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Inviato

Buongiorno a tutti gli amici del forum, durante questi anomali giorni freddi di Maggio mi è arrivata questa moneta. Si tratta di una Virtus Augg di Costantino, coniata dalla zecca di Arles e con la caratteristica di essere tagliata quasi a metà, con il ritratto dell'imperatore e la raffigurazione del rovescio ugualmente ben visibili e apprezzabili. Chiedo aiuto a voi riguardo la classificazione della monetina. Personalmente sono per la Arles RIC VII 321 S, ma il dubbio rimane poiché purtroppo si nota la prima lettera del marchio di zecca. Sarà SCONST o PCONST? Aspetto cortesemente voi per l'ardua sentenza e ulteriori chiarimenti. 

Grazie e buona giornata a tutti! :D

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Inviato

Mi sono dimenticato l'altra parte della moneta...

Ecco a voi! :lol:_20190506_114228.thumb.JPG.af9ac081b1c34e6bb5bc1f208654657e.JPG

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Inviato

Buongiorno, credo che i folles di Arles RIC VII 321 S aprano la porta di campo su mura di 7 strati (l'ultimo è con archi e punto) sovrastati da 4 torrette, mentre il tuo "follis" ha mura di 6 strati, su cui svettano le torrette.

Inoltre all'esergo non riesco a leggere nessuna delle varianti descritte dal RIC 321-SEAR 16310 ("PCONST", "SCONST") ma solo un ..CONS.. preceduto nella fotografia da un qualcosa di evanescente e seguito probabilmente da una T.

(ciò non toglie che la zecca possa essere Arles, che Costantino nel 328 aveva ribattezzato "Constantina" in onore del figlio Costantino II )

Vorrei che tu stesso, tanto più esperto di me nella monetazione costantiniana, valutassi questi dubbi, esaminando l'esergo anche con luce radente, per leggere bene cosa preceda il segno di zecca e se il CONS sia realmente seguito da una T. Intanto sarebbe utile conoscere il diametro della moneta e il peso, dal quale potremmo desumere, sia pure con approssimazione, quello della moneta intera.

Ti saluto

Hirpini

 

 

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Inviato
1 ora fa, Hirpini dice:

Buongiorno, credo che i folles di Arles RIC VII 321 S aprano la porta di campo su mura di 7 strati (l'ultimo è con archi e punto) sovrastati da 4 torrette, mentre il tuo "follis" ha mura di 6 strati, su cui svettano le torrette.

Inoltre all'esergo non riesco a leggere nessuna delle varianti descritte dal RIC 321-SEAR 16310 ("PCONST", "SCONST") ma solo un ..CONS.. preceduto nella fotografia da un qualcosa di evanescente e seguito probabilmente da una T.

(ciò non toglie che la zecca possa essere Arles, che Costantino nel 328 aveva ribattezzato "Constantina" in onore del figlio Costantino II )

Vorrei che tu stesso, tanto più esperto di me nella monetazione costantiniana, valutassi questi dubbi, esaminando l'esergo anche con luce radente, per leggere bene cosa preceda il segno di zecca e se il CONS sia realmente seguito da una T. Intanto sarebbe utile conoscere il diametro della moneta e il peso, dal quale potremmo desumere, sia pure con approssimazione, quello della moneta intera.

Ti saluto

Hirpini

 

 

Ciao Hirpini, ti ringrazio per la risposta e grazie nuovamente per la correzione riguardo agli strati del campgate. La moneta misura circa 15 mm dal lato  rotto fino al bordo, mentre il peso è di circa 1,6 grammi. Dalla foto forse non si vede bene ma dal vivo la lettera T dopo il CONS si distingue bene, mentre per quanto riguarda la lettera mancante ho seguito il tuo consiglio ma purtroppo non si riesce a capire nemmeno con la luce radente. Quando tornerò a casa darò qualche sguardo al RIC VII, qualcosina anche nei NOT IN RIC. Ti aggiornerò per le ricerche Hirpini. ?

