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Collezioni Decadute ed Emergenti


giuseppe ballauri

Risposte migliori

Credo sia il contrario, cioè aumentando la base dei collezionisti, quindi la domanda di monete da collezione, è diventato più conveniente produrre falsi ad ogni livello che quindi sono anch'essi aumentati esponenzialmente...

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13 ore fa, Arka dice:

Sono un po' duretto, ma non capisco come l'aumento di falsi possa aumentare i collezionisti.

Che tempi...

Arka

Diligite iustitiam

Ovviamente l'aumento di falsi aumenta il volume di vendite e di acquisti, almeno nel breve, ma per quel che succede in seguito io non saprei pronunciarmi

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16 ore fa, Arka dice:

Sono un po' duretto, ma non capisco come l'aumento di falsi possa aumentare i collezionisti.

Che tempi...

Arka

Diligite iustitiam

Te lo spiego subito caro Arka

non vengono aumentati i falsi.

si immettono sul mercato monete belle, ben conservatr, accattivanti a prezzi - giarda un po’ - molto appetibili. Cominciano a circolare Agyrion, Tauromenion, e altri bellissimi bronzi di zecche ricercate in condizioni ottime e che non comandano prezzi da Abecassis. La gente e’ un po’ incredula ma poi vede che questo materiale viene venduto da primarie case tedesche ( soprattutto) e anche negozi on line comunque co un certo nome. Qualche collezionista ingolosito si lancia e li per li e’ felice . 

Puo’ mettere in collezione pezzi che prima doveva aspettare che arrivassero quelli della Virzi o della Strozzi per avere quella qualità e a che prezzi poi. 

Si va avsnti. Il collezionista tedesco - diligentissimo - mette in rete la sua raccolta. Pero’ niente male - altri  cominciano a sbavare e compulsano cataloghi per vedere se riescono a trovare monete simili e soprattutto a quei prezzi. 

Le fucine degli artisti siciliano producono a tutto spiano. Il matetiale viene offerto a chi fa grossi volumi e non ha problemi a venderle ( ottime le case tedesche). Il giro è innescato.

al culmine uno dprovveduto collezionista sicikiano decide di cedere la sua collezione di bronzi. E’ un gran misto di originali ( di gran  gusto) bronzi restaurati e - tante - patacche da lui comprate prr buone attraverso i grandi artisti siculi ( peccato non aver avuto i Maestri ‘firmanti’ anche qui).

il mercato delle patacche non potrebbe andare meglio.

noi poveri illusi continuiamo a segnalare ai varie Kuenker, busso, gorny etc. Qualche pezzo viene ritirato dopo lunghissimi scambi anche quando e’ palesemente falso. 

Il Forum svolge un’azione lodevolissima con esperti segugi che scovano e segnalano falsi a tutto spiano per la salvaguardia dei collezionisti ( una menzione particolare va a @skubydu tra inpiu’ attivi e preparati in questo ambito.

 

intanto al culmine di questa girandola il castello comincia s mostrare le prime crepe: il collezionista tedesco che aveva messo orgogliosamente tutto in rete e sveva comprato tutto o quasi tramite aste di nome scopre che gran parte della sua collezione è un ammasso di patacche ( inclusa ina Lopadousa che fieramente mi aveva sottoposto aspettandosi un elogio). Il 

poveretto cade in mezza depressione. Nelle aste qualcuno comincia a chiedersi perche bronzi rarissimi realizzano 1/10 degki analoghi esemplari ex Virzi ( questi si buoni). 

Si arriva allo stato attuale: tanto materiale fasullo - fomentato inizialmente dall’offerta degli artisti siculi piazzata molto intelligentemente) che continua a girare. Ormai è talmente tanto che risulterebbe difficile anche ritirarlo/ con realizzi sempre piu striminziti. Il msteriale buono e se pure di grande qualita’ con pedigrre illustre vola ( nac ha veduto una litra in bronzo a 12.000 solomla scorsa primavera) e i collezionisti meno accorti - vero parco buoi - ristagnano, qualcuno leccandosi ke ferite, sltri disgustati abbandonando, altri dopo attenta riflessione si spostano su materiale buono - meno

monete na sicure. Evoluzione prossima ?..

ecco adesso e’ piu’ chiaro come un’offera sapientemente piazzata e’ in grado di creare la propria domanda? Magari forse non di sostenerla a lungo ma certamente di svilupparla si con l’aiuto consapevole o meno di alcuni  operatori di mercato. 

