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Denario C. Renius


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Inviato (modificato)

Salve a tutti gli amici del forum. Sto cercando di dare una "spiegazione" ai miei denari, e vorrei raggiungere lo scopo di ricostruire, per quanto possibile, una "storia" del perchè determinati monetari hanno coniato in quel modo e in quelle forme (naturalmente tutto per uso personale o di amicizia). Per fortuna per me chiunque ha scritto un libro sulle monete ha avuto questa pensata e sto così facendo delle ricerche in rete nei pdf, nei libri e nei commenti alle aste per avere un minimo di partenza. Premesso questo, mi sono posto una domanda sul denario coniato da Caius Renius RRC 231/1 e ho trovato in linea di massima questo:

Nel 138 a.C. erano in carica i consoli  Publius Cornelius Scipio Nasica Serapio e Decimus Iunius Brutus Callaicus. Come magistrati monetali erano stati eletti Caius Renius, Gnaeus Gellius e Publius Aelius Paetus.

Per quanto riguarda questa coniazione mi riferisco solo a Caius Renius. È possibile identificare in Lanuvium (oggi Lanuvio) l'area di origine della Gens Renia grazie ad una epigrafe (CIL, X, 6493) che riporta il nome di C. Reni C. f. Laetus che qualche studioso ha identificato con il monetario stesso.

Altra nota a favore dell'origine della Gens in questo comune Laziale è il rovescio:

<< La Dea Giunone su biga di caproni vs dx; con diadema; tiene lo scettro e le redini con la mano sinistra, la frusta con la destra >>

Infatti in epoca antica (per noi) era molto diffusa e praticata in Lanuvium il culto di Giunone Caprotina e il rovescio servirebbe servito al monetario per ricordare l'area di origine della sua Famiglia.

Ho trovato questa frase poi: Crawford invece, pensa piuttosto che il rovescio sia un gioco di parole con il nomen Reno --> che vuol dire?

 

Ringrazio tutti per l'attenzione e chi ha creato discussioni prima della mia su questa moneta che riporto per correttezza:

 

 

RRC 231-1 N°2 (1).JPG

RRC 231-1 N°2 (2).JPG

Modificato da Ser. Broccolo
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Inviato

Allego la parte di Crawford

craw.PNG


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Inviato

Anche io conoscevo solo la versione di Crawford, non avevo mai approfondito ma mi sembra fantasiosa. Peraltro la parola reno (pelle di renna) non mi risulta, come PHN per pecora.

Cesare nel De Bello Gallico chiama la renna bos cervi figura, e in greco quella parola Crawford non so dove l’abbia trovata.

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Inviato
20 minuti fa, Scipio dice:

Anche io conoscevo solo la versione di Crawford, non avevo mai approfondito ma mi sembra fantasiosa. Peraltro la parola reno (pelle di renna) non mi risulta, come PHN per pecora.

Cesare nel De Bello Gallico chiama la renna bos cervi figura, e in greco quella parola Crawford non so dove l’abbia trovata.

Infatti stavo cercando di capire che cosa attribuiva a pecora, quindi sarebbe PHN (?). Poi che collegamento RENI con RENNA? Avrebbe senso solo nel linguaggio contemporaneo RENI - REINdeer o RENI - RENNA


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Questa è la nota del Grueber:

IMG_20191105_194311.jpg

 

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Inviato

Pure per Grueber PHV=sheep...

Mi sembra più convincente l’ipotesi Iuno Caprotina, i IIIviri AAAFF amavano i riferimenti ancestrali.

Certo, Crassipes ha anche messo un piedone sul suo denario?

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Inviato

Trovato...

http://perseus.uchicago.edu/cgi-bin/philologic/getobject.pl?c.66:2:91.LSJ

ma solo greco-inglese; sui dizionari greco-italiano o dà “rene” o non dá risultati ?

