 

Federico


  • 1 mese dopo...
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Il richiamo del Canada.

Già da molti anni eseguo ricerche approfondite su diversi paesi o gruppi di paesi che per vari motivi attirano la mia attenzione. Studio in modo più approfondito possibile la loro storia, la loro condizione attuale e le loro prospettive future, di solito con ricerche su internet - ad esempio le testimonianze di chi ci è nato o è andato a viverci - e leggendo uno o più libri sulla loro storia.

A metà dell'anno scorso toccò al Canada, un paese piccolo demograficamente ma di enormi dimensioni che mi attira per la sua posizione, i suoi giganteschi spazi selvaggi spopolati e per altri motivi più "tecnici". Tempo fa ho visto qualcosa che mi ha proprio folgorato. In una delle mie rarissime visioni della TV mi è capitato un curioso programma che racconta della costruzione di abitazioni private nelle sperdute foreste del Canada o degli USA. Ebbene, una di queste sembrava uscita dai sogni più sfrenati di un asociale come me: nel mezzo di un bosco remoto a decine di kilometri dalla più vicina località abitata i costruttori hanno aperto una piccola radura dove sono stati piazzati due containers, di quelli per il trasporto sulle navi da carico, affiancati paralleli a poca distanza uno dall'altro. Al di sopra hanno fissato una robusta piattaforma di legno un po' più larga della loro superficie, collegata a terra da una scala, sui cui poi è stata costruita una piccola baita. Insomma, il risultato finale è una specie di fortezza in mezzo al nulla della selva, autosufficiente per l'acqua e l'elettricità, inviolabile da bestie selvagge pericolose (o anche da umani luridi in vena di violazioni della privacy/sicurezza altrui, se si monta una scala retrattile). Che sogno ad occhi aperti! Mi vedevo seduto in sedia a sdraio sul cortiletto davanti all'ingresso a rilassarmi nel più totale silenzio, ad osservare il circondario dall'alto consapevole che niente e nessuno potrà mai disturbarmi in quel piccolo paradiso fuori dalla vista del mondo... anzi, fuori dal mondo.

Un sogno ingenuo? Sarà, ma mentre sono ancora immerso nella ricerca, la lettura, la visione, la comprensione di questo immenso paese (e ancora sogno la baita sui containers), una domenica decido di fare un giro a Milano al Cordusio, poi opto per un salto a "China Town" a comprare qualcosa nei market orientali che abbondano in quella zona. Per andarci dalla fermata della metropolitana della stazione di Milano Porta Garibaldi devo attraversare l'antistante piazza sopraelevata Gae Aulenti e prendere l'autobus che passa lì vicino.

Ma ecco, ora vengo al punto clamoroso. Mentre sto per scendere dalla piazza cosa ti trovo per terra poco prima delle scalinate? Un 25 cent canadese.

 

canada-25-cents-1991.jpg

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