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Inviato (modificato)
Il 10/10/2019 alle 21:41, Litra68 dice:

Mi chiedo quante di queste monete giacciono in qualche vecchio cassetto, in qualche armadio, in qualche casa chiusa da anni.. È possibile che chi le ha non le mostri, oppure non sa cosa ha? 

Buongiorno Litra,

molti collezionisti non utilizzano gli strumenti di condivisione "moderni", altri non amano condividere. Più si sale con l'età , più è facile incontrare persone non "digitalizzate" e vista l'età media dei collezionisti... Personalmente immagino l'esistenza di  un numero discreto di monete non censite.

Saluti e buon we

Silver

Modificato da Silver70
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Inviato

Buongiorno, @Silver70, ottima e giusta osservazione, fatto salva la assoluta facoltà di condividere o no di ognuno è chiaramente un peccato che i nostri fratelli collezionisti più anziani e che non abbiano dimestichezza con gli strumenti attuali, non possano condividere ciò che hanno, confido nei loro familiari più giovani (se scatta la passione) che li aiutino in questo.

Ho ragione di pensare come te che grandi e piccole raccolte siano di sicuro interesse per tutti noi.. 

Saluti 

Alberto 

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Inviato
Il 26/10/2019 alle 08:41, Litra68 dice:

Buongiorno, @Silver70, ottima e giusta osservazione, fatto salva la assoluta facoltà di condividere o no di ognuno è chiaramente un peccato che i nostri fratelli collezionisti più anziani e che non abbiano dimestichezza con gli strumenti attuali, non possano condividere ciò che hanno, confido nei loro familiari più giovani (se scatta la passione) che li aiutino in questo.

Ho ragione di pensare come te che grandi e piccole raccolte siano di sicuro interesse per tutti noi.. 

Saluti 

Alberto 

Buongiorno Alberto,

hai ragione, è un vero peccato, è sempre bellissimo condividere le proprie passioni, questo forum che è cresciuto esponenzialmente ne è la prova concreta.

Se facciamo però un passo indietro, prima dell'era digitale, erano "silenti" una quantità di collezioni decisamente superiore, quindi non possiamo negare che la rete sotto questo aspetto ha migliorato tantissimo la possibilità di censire con maggiore precisione monete e medaglie. 

Nei prossimi anni è prevedibile che molte altre collezioni silenti vengano alla luce, mi riferisco alle collezioni che passeranno dai Nonni non digitalizzati ai figli o ai parenti che cercheranno di vendere.

Buona Domenica

Silver

 

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Inviato

Mi è capitato di frequente di incontrare collezionisti ( non solo di monete ) e con i quali avevo un ottimo rapporto e di non essere mai riuscito a vedere le loro collezioni ( neanche qualche loro pezzo ). Il collezionista molte volte è estremamente geloso delle proprie cose, è animato dalla brama del possesso e qualcuno è anche un po' paranoico: vive in simbiosi con l'oggetto collezionato, ha paura dei furti e quindi tende ad assumere un"basso profilo portandolo a non condividere con altri il proprio patrimonio storico e la propria esperienza. A prescindere dalle eventuali "psicopatologie", che nel collezionismo sono piuttosto frequenti, il fatto di non rendere pubblica la propria passione è una grave perdita per la comunità. Per fortuna ritengo che sia una minoranza. 

Il 26/10/2019 alle 08:19, Silver70 dice:

Più si sale con l'età , più è facile incontrare persone non "digitalizzate" e vista l'età media dei collezionisti... Personalmente immagino l'esistenza di  un numero discreto di monete non censite.

Anche questo è vero, però lo considero più una questione di mentalità che di "incapacità tecnologica": anche l'anziano può essere aiutato dagli amici, dai nipoti etc 

Infine esistono gli speculatori ( e questa è la categoria peggiore), quelli che ricercano il FDC a tutti i costi e li ripongono in una cassetta di sicurezza dalla quale non usciranno più per decenni. 

Per tutti questi motivi, sono convinto anch'io che esistano delle belle collezioni che non avremo mai il piacere di vedere... purtroppo.

Ciao Buona Domenica

Beppe


Inviato

C'è un conio Napoletano  che non sono mai riuscito a decifrare:

Il punzone  della moneta su cui è stato sovrainciso il dritto e il rovescio del Grano 1800.

E di cui si intravedono le lettere sottostanti.... Più piccole di qualsiasi altro Grano cavalli. 

