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Inviato

Ciao a tutti, dopo una lunghissima ricerca,ho aggiunto in collezione questo Follaro di Gisulfo II, con al rovescio la vista di Salerno. ne parliamo un po' della monetazione dei Longobardi del sud? Saluti Eliodoro

IMG_20180401_204149.jpg

672D.jpg

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Inviato

Complimenti Elio. Ero convinto fosse inedita (almeno fino al 2003....)!!

Se lo ritieni possiamo spostare la discussione nelle meridionali. Fammi sapere

Cari saluti


Inviato
2 minuti fa, adolfos dice:

Complimenti Elio. Ero convinto fosse inedita (almeno fino al 2003....)!!

Se lo ritieni possiamo spostare la discussione nelle meridionali. Fammi sapere

Cari saluti

Ciao Adolfo, essendo precedente al Regno di Napoli, penso che questa sia la sezione giusta


Inviato

OK, ma la vedo dura :D

ciao


Inviato
34 minuti fa, adolfos dice:

OK, ma la vedo dura :D

ciao

Pure di là non è che cambi molto


Inviato

Andiamo bene, allora.....:lol:

Vediamo come butta e in caso poi evochiamo qualche nominativo tosto...

 


Inviato
Il 31/3/2019 alle 10:39, eliodoro dice:

Ciao a tutti, dopo una lunghissima ricerca,ho aggiunto in collezione questo Follaro di Gisulfo II, con al rovescio la vista di Salerno. ne parliamo un po' della monetazione dei Longobardi del sud? Saluti Eliodoro

IMG_20180401_204149.jpg

672D.jpg

Argomento ostico, almeno per me. Questa moneta però mi riporta agli albori della mia collezione, quando cercavo una moneta per zecca meridionale. Per Salerno acquistai quello che era catalogato come 1/2 follaro di Gisulfo I o II (17 mm - 1 gr). In basso stato di conservazione e con una patina molto scura. Mi incuriosì subito quel dubbio sull'attribuzione presente sul cartellino ma facendo qualche ricerca trovai subito la soluzione. L'attribuzione a Gisulfo I, iniziata credo dal Sambon, fu corretta da P. Grierson nel suo "The Salernitan coinage of Gisulf II (1052-1077) and Robert Guiscard (1077-1085)". Articolo poi tradotto e ripubblicato nel Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano del 1957 qui di seguito allegato.

http://www.socnumit.org/doc/BCNN/BCNN1957.pdf

Il dubbio rimasto però è un altro... ma il mezzo follaro esiste o è solo frutto di errata catalogazione di monete basse di peso?

Complimenti per l'acquisto Elio!

 

  • Mi piace 2

Inviato

Evocavamo uno tosto ed ecco apparire il più tosto di tutti :)

Grande Davide. Hai gettato un bel sassolino nello stagno. Ahimè. in questa monetazione (ma non solo....) sono una frana e credo di non poter partecipare attivamente alla discussione. Sentiamo se @eliodoro ha qualche opinione.

 

Saluti a tutti


Inviato

Se la memoria visiva non m'inganna , questa moneta dovrebbe appartenere alla collezione salernitana di un utente di questo forum defunto , che scrisse sulla Zecca di Salerno e pubblicò sulla copertina del libro questa moneta o , forse l'ho vista in qualche articolo si Monete Antiche .

Complimenti per "l'acchiappo" :) 

Salutoni

odjob

@fedafa secondo me è un Follaro e non una frazione e frazioni di questa moneta non ve ne sono.

  • Mi piace 1

Inviato
3 minuti fa, odjob dice:

@fedafa secondo me è un Follaro e non una frazione e frazioni di questa moneta non ve ne sono.

Sono convinto anche io della cosa. Sentiamo altri pareri.


Inviato
10 minuti fa, adolfos dice:

Evocavamo uno tosto ed ecco apparire il più tosto di tutti :)

Grande Davide. Hai gettato un bel sassolino nello stagno. Ahimè. in questa monetazione (ma non solo....) sono una frana e credo di non poter partecipare attivamente alla discussione. Sentiamo se @eliodoro ha qualche opinione.

 

Saluti a tutti

Su questa monetazione nemmeno io sono espertissimo... Grazie per il "tosto" ?


Inviato (modificato)

Allora, interessante la notizia data da @odjob.

Riguardo gli spunti  interessanti di Davide  ed Odjob, la monetazione longobarda e normanna in metallo vile è ardua e problematica. 
Dalla lettura dei testi di Raffaele Iula  e, prima, di Cappelli ( che però li attribuiva a Gisulfo I) e di Bellizia, sono propenso a ritenere che  con Gisulfo II, circolassero follari  e mezzi follari.

con Gisulfo II, per la prima volta, i Longobardi coniarono Follari in rame.

Gisulfo si fa rappresentare come un Sebastos, per cui vi è un  evidente richiamo ai Bizantini di cui, credo, riconosca una sua subalternità.

 Durante il periodo di regno di Gisulfo II,  gli Imperatori Bizantini  battevano follis anonimi, mentre i mezzi erano molto rari ( il Sear li riporta solo per MIchele VII),  ma esistenti.

Gli autori prima citati, però, ritengono che Gisulfo II avesse coniato anche mezzi follari.

Il Bellizia, in particolare, distingueva tra Follari, mezzi follari e frazioni di follaro ( distinguendoli, sostanzialmente, per il fatto che gli ultimi due avessero bordi ritagliati e peso ridotto).

Orbene, poichè i follari servivano soprattutto per il piccolo e/o medio commercio locale, propongo alcune   ipotesi:

- I follari avevano un valore nominale, per cui, credo, vi fossero anche mezzi follari e frazioni;

- I follari non avevano valore nominale, ma, forse, andavano a peso per cui non si distinguevano follari e frazioni.

Come detto,  opto per la prima ipotesi Che cosa ne pensate?

 

 

 

Modificato da eliodoro
  • Mi piace 1

Inviato

Se sostengo che mezzi Follari (o frazioni di Follaro per meglio dire ) non furono emessi per questa moneta è perchè ritengo che le monete salernitane ma anche amalfitane di"largo modulo", anche se di peso calante,erano considerate Follari .

Le monete di piccolo diametro possono considerarsi frazioni di Follaro.

Salutoni

odjob 

  • Mi piace 1

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