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Iniziai a collezionare 40 anni fa. Ovviamente con il regno. Nel giro di pochi anni passai alle romane e greche. Ovviamente comprai qualche falso. Nel frattempo studiavo, partecipavo ai convegni, mi iscrissi a tre circoli, alla Società Italiana di Numismatica, parlavo con tutti i collezionisti, ascoltavo tutti i conoscitori della materia, partecipavo alle aste... I falsi li ho sempre visto, ne ho comprati all'inizio. Ma poi ho imparato a riconoscerli, a evitarli... I bronzi siciliani falsi c'erano anche all'epoca. Un mio amico collezionava proprio quelli e mi ricordo quanta fatica faceva per trovare un originale. Ora tutti sono diventati degli esperti, comprano da aste improvvisate, da privati di scarsa fiducia, sono sempre alla ricerca del colpo di fortuna. No, caro @numa numa , i falsi seguono il mercato, perché il mercato ha abbassato la guardia.

Arka

Diligite iustitiam

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57 minuti fa, Arka dice:

Iniziai a collezionare 40 anni fa. Ovviamente con il regno. Nel giro di pochi anni passai alle romane e greche. Ovviamente comprai qualche falso. Nel frattempo studiavo, partecipavo ai convegni, mi iscrissi a tre circoli, alla Società Italiana di Numismatica, parlavo con tutti i collezionisti, ascoltavo tutti i conoscitori della materia, partecipavo alle aste... I falsi li ho sempre visto, ne ho comprati all'inizio. Ma poi ho imparato a riconoscerli, a evitarli... I bronzi siciliani falsi c'erano anche all'epoca. Un mio amico collezionava proprio quelli e mi ricordo quanta fatica faceva per trovare un originale. Ora tutti sono diventati degli esperti, comprano da aste improvvisate, da privati di scarsa fiducia, sono sempre alla ricerca del colpo di fortuna. No, caro @numa numa , i falsi seguono il mercato, perché il mercato ha abbassato la guardia.

Arka

Diligite iustitiam

Scusa se ti contraddico ancora caro Arka. Non dubito assolutamente della tua esperienza ma vedi ho seguito e studiato questo ambito ( bronzi greci in particolare) da molti anni e andando molto indietro nel tempo.

di falsi abbiamo le prove che circolavano gia’ probabilmente nel XVIII secolo. 

Ho avuto la buona sorte di poter ammirare ( si fa per dire..) di prendere in mano i falsi dell’eccezionake raccolta della bank leu ( uno dei migliori insiemi del settore).

il problema non e’ se i falsi c’erano prima o dopo. I falsi ci sono ‘sempre’ stati. 

La questione che sfugge ai piu’ ( eccetto qualche osservatore particolarmente attento) probabilmente dovuto sl fatto che il fenomeno e’ molto recente è che negli ultimi 20 anni il volume dei falsi e’ enormemente aumentato e al contempo le tecniche di riproduzione si sono molto raffinate.

terzo elemento ( e tu dovresti conoscerlo bene) e’ che i grandi commercianti di una volta : Mildenberg, Strauss, Cahn, Roberto Russo, Sternberg, agivano come un vero e proprio baluardo ritirando e disincentivando la proliferazione eccessiva dei falsi nel mercato.

quarto e ultimo elemento: la pervasività e diffusione di internet che ha velocizzato enormemente gli scambi e soprattutto eliminato molti dei controlli che vi erano prima.

tutti questi elementi insieme hanno determinato ka situazione attuale che non permette ahime’ di concludere semplicemente che tanto i falsi ci sono sempre stati. E’ purtroppo un fenomeno che ha assunto proporzioni  ben diverse rispetto sl passato..

il collezionista accorto riesce a difendersi, quello comune certamente si trova molto piu’ esposto

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Alla fine diciamo la stessa cosa anche se in termini differenti. Manca la voglia di fare fatica e di dedicare tempo, molto tempo, per acquisire le competenze necessarie per far fronte ai falsi. Commercianti bravi e competenti ce ne sono, ma la marea di case d'asta nate negli ultimi anni è superiore alla loro possibilità di controllo. Comunque anche i collezionisti hanno le loro colpe, come ho scritto prima.

