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Permettetemi una digressione ... tanto il "concorso" è chiuso :pleasantry:

Per gli amanti della scultura dei tetrarchi (mi ci metto anch'io), infissa nell'angolo della Basilica di San Marco a Venezia.

Sembrerebbe impossibile, ma a Venezia non ci sono molti esempi di sculture e manufatti in porfido rosso; certamente c'è qualche elemento in porfido rosso qua e la, come parte di pavimenti marmorei, mosaici e simili; a Venezia si preferiva generalmente usare il marmo rosso veronese (ce l'avevano a portata di mano) ed i manufatti in porfido rosso sono quasi totalmente provenienti da Costantinopoli, presi ai tempi della IV crociata.

Oltre al gruppo dei tetrarchi, poco sopra, sullo spigolo della balconata della Basilica, c'è collocata una testa in porfido rosso; data la sua conformazione è assodato che si tratti della testa di un imperatore del tardo impero.

Gli studiosi, confrontandola con l'immagine posta su alcune monete, avrebbero determinato che si tratti di Giustiniano I; ne prendo atto essendo totalmente digiuno in materia.

Per i veneziani non era importante determinare chi fosse, loro avevano deciso che quella testa rappresentava quella del Carmagnola, condottiero e capitano generale della Serenissima che venne decapitato nel 1432 per presunto tradimento e connivenza con il nemico (Filippo Maria Visconti), durante la guerra contro il ducato di Milano.

La testa, esposta al pubblico come era usanza e apposta sulla balconata, doveva fungere da monito al visitatore ed ancora oggi, per i veneziani, è la testa del Carmagnola.

 

carmagnola-3.jpg

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1 ora fa, 417sonia dice:

Buon pomeriggio

Napoleone era un imperatore e pur essendo una figura molto più vicina a noi rispetto a quelle da voi illustrate,  alla deposizione delle sue spoglie gli fu riconosciuta la stessa dignità degli antichi imperatori, tanto che furono chiuse in un'arca di porfido; oggi visibile all'interno del mausoleo Des Invalides.

saluti

luciano

 

tomba-napoleone.jpg

Ciao Luciano  alias "417sonia"!

In effetti l'arca di Napoleone e' un bellissimo esempio di porfido "imperiale" per così dire. 

Del resto,  L'"Empereur" amava lo stile neoclassico no?

Buona giornata da Stilicho

 


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39 minuti fa, 417sonia dice:

Permettetemi una digressione ... tanto il "concorso" è chiuso :pleasantry:

Per gli amanti della scultura dei tetrarchi (mi ci metto anch'io), infissa nell'angolo della Basilica di San Marco a Venezia.

Sembrerebbe impossibile, ma a Venezia non ci sono molti esempi di sculture e manufatti in porfido rosso; certamente c'è qualche elemento in porfido rosso qua e la, come parte di pavimenti marmorei, mosaici e simili; a Venezia si preferiva generalmente usare il marmo rosso veronese (ce l'avevano a portata di mano) ed i manufatti in porfido rosso sono quasi totalmente provenienti da Costantinopoli, presi ai tempi della IV crociata.

Oltre al gruppo dei tetrarchi, poco sopra, sullo spigolo della balconata della Basilica, c'è collocata una testa in porfido rosso; data la sua conformazione è assodato che si tratti della testa di un imperatore del tardo impero.

Gli studiosi, confrontandola con l'immagine posta su alcune monete, avrebbero determinato che si tratti di Giustiniano I; ne prendo atto essendo totalmente digiuno in materia.

Per i veneziani non era importante determinare chi fosse, loro avevano deciso che quella testa rappresentava quella del Carmagnola, condottiero e capitano generale della Serenissima che venne decapitato nel 1432 per presunto tradimento e connivenza con il nemico (Filippo Maria Visconti), durante la guerra contro il ducato di Milano.

La testa, esposta al pubblico come era usanza e apposta sulla balconata, doveva fungere da monito al visitatore ed ancora oggi, per i veneziani, è la testa del Carmagnola.

