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La prima volta


Litra68

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3 ore fa, fabry61 dice:

Avevo notato la tua frequentazione. Benvenuto tra i Serenissimi. Come puoi ben vedere dal mio avatar il mio primo è stato un bel soldo da 12 bagattini, comprato tanti tanti anni fa in un mercatino. 

Che storia Venezia, da turista e da appassionato.

Eh si avevo notato. Grazie Fabry..

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La mia prima volta fu aprendo da piccolo una scatoletta blu chiusa nel cassetto di una scrivania, che ancora oggi non so di chi fosse, con varie monete europee e mondiali dal '700 in poi. Le osservavo nel silenzio, alla luce della lampada da tavolo, e in me nasceva l'interesse per la numismatica, che si manifestava contemporaneamente ai nascenti interessi per la storia e la geografia. Ancora oggi ho quella scatoletta, che uso per raccogliere i doppioni.

Modificato da ART
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Era il 1973 , Magnagraecia .

Storia vera comunicata prontamente all’ispettore della sovrintendenza dell’epoca . 

Mio padre mi chiese di accompagnarlo a fare una visita medica ad un suo paziente in una montagna  sperduta ed inospitale .

Entrando in casa ( molto umile e fatiscente ) lo spettacolo fu fulminante , raccapricciante allo stesso tempo ed emotivamente devastante per un bambino quale io ero . 

Un tavolo con una enorme cumulo di argenti arcaici della magnagraecia si mostrava ai nostri occhi  in tutta la sua copiosa , accecante e meravigliosa bellezza . 

Stateri , doppi stateri e dracme di 2500 anni, appena fortuitamente trovati dai proprietari contadini durante una aratura più profonda per l’avvento dei primi trattori . 

Una impressionante quantità ! 

L'episodio e tutta la faccenda fu riportata sugli Annali dell’istituto italiano di numismatica . 

Ancora oggi, dopo 46 anni ne subisco gli indelebili ed abbaglianti ricordi . 

Credetemi, nel corso degli anni la vita mi ha messo difronte a massacranti prove di forza di sopravvivenza . Ma ciò che ancora è indelebile sono le centinaia di monete del 1973 , una illuminazione perpetua, un brodo primordiale della mia stabilità formativa . 

Francamente, uno schok emotivo irreversibile e feroce da cui non sono mai più riuscito a liberarmi . 

Adesso gli esemplari recuperati riposano nel museo nazionale di Reggio Calabria 

 

 

 

Modificato da Lemonetiere1
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Forse ho già descritto la mia prima volta in altre discussioni analoghe anni fa. Ma mi piace riproporla, in questo topic.

1983. A sette anni, giocando con gli amici nei prati vicino a casa, scavando vicino al "fortino" (come molti bambini in campagna avevamo dato dei toponimi alle formazioni del terreno che ci parevano grandi come campi di battaglia) per nascondere i viveri (le merendine) dai nemici - quelli delle case vicine - ho rinvenuto nella terra un centesimo di Napoleone del 1810 V. Tutto rovinato ma leggibile anche per noi bambini. Da quel momento il "fortino" era diventato per noi una specie di misteriosa isola del tesoro. Ovviamente non c'erano altre monete ma la leggenda del luogo è durata per molti anni.

Non ho mai denunciato la mia numero uno alle autorità. Ma mi ha aperto come uno squarcio che negli anni si è rivelato una vera passione intellettuale che nel corso del tempo si è evoluta ed è diventata parte di me. Quante fantasticherie su di lei, quasi duecento anni di storia mi sembravano eoni.

Il centesimo è ancora con me dopo tanti anni, se dovessi per un qualsiasi motivo liberarmi della mia collezione lei sarebbe l'ultima.

 

 

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Quante belle storie, quante testimonianze che possono essere da stimolo per altri, una volta facemmo un concorso qui per i giovani su come nacque la loro passione, qui in fondo ora abbiamo un qualcosa di molto più grande, la passione di tutti noi, tema importante e di motivazioni ....

