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Inviato

Le medaglie in piombo o in metallo bianco sono molto insidiose  (per la medaglistica in generale e specialmente  per le medaglie antiche). Di norma sono copie fuse, che conservano, a differenza delle copie fuse  in bronzo,  il diametro nella misura  originale senza restringimento e si presentano in ottimo aspetto  per la duttilità del metallo. Queste copie sono state spesso bronzate o argentate, ma  la mancanza di suono del metallo alla percussione rende facile la identificazione del materiale sottostante.

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  • 1 mese dopo...
Inviato
Il 2/5/2019 alle 23:19, renzo1940 dice:

Per Giangi.

Le medaglie nella tua collezione, alle quali fai riferimento, portano incisa la data di emissione?

A me era noto che talvolta il Pontefice richiedeva "successivamente"  la coniazione di alcune medaglie per farne dono e che la scelta spesso ricadeva nei massimi moduli . Queste  sono da considerare  una sorta di medaglie ad personam, non distinguibili assolutamente dalle originali: e la loro emissione era documentata dagli atti che intercorrevano tra gli uffici dello Stato Pontificio.

Ho anche sentito parlare di qualche eccezionale autorizzazione per uso dei coni a finalità commerciale: in questi casi le medaglie dovrebbero però avere elementi distintivi precisi,  facilmente  riconoscibili. 

 

 

Ciao Renzo,

per i massimi modulo di Pio IX abbiamo coniazioni in vari metalli che mi portano a pensare che siano stati riconiati fino ad epoca recente(anni 70).

Questo cofanetto che mostro porta la data 1925 dove dentro ci sono 4 medaglie in PB ramato donate molto probabilmente per il giubileo del 1925 per omaggiare qualcuno con l'interno le Basiliche giubilari.

Per questo dico che ci sono riconi anche ottocenteschi

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Inviato

Caro Giangi,

il tuo astuccio di massimi moduli  di Pio IX è certamente gradevole e di ottima presentazione.

Vorrei confermare la  riflessione  sul fatto che è stato usato il metallo bianco. Se fossero stati usati i coni originali a disposizione della Zecca (di provenienza Mazio / Zecca pontificia),  considerando la strumentazione dello Stabilimento ,   non vedo  il motivo per il quale non è stato usato il bronzo ed è stato fatti ricorso alla bronzatura.

Di questi moduli massimi in  piombo, anche uniface, bronzati, argentati, dorati  se ne vedono molti nelle aste e nel commercio.

Io penso che siano copie fuse di emissione privata. Il metallo bianco ed il piombo sono molto insidiosi nelle fusioni perché i fondi restano compatti e non  rugosi e perché il diametro non si riduce.

 

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  • 2 settimane dopo...
Inviato (modificato)

Quindi esiste il problema dei riconi anche post Mazio? O vale solo per i massimi moduli? Nel mio caso parlo di medaglie annuali in argento

Modificato da Guittone

Inviato

Credo che sia stato usato il Pb successivamente ramato perché lo sforzo di coniatura è veramente modesto rispetto alla coniazione in rame o bronzo: non si corre così il rischio di rovinare i conii e non cambiano le misure della medaglia. Differentemente capita nelle fusioni: il ritiro nella fusione è sempre presente, tanto è vero che si vedono le fusioni successive proprio per il calo delle misure dovute al materiale che si raffredda. Come dice renzo1940 sono insidiose le fusioni quando la nuova conchiglia di fusione è fatta imprimendo la forma con una copia passata al pantografo per aumentare le misure della percentuale che calerà per il ritiro della fusione. Ad esempio nello stampaggio a caldo dell'acciaio le misure della figura degli stampi devono essere aumentate dell'1.2 % ( una misura dell'elemento di 100 mm diventa 101.2 nello stampo ) . Nella fusione è maggiore perché la temperatura è più alta, relativamente al materiale. Purtroppo vengono quasi sempre considerati i Ø esterni delle monete/medaglie e, a mio parere, sbagliato in quanto il dia esterno potrebbe essere ritoccato abbastanza facilmente in più o in meno... Sarebbe meglio prendere il dia circoscritto a una legenda, a 2 punti corrispondenti a una figura distanti il più possibile tra loro e riferirli con i corrispondenti punti sull'originale, non prendendo il dia esterno .

Ho visto che questa misurazione è indicata su alcune importantissime medaglie rinascimentali (Pisanello), sui cataloghi d'asta.

renzo194, a tua conoscenza esiste qualche pubblicazione che tenga conto di queste misurazioni ? 

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Inviato (modificato)

Invece il "problema" dei riconi post Mazio -ammesso che vi sia un problema- vale per i massimi moduli e medaglie straordinarie bronzee, o vale per le annuali in argento? Che io sappia dopo il Mazio non vi furono più medaglie annuali riconiate. Se vado errato correggetemi 

Modificato da Scribonius

Inviato

Domanda forse ingenua, ma le medaglie in piombo ramato, argentato o dorato, non sono distinguibili dagli originali per il peso?


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