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Le tracce materiali di gesti, riti ed emozioni tra medioevo e prima età moderna, Incontro di studi, 27/28 marzo 2019, Milano


Risposte migliori

Comunico questa segnalazione, che è arrivata a Quelli del Cordusio, anche su Lamoneta di un importante e decisamente interessante Incontro di Studi, per tematica e per relatori, che avverrà a Milano nei giorni 27/28 marzo 2019 nella Sala Napoleonica di Palazzo Greppi, Via Sant'Antonio 12, Milano.

Vedo nomi importanti, la Prof. sa Lucia Travaini, Perassi, Baldassarri...il tema è indubbiamente estremamente intrigante, l'organizzazione è della Università degli Studi di Milano, Dipartimento Studi Storici.

Allego Locandina Incontro di Studi.

ProProgramma convegno-Le tracce materiali di gesti riti ed emozioni-27-28 marzo 2019.pdf

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  • dabbene ha evidenziato questo topic come importante

Emblematica e affascinante la tematica che verrà illustrata da Lucia Travaini " Interrogare gli oggetti. Gesti, riti ed emozioni tra archeologia e storia ", in questo titolo c'è molto, molto che riguarda gli appassionati e per chi vuole andare oltre nel vedere oggetti come le monete ed altri, penso che ci sia molto da dire anche su altre relazioni...

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E’ indubbiamente in giorni feriali, però ...però ...anche quel “ Abbandonare un figlio e lasciare un segno di riconoscimento “ quanti spunti potrebbe darci ....

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Dicevamo che gli spunti sono tanti, uno estremamente interessante è quello sugli studi delle ossa dei Santi di Cristina Cattaneo.

E qui siamo ad Ambrogio, Gervaso, Protaso….la storia di Milano, i simboli dell'identità….

Vedremo anche se sarà riconfermata l'ipotesi che il ritratto di Ambrogio possa essere questo….

Ambrogio.jpg

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Un altro spunto degno di nota, in particolare per gli appassionati milanesi, è quello di Fabrizio Pagani " Superstizioni nella diocesi di Milano in età borromaica ".

Pagani fa parte dell'Archivio Diocesano di Milano e sicuramente ha documentazione sul tema che entra nel periodo della Milano dei Borromeo, spunto che credo possa attirare molti.

E poi c'e' una amica di Lamoneta...magari ne parlerò in un prossimo post...

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Abbiamo poi l’intervento di Monica Baldassarri “ La morte e i suoi riti in Italia tra Medioevo ed età moderna : tracce materiali “ , qui entriamo nella gestualità del fine vita, tematica affascinante e che può rivelare credo ancora molto e sicuramente le monete non saranno escluse da tutto ciò ....

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Supporter

Ho già comunicato in ufficio che prenderò due giorni di ferie.

Il programma del convegno è molto interessante.

 

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Diciamo che Lamoneta e’ sempre sul pezzo con la segnalazione di eventi significativi come questo con tematiche e relatori di questo calibro, sarebbe stato veramente un peccato non divulgarlo e comunicarlo o farlo passare in silenzio nelle sedi opportune.

 

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Il 10/3/2019 alle 20:30, dareios it dice:

Quando qualcuno ti chiede cosa vorresti che fosse inventato... io rispondo... il teletrasporto!!! Non è vero che oggi la distanza non è più un problema. Sigh.

Qualcosa si può fare: ormai molti eventi vengono trasmessi in diretta sia sui social oppure si può utilizzare skype. Tutto sta agli organizzatori.

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Il 16/3/2019 alle 17:14, dabbene dice:

Diciamo che Lamoneta e’ sempre sul pezzo con la segnalazione di eventi significativi come questo con tematiche e relatori di questo calibro, sarebbe stato veramente un peccato non divulgarlo e comunicarlo o farlo passare in silenzio nelle sedi opportune.

 

Penso all'evento degli eventi...

Quello che mi balenò dal primo giorno..

Quello che avrei sempre sperato...

Quello che forse ai tempi c'eravamo andati vicini...

Insomma la grande conferenza di sempre..

Dove ognuno può portare la sua tematica..

La sua monetazione...

Il suo pensiero...

Una manifestazione con cicli di conferenze...

LA GIORNATA NUMISMATICA DEL FORUM LAMONETA

Con sede e città da stabilire...

Consona a tutta la penisola...;)

Il coronamento di tanti anni...

Oggi ci vorrebbe un evento del genere, giusto per ravvivare un po' l'ambiente...

