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IGNORED

Moneta romana più piccola prodotta


Franco123

Risposte migliori

Nelle Rane è poi curioso il passo in cui si parla di "monete antiche e nuove" .... Delle monete antiche, che non erano già di falso conio, ma le migliori di tutte, come si sa, le uniche coniate a regola d'arte e provate giuste al suono, dovunque e presso gli Elleni e i barbari, noi non facciamo alcun uso, e invece usiamo queste brutte monete di bronzo, uscite appena ieri dalla zecca e pessime nel conio.

Atene, 405 a.C.

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Grazie Chievolan 

ricordavo bene allora la citazione de Le Rane :)

poco comprensibile per noi l’usanza di portare tali monetine in bocca !?!

tuttavia il numero e la diversità di questi frazionali pervenuti fino a noi ne testimonia senz’altro l’utilizzo piuttosto consistente che dovevano avere nelle transazioni e nell’economia dell’epoca. Monetine di 4/5mm di diametro e pesanti 1/10 di grammo venivano usate correntemente nella Grecia continentale...

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Si anche le medievali sono incredibilmente piccole, però le greche oltre che essere molto più vecchie sono artisticamente più elaborate quindi bisogna vedere oltre a farle piccole l'enorme sforzo per creare piccoli capolavori comunque @gigetto13 hai una moneta difficile da trovare in giro e tutto sommato una bella conservazione. Anche alcune piccole romane hanno un bel stile. Bisogna pensare a che mano precisa avevano e una gran vista oltre dote artistica

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13 ore fa, eliodoro dice:

Little Evil è un utente simpatico, e la discussione è interessante..direi di andare avanti..i normanni coniarono in Sicilia Delle monete leggerissime, le kharrubae, un lamonetiano ci ha scritto un bel libro, @Numi 62

Le medioevali sono monete ‘grosse’ invece le khartube sono piccolissime. Qualcuno ha modo di postarne una? Ve n’e Una con un ritratto minuscolo di un re normanno

e vi e’ anche un tari’ minuscolo - di Amalfi - che se la batte quasi con i frazionali greci ...

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23 minuti fa, numa numa dice:

Le medioevali sono monete ‘grosse’ invece le khartube sono piccolissime. Qualcuno ha modo di postarne una? Ve n’e Una con un ritratto minuscolo di un re normanno

e vi e’ anche un tari’ minuscolo - di Amalfi - che se la batte quasi con i frazionali greci ...

Ultimamente ne ho contate due:

 

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Bravo Eliodoro

Era proprio quella con il ritratto di Ruggero cui mi riferivo. Molto rara non censita nello Spahr etc perche apparsa successivamente a questi repertori. Ne esistono

pochissimi esemplari molto interessanti per il ritratto del sovrano ( l’unico rappresentato) 

la kharruba  e’ una frazione di dirhem

 

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6 ore fa, numa numa dice:

Grazie Chievolan 

ricordavo bene allora la citazione de Le Rane :)

poco comprensibile per noi l’usanza di portare tali monetine in bocca !?!

tuttavia il numero e la diversità di questi frazionali pervenuti fino a noi ne testimonia senz’altro l’utilizzo piuttosto consistente che dovevano avere nelle transazioni e nell’economia dell’epoca. Monetine di 4/5mm di diametro e pesanti 1/10 di grammo venivano usate correntemente nella Grecia continentale...

Sono d'accordo con quanto scritto da @numa numa: il numero così elevato di monete piccolissime dovrebbe significare una loro significativa importanza nell'economia dell'epoca. In Asia Minore, come già ricordato, sono stati trovati frazioni in elettro di 1/192 di statere lido-milese, pari a circa 0,09g! Circa 100 anni più tardi sono comparse anche monete d'argento dello stesso peso.

Il loro utilizzo doveva essere particolarmente difficoltoso eppure, già all'epoca della nascita della moneta, si avvertiva l'esigenza di avere monete di piccolissime dimensioni da destinare, suppongo, anche a transazioni di importo non troppo elevato. Al contrario di quanto si pensava soprattutto in passato, oggi non penso sia più possibile affermare che le monete fossero destinate esclusivamente a grandi transazioni. 

ps: non conoscevo tutte le altre monete citate in questa discussione! Molto interessanti ;)

Modificato da Matteo91
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Riguardo le normanne, le monete dal peso di o,20 -0,30g., Evidentemente servivano per il piccolissimo commercio. il dubbio che ho riguardo le monete di peso bassissimo è sempre lo stesso, avevano valore fiduciario o andavano a peso? Sostanzialmente erano monete scomodissime..per le greche cosa si sa?

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4 ore fa, Matteo91 dice:

Sono d'accordo con quanto scritto da @numa numa: il numero così elevato di monete piccolissime dovrebbe significare una loro significativa importanza nell'economia dell'epoca. In Asia Minore, come già ricordato, sono stati trovati frazioni in elettro di 1/192 di statere lido-milese, pari a circa 0,09g! Circa 100 anni più tardi sono comparse anche monete d'argento dello stesso peso.

Il loro utilizzo doveva essere particolarmente difficoltoso eppure, già all'epoca della nascita della moneta, si avvertiva l'esigenza di avere monete di piccolissime dimensioni da destinare, suppongo, anche a transazioni di importo non troppo elevato. Al contrario di quanto si pensava soprattutto in passato, oggi non penso sia più possibile affermare che le monete fossero destinate esclusivamente a grandi transazioni. 

ps: non conoscevo tutte le altre monete citate in questa discussione! Molto interessanti ;)

Se rientro a casa in tempo posto le foto?