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Inviato (modificato)

Io sono un profano di greco e anche di latino ne so poco (ho fatto agraria al massimo so dire Triticum), quale può essere il collegamento ῥήν con Renius o Reni? Reni significa pecora o capra? Forse in qualche lingua italica? Comunque anche io propendo più per un ricordo delle origini in Lanuvium e il collegato culto di Juno Caprotina

Modificato da Ser. Broccolo

Supporter
Inviato

Crawford propende per un’allitterazione con il nome della gens: il termine (latino?) reno significherebbe pelle di renna (?) e PHV da dizionario inglese-greco antico significa pecora (che è un po’ diversa da una renna, e poi i greci le renne dove le vedevano?)

io peró un patrizio romano che mette una renna su un denario per richiamare il proprio gentilizio con una parola greca (che peraltro non significa renna) incomprensibile al popolo (oltre che a noi) non ce lo vedo 


Inviato (modificato)
23 minuti fa, Scipio dice:

Crawford propende per un’allitterazione con il nome della gens: il termine (latino?) reno significherebbe pelle di renna (?) e PHV da dizionario inglese-greco antico significa pecora (che è un po’ diversa da una renna, e poi i greci le renne dove le vedevano?)

io peró un patrizio romano che mette una renna su un denario per richiamare il proprio gentilizio con una parola greca (che peraltro non significa renna) incomprensibile al popolo (oltre che a noi) non ce lo vedo 

Ti ringrazio per avermi provato a spiegare come l'hai pensata te, e mi sembra ancora più forzata ?

Poi volendo dirla tutta, questi mammiferi hanno delle corna lunghe all'indietro, settate, con la punta ritorta all'insù, tipiche delle capre e simili (anche delle antilopi), mentre le renne hanno le corna a palco come i cervi e sono enormi. Come dici te a roma nel II secolo a.C. chi le vedeva le renne? Forse durante i Saturnalia un uomo barbuto vestito di rosso con delle renne portava i doni alla brava plebe... 

Modificato da Ser. Broccolo
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Inviato

 @Ser. Broccolo comunque il tuo denario è molto bello e ancor più bello è il tuo approccio. Il mio denario della Renia è invece sul pietoso andante, ma è stata la mia prima moneta repubblicana... quindi resta lì dov’è. I denari di questa serie sono caratterizzati da piccolo modulo, trovarne uno con il rovescio completo è molto molto difficile e quando si trovano i prezzi arrivano alle stelle.

Nel link segnalato in apertura vi consiglio di leggere l’intervento di @medusa da dove emerge l’immensa valenza di questa Giunone. Esiste indubbiamente un legame tra la Giunone Caprotina del 7 luglio e la Sospita Madre Regina del primo febbraio, così come esiste un legame tra le Nonae Caprotinae ed i Lupercalia. Questa divinità aveva una sfera di influenza estremamente ampia.

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Inviato
16 minuti fa, Rapax dice:

 @Ser. Broccolo comunque il tuo denario è molto bello e ancor più bello è il tuo approccio. Il mio denario della Renia è invece sul pietoso andante, ma è stata la mia prima moneta repubblicana... quindi resta lì dov’è. I denari di questa serie sono caratterizzati da piccolo modulo, trovarne uno con il rovescio completo è molto molto difficile e quando si trovano i prezzi arrivano alle stelle.

Nel link segnalato in apertura vi consiglio di leggere l’intervento di @medusa da dove emerge l’immensa valenza di questa Giunone. Esiste indubbiamente un legame tra la Giunone Caprotina del 7 luglio e la Sospita Madre Regina del primo febbraio, così come esiste un legame tra le Nonae Caprotinae ed i Lupercalia. Questa divinità aveva una sfera di influenza estremamente ampia.

Ti ringrazio per le parole e per il consiglio che seguirò e nei prossimi giorni approfondirò maggiormente 

Ne ho due di questa emissione, quest'altra è in conservazione un po' più bassa ma è stato un regalo di mio nonno e ci tengo anche di più

RRC 231-1  (1).JPG

RRC 231-1  (2).JPG

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