Eros 

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Non ho visto devo dire molta promozione nei vari ambiti di questo importante evento, anche qui in fondo direi, non so se e’ una scelta o se casuale, di certo per chi potrà sentire anche solo una parte, visti i temi e i relatori, avrà secondo me le sue soddisfazioni.

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7 ore fa, dabbene dice:

Non ho visto devo dire molta promozione nei vari ambiti di questo importante evento, anche qui in fondo direi, non so se e’ una scelta o se casuale, di certo per chi potrà sentire anche solo una parte, visti i temi e i relatori, avrà secondo me le sue soddisfazioni.

È cambiata la numismatica è cambiata Milano...

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  • dabbene ha rimosso questo topic da quelli importanti

DE GREGE EPICURI

Ho potuto partecipare solo stamattina, ed ho trovato le quattro relazioni molto interessanti e ben fatte. Nessuna ripresa diretta degli interventi, penso che per l'Università sia per ora un po' troppo complicato...M.Mangini ha illustrato il reimpiego di pergamene (soprattutto) e altri materiali scritti per gli usi più diversi: dall'imbottitura di sedie o abiti, ai cartocci di droghieri e pescivendoli, al riempimento di soffitti e soppalchi, che ce li hanno conservati. M.Hall, in un inglese per me un po' troppo arduo, ha descritto usi non monetari delle monete, dai gioielli agli amuleti, agli inserimenti in statue od oggetti religiosi, alle fonti sacre e votive, alle sepolture. M.Schraven, in un ottimo italiano, ci ha parlato delle medaglie della Vergine di Halle, e del santuario di Schrepenheuvel, sempre in bilico fra le Province Unite riformate e le Fiandre degli Absburgo. Infine, M.Pagani ha illustrato le paure superstiziose nella Milano di San Carlo, i mezzi magici per preservarsi dalla peste e da altre disgrazie, ma soprattutto la repressione inflessibile di tutto ciò da parte dei vari Tribunali Ecclesiastici.

Nella tavola rotonda finale, W.Maleczec ha avanzato in 7 punti delle proposte di approfondaimento/ collaborazione nelle attività storiche, archeologiche e numismatiche. Sembra si debba colmare uno iato fra gli studi letterari (diciamo delle fonti scritte) e la raccolta e studio dei materiali e della iconografia.

Modificato da gpittini
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Supporter

Buonasera,

quello che è stato detto nella giornata odierna è stato descritto benissimo da Gianfranco. Il programma di ieri era stato più intenso, nonostante le defezioni dell'ultimo momento di Grado Giovanni Merlo e di Silvia Lusuardi Siena, quest'ultima presente oggi come partecipante al dibattito finale. Dopo i saluti di rito del prof. De Francesco, Direttore del Dipartimento di Studi Storici dell'Università di Milano, l'attività è stata aperta dalla relazione della professoressa Lucia Travaini che, come al solito, ha presentato una serie di oggetti simbolici con collegamenti tra storia, arte, numismatica ed antropologia. Il riutilizzo di oggetti particolari, come gemme, monete, medaglie, ai quali viene attribuito un valore emozionale per diversi motivi, agisce in modo da attribuire un nuovo significato ed un valore simbolico. Tra le storie raccontate dalla Travaini, per i milanesi è da segnalare la vicenda di un solido bizantino inserito in una croce del XVII secolo. La moneta faceva parte di un ripostiglio di solidi bizantini rinvenuto durante dei lavori nell'area di San Giovanni al Laterano, Papa Sisto V interpretò questo ritrovamento come un segno divino e donò queste monete, considerate quasi come delle reliquie, ad alcuni cardinali. Uno di questi, a sua volta, la consegnò alla chiesa di Sant'Alessandro dove fu inserita in questa preziosa croce ed è tuttora conservata. Un'altra vicenda interessante è costituita dal recente rinvenimento dello scheletro di un bovino adulto sotto il pavimento di una chiesa di Caronno Pertusella (datato alla metà del XV secolo), evidentemente sacrificato e non macellato, sepolto unitamente ad un denaro imperiale milanese dell'epoca di Federico II di Svevia. Sempre interessante è la citazione della presenza di due scudi del sole di Francesco II Sforza nella sacrestia del Duomo di Monza, conservati in una busta di pergamena come reliquie in quanto "bagnati del sangue di san Francesco". 

Successivamente abbiamo ascoltato la relazione della professoressa Perassi,, dell'Università Cattolica di Milano, che ha parlato di "Sopravvivenza di ritualità tardopagane nella società paleocristiana" con riferimenti alla deposizione di monete e corredi in deposizioni di epoca cristiana. I casi citati fanno riferimento alla necropoli rinvenuta presso la sede dell'Università Cattolica di Milano ed i ritrovamenti effettuati nel fonte battesimale della chiesa paleocristiana nel sito maltese di Tas-Silg.

