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Risposte migliori

Inviato

Salve a tutti, questa mattina ero intento a godermi la mia misera collezione di sesterzi, quando ho notato che questa moneta di Domiziano aveva tante palline verdi nel contorno.
Controllando con una lente 10x, ho notato che dove è uscito (cancro del bronzo?) il materiale, la moneta si è addirittura "aperta", lasciandomi pensare che sia totalmente compromessa (quasi come ad esplodere?)
Cosa mi consigliate di fare?

La moneta l'ho acquistata in un asta internazionale appena 3 mesi fa e si presentava cosi (allegato 1)

Consigli?
Grazie a tutti in anticipo!

Immagine.png

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Inviato (modificato)

Buonasera, mi spiace per il sesterzio e immagino che si debba fare qualcosa. Ma ritengo che prima di pensare a un qualsiasi tipo di intervento, occorra il parere di un esperto (che certo non sono io) e per questo chiederei al nostro @Illyricum65 di darci una mano, ringraziandolo sin d'ora.

Hirpini

Modificato da Hirpini
  • Mi piace 1

Inviato

Anche a me sembra cancro del bronzo....che brutta sorpresa, posso immaginare la tua reazione ?

In attesa di consigli professionali, puoi metterla in acqua demineralizzata, male non le farà e magari si disciolgono i sali nefasti.

Un saluto

 

  • Mi piace 1

Inviato

bisogna trattare con alcool e benzotriazolo ,

tienila lontano da altre monete in bronzo

  • Mi piace 1

Inviato
5 ore fa, Hirpini dice:

Buonasera, mi spiace per il sesterzio e immagino che si debba fare qualcosa. Ma ritengo che prima di pensare a un qualsiasi tipo di intervento, occorra il parere di un esperto (che certo non sono io) e per questo chiederei al nostro @Illyricum65 di darci una mano, ringraziandolo sin d'ora.

Hirpini

Assolutamente sì, come già detto da altri sembra proprio cancro del bronzo. Unica opzione: trattamento con Benzotriazolo. E successivo monitoraggio (e in caso di recidiva ripetizione del trattamento).

Ciao

Illyricum

;)

  • Mi piace 2
  • Grazie 1

Inviato

grazie a tutti!
Un ultima domanda, dove posso acquistare il Benzotriazolo?
Come devo procedere? Abbiamo una guida?


Inviato

Mi scuserà @Rommel88 se spezzo per un attimo il discorso, ma vorrei ringraziare il nostro @Illyricum65 per l'ennesimo tempestivo intervento.

Vi restituisco la linea

HIRPINI

  • Grazie 1

Supporter
Inviato
3 ore fa, rommel88 dice:

grazie a tutti!
Un ultima domanda, dove posso acquistare il Benzotriazolo?
Come devo procedere? Abbiamo una guida?

Con una veloce ricerca su internet lo puoi trovare anche a prezzi modici, ti danno anche le precauzioni e le percentuali di dosaggio..

  • Mi piace 1

Inviato
9 minuti fa, savoiardo dice:

Con una veloce ricerca su internet lo puoi trovare anche a prezzi modici, ti danno anche le precauzioni e le percentuali di dosaggio..

Sì, di solito presso negozi specializzati in restauro. Fai attenzione, documentati su dosi e procedure, evita di aspirare i vapori della soluzione (cancerogeno).

Se compi una ricerca trovi anche notizie nel Forum stesso.

Ciao

Illyricum

  • Mi piace 1

Inviato

grazie mille di nuovo a tutti!!


Inviato

 se procedi da solo usa le protezioni :

mascherina, guanti , occhiali , meglio procedere in un ambiente ventilato


Inviato (modificato)

Ho dei seri dubbi che il trattamento casalingo con BZT risolverà il problema...che da come si presenta sbollerà completamente il contorno della moneta, e probabilmente anche parti del (sic !) volto imperiale.

Mi sembra una moneta con concrezioni già "cancerose" sia sul dritto che sul rovescio. Il BZT funziona poco su monete che presentano agglomerati di carbonati/ossidi/miscele di altri sali di rameosi (o con altri metalli)  come sembrano essere tutti quei rilievi/incrostazioni sul fronte e sul retro della moneta. Sul retro di fronte alla divinità seduta ci sono queste incrostazioni cosi come sono presenti sotto al mento e nella zona del collo del Domiziano.

