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Petronio Massimo : chi era costui ?


Risposte migliori

Inviato (modificato)

Ho acquistato un testo interessante ,tra le varie cose descrive un tesoretto tardoantico ritrovato in giacitura primaria durante uno scavo a Noli .

Composto prevalentemente da solidi di Valentiniano III , conteneva anche un raro solido di Petronio Massimo,ho dato un'occhiata a wikipedia e a grandi linee ha soddisfatto la mia curiosita', ma la moneta in se stessa...quanto e' rara veramente? , quanto e' presente nelle collezioni museali ? E dove?

Grazie a chi vorra' aiutarmi .

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Modificato da adelchi

Inviato

DE GREGE EPICURI

Non riporto le notizie biografiche del Sear, perchè immagino siano le stesse che hai trovato su Wikipedia. La quotazione del solido di Petronio Massimo sul Sear 1981 era di ben 7500 £, cioè 25 volte rispetto a quello più comune di Marciano e 20 volte rispetto a Valentiniano III. Non ti so dire invece in quali musei sia reperibile. Le zecche erano Roma e Ravenna.

  • Grazie 1

Inviato

Petronio massimo regno per un paio di mesi in una situazione di grande confusione. Sono noti a mia memoria solo 3 o 4 tipi di solido, che globalmente a spanne non superano i 50 esemplari in tutto... Dovrei rivedere sovana e qualche altro tesoretto ma credo che nel ric che su queste è abbastanza affidabile siano tutte R3 o R4

  • Mi piace 1

Inviato

Per vedere dove, darò un occhio lunedì in alcuni testi

  • Grazie 1

Inviato
35 minuti fa, Poemenius dice:

Petronio massimo regno per un paio di mesi in una situazione di grande confusione. Sono noti a mia memoria solo 3 o 4 tipi di solido, che globalmente a spanne non superano i 50 esemplari in tutto... Dovrei rivedere sovana e qualche altro tesoretto ma credo che nel ric che su queste è abbastanza affidabile siano tutte R3 o R4

Ti ringrazio Alain , e' sempre un piacere e un onore parlare con te .


Inviato

Eh dai per così poco. É un piacere anche per me 


Inviato

dunque...

il RIC cita tre tipologie di solido

Ravenna (R4) quindi almeno due esemplari che per Grierson era uno soltanto….

Roma due tipologie

la prima nota in almeno 8 esemplari

la seconda in due esemplari

a Sovana ce n'è uno….

uno è nella Dumbarton Oaks collection …..noto nel RIC

uno o due sono stati venduti in asta negli ultimi 20/25 anni….

direi che il mio "50 esemplari " potrebbe essere nettamente ottimistico… includendo quelli nelle collezioni, e nei tesoretti che posso non ricordare...post 1994, direi che potremmo essere nell'ordine dei 20/30 esemplari probabilmente

 

  • Grazie 1

Inviato

Grazie ancora...

Mi stupisce sempre la quantita' di monete che gli imperatori coniavano appena saliti al soglio ,anche se regnavano pochissimo si affrettavano  a produrre ingenti quantita di contante ,forse I motivi principali erano : la necessita'di pagare il favore dell'esercito e pubblicizzare e legittimare il proprio imperio...


Inviato

Puoi dirlo forte

L'esercito andava pagato prima dopo e durante un tentativo di ascesa come questo... 


Inviato
1 ora fa, adelchi dice:

Grazie ancora...

Mi stupisce sempre la quantita' di monete che gli imperatori coniavano appena saliti al soglio ,anche se regnavano pochissimo si affrettavano  a produrre ingenti quantita di contante ,forse I motivi principali erano : la necessita'di pagare il favore dell'esercito e pubblicizzare e legittimare il proprio imperio...

Considera che per esempio per Otone, nonostante il suo breve regno, sono conosciuti più 500 conii di diritto e più di 600 di rovescio.

  • Mi piace 1
  • Grazie 1

Inviato (modificato)

DE GREGE EPICURI

Le stime sono ipotetiche. Per l'argento, si va dalle 15.000 alle 25.000 (ma qualcuno sostiene 10-15.000, altri 20-30.000). Per il bronzo, decisamente meno.  Queste sono quantità medie. Un numismatico anglosassone ha tentato una valutazione "sperimentale", preparando lui stesso i conii e coniando le monete, per vedere quando il conio andava fuori uso. Io non credo che abbia potuto ricostruire tutte le circostanze e le modalità della produzione antica delle monete.

Tieni conto che il conio di martello,che prende i colpi, si deteriora prima del conio di incudine (il quale di solito rappresenta il diritto della moneta).

Modificato da gpittini
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  • 3 settimane dopo...
Inviato

Non pensavo così tante, grazie per la risposta competente. Ma il numismatico inglese di cui parli ha davvero coniato 20.000 monete? Un lavoraccio!


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