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Lira INSTAR OMNIVM 1563 Vercelli Emanuele Filiberto


Risposte migliori

Casa Savoia
Emanuele Filiberto testa di ferro 1553-1580
Lira 1563 Vercelli, busto del Duca a destra in cerchio perlinato R/ INSTAR OMNIVM in ghirlanda di quercia. Simonetti 32. Biaggi 425
Ø mm 32,17 gr. 12,14
Materiale : Ag

 

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Lira "Instar Omnium" Emanuele Filiberto Duca (1559-1580)
D/ EM FILIB D G DVX SAB P PED (data e sigle) Busto del Duca corazzato , a capo scoperto rivolto a destra
R/ Nel campo : INSTAR OMNVIM su tre righe, entro ghirlanda di quercia , sigle di zecca sotto i nastri
Argento , diametro 35 mm. : gr 12,80/12,10 gr.
Simonetti 32/2 , Biaggi 425 , Mir Savoia 506
La Lira della riforma monetaria del 1562 , per i numismatici la "Instar Omnium", nella tipologia monetale sabauda e' un pezzo celebre per due motivi essenziali.
Il primo e' che si tratta della prima Lira d' argento effettiva , realmente coniata e circolante nei commerci , e non piu' unicamente una "moneta di conto" ; e come quella ideale di Carlo Magno , valeva 20 soldi , cosi' come ne valeva ancora la nostra lira....pochi anni or sono.
Il secondo motivo e' il prestigio dell' incisore del conio di un magnifico ritratto rinascimentale : il celebre medaglista Alessandro Cesati , detto il "Grechetto" perche' ebbe i natali nell' isola di Cipro, ma da padre italiano.
Gia' ai servizi dei Farnese, Cesati fu chiamato in Piemonte nel 1561 da Emanuele Filiberto per incidere i coni atti a realizzare la sua riforma monetaria .
Come indica il motto impresso sul rovescio , la Lira venne coniata "a guida tutti" in ogni zecca del Ducato; e il suo valore da 20 soldi pareggiava anche 1/3 di Scudo d' oro, altra moneta prescritta nella riforma
(Elio Biaggi – Otto Secoli di Storia delle Monete Sabaude Vol.2 Tecno Grafica 1994)
Instar Omnium Uguale per tutti
Cicerone , Bruto 191 : Plato mihi unus instar est omnium (il solo Platone per me vale tutti)
Anima dell' impresa della bilancia , i cui piatti si equivalgono durante le operazioni di peso.
Per Gelli (1928 p.280, n . 1019) "la bilancia simbolo di giustizia avrebbe dovuto essere la guida costante di tutti i sudditi , come lo era il Principe, desideroso che a ciascuno fosse dato quanto di diritto gli spettava".
Ma la legenda sulla lira di Emanuele Filiberto assume un altro significato piu' importante : in seguito alla riforma monetaria promossa dal Duca nel 1562 veniva unificato il sistema monetario del Piemonte e della Savoia e creata una monetazione unica con la sotituzione del sistema di conto a fiorini , grossi ,quarti e denari con il nuovo sistema a lire soldi e denari , "uguale per tutti al di la' e al di qua dei monti".
La "Instar Omnium" diventava la prima lira in argento effettiva realmente coniata e circolante e non piu' moneta di conto
De Mauri (1998 p.685) traduce "Come tutti fanno" , Biaggi "Aguida di tutti" , Panorama Numismatico (1984 , n.5 p.6) "Vale tutti gli altri (messi insieme)"
(Mario Traina – Il Linguaggio delle Monete Editoriale Olimpia 2006)
Durante il Regno di Carlo II ho osservato qual fosse l' aumento nell' agio delle monete d' oro , e quali provvidenze allora si fossero date per impedirlo , ma crescendone sempre le cause , cioe' l' abbondanza della moneta d' argento bassa e cattiva, e continuando la guerra che rendeva ogni giorno piu' raro l' oro , si venne al punto che lo scuto del sole che nel 1540 spendevasi in Piemonte per grossi 96 , alla morte di Carlo II , corresse gia' per grossi 100 , cio' che grandi inconvenienti producendo ne' conti de' ricevitori del pubblico denaro , soventi volte eccitavasi il magistrato della Camera dei Conti a prendere giuridiche informazioni circa il prezzo delle monete d' oro affine di riconoscerne il vero corso , e sopra esso regolare i conti
Quest' alterazione continua della moneta d' argento , fece che poco a poco le rendite dello Stato grandemente scemassero , e secondo una relazione indiritta al Duca nel 1561 dall' archivista della Camera trovavansi esse ridotte a circa un sesto da quello che anticamente erano , e cio' perche' essendo stati in principio i carichi tassati a grossi , dodici de' quali valevano un fiorino buono , quantunque peggiorassero , pure sempre a grossi soddisfacevansi ; per rimediare poi a tal cosa proponeva esso di fare un grosso nuovo , che all' antico s' assomigliasse , e che a questo si dovesse attenere nell' esigere le pubbliche imposte,cosa straordinariamente difficile , per non dire impossibile a farsi ,perche' sarebbe stato lo stesso che sestuplicarle almeno.
Meglio considerando la cosa Emanuele Filiberto riformo ' intieramente la moneta , ed il 13 marzo 1562 pubblico' la nuova sua monetazione , per la quale ristabili' la lira di venti soldi e di 240 denari , che anticamente si e' veduto scomparire per cedere il suo posto al grosso ed al fiorino , ed oridno' che i debiti e crediti si' antichi che nuovi si dovessero a questa raguagliare. Sotto pena di lire 200.
Per base diessa ho gia' detto che si prese il grosso di Aosta , il quale rappresentava quello di Savoia , e come fu detto soldo: che in proporzione si fecero le altre monete , le quali si regolarono in modo, che senza frazioni potessero tra esse dividrsi , cominciando dalla piu' grossa d'oro sino alla piu' piccola d'argento
(Domenico Promis – Monete dei Reali di Savoia Vol.1 1841)
Alessandro Cesati detto Il Grechetto
Incisore di gemme e medaglista; nato a Cipro ,onde il soprannome probabilmente all' inizio dell' anno 1500.
Giunto a Roma prima del 1538 fu al servizio del card. Alessandro Farnese.
Nel 1540 fu nominato incisore alla Zecca di Roma e vi rimase per piu' di venti anni lavorando pero' contemporaneamente anche per le Zecche di Camerino, di Parma e di Castro
Nel 1561 ando' in Piemonte dove fu nominato incisore dal Duca di Savoia.
Nel 1564 ritorno' a Cipro.
Le sue opere migliori come medaglista sono quelle eseguite per Paolo III e per i Farnese.
(Vittorio Lorioli – Medaglisti e Incisori Italiani dal XV al XIX secolo Litostampa 1993)
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Inviato (modificato)

