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Quando Salonino 'Augusto' divenne fedele a Postumo...


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Inviato

Perdonate il titolo poco serio e per nulla accademico :) ma volevo ridare visibilità a un antoniniano "anomalo" di cui già avevo discusso in passato.

Si tratta di un pezzo attribuibile a Salonino da Augusto poiché riporta al dritto proprio tale sfortunato imperatore figlio di Gallieno con il titolo appunto di Augusto, mentre al rovescio troviamo una tipica "FIDES MILITVM" di Postumo  (RIC V 59).

La moneta apparve sul mercato la prima volta nel 2015 nell'asta n. 40 di P. F. Jacquier, questo il link diretto al lotto in catalogo: https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2249&category=45214&lot=1902474

Inutile dire che da subito aveva catturato la mia attenzione in quanto a questo sovrano ho dedicato diverse ricerche poi confluite in un primo breve saggio pubblicato su Numismatic Chronicle con l'aiuto di @Illyricum65 per la traduzione in lingua inglese e per la revisione delle bozze. Attenzione che avevo riportato subito a mo' di appunto sul forum qui:

 

Lo studio del pezzo poi era ufficialmente approdato in un articolo di aggiornamento sul materiale noto di Salonino da Augusto pubblicato su Panorama Numismatico lo scorso anno: https://www.academia.edu/29069817/Tre_nuovi_antoniniani_a_nome_di_Salonino_Augusto

Infine, recentemente, il pezzo è apparso in asta da CNG in quanto confluito nella collezione N. M. McQ. Holmes dedicata alla dinastia Valeriana e ora proposta appunto in vendita presso questa casa d'aste: 

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Nel catalogo il pezzo era così descritto:

Cita

 

Saloninus. As Caesar, AD 258-260. Antoninianus (22mm, 3.62 g, 7h). Contemporary forgery, hybrid with reverse of Postumus. IMP SALON V[ALERI]ANVS AVG, radiate and draped bust right / FIDES MI[LITVM], Fides standing facing, head left, holding two standards. Reverse of Postumus, AGK 21, RIC V 59. Near Fine, even gray brown surfaces, a few minor deposits.
Ex Jacquier 40 (16 October 2015), lot 345.

Like the previous lot, this coin is in extremely base metal, and it has every appearance of being a cast, with a soft, ‘soapy’ feel to the surfaces. The reverse type belongs to an early issue of Postumus, dated in AGK to AD 260-1. Its combination with an obverse of Saloninus as Augustus, dating from the summer of 260, is not surprising, therefore. It is a far less convincing forgery than the previous lot, and is probably from a different counterfeiting workshop.

 

Il riferimento al lotto precedente è per un altro pezzo che ibrida Salonino (questa volta da cesare) con un rovescio da Postumo (però ben più tardo rispetto al tipo FIDES):

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Entrambi i pezzi sono rari e interessanti, ma il precedente presenta la particolarità di ibridare Salonino da Augusto utilizzando quindi un prototipo ben più raro.

Le ipotesi di produzione sono sostanzialmente due:

(1) un pezzo ibrido creato per errore con conii originali di cui uno superstite di Salonino, o in un ambiente di zecca o ad opera di maestranze che avevano sottratto i conii per una produzione illecita
(2) un pezzo ibrido creato per fusione (o coniazione) in una officina locale utilizzando l'impronta per dritto e rovescio di due pezzi ufficiali rispettivamente di Salonino da Augusto e di Postumo

L'ipotesi più probabile è la seconda. Di certo si tratta dell'unico antoniniano di Salonino da Augusto noto come ibrido con Postumo oltre che l'unico di produzione locale. Pezzo interessantissimo e assai raro che, ora, è finito fresco fresco nella mia collezione arricchendola di una bella dose di storia!

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Inviato

Complimenti!!? Interessantissima moneta!!


Inviato

Ottima presa! Che fortunatamente confluisce nella collezione personale di una persona che coglie appieno il valore storico dell'esemplare!!!

Illyricum
[emoji6]


  • 3 settimane dopo...
Inviato

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La moneta mi è arrivata ieri... assieme al Leliano è il pezzo che più mi da emozione!

