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IGNORED

Un problema di 2000 anni fa…


Risposte migliori

Inviato

Roma 260 aC

Un contadino del Lazio scende a Roma per concludere un affare. E’ molto emozionato ed agitato. La grande città lo confonde. Oltretutto una volta giunto al mercato si profila un inatteso inconveniente. Per la stoffa che il contadino vuole comprare, il commerciante vuole essere pagato in denari, i nuovi denari d’argento, in corso da pochi anni, che il contadino a mala pena aveva visto di sfuggita nelle mani di altri. Il contadino ha nel suo fagotto un tesoro d’altri tempi, otto assi, di quelli potenti, da una libbra italica piena. Giano da una parte, prora navis sul rovescio, mica roba da poco! Ma quello sciocco voleva solo denari per la sua stoffa.

Così al contadino tocca recarsi nel foro per cercare un cambiavalute. Da retta al primo che incontra, sperando che sia onesto. Il villano gli mostra i suoi assi pesanti, ma il cambiavalute non sembra per nulla impressionato da quello spettacolo.

“Fatto il cambio con gli assi leggeri, dice, questi assi pesanti valgono quattro denari”

Il contadino non sa cosa dire… i conti non sono mai stati il suo forte.

“Ti va bene?” insiste il cambiavalute

Il contadino cede, consegna il suo tesoro di otto libbre di rame in cambio di 4 piccoli denari d’argento. Sbircia solo di sfuggita la testa di Roma al diritto. Torna su suoi passi verso il mercato ma con un brutto presentimento…

Voi cosa dite: il cambiavalute è stato onesto o ha imbrogliato il nostro amico contadino??

A quanto corrispondono 8 aes gravis in denari??

;)

Caius


Staff
Inviato

Asse librale peso 272 g

Asse sestantale peso 54 g (da paragonare alle prime emissioni del denario)

Un asse sestantale = 10 denari (denario anonimo da 4,5 g)

Dunque un asse librale valeva circa 50 denari (peso di circa 5 volte inferiore rispetto al librale)

e quindi 8 assi librali valevano 400 denari

svalutazioni a parte....

Ho detto una cavolata immonda?? :D :D

Awards

Inviato

Scusate se mi intrometto da profano: premesso che nel 260 a.C. il nostro bravo contadino avrebbe fatto bene a rimanere in campagna, onde evitare di essere immediatamente arruolato nella flotta in pieno allestimento anche ad Ostia, per essere sbattuto su delle impalcature sulla spiaggia ad imparare a remare sulle nuove quinquiremi assieme ad altri 4 compagni di sventura e terminare il racconto col trionfo di Milazzo . . . ma a Roma erano battute monete con la prora di una galea ancor prima che i Latini possedessero una flotta? Così fosse, com'erano fatte queste monete? Si rifacevano a modelli ellenistici o magari etruschi? Spero giustifichiate la mia ignoranza numasmatica.

Buonanotte

Lepanto2007


Inviato

E' un po' tardi per fare di conto, ed oggi ho avuto una giornata pesante...... ma se non vado errato il contadino ha trovato l' unico cambiavalute "gratuito" della storia........ :D

ciao


Staff
Inviato (modificato)

...è un denario anonimo che vale dieci assi sestantali... ops, ho detto il contrario....

devo rivedere i conti... :P

dunque 1 denario equivaleva a 540 g di rame

e 4 denari a 2160 g

8 assi librali pesavano 2176 g e dunque è come dice Giango...

ho avuto una svista immane!!!! :D :D ...è tardi...

Modificato da Rapax
Awards

Inviato (modificato)

Vediamo...

giustamente 1 asse sestantale pesa 54 g, ma e' SESTANTALE! (1/6 di libbra), il cambiavalute ha fatto il furbo con la conversione 1/5 (cioe' considerando l'asse librale): avrebbe dovuto dargli altri 8 assi "nuovo tipo".

O no?

Modificato da avgvstvs

Inviato

Un attimo: rileggendo vedo che sulle monete abbiamo Giano/Prora, quindi sono effettivamente assi librali, quindi... il cambio dovrebbe essere corretto (la riforma sestantale era relativa alla libbra "pesante")


Inviato

:P :P

c'è qualcun altro che vuole dire la sua??

Per rispondere a Lepanto, ti allego l'immagine di un asse librale da 272 grammi, della serie della prora, appunto, emesso probabilmente verso il 330-320 aC. quindi parecchio tempo prima della prima guerra punica quando è ambientata la scenetta del cambiavalute. Pare che con questa emissione si volesse celebrare la conquista di Anzio, città sulla costa e primo sbocco al mare dell'Urbe. In quella occasione vennero conquistate delle navi da guerra i cui potenti rostri furono esposti nel foro romano e li persistettero per secoli, sono ancora presenti ai tempi di Cesare e compaiono nei denari di un monetario tardo repubblicano (Lollius Palikanus). La serie di assi della prora è molto famosa e comprende tutti i nominali, asse, semis, triente, quadrante, sestante, oncia, con diritto diverso, ma con al rovescio sempre la prora navis. La derivazione è italica, non greca, per queste monete.

Vedi qui:

http://manuali.lamoneta.it/MoneteRepubblic...omana.htm#prora

NB: :blink: in effetti mi sono dimenticarto della commissione del cambiavalute.... facciamo finta che la commissione era a parte ;)

post-705-1169108032_thumb.jpg


Inviato

Gazie Caius per la competentissima spiegazione, della serie non si è mai finito di imparare. A dire il vero mi avete pure complicato la vita, in quanto l'unica colonna rostrata del periodo, della quale ero a conoscenza, è quella per il tuo omonimo Diulius a seguito 2-0 di Milazzo. Se sai, c'è qualcosa rimasto a livello di descrizione di questa prima colonna rostrata "di Anzio"?

Secondo quesito: se ho capito bene, le "prore navis" che ho scorso nei fantastici allegati vengono indicate da voi come italiche: ora il mio ragionamento è il seguente, avendo avuto anni addietro a Venezia una splendida mostra sugli Etruschi. La conquista di Anzio dovrebbe essersi verificata durante la prima espansione della Repubblica ai danni proprio dei cugini tirrenici, i quali avevano delle navi dalle prue abbastanza diverse, come riporta il dott. Bonino, uno degli esperti più quotati in materia. Stasera non ce la faccio a buttarvi su un download, ma rimedio al più presto. Quindi, secondo me, tutto OK sul conio italico, ma l'ispirazione dell'immagine è classica per delle galee ellenistiche, che tra l'altro proprio in quel periodo furoreggiavano nel Mediterraneo Orientale fino alla congiungente Siracusa - Malta.

Correggetemi senza pietà se sbaglio, perchè questi argomenti saranno abbondantemente trattati a Vinovo.

Buonanotte

Lepanto2007


Supporter
Inviato

Riduzione sestantale

1 asse librale = 6 assi sestantali

6 x 8 = 48 assi

1 denario (se seguiamo la teoria classica, altrimenti nel 260 a.C. soltanto dracme che però non avevano la dea Roma) = 10 assi sestantali

quindi concordo con Augustus, il cambiavalute ha fregato 8 assi al povero contadino (considerando le commissioni a parte). Il tipo Giano / Prora rimase immutato anche dopo la riduzione sestantale

Se potessi tornare indietro nel tempo.....gli darei 20 denari per quegli 8 assi librali :rolleyes:


Inviato

Anch'io avevo fatto il medesimo conto. Vale a dire che il cambiavaluta fa una cresta di otto assi (sestantali) al contadino sprovveduto.

Ringrazio chi è intervenuto.

Caius


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