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Devo constatare, leggendo e curiosando tra gli interventi di tale discussione, che l'inizio di tutto, la nascita di una passione, il primo approccio numismatico è spesso avvolto in un'aura di mistero, in certi casi di amore ed odio.

Il mio inizio è avvenuto all'età di 8, 9 o 10 anni, ormai non lo ricordo più, infatti è già passato qualche decennio. Gli anni, come ben sapete, volano. In quel periodo collezionavo chele di crostacei che le catalogavo ed esponevo in teche. Quasi tutte erano state recuperate in pescherie e ristoranti che ogni volta scandagliavo accuratamente alla ricerca dei miei pezzi da collezione. Spesso tornavo però a casa deluso, poiché quasi tutte venivano rotte, proprio perché la loro polpa è tra le parti più gustose e pregiate.

Cosa c'entra tutto ciò che dico?

Centra sì. Un giorno notai da un mio amico d'infanzia che già collezionava monete un banale 3 kreutzer di Francesco I d'Austria del 1812. Mannaggia, tutto è nato da quella casuale scoperta. Ero rimasto letteralmente folgorato da quel tondello misterioso, dalla sua patina verdastra e massiccia, ricca di anni e di storia. Ricordo molto bene che lo barattai con le due chele più pregiate della mia collezione, una d'aragosta e una di granciporro. Da quel casuale incontro in quelle casuali circostanze è nato il mio piacere di collezionare e la passione per il mondo numismatico.

L'oggetto del primo incontro con la numismatica conservo ancora diligentemente, credo che resterà per sempre il tondello più misterioso e magico.

Saluti!

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Modificato da Philippus IX
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15 ore fa, Lemonetiere1 dice:

Era il 1973 , Magnagraecia .

Storia vera comunicata prontamente all’ispettore della sovrintendenza dell’epoca . 

Mio padre mi chiese di accompagnarlo a fare una visita medica ad un suo paziente in una montagna  sperduta ed inospitale .

Entrando in casa ( molto umile e fatiscente ) lo spettacolo fu fulminante , raccapricciante allo stesso tempo ed emotivamente devastante per un bambino quale io ero . 

Un tavolo con una enorme cumulo di argenti arcaici della magnagraecia si mostrava ai nostri occhi  in tutta la sua copiosa , accecante e meravigliosa bellezza . 

Stateri , doppi stateri e dracme di 2500 anni, appena fortuitamente trovati dai proprietari contadini durante una aratura più profonda per l’avvento dei primi trattori . 

Una impressionante quantità ! 

L'episodio e tutta la faccenda fu riportata sugli Annali dell’istituto italiano di numismatica . 

Ancora oggi, dopo 46 anni ne subisco gli indelebili ed abbaglianti ricordi . 

Credetemi, nel corso degli anni la vita mi ha messo difronte a massacranti prove di forza di sopravvivenza . Ma ciò che ancora è indelebile sono le centinaia di monete del 1973 , una illuminazione perpetua, un brodo primordiale della mia stabilità formativa . 

Francamente, uno schok emotivo irreversibile e feroce da cui non sono mai più riuscito a liberarmi . 

Adesso gli esemplari recuperati riposano nel museo nazionale di Reggio Calabria 

 

 

 

Buonasera @Lemonetiere1mi ha molto emozionato il racconto della tua prima volta, come anche tutte le altre che stanno postando i nostri confratelli Lamonetiani, sarò un po' di parte in questo momento per due motivi, il primo è nelle mie origini che calabre precisamente di Tarsia prov. Cosenza  e in parte perché stavo ultimando la lettura del 4' Gazzettino di Quelli del Cordusio  regalatomi ieri al convegno campano a Capua, da @dabbene leggevo l'articolo sullo Statere della Rifondazione dove si parlava di Sibari, e pensavo proprio a quella zona non lontana dalle mie origini e fantasticavo, e improvvisamente mi sono trovato con te davanti a quel tavolo se me lo permetti :)

Modificato da Litra68
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57 minuti fa, Litra68 dice:

Buonasera @Lemonetiere1mi ha molto emozionato il racconto della tua prima volta, come anche tutte le altre che stanno postando i nostri confratelli Lamonetiani, sarò un po' di parte in questo momento per due motivi, il primo è nelle mie origini che calabre precisamente di Tarsia prov. Cosenza  e in parte perché stavo ultimando la lettura del 4' Gazzettino di Quelli del Cordusio  regalatomi ieri al convegno campano a Capua, da @dabbene leggevo l'articolo sullo Statere della Rifondazione dove si parlava di Sibari, e pensavo proprio a quella zona non lontana dalle mie origini e fantasticavo, e improvvisamente mi sono trovato con te davanti a quel tavolo se me lo permetti :)

Beh l’autore e’ qui sul forum se vorrete potrete interloquire tra voi o leggere le sue fantastiche discussioni @King John

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La mia prima volta è stata agli inizi degli anni 70. Avevo 5-6 anni. L'archeologo Mario Napoli aveva da poco scoperto la Porta Rosa (di cui allego foto) nell'antica citta di Velia, le cui rovine si trovano nel comune di Ascea (SA), in cui abito. Si tratta di una scoperta importante perchè la Porta Rosa è il più antico esempio di arco a tutto sesto in Italia. Enormi quantità di terra venivano trasportate dalla zona degli scavi in una zona del paese moderno poco distante dal lungomare per fare dei giardini pubblici. Noi ragazzi stavamo lì a rovistare nei cumuli di terra  per cercare cocci di vasi, frammenti di metallo, monetine di rame, qualsiasi cosa insomma. Finalmente ne trovo una, una monetina piccolissima, illeggibile, tutta ossidata, di un verde intenso ma.....zac! Me la soffia un ragazzo più grande!!!! Rimango come un allocco ma con l'emozione di aver avuto in mano un pezzo di storia... 

7-Porta-Rosa-Parco-Archeologico-di-Elea-Velia-Ascea-Marina-800x445.jpg

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Ne parlai nella discussione che cito di seguito...

... ma è sempre bello farlo, aggiungo questa volta altri particolari non raccontati precedentemente, d'altronde considero un peccato tenere i ricordi " chiusi in un cassetto "...

La mia prima volta accadde 40 anni fa, a casa del Nonno Materno, il quale aveva l'uso di regalare monetine e caramelle ai suoi nipotini ogni qualvolta la si andasse a trovare. Tornato a casa passavo il mio tempo ad ammirarle, cercando di capire come diavolo facessero ad imprimere quelle figure in uno spazio così ristretto. Da sfacciato quale ero chiesi il permesso al mio Papà di poter dare un'occhiata ogni tanto al suo portamonete, con le Lire della Repubblica non è che poi era tutto sto gran vedere, erano tutte uguali, ma io ero contento lo stesso...

Il mio Papà raccontò al Nonno del mio piacere nei confronti dei tondelli, tanto che Egli decise di farmi un regalo speciale, raccomandandomi di tenerla con me per sempre... non è la mia prima moneta in senso stretto, è la mia " numero uno " per i motivi che spiegherò in seguito...

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Fu lei che fece scoppiare definitivamente l'amore verso le monete, nel raccontarmi che l'Italia una volta era una Monarchia mi fu fatto notare che le Lire, nonostante fossero tutte uguali nel disegno, la loro diversità stava nell'anno di coniazione che vi era impresso. Da quel momento ogni qualvolta mi recavo in visita parenti passavo in rassegna tutti i portamonete che mi capitavano a tiro, in cerca della data diversa. Diventato grandicello smisi di sottoporli a quello che era diventato quasi un supplizio ( :crazy: ) continuando quello che per me era uno splendido gioco, totalmente slegato dagli aspetti prettamente numismatici, in solitaria autonomia sino alla cessazione del loro corso legale.

Gli eventi, e perché no anche le coincidenze, fanno si che il mio caso si possa definire come uno di quelli in cui viene detto " a volte ritornano ", e quanto ne sono felice per questo;  perché, cara numismatica, questa volta non ti lascerò andare via. :hi:

 

 

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2 ore fa, Baylon dice:

Ne parlai nella discussione che cito di seguito...