La mattinata è stata conclusa dalla relazione della dottoressa Cristina Cattaneo, nota anatomopatologa, che ha parlato dei primi risultati delle analisi degli scheletri di Sant'Ambrogio e dei Santi Gervaso e Protaso. Le indagini svolte hanno confermato quanto si sapeva per Ambrogio: come rappresentato nel mosaico di San Vittore in ciel d'oro, il vescovo aveva un viso asimmetrico, con le orecchie a sventola, Dall'esame delle ossa si è riscontrata una vecchia frattura alla clavicola ed una malformazione della sezione maxillofacciale del cranio, probabili esiti di un rovinoso trauma giovanile, forse una caduta da cavallo. Più interessanti i risultati delle analisi effettuate sulle ossa dei due santi martiri: l'analisi visiva dei resti ha confermato la loro stretta parentela (secondo la leggenda erano fratelli) ed anche la statura di 182 cm., abbastanza infrequente per l'epoca. Inoltre, l'analisi tafologica ha confermato che uno dei due soggetti esaminati era stato decapitato mentre l'altro era deceduto a seguito delle percosse ricevute. Non sono ancora disponibili i risultati dell'analisi del DNA. 

Dopo la pausa per il pranzo, i lavori sono proseguiti nel pomeriggio con la relazione della dott. Monica Baldassarri  su "La morte e i suoi riti in Italia tra medioevo ed età moderna: le tracce materiali", una carrellata di dati statistici e notizie sulle sepolture scavate e pubblicate negli ultimi anni in Italia. Da questa analisi sono emersi dati interessanti sulle variazioni nei luoghi di sepoltura, degli usi ed anche dei rituali adottati. La relatrice ha evidenziato la necessità di procedere all'attenta rilevazione di tutti i dati e di informazioni acquisibili dallo scavo archeologico, in modo di ottenere un numero congruo di dati confrontabili. Allo stesso tempo ha auspicato uno sforzo interdisciplinare per la ricostruzione del processo di mutamento temporale e territoriale del rito della sepoltura.

La successiva relazione, "Il tocco della fede. I libri dei predicatori itineranti valdesi",è stata presentata dalla dottoressa Marina Benedetti, dell'Università degli Studi di Milano. E' stata descritta l'attività di questi predicatori itineranti, così come rilevata in alcuni procedimenti avviati nei confronti di soggetti sospettati di eresia, residenti nelle zone alpine a cavallo tra il Piemonte e la Francia. Dal racconto, emergono le figure dei "barba" che percorrevano senza sosta questi territori per diffondere la "vera" parola di Dio, vivendo solo di quello che potevano ottenere dai loro ospiti ai quali donavano spesso degli aghi. Mentre non è conosciuto l'eventuale significato di questi oggetti, si apprende anche che i "missionari" portavano sempre con sé dei piccoli libri, grandi come il palmo di una mano, alcuni di questi si sono salvati perché consegnati agli emissari di Cromwell, che nella seconda metà del XVII secolo cercò di intercedere nei confronti dei Savoia per i Valdesi, ed oggi sono conservati a Cambrigde.

L'ultima relazione della giornata, dal titolo "Abbandonare un figlio e lasciare un segno di riconoscimento (secc. XV-XVI)", è stata presentata dalla professoressa Giuliana Albini dell'Università degli Studi di Milano. Dopo un introduzione volta ad illustrare il fenomeno dell'abbandono di neonati, che si intensificò notevolmente a partire dal XV secolo, e che portò alla costituzione di apposite istituzioni, come il celebre Spedale degli Innocenti di Firenze,  la relatrice ha riferito i primi risultati sulle ricerche svolte su una serie di registri dell'Ospedale degli Esposti di Reggio Emilia. La documentazione è rilevante per la sua continuità e per il fatto che riporta una serie di registrazioni, frequentemente si riscontra l'uso di lasciare oggetti e messaggi a corredo del neonato abbandonato. Una certa curiosità è stata destata dal il fatto che, spesso, le balie che si facevano carico del neonato erano le stesse madri, in modo da ottenere il contributo economico dell'ospedale. Questo comportamento era di norma vietato, ma dalla documentazione emerge che era tollerato: i genitori che si comportavano in questo modo erano in grave difficoltà economica, si trattava di una questione di sopravvivenza e pertanto si chiudeva letteralmente un occhio, se non tutti e due. 

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