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Inviato

Ciao a tutti, mi è capitato di misurare il peso di alcuni spiccioli della serie imperiale e ho notato che alcuni hanno variazioni notevoli rispetto al peso legale, nell'ordine anche di 0,20-0,25 grammi in più o in meno. Incuriosito da questa cosa ho deciso di provare anche con le monete della repubblica, ma qui i risultati sono stati completamente diversi, solo un paio di 100 lire "sovrappeso", e neanche di tanto.

In particolare ho trovato un paio di 50 cent. 1939 pesanti 6,30 grammi e altri del 1940 da 5,78 laddove il peso ideale dovrebbe essere 6. Anche se stiamo parlando di metalli non preziosi, non è comunque strano che una moneta che dovrebbe pesare 6 grammi ne pesi 6,30? In fin dei conti per tondelli lavorati negli anni '30 una discrepanza di 0,3 grammi mi sembra elevata. Allora mi sono domandato quali fossero (e se ci fossero) i limiti di tolleranza entro i quali le monete, anche quelle di metallo vile, venivano considerate di peso legale? Su internet ho trovato solo una tabella relativa alle tolleranze di peso per le monete euro.

Grazie anticipatamente a chiunque interverrà nella discussione.


Inviato
41 minuti fa, Burkhard dice:

Allora mi sono domandato quali fossero (e se ci fossero) i limiti di tolleranza entro i quali le monete, anche quelle di metallo vile, venivano considerate di peso legale?

Se consulti questa vecchia discussione che ti linko troverai molti regi decreti monetari in cui fra le caratteristiche tecniche delle varie tipologie monetarie sono indicate anche le tolleranze ammesse.

Saluti

Simone

 


Inviato

Ti ringrazio moltissimo! Ho trovato questo: Regio decreto n° 606 del 20 aprile 1939, "Determinazione delle caratteristiche e dei contingenti delle monete in acmonital", pubblicato sulla GU del 26 aprile.

La tolleranza è indicata in 20 millesimi di grammo, cioè (nel caso dei 50 centesimi) sono da considerarsi di peso legale tutte le monete comprese nel range da 5,80 a 6,20 grammi di peso. Per i 20 centesimi il range è 3,80-4,20, per la lira è 7,80-8,20 e per le 2 lire 9,80-10,20.

Evidentemente qualcosa sfuggiva ai controlli...

GU 26 aprile 1939.png


  • 10 mesi dopo...
Inviato

Buona giornata a tutti.Direte meglio tardi che mai !

Volevo aprire una discussione e stavo cercando la sezione più opportuna e mi sono imbattuta in questa discussione.

Mi permetto di far osservare che 20 millesimi corrispondono a 2 centesimi,quindi, nel caso di un peso di 6 grammi,

la forbice va da 5,98 a 6,02 .Chiaro che la sostanza non cambia. La considerazione è "chi era predisposto a controllare queste tolleranze ?"

Ai giorni nostri che valore ha controllare il peso delle monete?

Un cordiale saluto da Gabriella.


Inviato
20 minuti fa, ACERBONI GABRIELLA dice:

Chiaro che la sostanza non cambia. La considerazione è "chi era predisposto a controllare queste tolleranze ?"

 

La sostanza non cambiava nel caso di monete di metallo non prezioso ma in caso di argento o addirittura oro ovviamente le cose cambiavano e non di poco.

Le tolleranze erano controllate da apposito personale presso la Regia Zecca.

Cita

Ai giorni nostri che valore ha controllare il peso delle monete?

Certamente. Pensa solo ai distributori automatici.

Inoltre oggi come ieri determinate caratteristiche tecniche e ponderali sono fondamentali nella lotta alle falsificazioni.

Saluti

Simone 


Inviato

Scusa Simone, non mi sono spiegata bene, intendevo dire che senso ha pesare le monete  di quel periodo per utilizzare

il dato  come  cosa importante nella determinazione dell'originalità?

Un cordiale saluto.

Gabriella


Inviato

Il peso è un dato fondamentale. Scostamenti significativi sono un campanello d'allarme, sopratutto (come è stato già detto da Simone) per le monete in metallo prezioso.

Chiedo scusa per aver confuso il millesimo con il centesimo di grammo, ma rileggendo il mio post #3 mi sono accorto che avevo scritto così perché, dopo aver pesato centinaia di esemplari di monete della serie imperiale in Acmonital, ho trovato quasi sempre scostamenti di almeno 0,5 o 0,10 grammi (in più o in meno) e quindi, evidentemente, qualcosa non torna. Forse la spiegazione più semplice è che, con la guerra alle porte, nel momento in cui si è passati a coniare le monete in lega autarchica non si è più prestato attenzione al peso dei tondelli. Può anche darsi che siano stati emessi provvedimenti di legge in tal senso che non sono riuscito a trovare in rete.


Inviato
2 ore fa, ACERBONI GABRIELLA dice:

Scusa Simone, non mi sono spiegata bene, intendevo dire che senso ha pesare le monete  di quel periodo per utilizzare

il dato  come  cosa importante nella determinazione dell'originalità?

Un cordiale saluto.

Gabriella

E' un dato tecnico fondamentale: sia allora che oggi la produzione e la spendita di moneta falsa è un reato.

Quasi tutti i falsi sono calanti (raramente eccedenti) nel peso. Se tu sei una collezionista saprai che la prima cosa che si fa per regolarsi se una moneta è buona o no si controlla lo scostamento di peso dai dati ufficiali tenendo conto della eventuale usura: nel 90% dei casi è un sistema infallibile.

Saluti

Simone


Inviato

Come ho già scritto nell'altra discussione, se venisse fatto uno studio statistico rigoroso sui pesi delle monete in metallo vile del regno, ne troveremmo delle belle. Pur non facendo mai nulla del genere, nel tempo ne ho viste spesso di tutti i colori su parecchie tipologie del regno, sin dai tempi di VE II. Sui metalli preziosi la tolleranza legale era ovviamente rispettata in modo rigoroso, sui metalli vili c'era molta meno attenzione.

Parlando nello specifico delle monete in acmonital coniate a cavallo tra gli anni '30 e '40 il discorso è ancor più valido: trattandosi di una lega mutevole, che nei primi anni era ancora legata al nichelio usato negli anni precedenti, anche i pesi sono molto variabili.

Ne consegue che per questo tipo di monete il peso non è un parametro certo per individuare esemplari falsi, come lo è invece quando si parla di oro o argento.

  • Mi piace 1

Inviato

Buonasera a tutti  il discorso affrontato è molto interessante visto anche lo scambio dì opinioni su questo tipo di monetazione del regno,in merito volevo dire che è possibile valutare differenza di peso anche sulla monetazione in Bronzital in quanto ci possono essere variazioni nella percentuale della lega rame-alluminio constatate dal fatto che ci sono delle monete definite in metallo biondo e altre più scure in conservazione fdc,suddetta lega modificata poi nel 1968 con l'aggiunta di nichelio per rendele più lucenti 


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