Ho inserito qualche immagine presa al volo con la fotocamera del cellulare... condizioni di luminosità un po' limite e qualità non eccelsa, me ne rendo conto. Ma non riesco a stabilire con certezza se si tratta di un pezzo ricavato per coniazione o per fusione.

Di sicuro è un pezzo realizzato in epoca coeva ai primi anni del regno di Postumo. Le teorie sono sostanzialmente due:

(1) Secondo Jacquier (che ne ha curato il primo passaggio commerciale) si tratta di un pezzo coniato ibrido, ottenuto per accoppiamento di due conii originali dei due imperatori (Postumo e Salonino).

(2) Secondo Holmes (il collezionista/esperto che ha acquistato il pezzo e che poi l'ha reimmesso nel mercato con l'asta CNG) si tratta di un pezzo ottenuto sempre in quel periodo ma per fusione utilizzando l'impronta di due differenti monete originali dell'epoca (una di Salonino e una di Postumo).

Io l'ho analizzato visivamente, senza lente (ma mi riprometto di farlo con una lente professionale seria appena ne ho la possibilità) e mentre guardando il dritto la realizzazione per fusione ci potrebbe anche stare, osservando il rovescio son più per la coniazione.

Butto là altre osservazioni in ordine sparso:

(a) perché se fosse realizzato per fusione il dritto appare così evanescente, da conio stanco?!? è stata presa una moneta alquanto consunta? è venuto "male" il calco del dritto?

(b) il conio che di solito risulta maggiormente stanco e usurato, nelle emissioni galliche (ma non solo! in genere un po' in tutti gli antoniniani del periodo) è quello del rovescio. Qui appare il contrario. Questo fatto si spiegherebbe bene con un riuso di un conio di un precedente sovrano che era quindi più usurato rispetto a quello dell'attuale regnante (più recente quanto a fabbricazione e quindi meno usurato). Il tutto si incastrerebbe bene con la teoria della coniazione con conii originali (da stabilire poi se sottratti illecitamente dalla zecca o se internamente alla zecca per mero errore, frode o altro).

(c) il metallo appare alquanto povero di fino, l'argentatura superficiale è praticamente inesistente e sotto la patina bruna/grigiastra in alcuni punti si intravede il rame il che fa supporre una lega analoga alle emissioni locali (in linea con l'intento fraudolento) visto che all'inizio del regno di Postumo i quantitativi di fino era addirittura superiori a quelli dell'impero centrale e comunque la zecca operante in area gallica già con Gallieno (e Salonino) non emetteva moneta tanto svilita, ma anzi con un apprezzabile quantitativo di argento all'interno della lega. Questo depone a favore dell'emissione fraudolenta.

Mi piacerebbe sentire il parere di altri utenti @Illyricum65 (che comunque si è espresso epistolarmente ieri! :D ), @Tinia Numismatica (per qualche indicazione tecnica sulle modalità possibili di fabbricazione di questo pezzo), @gpittini @Flavio_bo  @eliodoro @Massenzio @Gallienus @vickydog per le loro conoscenze e competenze sul periodo storico/numismatico in questione... e comunque chiunque altro ha piacere di intervenire e suggerire ipotesi e piste di indagine!

Grazie mille!

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Inviato

La mia personale opinione dalle foto è che si tratti di una moneta ottenuta per fusione.

Ad esempio, quella che sembra una fattura del tondello al rovescio (a circa ore 9) non compare al dritto. Le tue giuste osservazioni sulla maggiore usura del dritto è spiegabile, come suggerisci tu, da un calco fatto male.

Ciao!


Inviato
25 minuti fa, quattrino dice:

La mia personale opinione dalle foto è che si tratti di una moneta ottenuta per fusione.

Ad esempio, quella che sembra una fattura del tondello al rovescio (a circa ore 9) non compare al dritto. Le tue giuste osservazioni sulla maggiore usura del dritto è spiegabile, come suggerisci tu, da un calco fatto male.

Ciao!

vero, ed è tra gli indizi che depongono a favore della fusione.

tuttavia quella che apparentemente sembra una frattura di conio (alquanto debole comunque anche al rovescio) culmina con al termine una piccola mancanza di metallo apprezzabile anche al dritto:

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Ma credo che anche questo sia spiegabile con i calchi che hanno riflettuto i vari difetti dei tondelli usati per i due rovesci.

