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Risposte migliori

Inviato

Sulla numerazione delle banconote del regno, credevo di essere abbastanza ferrato; oggi mi sono sorti dei dubbi sulla banconota del titolo. Questa banconota è stata stampata in 24.000.000 di esemplari divise tra IPS di Roma (22.800.000) e Alfieri & Lacroix di Milano (1.200.000). Per Roma la numerazione va da A21 a M30 e per Milano da N30 a Z30. La mia banconota è R28... come la catalogo? Roma o Milano? Per la R andrebbe a Milano, mentre per il numero andrebbe a Roma. Dove sbaglio? Grazie.


Inviato

Ciao, la numerazione dei prefissi segue la logica A1, B1, C1... Z1, poi A2... Z2 ecc. Quindi il prefisso R28 appartiene all'intervallo A21-M30, IPS Roma.

  • Grazie 1

Inviato

Non tornano i conti... le cifre sulle banconote sono 6, per cui al 999.999 si cambia lettera. Stando alla numerazione, come l'hai esposta, solo con il primo giro, circa, si coprirebbero i 22.800.000 pezzi. Non sto criticando quello che dici, solo non mi tornano i conti. 


Inviato
23 minuti fa, prtgzn dice:

Non tornano i conti... le cifre sulle banconote sono 6, per cui al 999.999 si cambia lettera. Stando alla numerazione, come l'hai esposta, solo con il primo giro, circa, si coprirebbero i 22.800.000 pezzi. Non sto criticando quello che dici, solo non mi tornano i conti. 

Ottima osservazione, ora capisco il senso della tua perplessità sul prefisso. Sono piuttosto certo della numerazione che ti ho detto: la cosa è anche confermata dal fatto che la produzione presso IPS Roma termina con il prefisso M30 e riprende presso Alfieri & Lacroix da N30.

Può darsi che i numeri di serie non siano tutti consecutivi? Voglio dire, potrebbero aver saltato delle serie? Chiedo conferma o smentita ad altri più competenti di me...

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Inviato
1 ora fa, wstefano dice:

Ciao, contano solo 5 delle 6 cifre per ogni combinazione alfanumerica. Da 000001 a 100000. In questo modo infatti per esempio tornano i conti per le 1200000 di Milano da n30 a z30. 

https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-BI/15

In effetti, l'ultima cifra a sinistra del numero di serie, quella delle centinaia di migliaia, è sempre 0!

Ma allora, perché usare 6 cifre? ? Questa è una curiosità, non ci avevo mai fatto caso. Grazie a entrambi per l'informazione!

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Inviato

I biglietti stampati a Milano sono SOLO della serie 30, da N a Z. Nel dettaglio:

N30 - O30 - P30 - Q30 - R30 - S30 - T30 - U30 - V30 - X30 - Y30 - Z30

Dodici serie da 100.000 biglietti l'una, pari a 1.200.000 biglietti, come da catalogo

http://www.cartamonetaitaliana.com/museo-banconote-catalogo/banca-ditalia-regno-ditalia/100-lire-barbetti-modificato-fascio-n-16-22.html

Di conseguenza, il biglietto R28 è stato stampato a Roma.

petronius :)

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Inviato (modificato)

Resta da capire come mai, nelle emissioni da 50, 100, 500 e 1000 lire Barbetti nuovo tipo (senza matrice) abbiano utilizzato 6 cifre al numero di serie anziché 5. Il decreto 7 dicembre 1942, che descrive le modifiche alle 50 e 100 lire matrice (che avevano numeri di serie a 4 cifre) non fa cenno alla cosa... Il discorso vale anche per le Barbetti nuovo tipo della Repubblica Sociale. Unica eccezione le 1000 lire senza matrice dal 1921 al 1932.

Con l'introduzione delle Capranesi si torna al numero di serie a 4 cifre. Forse, viste le circostanze incerte dovute alla guerra, avevano previsto l'eventualità di doverne stampare a quintali???

Modificato da Orodicarta

Inviato

Con il D.M. 7 dicembre 1942, il numero di biglietti per ogni serie passa da 10.000 a 100.000, di qui la necessità di utilizzare almeno 5 cifre, che per un motivo che ignoro, si decise di portare a 6, facendole precedere da uno zero.

Mentre in precedenza si arrivava a numeri di serie altissimi (V1275 per le 100 lire Capranesi dell'8.10.1943, che mantengono i 10.000 pezzi per serie), a un certo punto si decise di ridurre il numero di quest'ultime a favore del numero di biglietti per ogni serie.

Perché questa decisione? Non si poteva continuare come prima? I motivi, in verità non li conosco, ma secondo me si è trattato di una questione prettamente tecnica. E' sicuramente vero che con l'entrata in guerra aumenta la produzione del circolante, al punto che si devono riesumare le matrici Barbetti per soddisfare le richieste, ma alla fine si potevano stampare quanti biglietti si volevano anche col vecchio sistema, come fanno fede le emissioni Capranesi che continuano ad avere 10.000 biglietti per serie...la sostanza non sarebbe cambiata.

petronius :) 

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