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In altra discussione (fonti primarie dell'età classica) si è detto della cosiddetta 'Porta rosa', il monumento più importante e raro di una città greca della Magna Grecia, Elea, fondata in Campania da esuli Focei da Alalia. 

Quella città ci offre anche, però, un documento certamente meno eclatante ma archeologicamente di non secondaria importanza .

La città, costituita da un promontorio (ora insabbiato ma  proteso in antico  in alto  nel mare) che ne ospitava l'acropoli, aveva ai 2 lati, a livello mare, 2 quartieri ciascuno con un porto .

Il collegamento principale tra i 2 quartieri era una strada cittadina che risaliva in forte pendenza dal quartiere meridionale fino al crinale dell'acropoli per poi scollinare e ridiscenderne verso il secondo quartiere  .

Riportata alla luce negli importanti scavi di metà secolo scorso, questa strada presenta aree danneggiate da antichi fenomeni alluvionali che, però, ricoprendola, ne hanno conservata e protetta quasi intatta la gran parte . 

Il manufatto risulta oggi di notevole importanza (esempio pressochè unico in Italia) perchè ci restituisce l'originaria pavimentazione di epoca greca in pietre squadrate posate di taglio inclinate secondo la pendenza per agevolarne la salita : pavimentazione completa di cordolature laterali con canalette di scolo, briglie trasversali di irrigidimento con immorsature intermedie, il tutto in pietre squadrate .   

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Durante la fase di scavo

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da:

PARCO ARCHEOLOGICO E ANTIQUARIUM DI VELIA PROGETTO DI MUSEALIZZAZIONE DELL’ACROPOLI Relatore Prof. Pier Federico Caliari Autore Eufemia Guariglia  Anno Accademico 2010-2011

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La porta Rosa di Velia rappresenta un interessante esempio di uso dell'arco nell'architettura greca. In realtà non si tratta di una vera porta di accesso ma di un divisorio tra il quartiere nord e quello sud della città, una specie di barriera taglia fuoco creata per isolare le due aree cittadine. Qualora un aggressore fosse riuscito a crearsi un varco nelle mura difensive l'esercito velino avrebbe potuto ritirarsi e continuare a combattere nel quartiere ancora difendibile. Al di sopra di essa c'era un camminamento a servizio delle fortificazioni cittadine. Ecco una ricostruzione a cura della Soprintendenza Archeologica di Salerno.

velia.jpg

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Inviato (modificato)

Una curiosità: per volere dell'archeologo Mario Napoli che scoprì la Porta Rosa, la linea in antichi mattoni rossi di Velia demarca la parte superiore della Porta che fu ricostruita al momento della sua scoperta in modo da rendere individuabile la parte restaurata. 

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Modificato da King John
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