Arka

Diligite iustitiam

Modificato da Arka
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50 minuti fa, Arka dice:

Alla fine diciamo la stessa cosa anche se in termini differenti. Manca la voglia di fare fatica e di dedicare tempo, molto tempo, per acquisire le competenze necessarie per far fronte ai falsi. Commercianti bravi e competenti ce ne sono, ma la marea di case d'asta nate negli ultimi anni è superiore alla loro possibilità di controllo. Comunque anche i collezionisti hanno le loro colpe, come ho scritto prima.

Arka

Diligite iustitiam

Mah, io sulla “possibilità” non sono tanto convinto... secondo me è più una questione di “voglia” ..... 

premesso che un falso può scappare a tutti, ci sono venditori/aste presso i quali ne scappano molte.... immaginando che non sia problemi di capacità... resta solo La voglia di scartabellare i “sacri” testi per capire, prima di venderle...

basterebbe un po’ più di attenzione per evitare sorprese a chi in fiducia acquista..

skuby

 

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1 ora fa, skubydu dice:

Mah, io sulla “possibilità” non sono tanto convinto... secondo me è più una questione di “voglia” ..... 

premesso che un falso può scappare a tutti, ci sono venditori/aste presso i quali ne scappano molte.... immaginando che non sia problemi di capacità... resta solo La voglia di scartabellare i “sacri” testi per capire, prima di venderle...

basterebbe un po’ più di attenzione per evitare sorprese a chi in fiducia acquista..

skuby

 

Come non essere d’accordo.?

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Il 27/8/2019 alle 17:29, viganò dice:

VE III non credo decadrà mai: in un periodo neppure eccessivamente lungo, le monete raccontano tale e tanta storia politica (dall'epoca liberale, all'impero, alla guerra), dell'arte (dal liberty al littorio) ed economica che credo abbia pochi eguali nel mondo.

più che altro penso che sia insuperabile nel complesso, l'eleganza, l'arte e la fattura, cose che non hanno riscontri nemmeno oggi.

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Io ho 25 anni. Ho iniziato nel 2002 a 8 anni a collezionare le monetine euro dei vari stati. A 14 anni con i primi soldini (comunque molti poco) ho cominciato a prendere qualche moneta del regno, argenti e bronzi, senza mai fare grosse spese, mi accontentavo sempre anche di monete in MB. Ora sono un paio di anni che sono passato stabilmente alla cartamoneta italiana, e li sto facendo investimenti molto più consistenti rispetto al passato. Partendo da pezzi almeno in SPL. Credo tornando alla domanda iniziale che appunto la collezione di cartamoneta sia nata intorno agli anni 70 e dunque per questo è una collezione abbastanza in salute. Ho sfogliato cataloghi Degli anni 80-90 e ho visto prezzi molti più bassi rispetto ad oggi anche per banconote molto rare.Poi C’è stato un boom delle richieste appena subentrato l’euro. Dove anche per acquistare in Mb i prezzi erano molto alti. Oggi sto assistendo a cali di prezzi in conservazione basse mentre un aumento costante per i SUP e i FDS

Modificato da jaconico
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@skubydu La ''possibilita' '' riguardava i commercianti bravi e competenti, come quelli citati del passato, non tutti i commercianti, che possono anche essere competenti, ma non bravi o bravi, ma non competenti. Ma, ribadisco, la scelta sta a chi compra. Meditate gente, meditate...

Arka

Diligite iustitiam

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18 ore fa, claudiodruso dice:

più che altro penso che sia insuperabile nel complesso, l'eleganza, l'arte e la fattura, cose che non hanno riscontri nemmeno oggi.

Beauty lies in the eyes of the beholder

 

attenzione un amante delle greche potrebbe usare esattamente gli stessi termini per descrivere i prodotti degli incisori greci e magari ritenere le monete prodotte a macchina fredde e ripetitive...

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6 ore fa, Arka dice:

@skubydu La ''possibilita' '' riguardava i commercianti bravi e competenti, come quelli citati del passato, non tutti i commercianti, che possono anche essere competenti, ma non bravi o bravi, ma non competenti. Ma, ribadisco, la scelta sta a chi compra. Meditate gente, meditate...

