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IGNORED

Il vero autore delle monete coniate in Cina presso la zecca di Tientsin


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Inviato

Buon giorno a tutti,

non sono un appassionato di monete ma mi sono registrato perché desidero  far conoscere al mondo della numismatica il vero autore delle monete coniate in Cina presso la Zecca di Tientsin durante il regime dell'Imperatore Yuan Shin Kai; infatti queste monete vengono attribuite a Luigi Giorgi incisore presso la Zecca di Roma  ma effettivamente sono state incise da mio nonno Luigi Giorgi omonimo e vissuto nello stesso periodo che è stato dal 1911 al 1920 a Tientsin.

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Inviato
1 ora fa, simonesrt dice:

Cioè?

Cioe' ? .....non noti nulla di diverso ? non la vedi meglio ? la foto originale era messa in verticale e in piccolo formato .

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Inviato

Si scusate la foto l'ho inviata storta non sono molto esperto con computer , Giorgi Luigi è il primo a sinistra con il cappello e il sigaro in mano. Allego copia delle pagina del libro di BobbaCesare dove erroneamente vengono attribuite le medaglie a Evaristo Luigi Giorgi.

 

 

 

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Inviato
12 ore fa, Legio II Italica dice:

Cioe' ? .....non noti nulla di diverso ? non la vedi meglio ? la foto originale era messa in verticale e in piccolo formato .

Mi era sembrato che si ipotizzasse qualcosa di diverso. Ho frainteso ma non ho ucciso nessuno ?


Inviato

Oddio... In effetti riflettendoci appare piuttosto anomalo che in questo necrologio della RIN, 1912, p. 451 non si faccia alcun accenno alla "esperienza cinese" del capo della R. Zecca di Roma: non penso che ai tempi fosse così usuale ricoprire un simile incarico dall'altra parte del mondo...

(Senza contare che nel 1914 era già morto da due anni) 

Saluti

Simone

"LUIGI GIORGI
(Lucca, 1848 – Roma, 20 agosto 1912)
Nella notte dal 19 al 20 agosto u. s. alle ore 3 1/2, placidamente e serenamente, come tutta ideale e serena fu la sua produzione artistica, moriva il prof. cav. Raffaele Evaristo Luigi Giorgi, incisore capo della R. Zecca di Roma.
Scrivere dell’opera artistica compiuta dal prof. Giorgi nei suoi 64 anni di vita è compito quanto mai difficile.
Di Lui, come in una felice sintetica frase, disse innanzi alla salma l’ing. Battistoni, vice-direttore della R. Zecca, può ben scriversi: “ fu uomo che consumò l’esistenza nel costante lavoro e visse tutta la sua vita nell’amore dell’Arte ed in essa, con lungo ed assiduo studio, divenne vero maestro .
Nacque a Lucca nel 1848 e rimasto orfano fu collocato nella Pia Casa di Beneficenza. Da giovinetto lavorò in varie botteghe di orefici, non trascurando, per perfezionarsi, di frequentare l’Istituto di Belle Arti.
Dall’esempio del Farnesi, per puro diletto, cominciò ad incidere meravigliando coloro che vedevano i suoi lavori. Ebbe incoraggiamenti dal suo professore Sebastiano Onestini, romano, direttore dell’Istituto di Belle Arti di Lucca, pel quale portò sempre un vivo sentimento di riconoscenza.
Nella maturità si recò a dimorare a Firenze, dedicandosi specialmente all’arte della medaglia nella quale, superando gravi difficoltà, divenne artista pregevolissimo.
Noi non ci occupiamo della molteplice sua produzione artistica come orafo e cesellatore, ma solo di quella come incisore-medaglista. Forse non fu grande compositore e modellatore nel senso del nostro insigne Pistrucci e più modernamente del Chaplain, non ebbe la sua produzione la
grandiosità del concetto e la forte veridicità della forma del Roty, ma al contrario fu un ritrattista ed un bulinista eccelso.
Alcuni suoi ritratti, alcuni suoi lavori, fanno ricorrere la mente alla produzione gloriosa della nostra rinascenza, e perciò bene fu scritto di Lui che “ era uno di quegli artisti di cui bisogna ricercare la fisionomia caratteristica nell’età d’oro della Rinascenza italiana ,, e che “ la sua vita avrebbe
meritato in altri tempi di figurare tra quelle che Giorgio Vasari ha tramandato a noi. Come incisore di monete, oltre allo speciale e difficilissimo lavoro di ridurre e trasportare su acciaio i modelli delle nuove monete nazionali coniate dal 1908 in poi, lavoro che gli procurò l’affetto e la stima degli
illustri scultori Calandra, Bistolfi, Canonica e Boninsegna, che eseguirono i modelli, per il coscienzioso, fedelissimo e paziente lavoro di riproduzione; ci ha lasciato completamente sue, nei modelli e nell’incisione, le nuove lodate monete di argento e bronzo per la Somalia Italiana “ Rupie
e Bese.
Molti anni fa, cioè quando ancora lavorava nel suo studio in Firenze, attese anche alla modellazione di una nuova moneta di argento da L. che portò anche a compimento, ma che non venne poi attuata.
Come medaglista, la sua produzione fu quanto mai ricca e pregevole. Meritano speciale rilievo: La medaglia pel centenario dell’ Università di Bologna, ed il grande sigillo inciso per la stessa ricorrenza, finissimo lavoro di stile gotico, rievocante i 5 antichi sigilli di Bologna, la Dotta;
La medaglia per l’inaugurazione del monumento a Dante in Trento; La medaglia pel centenario di Torquato Tasso, modellata ed incisa per conto del Ministero della Pubblica Istruzione; La medaglia pel centenario di Benvenuto Cellini, quella per centenario di Giacomo Leopardi, quella per Quintino Sella, quella per Giuseppe Verdi, quelle per Vittorio Emanuele, Garibaldi e quella per la morte di Umberto I.
Di moderne: quella commemorativa della Battaglia di S. Fermo.
Ma oltre a ciò il Giorgi fu nella sua arte d’incisore-medaglista,un grande tecnico, una vera ed assoluta competenza.
Nella Zecca Romana nella quale diedero la loro eccelsa opera artisti di fama mondiale come i Cellini, i Molo, i Cormanno, gli Hamerani, i Mercandetti, i Cerbara, gli Speranza, ecc., il Giorgi fu un degno continuatore della grande tradizione e contribuì a mantenere alta la rinomanza del grande
Istituto nel quale, come in tutti coloro che lo conobbero, è vivo il rimpianto.
Onore a Lui!
G. C.
Solenni riuscirono i funerali, a cui erano rappresentati la Direzione Generale del Tesoro, il Comune di Roma, il Comune di Lucca, la Zecca, la Scuola dell’Arte della Medaglia, l’Istituto Italiano di Numismatica e molte Associazioni artistiche.
Il comm. Allocatelli, per l’Istituto di Numismatica pronunciò brevi ed efficaci parole di rimpianto, ricordando i meriti dell’uomo e dell’artista, che ha rinnovato nella zecca romana i fasti dei nostri sommi del Rinascimento."