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3 ore fa, eliodoro dice:

Riguardo le normanne, le monete dal peso di o,20 -0,30g., Evidentemente servivano per il piccolissimo commercio. il dubbio che ho riguardo le monete di peso bassissimo è sempre lo stesso, avevano valore fiduciario o andavano a peso? Sostanzialmente erano monete scomodissime..per le greche cosa si sa?

Per i frazionali greci in argento: elettro/ oro senz’altro non circolazione fiduciaria bensi parametrica sul valore della frazione. Di circolazione fiduciaria di puo’ parlare forse per il bronzo ma anche lì i pareri sono assai discordi in merito 

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Ma nel tempo si è mai trovato un ripostiglio di sole monete piccolissime? Io inizialmente avevo pensato a monete che servivano per portare molte monete a grosse distanze specialmente se si parla di monete in bronzo e si vuole portare molti soldi con se diventa molto faticoso per via del peso e per la poca facilità di nascondere. Invece con gli oboli o monete più piccole si può nascondere facilmente

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I ritrovamenti di denari veneziani o veronesi sono abbastanza frequenti, in qualche caso anche migliaia di pezzi. E sono monete da 0,20 - 0,30 grammi.

Arka

Diligite iustitiam

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21 minuti fa, eliodoro dice:

Alcuni anni fa parlavamo di altro rarissimo emiobolo di phistelia, del peso pressoché identico a quello postato da potrà..

 

Le monetine postate sono ‘giganti ‘ rispetto a quelle che abbiamo

menzionato.. chiedere a @Matteo91 che e’ un esperto in questo campo e vi puo’ postare degli esempi :) 

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Salve! @Arkaquindi per le medievali forse come teoria non è tanto strana il fatto di usare metalli come oro ed argento piccoli in sostituzione di grosse monete in metallo meno pregiato? Per via forse che le monete in mistura o rame per arrivare a quel valore monetario lo spazio ed il peso si sarebbe alzato cosa che magari una persona che a quel epoca viaggiava molto o a piedi o a cavallo lo spazio era importante come per il peso, cosa diversa per le greche e forse per le romane forse è per questo che non ho mai sentito di vasi ripostiglio di oboli o frazioni più piccole

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Supporter

Ciao

per quel che mi ricordo la moneta più piccola greca era L'hemitetartemarion  mezzo tetartemorion di circa 0,09 gr, sinceramente non ne ho mai visti, quello che si vede normalmente sono i tetartemori di circa 0,18 gr per circa mm 6, e ne circolavano parecchi, per quanto riguarda come li trasportavano ne abbiamo discusso al nostro circolo, e dubito molto che li tenessero in bocca, visto le loro dimensioni e il riflesso incodizionato di deglutire la saliva e di parlare con il primo che passa, poi immaginiamoci uno che compra un'oggetto e riceve di resto una piccola moneta tirata fuori fresca fresca dalla bocca, voi la rimettereste in bocca? da notare poi la pregevole fattura,  e fascino che che hanno queste piccoline. Vi posto le foto di alcuni miei tetartemorio pesi dai 0,15  ai 0,21 con diametri dai 4,68 a 6,34 mm

Silvio

TARTARUGA D088.jpg

TARTARUGA R089.jpg

TATER 1 D 096.jpg

TATER 1 R097.jpg

TATER 3 d212.jpg

TATER 3 r213.jpg

TATER 4 d214.jpg

TATER 4 r215.jpg

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Se le fonti letterarie parlano dell'usanza di tenere le monete in bocca, allora una verità ci deve essere in questo. D'altronde non conoscevano i microbi e non sospettavano il pericolo di certe usanze.

Arka

Diligite iustitiam

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5 ore fa, numa numa dice:

Le monetine postate sono ‘giganti ‘ rispetto a quelle che abbiamo

menzionato.. chiedere a @Matteo91 che e’ un esperto in questo campo e vi puo’ postare degli esempi :) 

Esperto é un parolone! Anzi, purtroppo nell’ultimo anno gli studi numismatici si sono decisamente arenati...

Comunque, a casa ho un hemitetartemorion di 0,08g (in argento, non in elettro...). Cerco di farci una foto sul palmo della mano vicino ad altre monete per dare un’idea delle sue dimensioni :)

 

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Supporter
20 minuti fa, Arka dice:

Se le fonti letterarie parlano dell'usanza di tenere le monete in bocca, allora una verità ci deve essere in questo. D'altronde non conoscevano i microbi e non sospettavano il pericolo di certe usanze.

Arka

Diligite iustitiam

Ciao

non è solo un fattore di microbi il fatto sta nel tenere una cosa in bocca e non inghiottirla, nei primi momenti sapendo cosa hai in bocca lo fai, poi col passare del tempo te ne dimentichi e inizi a inghiottire la saliva, è un fenomeno fisiologico e non sempre voluto, tenere una cosa in bocca stimola la produzione di saliva. In 43 anni di lavoro ne ho visto e sentito di tutti i colori. Poi ci poteva essere alcuni che le tenevano in bocca ma penso non sia stata la prassi.

Silvio

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