 

carmagnola-3.jpg

Non conoscevo affatto la storia che ci hai raccontato, molto interessante. Così come trovo interessante la testa di porfido che fa bella mostra di sé sulla balconata della Basilica di San Marco. In effetti (guardandola con il senno di poi),  con riferimento al diadema, mi ricorda quella di Giustiniano come e' possibile vederla nei mosaici di San Vitale a Ravenna. Certo colpisce la durezza dello sguardo dritto innanzi, con le sopracciglia arcuate.

Infine, sono contento  che anche a te piaccia il gruppo dei tetrarchi? che, a come vedo, ha molti estimatori.

Grazie per i contributi.

Allego un interessante articolo.

Ciao da Stilicho

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4 ore fa, 417sonia dice:

Permettetemi una digressione ... tanto il "concorso" è chiuso :pleasantry:

Per gli amanti della scultura dei tetrarchi (mi ci metto anch'io), infissa nell'angolo della Basilica di San Marco a Venezia.

Sembrerebbe impossibile, ma a Venezia non ci sono molti esempi di sculture e manufatti in porfido rosso; certamente c'è qualche elemento in porfido rosso qua e la, come parte di pavimenti marmorei, mosaici e simili; a Venezia si preferiva generalmente usare il marmo rosso veronese (ce l'avevano a portata di mano) ed i manufatti in porfido rosso sono quasi totalmente provenienti da Costantinopoli, presi ai tempi della IV crociata.

Oltre al gruppo dei tetrarchi, poco sopra, sullo spigolo della balconata della Basilica, c'è collocata una testa in porfido rosso; data la sua conformazione è assodato che si tratti della testa di un imperatore del tardo impero.

Gli studiosi, confrontandola con l'immagine posta su alcune monete, avrebbero determinato che si tratti di Giustiniano I; ne prendo atto essendo totalmente digiuno in materia.

Per i veneziani non era importante determinare chi fosse, loro avevano deciso che quella testa rappresentava quella del Carmagnola, condottiero e capitano generale della Serenissima che venne decapitato nel 1432 per presunto tradimento e connivenza con il nemico (Filippo Maria Visconti), durante la guerra contro il ducato di Milano.

La testa, esposta al pubblico come era usanza e apposta sulla balconata, doveva fungere da monito al visitatore ed ancora oggi, per i veneziani, è la testa del Carmagnola.

 

carmagnola-3.jpg

Non ne ero a conoscenza...

Tra l'altro una scultura di altissimo livello e conservazione .

Grazie di avermi reso un po' meno ignorante.

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  • 3 settimane dopo...
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Grazie per la bella discussione e i numerosi esempi, mi inserisco anche io nella discussione per segnalare qualche pezzo interessante. Il primo è un interessantissimo rilievo raffigurante la scena di Ulisse che viene legato all'albero della nave per ascoltare il canto delle Sirene; il pezzo, attualmente al museo archeologico delle Marche, è purtroppo di provenienza ignota http://www.culturaitalia.it/opencms/museid/viewItem.jsp?id=oai%3Aculturaitalia.it%3Amuseiditalia-coll_889 

Ampio uso di porfido (con ampio usato in senso relativo, vista la rarità e pregevolezza del materiale) era fatto per i trapezofori, ossia i sostegni di tavole (e talvolta di bacini lustrali come quelli visti in precedenza). Esempio: https://www.alamy.com/stock-image-porphyry-support-for-a-water-basin-2nd-century-ad-162537043.html?pv=1&stamp=2&imageid=C8271198-7E80-4CC5-BDF5-872C3EF0 (in questa pagina si trovano anche numerose altre immagini di statuaria in porfido, per chi volesse approfondire). 