Se tanto mi da tanto, essendo questi calchi fatti in serie, suppongo esista anche la versione contraria con Postumo al dritto e Salonino al rovescio... qui si tratta indubbiamente di un errore in sede di accoppiamento dei calchi che ha generato questo (e conseguentemente) altri ibridi.

Pezzone comunque assai interessante!

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Inviato
14 minuti fa, eliodoro dice:

Bellissimo antoniano, anche per me moneta coniata su tondello fuso. Saluti Eliodoro

ehm mi son perso! :D

moneta coniata su tondello fuso (e ok, come metodo produttivo ci sta tutto: fondo il blank e poi lo martello tra i conii) oppure moneta realizzata per fusione con due impronte di monete coniate (che sembra essere la cosa più probabile)? 

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Inviato

Rispondo di nuovo, perché mi ero aggiunto al post precedente. Il rovescio mi sembra molto meglio del diritto (più usurato) per cui penso che sia coniata a martello( un caso analogo lo ritroviamo con la pubblica napoletana del 1622. Chiedo venia se ho sparato una fesseria)

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Inviato

grazie per la tua opinione! fosse coniata per me si alzerebbe l'asticella della goduria :) 

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Inviato
1 ora fa, eliodoro dice:

Bellissimo antoniano, per me moneta coniata su tondello fuso. Saluti Eliodoro

Salve , che vuol dire coniato su un tondello fuso ? sarebbe una normale procedura , oppure intendi dire coniata su un tondello ri..fuso ? oppure che e' un fuso ? 


Inviato

Sono d'accordo con @eliodoro.

Mi pare coniata. La frattura di conio mi pare emblematica.

Non sono, però, esperto e aspetterei pareri più qualificati, anche per fornire una possibile spiegazione sull'evanescenza del dritto. 


Inviato

Buonasera @grigioviola,

Partirei da una una serie di considerazione. La prima che è che Jacquier è un commerciante e che quando gli è stata consegnata la moneta non ha avuto il tempo per studiarla se mai avesse voluto farlo. Quindi probabilmente Holmes che l’ha acquistata ha avuto l’opportunità di guardarla, visionarla e farla visionare arrivando appunto alla considerazione che si tratti di una fusione, tramite due conchiglie di terracotta come documentato per il periodo.

Detto questo però dalle foto a me la moneta appare coniata, c’è uno schiacciamento tra le ore 11 e le 2 del diritto, ci sono quelle che mi sembrano linee di espansione ma soprattutto c’è una frattura evidente al rovescio a ore 9. 

L’asse di conio di 250 gradi (mi sembra vedendo i riferimenti sul tondello) potrebbe far pensare ai lavoratori della zecca che sottratti due conii usurati li utilizzano fraudolentemente per battere moneta con poco fino, quindi due conii liberi. Le conchiglie in terracotta di Rouen avevano un asse di conio che non si discostava molto dall’asse 12 (quindi oscillante tra 11 e 1) e asse 6 (quindi oscillante tra ore 5 e 7) quindi probabilmente erano attenti a questo dettaglio.

Gli antoniniani di Salonino così come quelli di Postumo hanno una buona argentatura e come puoi vedere anche da questo esemplare in mio possesso da diversi anni anche un tondello coniato con conii ormai usurati e che non avrebbero superato un minimo controllo di qualità (pesa appena 1,6 grammi) ha comunque l’argentatura intatta e completa come emissione ufficiale per la tipologia dovrebbe avere. 

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Sono conosciuti 29 conii di diritto per Salonino Augusto ma non ho associato bene il tuo, guarderò meglio con più attenzione.

Ovviamente queste si limitano a essere mie considerazioni personali

  • Mi piace 2

Inviato

DE GREGE EPICURI

Risposta difficile, comunque in linea di massima la tua moneta mi sembra coniata: per qualche linea di espansione, per la frattura, per le caratteristiche del bordo.


Inviato

Grazie a entrambi per le vostre considerazioni!

I comuni di Salonino noti li ho analizzati, ma le tavole esistenti son quelle che sono (credo tu ti riferisca al saggio disponibile online) e non sono riuscito a isolare con certezza il conio del diritto.

Di fides di Postumo ne ho scorse centinaia... Ma è come trovare un ago in un pagliaio... Ma non demordo!

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