Verifica durante il trattamento se noti cambiamenti colore nelle zone corrose e sulla superficie. Zone biancastre o polverina bianca che si forma sono indice di una fase avanzata di corrosione.

Eventualmente sarà necessario altre forme di "lotta chimica".....molto meno tossica e più "green" del BZT.

Per il BZT valgono chiaramente tutte le raccomandazioni fatte dagli altri utenti del forum ! Maneggiare con cautela, guanti e calma..all'aperto.

 

Modificato da moneta66

Inviato
14 minuti fa, moneta66 dice:

Ho dei seri dubbi che il trattamento casalingo con BZT risolverà il problema...che da come si presenta sbollerà completamente il contorno della moneta, e probabilmente anche parti del (sic !) volto imperiale.

Mi sembra una moneta con concrezioni già "cancerose" sia sul dritto che sul rovescio. Il BZT funziona poco su monete che presentano agglomerati di carbonati/ossidi/miscele di altri sali di rameosi (o con altri metalli)  come sembrano essere tutti quei rilievi/incrostazioni sul fronte e sul retro della moneta. Sul retro di fronte alla divinità seduta ci sono queste incrostazioni cosi come sono presenti sotto al mento e nella zona del collo del Domiziano.

Verifica durante il trattamento se noti cambiamenti colore nelle zone corrose e sulla superficie. Zone biancastre o polverina bianca che si forma sono indice di una fase avanzata di corrosione.

Eventualmente sarà necessario altre forme di "lotta chimica".....molto meno tossica e più "green" del BZT.

Per il BZT valgono chiaramente tutte le raccomandazioni fatte dagli altri utenti del forum ! Maneggiare con cautela, guanti e calma..all'aperto.

 

Senza alcuna intenzione polemica ma a tutt'oggi non mi risultano procedimenti green per combattere il cancro del bronzo. Esistono diverse pubblicazioni, anche a carattere scientifico, che confermano il benzotriazolo come unico ed efficace inibitore della corrosione. 

E' vero che alcune condizioni rendono più complessi gli interventi e più frequenti le recidive e la moneta in oggetto presenta le caratteristiche peggiori. L'intervento potrebbe essere doloroso (perdita di alcuni rilievi) e non può prescindere da un'accurata pulizia ma l'inibizione finale, da quanto mi risulta, (sia per esperienza personale che in base alla bibliografia) può essere garantita solo dal benzotriazolo.

un saluto

Mario


Inviato (modificato)

Tutt'altro che polemico..la chimica inorganica dei sali di rame è la chimica inorganica dei sali di rame. Esistono una serie di inibitori a struttura benzotriazolica e non, per impedire la corrosione del rame e delle sue leghe, che sono molto ma molto meno tossici del BZT. Intanto in una caso come la moneta postata...se l'intervento non è fatto sotto vuoto avrà poca efficacia. (per questo dicevo casalingo, intendendo una trattamento no spinto sottovuoto e senza essiccazione dopo il trattamento.)

1 ora fa, mariov60 dice:

Senza alcuna intenzione polemica ma a tutt'oggi non mi risultano procedimenti green per combattere il cancro del bronzo. Esistono diverse pubblicazioni, anche a carattere scientifico, che confermano il benzotriazolo come unico ed efficace inibitore della corrosione. 

E' vero che alcune condizioni rendono più complessi gli interventi e più frequenti le recidive e la moneta in oggetto presenta le caratteristiche peggiori. L'intervento potrebbe essere doloroso (perdita di alcuni rilievi)...

Che cosa intende per perdita di alcuni rilievi....che parti di moneta corrosa o compromessa vadano perse ? Si questo è forse possibile, ma sono zone di lega/metallo oramai compromesse o corrose che potranno nel futuro attivarsi in forme di corrosione attiva distruttiva.