... ma è sempre bello farlo, aggiungo questa volta altri particolari non raccontati precedentemente, d'altronde considero un peccato tenere i ricordi " chiusi in un cassetto "...

La mia prima volta accadde 40 anni fa, a casa del Nonno Materno, il quale aveva l'uso di regalare monetine e caramelle ai suoi nipotini ogni qualvolta la si andasse a trovare. Tornato a casa passavo il mio tempo ad ammirarle, cercando di capire come diavolo facessero ad imprimere quelle figure in uno spazio così ristretto. Da sfacciato quale ero chiesi il permesso al mio Papà di poter dare un'occhiata ogni tanto al suo portamonete, con le Lire della Repubblica non è che poi era tutto sto gran vedere, erano tutte uguali, ma io ero contento lo stesso...

Il mio Papà raccontò al Nonno del mio piacere nei confronti dei tondelli, tanto che Egli decise di farmi un regalo speciale, raccomandandomi di tenerla con me per sempre... non è la mia prima moneta in senso stretto, è la mia " numero uno " per i motivi che spiegherò in seguito...

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Fu lei che fece scoppiare definitivamente l'amore verso le monete, nel raccontarmi che l'Italia una volta era una Monarchia mi fu fatto notare che le Lire, nonostante fossero tutte uguali nel disegno, la loro diversità stava nell'anno di coniazione che vi era impresso. Da quel momento ogni qualvolta mi recavo in visita parenti passavo in rassegna tutti i portamonete che mi capitavano a tiro, in cerca della data diversa. Diventato grandicello smisi di sottoporli a quello che era diventato quasi un supplizio ( :crazy: ) continuando quello che per me era uno splendido gioco, totalmente slegato dagli aspetti prettamente numismatici, in solitaria autonomia sino alla cessazione del loro corso legale.

Gli eventi, e perché no anche le coincidenze, fanno si che il mio caso si possa definire come uno di quelli in cui viene detto " a volte ritornano ", e quanto ne sono felice per questo;  perché, cara numismatica, questa volta non ti lascerò andare via. :hi:

 

 

Quanto ho aspettato una discussione come questa, dove poter ognuno esternare le proprie emozioni della prima volta.

Il tuo intervento ricco di enfasi mi ha commosso..

Si evince la tua vera passione, ben vengano coloro che come te hanno il coraggio e la voglia di donarci altre testimonianze di vita numismatica, la nostra vita alla fine, per me lo è...

Eros 

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Buongiorno, leggendo i post vedo in ognuno di noi il bambino (e la curiosità tangibile mista a stupore e interesse per le monete) che è sulla copertina del primo numero di Cronaca Numismatica del 1989 il mio primo Forum Numismatico :)

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14 ore fa, Litra68 dice:

Buongiorno, leggendo i post vedo in ognuno di noi il bambino (e la curiosità tangibile mista a stupore e interesse per le monete) che è sulla copertina del primo numero di Cronaca Numismatica del 1989 il mio primo Forum Numismatico :)

 

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12 minuti fa, Litra68 dice:

 

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In effetti nel 2011 parlavo di sindrome da Peter Pan, non credo che oggi riscriverei un post così però forse qualcuno può vedersi ancora in tutto questo ...

 

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25 minuti fa, dabbene dice:

In effetti nel 2011 parlavo di sindrome da Peter Pan, non credo che oggi riscriverei un post così però forse qualcuno può vedersi ancora in tutto questo ...

Forse non lo faresti, ma di sicuro in cuor tuo sapresti di doverlo fare.

È assolutamente così, sono assolutamente due facce della stessa moneta, accensione e combustibile. Collezionare vuol dire essere orgogliosi delle proprie collezioni, dei propri pezzi, delle loro storie monetali ed umane. Sinceramente ciò che maggiormente mi rende orgoglioso è l'effetto che le monete mi fanno. L'escapism citato da @caiuspliniussecundus, la capacità di estranearsi e di dedicarsi agli studi ed agli approfondimenti in quelle ore piccole della notte in cui tutti penserebbero "meglio dormire, l'alba è alle porte". Ma tu le porte ce le hai dentro e non hai voglia di chiuderle finché non verrà sciolta quella legenda che ci assilla da giorni o finché non scorgerai quella rosetta (che sembra più un biscotto bucaneve diciamocelo) dalla cui effettiva esistenza dipende quell'agoniato R2.