Arka

Diligite iustitiam

Si, ma L offerta la fa chi vende....

meditate gente... meditate...

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Il 30/8/2019 alle 14:27, numa numa dice:

Beauty lies in the eyes of the beholder

 

attenzione un amante delle greche potrebbe usare esattamente gli stessi termini per descrivere i prodotti degli incisori greci e magari ritenere le monete prodotte a macchina fredde e ripetitive...

penso che siano due mondi diversi, il fascino delle monete antiche è proprio diverso per via della singolarità. ma il mio commento è riferito alle monete dell'era industriale con cui facevo il paragone.

io sono più attratto dalle antiche.

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Il 29/8/2019 alle 13:16, numa numa dice:

Si arriva allo stato attuale: tanto materiale fasullo - fomentato inizialmente dall’offerta degli artisti siculi piazzata molto intelligentemente) che continua a girare.

Ottime le spiegazioni fornite dai vari esperti su questo fenomeno deleterio. Quello che mi stupisce di più è il circolo vizioso: falsario di alto livello -> professionisti compiacenti -> collezionista sprovveduto o "furbetto"  ( compero a poco per poi rivendere a "tot volte" ad un altro collezionista danaroso e/o inesperto ). Considerato che la Legge ha le armi spuntate per colpire i falsari ( non scendo in particolari ma un falsario beccato in flagrante probabilmente eviterebbe non solo il carcere, ma anche una multa ) ed escluso che si possa agire sui "furbetti" o gli "scemotti", perchè esisteranno sempre, l'unico anello della catena che si può spezzare è quella dei professionisti compiacenti. Mi spiego meglio: ci sono delle professioni nelle quali la reputazione viaggia di pari passo con la competenza, anzi è il requisito essenziale per avere clienti ed essere stimati da loro. Una di queste Professioni è quella del Perito, che oltretutto ha una valenza giuridica importantissima. Sarebbe utile per tutti avere una "blacklist" dei professionisti/periti compiacenti o in malafede, ma per questioni legali, di privacy oppure semplicemente perchè la calunnia potrebbe colpire anche le persone oneste, è una via non percorribile. Però esiste un Albo vero? Quindi quando si verificano questi fatti inqualificabili, non sarebbe utile informare ( con tanto di prove ) questo Ordine ?

Per tornare al tema della discussione: dove posizioniamo l'interesse per la collezione di monete greco-romane, rispetto a qualche decennio fa ? In crescita - Stabile - In decremento ? 

Ciao a Tutti

  

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13 minuti fa, giuseppe ballauri dice:

...

Per tornare al tema della discussione: dove posizioniamo l'interesse per la collezione di monete greco-romane, rispetto a qualche decennio fa ? In crescita - Stabile - In decremento ? 

  

Dipende da cosa si intende per 'interesse', e 'qualche decennio' in questo campo rappresenta un'era geologica, erano tempi in cui non esisteva il commercio elettronico, e i collezionisti di monete greco-romane erano una frazione di quelli attuali.
Se vogliamo dare una risposta all'ingrosso questa non puo' che essere interesse in crescita, se intendi per interesse una crescita dei prezzi rivalutati ci sarebbe da fare uno studio o chiedere a chi ha un esperienza untradecennale in merito.

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Scusa se mi auto-cito, e comprendo che "interesse" non è una parola adeguata per esprimere il significato che vorrei avesse la discussione. Scrivevo: 

1- qual'è la Tipologia di collezione numismatica che, rispetto al passato, è invecchiata peggio?

2- qual'è quella che si è rivalutata di più, oppure ha aumentato il numero di collezionisti rispetto al passato ?

Il mio non è solo un discorso di (ri)valutazione economica, ma anche di interesse numismatico. Mi spiego meglio: quando ero giovane, la gran parte dei collezionisti considerava la la monetazione di Vitt. Em. III° come la”vera e sola raccolta di monete”, al momento attuale, è ancora così, oppure i nuovi/giovani collezionisti si stanno orientando diversamente ?