 


Inviato
6 ore fa, Rocco68 dice:

C'è un conio Napoletano  che non sono mai riuscito a decifrare:

Il punzone  della moneta su cui è stato sovrainciso il dritto e il rovescio del Grano 1800.

E di cui si intravedono le lettere sottostanti.... Più piccole di qualsiasi altro Grano cavalli. 

 

Hai una foto in cui si veda?


Inviato (modificato)
17 minuti fa, Galenus dice:

Hai una foto in cui si veda?

 

IMG_20191027_161952.png

Modificato da Rocco68
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Inviato
11 ore fa, gcs dice:

Sono curioso di sapere cosa pensate a riguardo

Progetto per un nuovo Grano mai realizzato? 

E riutilizzo del conio madre. 

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Inviato

Buon pomeriggio Rocco secondo me la seconda ipotesi potrebbe essere più realistica.


Inviato
18 ore fa, Rocco68 dice:

 

IMG_20191027_161952.png

Tra l'altro le singole lettere corrispondono, come posizione, alle sovrastanti ed equivalenti lettere più grandi (il che vuol dire che i caratteri più piccoli sarebbero stati parecchio distanti tra di loro). Può darsi che si tentò di creare un nuovo conio per il grano post-restaurazione e che, per ragioni a noi ancora ignote (anche qui potrebbe essere dovuto alla necessità di coniare in fretta una moneta fondamentale per il piccolo commercio), si decise all'ultimo di utilizzare il precedente punzone (addirittura quello dei grani dal 1788 in poi) creando un conio "ibrido".

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Inviato (modificato)
18 ore fa, Galenus dice:

anche qui potrebbe essere dovuto alla necessità di coniare in fretta una moneta fondamentale per il piccolo commercio

Possibile che non si trovarono i conii dei precedenti Grani in zecca e dovettero creare un ibrido con ciò che era rimasto? 

Neppure di buon rame..... 

Infatti tutti gli 800 che conosciamo presentano difetti comuni:

Lesioni nel tondello, fondi corrosi, rilievi con schiacciature. 

... E poi l'utilizzo di quella V in UN e la mancanza del fiocco alla corona nel rovescio. 

Il 1790 Regia Corte è quasi simile... 

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Modificato da Rocco68
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  • Grazie 1

Inviato
6 ore fa, Rocco68 dice:

Possibile che non si trovarono i conii dei precedenti Grani in zecca e dovettero creare un ibrido con ciò che era rimasto? 

Neppure di buon rame..... 

 

Secondo me può essere andata proprio in questo modo. La situazione in zecca probabilmente fu di notevole caos e, in mancanza dei conii '97-'98 (e che fine avevano fatto, chi lo sa...), si trovarono solo quelli precedenti (anche il ritratto del sovrano, infatti, è quello giovanile) che furono utilizzati, peraltro su metallo di qualità tutt'altro che ottimale, "in emergenza". D'altro canto, la quantità di rame adoperato per il grano 1797-1800 fu molto esigua e, per così dire, "secondaria" forse, rispetto agli altri nominali (1,45 cantaia secondo quanto riportato da Pannuti) tanto che, dalle lettere di autorizzazione regia che ci ha descritto Pietro, si evince una volontà di impressione di grani in quanto "a costo zero" ...

Il tutto per la fortuna dei collezionisti ?

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Inviato (modificato)

Buongiorno a tutti, 

Inserirei  fra le rare e introvabili questo particolare Tarì del 1798. 

Ne condivido il dritto per farvi notare le differenze con un conio normale. 

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Modificato da Rocco68
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Inviato
5 ore fa, Rocco68 dice:

Buongiorno a tutti, 

Inserirei  fra le rare e introvabili questi particolari Tarì del 1798. 

Ne condivido il dritto per farvi notare le differenze con un conio normale. 

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@Rocco68 e a tutti gli utenti, che voi sappiate, questa effigie è presente su altri nominali? Grazie


Inviato
1 ora fa, Galenus dice:

@Rocco68 e a tutti gli utenti, che voi sappiate, questa effigie è presente su altri nominali? Grazie

Vidi per la prima volta questo Tarì su un articolo della Signora Luisa Mastroianni Bovi,  (il Tarì è presente nella Collezione Bovi). 

Ne descriveva la diversità dal tipo normale, fra cui il peso ridotto. 

Poi mi fu proposto questo che ho condiviso, un altro esemplare che varia per il conio sia al dritto che nel rovescio.... E un altro visto in una vecchia  discussione del forum. 

4 esemplari ad oggi. 

Non ho riscontrato questa effige su nessun altro nominale del Regno di Napoli. 