Peraltro, da innamorato cronico quale sono, pur dovendomi economicamente limitare a due.. no scherzo 3.. ok ok 4 collezioni tematiche non posso, giuro non posso, far a meno di guardare, toccare monete. Per non parlare del leggere (ed in questo caro Mario @dabbene devi assumerti le tue responsabilità ?) di numismatica! E parlo di responsabilità vera perché da profondo sudista ogni tanto mi ritrovo a inerpicare tra le complicate scenografie araldiche dei talleri sassoni o perso tra le rotte dei mercanti olandesi. No dico parliamone ?

Ora scusatemi tutti se vado (forse) nettamente off topic e mi piace chiamare anche @eracle62 in questo mio spunto, ma questa discussione, quelle che al suo interno vengono citate e le altre che stanno tornando a riaffiorare sono, a mio avviso, il chiaro segno della forte identità, della stretta necessità che ciascuno di noi ha dell'essere orgogliosamente un collezionista consapevole e, per ciò stesso, orgogliosamente lamonetiano!

 

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il chiaro segno della forte identità, della stretta necessità che ciascuno di noi ha dell'essere orgogliosamente un collezionista consapevole e, per ciò stesso, orgogliosamente lamonetiano!

Mi soffermerei molto su questo passo..

L'identità dell'esser lamonetiano, dove solo esclamarlo porta all'unione..

Quell'unione che da anni cerco di portare avanti, quell'unione che gioca un fattore determinante nella nostra vita e crescita numismatica, fatta di amicizie, di aiuti da parte dei più preparati, dei valori umani, dei punti di riferimento, delle complicità, del voler stare insieme, del desiderio di conoscenza, dell'aggregare, dello scrivere, del leggere, del sentirsi parte di...

Dovremmo sentirci più lamonetiani, forse ci arricchiremmo con poco...

La consapevolezza è sempre un traguardo, non facile da raggiungere, nell'esser perennemente ostinati verso altre cause..

Ma ogni tanto succede, lo scorgo quando vi leggo, vi ascolto, mi sorprendo..

Ho letto molti interventi che altrimenti non sarebbero venuti fuori, dovremmo prendere spunto da questa discussione, magari per altre, dove il lato umano unito alla passione che ci accomuna, possa prendere la meglio, facendo uscire emozioni e quell'io che ha volte rimane troppo dormiente..

Eros 

 

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54 minuti fa, eracle62 dice:

Mitica Cronaca Numismatica tirò su generazioni di numismatcici..:good:

Buonasera ? è stato il mio primo forum, e aspettavo un mese intero per riceverlo via posta (ero abbonato) per leggere le varie rubriche, in trepidante attesa di vedere quali articoli pubblicassero, la moneta da identificare, il refuso, i tanti studi, i convegni e tanto altro, quando la Eder stava a via Orazio a Napoli ci sono stato più volte per gli arretrati i numeri speciali, poi mi sono trasferito per lavoro e ho perso i contatti e abbandonato l'abbonamento, ma poi ho per caso trovato un edicola dove una volta al mese la compravo, fino a quando ahimè non è stata più disponibile.. Nella mia piccola modesta biblioteca conservo più di un annata di Cronaca Numismatica partendo  dal 1' numero del 1settembre 1989. E ogni tanto la consulto con piacere. ? 