Concordo con Te che il commercio elettronico ha amplificato il numero dei collezionisti e l'offerta. Se nel 1970 i collezionisti erano 100 ora saranno mettiamo 300. Parlando però di percentuali si può fare una comparazione di come è cambiato l'interessamento collezionistico. Nel 1970, potrei azzardare, che la stragrande maggioranza collezionava "prevalentemente" monete del Regno ( in particolare Vitt.Em.III° ).  I principianti collezionavano anche la Repubblica, quelli più esperti anche le monete Savoia più antiche. Mio padre mi portava al Circolo Numismatico della mia città e raramente ho conosciuto collezionisti di monete greco-romane, bizantine o medioevali. La nostra era una piccola realtà piemontese e forse la tipologia di collezione si può anche spiegare così. Però sfogliando i Listini a prezzo fisso di quei tempi, la maggioranza delle monete era quella del Regno d'Italia ( è presumibile pensare che l'offerta era tanta perchè la richiesta era notevole ).  Mi piacerebbe sapere se in 50 anni i "gusti collezionistici" sono cambiati molto oppure no ( se per esempio il 5% dei collezionisti di monete greco-romane del 1970 -percentuale a caso -, siano diventati il 10% oppure il 3% . Logicamente con molta approssimazione, e soprattutto solo per valutare una "tendenza".

Ciao  

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41 minuti fa, carletto23 dice:

Dipende da cosa si intende per 'interesse', e 'qualche decennio' in questo campo rappresenta un'era geologica, erano tempi in cui non esisteva il commercio elettronico, e i collezionisti di monete greco-romane erano una frazione di quelli attuali.
Se vogliamo dare una risposta all'ingrosso questa non puo' che essere interesse in crescita, se intendi per interesse una crescita dei prezzi rivalutati ci sarebbe da fare uno studio o chiedere a chi ha un esperienza untradecennale in merito.

A sensazione - mancano in questo settore da sempre statistiche precise - il volume ( baso la ‘sensazione’ sul volume delle aste che offrono materiale antico) e’ cresciuto sicuramente.

 

per i prezzi occorre fare qualche distinguo e soprattutto conoscere un po’ l’evoluzione del settore in questi dove alcuni anni fa si e’ assistito ad una lievitazione dei prezzi a seguito di un personaggio particolare : lo sceicco che compravo tutto a qualunque prezzo. In seguito il mercato si e’ calmierato ma uktimamente si assiste ad una fortissima rivalutazione per i pezzi eccezionali ed un ‘buon mercato’ per tutti gli altri

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40 minuti fa, giuseppe ballauri dice:

Scusa se mi auto-cito, e comprendo che "interesse" non è una parola adeguata per esprimere il significato che vorrei avesse la discussione. Scrivevo: 

1- qual'è la Tipologia di collezione numismatica che, rispetto al passato, è invecchiata peggio?

2- qual'è quella che si è rivalutata di più, oppure ha aumentato il numero di collezionisti rispetto al passato ?

Il mio non è solo un discorso di (ri)valutazione economica, ma anche di interesse numismatico. Mi spiego meglio: quando ero giovane, la gran parte dei collezionisti considerava la la monetazione di Vitt. Em. III° come la”vera e sola raccolta di monete”, al momento attuale, è ancora così, oppure i nuovi/giovani collezionisti si stanno orientando diversamente ?

Concordo con Te che il commercio elettronico ha amplificato il numero dei collezionisti e l'offerta. Se nel 1970 i collezionisti erano 100 ora saranno mettiamo 300. Parlando però di percentuali si può fare una comparazione di come è cambiato l'interessamento collezionistico. Nel 1970, potrei azzardare, che la stragrande maggioranza collezionava "prevalentemente" monete del Regno ( in particolare Vitt.Em.III° ).  I principianti collezionavano anche la Repubblica, quelli più esperti anche le monete Savoia più antiche. Mio padre mi portava al Circolo Numismatico della mia città e raramente ho conosciuto collezionisti di monete greco-romane, bizantine o medioevali. La nostra era una piccola realtà piemontese e forse la tipologia di collezione si può anche spiegare così. Però sfogliando i Listini a prezzo fisso di quei tempi, la maggioranza delle monete era quella del Regno d'Italia ( è presumibile pensare che l'offerta era tanta perchè la richiesta era notevole ).  Mi piacerebbe sapere se in 50 anni i "gusti collezionistici" sono cambiati molto oppure no ( se per esempio il 5% dei collezionisti di monete greco-romane del 1970 -percentuale a caso -, siano diventati il 10% oppure il 3% . Logicamente con molta approssimazione, e soprattutto solo per valutare una "tendenza".

