sondaggio SONDAGGIO: La numismatica e il collezionismo numismatico sono in crisi?

[ANDREA1982]

47 minuti fa, Salvatore Esposito dice:

Ciao a tutti,

voglio condividere con voi le mie prime esperienze (per chi non lo sapesse sto agli inizi), onestamente quasi tutti i giorni seguo, partecipo e a volte compro delle momente su uno sito d'aste (non lo voglio citare ma avete già capito qual è), e fino a questo punto non di sorprendente ma onestamente qualche giorno fa sono andato al mio primo convengno e onestamente è stata tutta un'altra cosa, vedere da vicino tornesi, piastre, monete d'oro ecc..in ottima conservazione o meglio ancora monete antiche come quelle romane dove eri sicuro non fossero le solite patacche uscite nelle merendine. Senza tralasciare che c'era persone con cui parlare e ricevere consigli.. riassumendo era tutta un'altra cosa. Ovviamente non ci sono convegni sotto casa tutti i weekend.

Non frequento circoli ma solo questo forum quindi confronti non ne posso fare.

Dunque concludo dicendo che quando c'è la possibilità è meglio di persona altrimenti usiamo la rete.

Apro un'altra questione, meglio un libro carteceo pensante da sfogliare a casa o uno digitale che puoi consultare anche per strada? Io cartaceo ma solo se sto a casa. C'è sempre un vantaggio bilanciato da uno svantaggio.

Anche io preferisco il cartaceo. Riesco a incamerare piu' informazioni.

[Litra68]

Il 30/3/2019 alle 23:40, eracle62 dice:

Certo che pensare che la numismatica non sia in crisi ce ne vuole...

Prendo come esempio un circolo come quello Milanese dove si arrivava a cifre tipo 150/ 200 iscritti, ma ho sentito anche di 300 e oggi forse 20 iscritti, c'è qualcosa che non mi torna, e parlo di una città come Milano...

Non oso pensare alle altre realtà...

Buongiorno, @eracle62 non ho elementi sufficienti per dire se la numismatica è in crisi o meno, quello che però ho potuto constatare, riallacciandomi alla scarsa presenza di iscritti nei circoli numismatici e nello specifico a quello Milanese di cui parli, è che cercando la voce circoli numismatici nel Lazio e Campania (io mi trovo  al confine tra Lazio e Campania) trovo il Circolo Napoletano a 70 km e Associazione Italia Numismatica (che mi risulta fare solo iniziative editoriali) a 50 km, l'unico momento di scambio culturale che mi rimane è il Forum grazie a Dio e i convegni ai quali si riesce a partecipare.. Mi piacerebbe un Circolo che potessi raggiungere almeno una volta a settimana senza fare centinaia di km.

 

[denario69]

Se parliamo di mercato numismatico e quindi, acquisto di monete per collezionismo, direi che tendenzialmente ha subito una brusca frenata. Per quel che riguarda l'Italia (escludo quindi il contesto "globalizzato"), personalmente ho notato, almeno nel mio campo di interesse, un aumento generalizzato dei prezzi (ed infatti ho allentato di moltissimo gli acquisti, direi annullato). A parità di conservazione degli esemplari acquistati in anni precedenti, esempio i classici denarietti di epoca romana, i prezzi sono lievitati. Ovviamente parlo del segmento "consumer"  quindi persone medie che potevano permettersi un acquisto o la partecipazione ad aste, con un budget ritagliato nel bilancio familiare( cosa che molti Operatori non capiscono ) . In controtendenza ho compensato il calo di acquisti con l'acquisto di libri, per lo studio della numismatica (anche libri antiquari, che costano sempre meno delle monete). Il segmento "corporate" invece, e parlo dei nuovi ricchi globalizzati è cresciuto molto e detta la legge economica nell'incrocio tra domanda ed offerta (con un aumento, non tendenziale, ma esponenziale). Previsione per il mercato del collezionismo: crisi del settore "consumer" dove molti "consumer" tenderanno a non effettuare acquisti in Italia spostandosi su mercati fisici paralleli, ovviamente chi può (il ducatone da me postato l'ho acquistato in Moldavia, ad un prezzo non pensabile in Italia, con documentazione e ricevuta inclusa). Il mercato "corporate" andrà invece a gonfie, anzi gonfissime, vele. Probabilmente questo, se ben analizzato e sfruttato da chi opera sul mercato, potrebbe portare, ad un miglioramento del livello qualitativo delle monete proposte, incrementando ulteriormente i margini di profitto, ma a scapito di monetazioni con livelli di conservazione inferiori, riducendo sempre di più le possibilità di acquisto per il segmento "consumer", restringendo sempre di più il collezionismo ad un fenomeno di elite. 

Ovviamente è solo il mio punto di vista  e le previsioni sono a lungo termine, nel caso in cui il contesto economico dovesse continuare a peggiorare.

Vogliate scusarmi per la prolissità (deformazione professionale  ) e se vi ho annoiato

 

 

 

 

Modificato 10 Maggio, 2019 da denario69

[viganò]

Buongiorno a tutti.

Concordo con chi mi ha preceduto: numismatica "top" a gonfie vele, il resto riesce a stare a galla con fatica...

Del resto, per fare un esempio, parecchi miei coetanei (ho 37 anni) non hanno lavoro o hanno iniziato a lavorare stabilmente (contributi, ecc.) intorno ai 30 anni: credo che questo incida sulla possibilità di dedicarsi alla numismatica così come a qualsiasi altra attività "ludica" (se tale può essere definita la Numismatica). Ciò non mi impedisce di dire che tra i miei coetanei ci siano anche quelli che non hanno voglia di lavorare ma credo che gli scansafatiche ci siano sempre stati in ogni epoca... solo che oggi uno che ha voglia di rimboccarsi le maniche fa più fatica... e in più si sente preso per i fondelli da quelli che beneficiano delle "regalie" che leggiamo sui giornali o da quelli che vanno su internet e (senza studi e senza esperienza) credono di essere dei tuttologhi ... 

In fondo questo è il problema principale dell'Italia (poco lavoro, tanta burocrazia, giustizia lenta) e che certamente non si risolve con l'assistenzialismo visto negli ultimi tempi...

Modificato 11 Maggio, 2019 da viganò