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3 ore fa, Litra68 dice:

Buonasera ? è stato il mio primo forum, e aspettavo un mese intero per riceverlo via posta (ero abbonato) per leggere le varie rubriche, in trepidante attesa di vedere quali articoli pubblicassero, la moneta da identificare, il refuso, i tanti studi, i convegni e tanto altro, quando la Eder stava a via Orazio a Napoli ci sono stato più volte per gli arretrati i numeri speciali, poi mi sono trasferito per lavoro e ho perso i contatti e abbandonato l'abbonamento, ma poi ho per caso trovato un edicola dove una volta al mese la compravo, fino a quando ahimè non è stata più disponibile.. Nella mia piccola modesta biblioteca conservo più di un annata di Cronaca Numismatica partendo  dal 1' numero del 1settembre 1989. E ogni tanto la consulto con piacere. ? 

Non dirlo a me che stressavo tutti gli edicolanti di Milano per avere al più presto Cronaca...e Panorama Numismatico...

E' uscito??? e allora quando arriva??? ma insomma??? ma che modi sono..??? ma come ha detto che gli arrivava....??? ma guardi se vuole ci sarebbe cronaca filatelica... se la tenga lei..:crazy::tease::clapping::director::help:

Era stupendo desiderare e attendere con trepidazione..quando bastava poco..quando forse c'era meno cattiveria, c'era più onesta d'animo, e si era più uniti...

Eros 

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La mia prima volta l'ho spesso raccontata, soprattutto nel Topic dedicato ai miei 10 anni su questo Forum; mi autocito :)

Amici, come da titolo di questo Topic, sono trascorsi 10 anni dall’iscrizione a questo Forum! :)
La mia passione, o comunque il mio interesse in materia – anche se più lieve – risale però a molti anni prima; ho infatti raccontato, qualche anno fa, l’aneddoto in cui, all’età di circa cinque anni, mentre con i parenti guardavo alcune monete, pensai che “Fior Di Conio” fosse una pianta raffigurata su ad una moneta :D Risale invece all’estate del 1998 un filmato de me girato nel quale provo – con le mie pochissime conoscenze e commettendo vari errori! – a descrivere sempre le monete dei miei nonni materni.
Era però il 2008, quando iniziai davvero ad appassionarmi di Numismatica; mi recai in una tipografia della mia città, per stampare copertine di un disco del mio gruppo musicale, che era proprio vicina ad un negozio di monete e francobolli. Immediatamente, scorgendo la vetrina del suddetto, mi chiesi quello che probabilmente molti, giunti su questo Forum, si sono chiesti e si chiedono: che valore ed interesse avranno quelle monete conservate dai miei parenti? Penso fossero gli ultimi giorni di marzo di quell’anno. Comprai quindi un catalogo-prezziario ed iniziai a documentarmi; rimasi davvero affascinato soprattutto dalle monete preunitarie, della Repubblica in Lire e del Regno d’Italia, soprattutto le prime di Vittorio Emanuele III, dei primi del ‘900. Iniziai anche a frequentare il negozio, mostrando al commerciante alcune monete appunto dei miei parenti, precisamente quelle che sembravano più rare. Erano però semplici riproduzioni, senza alcun valore né storico, né economico. Il venditore non voleva però motivarmi perché tali monete non fossero originali… forse temeva lo volessi ingannare ed io non gli dissi certo di essere un principiante in materia. Forse, non era pure lui un esperto, in quanto scoprii in seguito che la sua specializzazione era prevalentemente filatelica.
Mostrai tali riproduzioni anche ad alcuni mercatini, ma ricevetti risposte non complete o comunque poco edificanti. Iniziai allora a documentarmi usando Internet in maniera più seria e dettagliata; arrivai su Lamoneta.it :) senza però registrarmi e devo ammettere che, almeno nei primissimi momenti, non lo vidi di buon occhio, perché rappresentava quello che non sapevo. Temevo una Numismatica elitaria e poco aperta ai neofiti. La causa però era imputabile unicamente alla mia poca esperienza e ad alcune discussioni lette e non intepretate da me correttamente.
Penso che, in tutte le passioni prese con serietà, ci sia quel momento iniziale in cui si è duramente messi alla prova, nel quale ci si “scontra” con la realtà e con chi davvero ha competenza. Ci si sente quindi in quel momento fortemente scoraggiati e si pensa di non farcela mai. Sentivo però che la Numismatica doveva rientrare tra le mie conoscenze e passioni, quindi consultai sempre di più questo Forum, registrandomi il 10 aprile del 2008. Ancora non scrivevo e mi limitavo a “sbirciare”, ma notai una passione e una disponibilità da parte degli utenti fuori dal comune. Anche la competenza ai massimi livelli mi colpì.
Le mie conoscenze stavano migliorando; migliorarono anche i rapporti con altri commercianti, alcuni dei quali davvero disponibili.
Qualche settimana dopo, la “scintilla” numismatica definitiva: la monetazione in Euro! :) Sì, il mio percorso, penso molti lo sappiano, è diverso dalla media: prima le monete del passato, poi le contemporanee.
Ancora leggermente scoraggiato, ma questa volta dai gradi di conservazione molto dettagliati delle monete del passato, ricevetti la richiesta da parte di mia nonna materna di raccogliere le monete in Euro particolari che avrei ottenuto, anche perché in quei mesi (estate 2008) stavo lavorando in un’edicola di una località balneare in provincia di Rimini, per pagarmi gli studi all’Università. Conservavo quindi le monete particolari ottenute durante il lavoro, cambiandole ovviamente con le mie! :) Mi si aprì un mondo nuovo! Monete in circolazione con il dritto diverso, mai visto! :) Comprai anche per esse un catalogo-prezziario, che consultavo nei pomeriggi estivi in cui non lavoravo, aiutandomi con Internet e il nostro Forum. Rimasi particolarmente colpito dalle emissioni dei mini-Stati (allora Monaco, San Marino e Vaticano). Al mattino, mentre mi recavo al lavoro in motorino, era molto suggestivo ammirare in lontananza la zona di San Marino ed il suo Monte Titano, luogo in cui comunque ero stato più volte anche in precedenza, pensando alle monete della piccola Repubblica. Fu un periodo davvero magico. Non dimenticherò neppure quando, una sera, un venditore ad un mercatino mi mostrò una divisionale vaticana di qualche anno prima (in quel caso del 2003), che nemmeno sapevo come fossero fatte internamente. Il vedere quelle monete, così alloggiate, tutte assieme e il dire a me stesso: ah, è così che sono! Creò in me un’emozione che appunto ancora ricordo bene.