Ciao  

Non farei tanto riferimento a listini quanto alle vendite all’asta. Se esaminiamo i cataloghi degli ultimi 60 anni ( 1950-2010) non vi e’ dubbio che le romane e le greche erano in domanda molto maggiore rispetto slle monete del Regno. D’altra parte le antiche sono popolari e collezionate in tutto il mondo. Il Regno e’ un fenomeno prevalentemente dj interesse italico ...

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1 ora fa, numa numa dice:

Non farei tanto riferimento a listini quanto alle vendite all’asta. Se esaminiamo i cataloghi degli ultimi 60 anni ( 1950-2010) non vi e’ dubbio che le romane e le greche erano in domanda molto maggiore rispetto slle monete del Regno. D’altra parte le antiche sono popolari e collezionate in tutto il mondo. Il Regno e’ un fenomeno prevalentemente dj interesse italico ...

Sono daccordo, ma oltre il mercato a cui fanno riferimento, bisogna contare che il regno, o Vittorio Emanuele III,  ha un numero di anni di coniazione nettamente inferiore.

Sulle classiche si può variare su notevoli periodi o tipi di monetazione, quindi anche un maggiore numero di possibili collezionisti.

Dovremmo restringere il campo in ambito italiano, qui ultimamente il regno, come già una volta, la fa da padrone!

Calcoliamo comunque l'altalenanza del mercato, mi risulta che le classiche, visti i problemi legali che comportano, hanno ultimamente avuto una flessione... dopo una impennata dovuta alla facile reperibilità in rete e dopo diversi problemi legali dovuti ad incauti acquisti o come detto da delusioni di cattivi acquisti, questa tipologia è nuovamente scesa come preferenza..

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Supporter

Voglio aggiungere ancora una cosa..

Guardiamo le discussioni aperte sul forum in questi 15 anni

Romane imperiali circa 94000

Medioevali italiane più di 40000

Regno d'Italia 205372

Repubblica più di 45000

Napoli (due sicilie) 78000

Savoia antichi più di 33000

Anche se calcoliamo che molte discussioni sono futili ed inutili per il nostro discorso si può notare come il regno è nettamente in vantaggio rispetto alle altre categorie!!

Per me può essere un termine di paragone accettabile che rende l'idea della situazione..

 

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3 ore fa, giuseppe ballauri dice:

..... Mi piacerebbe sapere se in 50 anni i "gusti collezionistici" sono cambiati molto oppure no ( se per esempio il 5% dei collezionisti di monete greco-romane del 1970 -percentuale a caso -, siano diventati il 10% oppure il 3% .....

Ciao  

Mah non e' facile rispondere con una certa precisione; senza fare valutazioni del passato remoto, ora direi pero' che le percentuali di questo tipo, cioe' di collezionisti di monete greco-romane o antiche in genere, che si possono stimare, sono senz'altro piu' alte di quel 5%.

Forse una valutazione empirica ma di un certo valore puo' proprio essere quella, come detto piu' sopra, di conteggiare il numero di discussioni del forum nelle varie sezioni. Con questo calcolo si arriverebbe quindi a dare una risposta alle tue domande, e una percentuale attuale, o almeno degli ultimi anni, del 15-18%, che mi sembra ragionevole.
 

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11 ore fa, savoiardo dice:

Voglio aggiungere ancora una cosa..

Guardiamo le discussioni aperte sul forum in questi 15 anni

Romane imperiali circa 94000

Medioevali italiane più di 40000

Regno d'Italia 205372

Repubblica più di 45000

Napoli (due sicilie) 78000

Savoia antichi più di 33000

Anche se calcoliamo che molte discussioni sono futili ed inutili per il nostro discorso si può notare come il regno è nettamente in vantaggio rispetto alle altre categorie!!

Per me può essere un termine di paragone accettabile che rende l'idea della situazione..

 

Quindi la questione e’ che mercato/ambito che si intende guardare.

se la ns indagine è solo per il mercato italiano: probabilmente gli appassionati del Regno sono in maggioranza rispetto agli amanti del settire ‘Classico’

Se allarghiamo l’ambito a comprendere ‘tutto’ il mercato (worldwide), temo non ci sia confronto..?

Modificato da numa numa
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