Comunque per mia esperienza personale tra una reazione RedOx in soluzione acquosa  ed un trattamento in alcool o solventi con BZT preferisco la prima. Utilizzo il BZT in casi più specifici e con patine da conservare. Nel caso specifico poi la patina esterna di carbonati o sali di rame stabili è completamente assente e dal colore della moneta credo che sia completamente ossidata a cuprite con zone di altri sali ...sicuramente carbonati o cloruri basici, di rame ma anche di altri metalli che hanno attivato la corrosione. In quelle zone dure e coriacee....il BZT è completamente inefficace, senza vuoto.

La moneta è stata sicuramente pulita poco..o male prima della vendita e comunque sono difetti che a me non sono sfuggiti, diciamo una sintomatologia "classica"...di potenziale corrosione latente.

Infatti l'eliminazione della recidiva è secondo me l' obiettivo e lo scopo del cercare il metodo più adatto e più "green", e utilizzare alcune sostanze, come il BZT in altri casi, ma non in questo.

Appena ho tempo faccio una lista di inibitori di corrosione validi, non cosi nocivi o tossici come il BZT, con un costo ed una reperibilità simile.

Modificato da moneta66

Inviato

@moneta66 

Resta inteso che per avere un'efficace azione di inibizione da parte del benzotriazolo le zone interessate dai fenomeni corrosivi devono essere, come frequentemente accennato, perfettamente pulite ed esposte. Aree di corrosione coperte da altri prodotti ossidativi (a volte con l'aspetto di veri e propri rigonfiamenti) saranno difficilmente gestibili con il benzotriazolo anche se in sottovuoto... per questo accennavo alla dolorosa rinuncia ad alcuni rilievi (del resto già compromessi come giustamente affermi anche tu): per la necessità di rimuovere meccanicamente e/o chimicamente tutto ciò che maschera e protegge la base della corrosione.

Per dare sostanza a quanto accennavo sopra (vedi bibliografia) allego un file pdf che presenta il confronto sperimentale in campo archeologico fra diversi inibitori di corrosione ed il benzotriazolo (che risulta sempre preferibile efficacia e per le minori interazioni negative su aspetto e colore)

scaricabile scorrendo verso il basso questa pagina: https://www.researchgate.net/publication/237119852_A_Corrosion_Inhibitor_Test_for_Copper-Based_Artifacts

Cu_inhibitors_Studies.pdf

ed invito a leggere gli estratti del convegno su "Conservazione e Restauro dei Beni Numismatici", Vicenza 2003, che potete trovare pubblicato nel Bollettino 44-45 edito dal Portale Numismatico dello Stato e che potete scaricare al seguente link: (articolo nel notiziario da pag. 275)

https://www.numismaticadellostato.it/web/pns/bollettino/a-stampa/serie-ordinaria?p_p_id=SerieOrdinaria_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_H9zY&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&p_p_col_id=column-1&p_p_col_count=2&_SerieOrdinaria_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_H9zY_actionName=bollettino&_SerieOrdinaria_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_H9zY_id=27&_SerieOrdinaria_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_H9zY_javax.portlet.action=invoke

Ovviamente sarò ben lieto di apprendere e provare i metodi a cui fai riferimento 

un saluto

Mario


Inviato

Ti ringrazio per la risposta documentale documentata.., conoscevo già l'articolo tecnico-scientifico allegato in pdf. ma non gli altri. Come si legge nell'articolo infatti la scelta dovrebbe sempre ricadere su composti poco tossici o nocivi. Per efficacia, le recidive con BZT hanno la stessa percentuale degli altri composti organici indicati. Alcuni, in particolare il BD e l' AMT hanno un profilo tossicologico nettamente migliore del BZT e funzionano egualmente bene. Allego i profili generali ECHA per comprendere le differenze. Sui metodi inorganici green bisogna spendere qualche parola di più, un post non è sufficiente. Sono di nuovo in partenza per lavoro, mi ripropongo entro breve di postare una serie di metodi "dolci green" pratici ed abbastanza efficaci nei casi di corrosioni incipienti o modeste. Con alcune variazioni sono altresi efficaci nei casi gravi (in quel caso con perdita di rilievi).

https://echa.europa.eu/it/brief-profile/-/briefprofile/100.002.177

https://echa.europa.eu/it/brief-profile/-/briefprofile/100.008.627

https://echa.europa.eu/it/brief-profile/-/briefprofile/100.017.345

  • Mi piace 1

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