Buona giornata! :D


Inviato (modificato)

Buonasera,

Escluderei prima di tutto Costantino II e Costantino III, che pur avendo al diritto legende che terminano in ...CONSTANTINVS AVG, non hanno follis con la "porta di campo" al rovescio.

Per Costantino Magno invece:

escluderei Costantinopoli, che almeno per quanto ne so, avrebbe solo CONS all'esergo e una A o una B nel campo a sinistra, mentre la tua moneta ha ben evidenti un CONST all'esergo e una S nel campo.

Dovrei escludere Arles/Constantina, che ha S-F nel campo e qui ci troviamo, ma all'esergo dovrebbe avere PCONST oppure SCONST, il che non è.

A questo punto, mi troverei davanti a un bivio: o la tua moneta è un "inedito", o più semplicemente è successo che ancora più della T e della V di VIRTUS, all'esergo sia del tutto sparita per usura o per difetto di conio la P o la S che dovevano precedere CONST nelle coniazioni di Arles. In questo caso, considerato al diritto il capo di Costantino perlato e diademato e al rovescio la "porta di campo" a sei strati, dovremmo pensare unicamente al bronzetto che il RIC cataloga come "follis" al n. 321P e il SEAR, secondo me più giustamente, come "billon centenionalis", al n. 16310.

Oltre tutto, occupato con una P il vuoto che abbiamo davanti a CONST, il segno di zecca risulta perfettamente centrato rispetto al disegno della "porta di campo":

PCONST.thumb.jpg.15d056e4d3f79cbe603054a0365689af.jpg            

Concluderei quindi per RIC VII 321, P:

321p.jpg.111507cad7d7d5340a750503edbb829d.jpg

Saluti

Hirpini

 

Modificato da Hirpini
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Inviato
1 ora fa, Hirpini dice:

Buonasera,

Escluderei prima di tutto Costantino II e Costantino III, che pur avendo al diritto legende che terminano in ...CONSTANTINVS AVG, non hanno follis con la "porta di campo" al rovescio.

Per Costantino Magno invece:

escluderei Costantinopoli, che almeno per quanto ne so, avrebbe solo CONS all'esergo e una A o una B nel campo a sinistra, mentre la tua moneta ha ben evidenti un CONST all'esergo e una S nel campo.

Dovrei escludere Arles/Constantina, che ha S-F nel campo e qui ci troviamo, ma all'esergo dovrebbe avere PCONST oppure SCONST, il che non è.

A questo punto, mi troverei davanti a un bivio: o la tua moneta è un "inedito", o più semplicemente è successo che ancora più della T e della V di VIRTUS, all'esergo sia del tutto sparita per usura o per difetto di conio la P o la S che dovevano precedere CONST nelle coniazioni di Arles. In questo caso, considerato al diritto il capo di Costantino perlato e diademato e al rovescio la "porta di campo" a sei strati, dovremmo pensare unicamente al bronzetto che il RIC cataloga come "follis" al n. 321P e il SEAR, secondo me più giustamente, come "billon centenionalis", al n. 16310.

Oltre tutto, occupato con una P il vuoto che abbiamo davanti a CONST, il segno di zecca risulta perfettamente centrato rispetto al disegno della "porta di campo":

PCONST.thumb.jpg.15d056e4d3f79cbe603054a0365689af.jpg            

Concluderei quindi per RIC VII 321, P:

321p.jpg.111507cad7d7d5340a750503edbb829d.jpg

Saluti

Hirpini

 

Buonasera Hirpini, considera che la tipologia Virtus Augg con il campgate fu coniata solamente da 3 zecche: Roma (la prima in assoluto verso il 318 d.C), Treviri e Arelate. Tornando alla classificazione penso che sia proprio quella, quindi nel cartellino virtuale (scrivo tutte le classificazioni in un file Word) metterò proprio Arelate RIC VII 321, P. Grazie nuovamente per la risposta e ancora grazie per il link che hai postato. :D

Buona serata amico! :D

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