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La mia prima volta... diciamo che la mania potrei dire di averla sempre avuta, visto che di monete parlavo in un tema di seconda elementare... La scintilla furono forse i parenti che di ritorno dai viaggi mi regalavano le monete rimaste in tasca... Poi finalmente, a 13 anni, mi recai, accompagnato dai miei genitori, dal numismatico della mia città. Qui mi presi, con i sudatissimi risparmi, un dollaro Morgan, cui mio padre aggiunse il dollaro commemorativo di Ellis Island... Ma quel giorno accadde anche altro, direi di magico: il commerciante mi mostra un'enorme ciotolona piena di monete e mi dice: "Pescane una manata, poi le studierai a casa..." Così feci e il tempo che passai a identificare e capire quelle monete lo ricordo ancora. Tra esse vi era un tondello consunto, quasi illeggibile, che solo dopo tempo seppi riconoscere in un mezzo Sol di Luigi XV, del 1720... era la più vecchia della mia raccolta. Di tempo ne è passato, di strada ne è stata fatta, dalla numismatica ho avuto piccole e grandi soddisfazioni... con un grazie alle persone incontrate, alla volontà, allo studio, a un po' di fortuna: le presenze che auguro siano compagne di tutti i giovani numismatici... 

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La prima volta? Avevo 3 o 4 anni, notai che la 500 lire bimetallica (era 89 o il 90) uscita dal carrello era nuova nuova e c'era un disegno diverso dal solito, era una commemorativa e da li iniziai a vedere tutte le monete per capire se c'erano disegni diversi e quando vedevo un disegno diverso conservavo la monetina. Ora tutte quelle momenetine le conservo in un raccoglitore e la prima serie che ho completato è proprio quella delle lire commemorative (100, 200 e 500 lire).

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