Ora mi tocca cercare anche l'esemplare battuto ad Aosta per completare la serie delle zecche  :

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Supporter
1 ora fa, piergi00 dice:

Ora mi tocca cercare anche l'esemplare battuto ad Aosta per completare la serie delle zecche  :

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La conservazione a dispetto delle altre è un pelino più bassa, ma è Vercelli e quindi più difficile da reperire!

Resta una bella moneta è penso che averle tutte e tre in collezione sia già un bello spettacolo!

Ottima acquisizione!

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Supporter

...

2 ore fa, piergi00 dice:

Casa Savoia
Emanuele Filiberto testa di ferro 1553-1580
Lira 1563 Vercelli, busto del Duca a destra in cerchio perlinato R/ INSTAR OMNIVM in ghirlanda di quercia. Simonetti 32. Biaggi 425
Ø mm 32,17 gr. 12,14
Materiale : Ag

 

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Non voglio essere un guastafeste... ma cosa è quel cerchiolino ad ore 12 sotto la corona di quercia?

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Inviato (modificato)

Quando ero andato a visionare la moneta venerdi' mattina una delle prime cose che avevo controllato e' stata proprio questa !

Fa parte della decorazione dovrebbere essere un ovale e aperto (una specie di fiocco) come nell' esemplare P , invece viene a somigliare a un anello nella lira V.

Nel mio esemplare T si nota meno ma anche qui c'e' un cerchio

 

@savoiardo

Modificato da piergi00
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Supporter
1 ora fa, piergi00 dice:

Quando ero andato a visionare la moneta venerdi' mattina una delle prime cose che avevo controllato e' stata proprio questa !

Fa parte della decorazione dovrebbere essere un ovale e aperto (una specie di fiocco) come nell' esemplare P , invece viene a somigliare a un anello nella lira V.

Nel mio esemplare T si nota meno ma anche qui c'e' un cerchio

 

@savoiardo

Te lo dicevo perché proprio in corrispondenza al diritto sulla testa di EF ho notato una specie di cambio di colore del metallo che mi ha fatto venire un dubbio... ma potrebbe essere un effetto ottico della plastica...

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