Assai interessante dal punto di vista archeologico è anche l'uso della policromia come mezzo sostitutivo del porfido rosso, verosimilmente per questioni di denaro e tempo; un esempio carino è quello di un frammento di rilievo dipinto di rosso raffigurante una scena di adventus imperiale di epoca tetrarchica, trovato nella capitale imperiale di Nicomedia non molto tempo fa: https://www.antiquity.ac.uk/projgall/sare346

Infine, per rimanere in tema di porfidi imperiali, segnalo l'uso del porfido per le rotae, i cerchi che segnalavano la posizione dell'imperatore nella chiesa al momento dell'incoronazione. A Costantinopoli in Santa Sofia (la rota è formata da diversi cerchi realizzati con vari materiali policromi: https://hagiasophiaturkey.com/omphalion/) e in Vaticano (usata secondo alcuni per la famosa incoronazione di Carlo Magno: https://www.exurbe.com/a-passion-for-porphyry/, si trova quasi in fondo alla pagina). Infine, sebbene assai più tardo, segnalo anche il sarcofago in porfido rosso di un altro imperatore "neoclassico" ante litteram, Federico II di Svevia: http://www.stupormundi.it/it/sopralluogo-nel-sarcofago-di-federico-ii

Da ultimo, segnalo anche l'interessante articolo di P. Liverani sul significato del colore nelle pietre tardoantiche (si può leggere qui: https://www.academia.edu/32999522/Il_significato_del_colore_nei_marmi_in_età_tardoantica)

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2 ore fa, Gallienus dice:

Grazie per la bella discussione e i numerosi esempi, mi inserisco anche io nella discussione per segnalare qualche pezzo interessante. Il primo è un interessantissimo rilievo raffigurante la scena di Ulisse che viene legato all'albero della nave per ascoltare il canto delle Sirene; il pezzo, attualmente al museo archeologico delle Marche, è purtroppo di provenienza ignota http://www.culturaitalia.it/opencms/museid/viewItem.jsp?id=oai%3Aculturaitalia.it%3Amuseiditalia-coll_889 

Ampio uso di porfido (con ampio usato in senso relativo, vista la rarità e pregevolezza del materiale) era fatto per i trapezofori, ossia i sostegni di tavole (e talvolta di bacini lustrali come quelli visti in precedenza). Esempio: https://www.alamy.com/stock-image-porphyry-support-for-a-water-basin-2nd-century-ad-162537043.html?pv=1&stamp=2&imageid=C8271198-7E80-4CC5-BDF5-872C3EF0 (in questa pagina si trovano anche numerose altre immagini di statuaria in porfido, per chi volesse approfondire). 

Assai interessante dal punto di vista archeologico è anche l'uso della policromia come mezzo sostitutivo del porfido rosso, verosimilmente per questioni di denaro e tempo; un esempio carino è quello di un frammento di rilievo dipinto di rosso raffigurante una scena di adventus imperiale di epoca tetrarchica, trovato nella capitale imperiale di Nicomedia non molto tempo fa: https://www.antiquity.ac.uk/projgall/sare346

Infine, per rimanere in tema di porfidi imperiali, segnalo l'uso del porfido per le rotae, i cerchi che segnalavano la posizione dell'imperatore nella chiesa al momento dell'incoronazione. A Costantinopoli in Santa Sofia (la rota è formata da diversi cerchi realizzati con vari materiali policromi: https://hagiasophiaturkey.com/omphalion/) e in Vaticano (usata secondo alcuni per la famosa incoronazione di Carlo Magno: https://www.exurbe.com/a-passion-for-porphyry/, si trova quasi in fondo alla pagina). Infine, sebbene assai più tardo, segnalo anche il sarcofago in porfido rosso di un altro imperatore "neoclassico" ante litteram, Federico II di Svevia: http://www.stupormundi.it/it/sopralluogo-nel-sarcofago-di-federico-ii

Da ultimo, segnalo anche l'interessante articolo di P. Liverani sul significato del colore nelle pietre tardoantiche (si può leggere qui: https://www.academia.edu/32999522/Il_significato_del_colore_nei_marmi_in_età_tardoantica)

Ciao @Gallienus

grazie per i tuoi contributi che hanno arricchito di nuovi contenuti e spunti questa discussione.

Personalmente ho trovato molto interessante l'articolo tratto da Ex Urbe (A Passion for Porphyry) che parla delle rotae (ma non solo!) nonchè la tua quello sull'uso della policromia come mezzo sostitutivo del porfido rosso.

Ho imparato cose che non sapevo affatto!

Ti auguro un buon pomeriggio.

Stilicho


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