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Inviato (modificato)

In un sito di numismatica cinese riportano poi informazioni simili a quelle riportate da @Alessandro Canossi:

"Three distinct types (and numerous varieties) of Yuan Shih Kai dollars were produced beginning in 1914, all designed by Giorgi. An undated type shows Yuan in a facing portrait, wearing a military uniform and feathered hat (Kann 642; KM Y322 type; also known in gold). A second type, dated 1914, shows a three quarters (partly turned) bust of Yuan, in uniform but without a hat (Kann 643; KM Pn32). The last and most diverse type, also dated 1914 and which became a standard circulating coin, had a profile bust of Yuan in uniform without a hat (Kann 645; Y329; also known in gold). The second portrait was engraved first and was intended to be the standard type for circulation. A 1917 article by Dr. Giuseppi Ros, "Coins of the Republic of China," explains why the portrait was changed: ¡°This dollar [Kann 643] was never put in circulation. The engraver, Mr. L. Giorgi, whose name appears near the right shoulder of Yuan Shih Kai's bust, had been granted a special audience by the late President in order to submit to him the first specimen struck of his new dollar. But on seeing the President, whose portrait the engraver had reproduced only from a photograph, the artist was inspired to produce something better. Permission was then asked and granted to begin a new die, when the following coin [Kann 645 with profile portrait] was produced."

Giorgi, the most famous engraver of Chinese coins, was an excellent artist and produced some beautiful coins during late Ch'ing and early Republican times. Almost everything we know about Giorgi comes from the Ros article published in the Royal Asiatic Society (Shanghai branch) Journal for 1917, and Eduard Kann's "Illustrated Catalogue of Chinese Coins", published in Hong Kong in 1954. Giorgi was born around 1880. Before coming to Tientsin, he had worked for the medallic firm, Stabilimento Stefano, in Milan, Italy. He was the Chief Engraver at the Tientsin Central Mint from 1910 to 1917, after which he returned to Italy. He was still living in retirement in Italy in 1953, according to Kann, who was probably corresponding with him. Our other source of information on Giorgi's career, are the Chinese coins which bear his signature, all of them rare patterns."

https://china-mint.info/forum/index.php?topic=292.45

 

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Inviato (modificato)
2 ore fa, Alessandro Canossi dice:

una pillola di documenti attestanti la presenza di Luigi Giorgi a Tientsin

 

Ti segnalo anche il seguente  volume ufficiale e relativa pagina 114. Magari ti può essere utile per successive ricerche.

Saluti

Simone

 

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Modificato da uzifox
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Inviato

Mi sembra di capire, Alessandro, che la erronea attribuzione artistica delle monete cinesi sia frutto di pura omonimia tra tuo nonno è il più famoso Evaristo Luigi. Non si può a quest’ultimo attribuire apparentemente alcuna colpa essendo morto prima del nonno . Semmai ora è giusto sottolineare e dare maggior risalto alla figura artistica del nonno stesso per i suoi bei lavori, tralasciando la diatriba Meucci/Bell che e’ frutto, questa si , di ingiustizie di allora perpetrate negli anni e poi in parte sanate . Per Johnson negli anni attorno al ‘10 cosa ha fatto il Giorgi “cinese”? Qualcuno riesce a desumerlo dai cataloghi di medaglistica ? 

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Inviato

Allego due foto:  la prima ritrae le maestranze della zecca di Tientsin con al centro Luigi Giorgi, unico europeo presente; la seconda è stata scattata nel laboratorio dove si intravede Luigi Giorgi intento a seguire il lavoro degli incisori.

 

 

 

 

                      

 

 

lavoranti zecca.jpg

in laboratorio.jpg

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