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Inviato

Ciao Rocco, posto il mio Tarì del 1798 che dovrebbe essere "normale" ( Magliocca n.284 ) ed in effetti il busto ed il profilo è diverso dal tuo ( come vedi è una moneta in buona conservazione ma deturpata dai soliti graffi  e conio stanco ). Ha anche la "P" sotto il busto poco definita. 

La tua moneta non è censita dal Magliocca, vero ? 

Ciao Beppe

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Inviato
1 ora fa, giuseppe ballauri dice:

La tua moneta non è censita dal Magliocca, vero ? 

Non è riportata. 


Inviato

Buongiorno, stavo facendo una piccola ricerca in rete, in particolare riguardo al 9 Cavalli Ferdinando IV 1804, notavo (se ho cercato correttamente) una certa latitanza. 

Nel Magliocca è riportato al 394 R5 al 395 R3   e poi la variante 395a R2. 

Avevo esultato di gioia trovandone uno abbastanza vissuto su un sito Spagnolo.. Solo che era un inserzione scaduta di 7 anni fa...

Farò una ricerca nel Forum per vedere quanti sono presenti nelle nostre collezioni. 

Saluti 

Alberto 

 


Inviato
2 ore fa, Litra68 dice:

quanti sono presenti nelle nostre collezioni. 

Condivido il mio 1804.

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  • Grazie 1

  • 4 mesi dopo...
Inviato
Il 16/10/2019 alle 06:05, Rocco68 dice:

Buongiorno Amici, 

Altra moneta che personalmente considero rara e introvabile :

Ferdinando IV 

Piastra 1805

Capelli lisci

Errore in legenda al rovescio:

HSIP

MAGLIOCCA 391/b

Rarità R4

Ad oggi, sono solamente tre gli esemplari conosciuti. 

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Ho scoperto che lo scambio di lettere all'interno della legenda in linguistica si chiama metàtesi, che a mio avviso potremmo adottare nel nostro mondo.

http://www.treccani.it/vocabolario/metatesi

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Inviato (modificato)
Il 22/3/2020 alle 18:01, demonetis dice:

Ho scoperto che lo scambio di lettere all'interno della legenda in linguistica si chiama metàtesi, che a mio avviso potremmo adottare nel nostro mondo.

http://www.treccani.it/vocabolario/metatesi

Grazie Demonetis, d'ora in poi userò questo termine per indicare questo tipo di errori. 

Mentre nella  Piastra 1816 INPANS, c'è stato un altro  errore.... Quello della sostituzione del punzone della F con la P 

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Modificato da Rocco68
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  • Grazie 1

Inviato

Buongiorno, ci ho pensato molto, se postarla o meno, credo rientri sicuramente tra le Rare di Ferdinando IV. Mi riferisco al 3 Cavalli 1790 SICI 

Purtroppo la moneta è ferma dal Venditore in attesa di essere spedita Covid19 permettendo. 

Le foto sono quelle del venditore, con molta acutezza d'occhio, che solo un Amico poteva avere, mi è stata segnalata sapendo il mio desiderio di averla anche se in bassissima conservazione. Poi non è un segreto che Amo le monete in qualsiasi conservazione, magari nel tempo l'accompagnero'(ma non sostituirò) con una in conservazione migliore. 

Saluti 

Alberto 

 

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  • 1 anno dopo...
Inviato

Buongiorno a tutti, mi perdonerete se rispolvero questa vecchia discussione, negli ultimi tempi ho cercato di aggiungere in collezione un ramino di Ferdinando IV che mi mancava, il Tornese 6 Cavalli 1788 capofila dei miei pezzi, di questo millesimo nel Magliocca sono riportati il SICI e le due varianti SICIL e SICILI, a me andava bene uno dei tre. ? 

Dopo estenuanti ricerche ne ho trovato uno che ho prontamente acquistato solo che purtroppo il venditore mi ha comunicato di non riuscire a trovare la moneta, scusandosi e restituendomi i soldi. Devo dire persona corretta e professionale. 

Credo di non fare torto a nessuno postando foto della moneta. 

Magliocca 330a variante SICIL 

Classificata NC. 

Sto continuando a cercarne uno, secondo voi l'effettivo grado di rarità andrebbe rivisto? 

Saluti 

Alberto 

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Inviato

Ciao @Litra68, secondo me è giusta l'attribuzione di rarità che il Magliocca le assegna.

Non è difficile trovare un Tornese del 1788 SICIL, difficile è trovarlo in conservazione superiore al BB. 

Ti aiuteremo a trovarne uno ?


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