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IGNORED

PANORAMA NUMISMATICO - novembre 2019


Risposte migliori

  • 2 settimane dopo...
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Buon pomeriggio

Ho letto con molto interesse l'articolo scritto da Fabrizio Leali: “1385: ANNO HORRIBILIS PER LA ZECCA VENEZIANA”.

L'autore, dopo una sommaria descrizione delle precarie situazioni economiche, politiche e sociali nelle quali versava in quell'epoca la “Serenissima”, concentra la sua attenzione sulle difficili condizioni che affliggevano la zecca.

La zecca di Venezia non era appaltata a terzi come spesso accadeva in altri Stati, ma veniva gestita in proprio attraverso specifiche magistrature; queste ultime, oltre ad occuparsi della coniazione delle monete, dovevano occuparsi anche delle politiche economiche dello Stato, delle sue politiche creditizie e della compravendita di metalli preziosi.

La figura più importante all'interno della zecca era il Massaro e questi doveva sovraintendere a tutte le funzioni che vi si svolgevano ed era obbligato, a sua volta, a risponderne ai magistrati competenti; con le iniziali del suo nome - in questo periodo - venivano quindi improntate le monete di maggior valore, così che fosse semplice, per i magistrati competenti, controllare il suo operato e, se del caso, intervenire per chiedergli conto di eventuali scorrettezze.

Non solo, grazie alle iniziali si può ricostruire la cronologia delle emissioni; dettaglio importante se consideriamo che le monete in quest'epoca non riportano la data di emissione, ma il nome del Doge regnante ed alcuni dogati potevano durare decenni.

Malauguratamente non tutti gli scritti degli archivi della Repubblica di Venezia sono arrivati a noi ed ancora oggi esistono incertezze sul numero ed il nome dei Massari che svolsero le loro funzioni nella zecca.

L'autore, grazie all'incrocio di vari testi e documenti, ricostruisce un periodo specifico della zecca, molto confuso, dove sembra che le sue collaudate e ordinarie dinamiche gestionali vengano drasticamente modificate; cambia il numero dei Massari, taluni vengono meglio identificati, includendo anche la durata del loro incarico, si scoprono talune malversazioni che mettono in cattiva luce tutta l'istituzione; è a mio avviso un bel lavoro che, pur limitato ad un dato periodo, offre agli appassionati di questa monetazione nuove chiavi di lettura e qualche incertezza in meno.

saluti

luciano

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15 ore fa, piergi00 dice:

Ancora in attesa di riceverlo

Idem. Ma ogni mese arriva con ritardo enorme, almeno a me. Qualche numero non l'ho mai ricevuto peraltro. Sinceramente, ho inviato una mail a PN manifestando la mia volontà di non rinnovare l'abbonamento nel 2020.

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Molto bello anche l’articolo di Gerard, fantastico poi il titolo che credo tutti ci segneremo : “ Opere d’arte tascabili : le monete ! “ 

Strepitoso !

Modificato da dabbene
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  • 4 settimane dopo...

L'articolo di Bettinetti e Milanese espone l'analisi tramite microscopia elettronica  e spettroscopia di una Dracma di Seleuco I.

Gli autori spiegano ,servendosi anche di immagini, il loro sistema di analisi al fine di conoscere i metalli di cui la moneta si compone. Tale sistema non invasivo si rivela molto utile ad individuare oggetti e monete falsi 

A tal proposito vi consiglio la lettura del libro di Claudio Botrè,che sicuramente gli autori di questa analisi conoscono,e s'intitola "Gocce di storia e metodi di indagine archeometrica"

odjob 

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Per le curiosità numismatiche, nell’articolo di Gianni Graziosi dal titolo “Stemma e insegne sulle monete Russe” l’autore traccia la storia dello stemma dell’aquila bicipite che da Ivan III il grande fino ad oggi, tranne durante il periodo comunista. L’articolo molto bello ed interessante si conclude con la foto di un 10 rubli del 2013, dove compare l’aquila bicipite di vecchio stile, fortunatamente mi sono state regalate delle monete Russe, dove dal 2016 è cambiata l’aquila bicipite, infatti ora è impressa quella con corone imperiali e scudo di San Giorgio caricato sul petto, che regge il globo crucigero e scettro.

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Bellissimo articolo che fa scoprire da dove la Russia abbia tratto il suo Stemma Nazionale.

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Il 28/12/2019 alle 18:49, legionario dice:

La copia di novembre è arrivata oggi!

Quindi per quella di dicembre c'è ancora tempo...

Ogni anno per il numero di dicembre ci sono problemi, l'anno scorso non mi arrivò proprio

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Il 29/12/2019 alle 23:03, 4mori dice:

Per le curiosità numismatiche, nell’articolo di Gianni Graziosi dal titolo “Stemma e insegne sulle monete Russe”

Mi piacerebbe leggere questo articolo

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Molto bello l'articolo di Fabrizio Leali sul 1385 "annus horribilis " per la Zecca di Venezia .

Leggendo l'articolo ci addentriamo nelle stanze della Zecca di Venezia e sembra di vedere l'operosità degli operai .

odjob 

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  • 3 settimane dopo...

Joel Gerard di Cogne(Aosta)bene ha fatto nell'articoletto commemorativo della nascita del Re numismatico a parlare del CNI e delle monete collezionate.

Poche righe ma intense che vale la pena leggere ed è giusto rimarcare alcuni concetti di Numismatica.

Salutoni

odjob

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