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Inviato

Grazie Sempre utile il comunicazione, vedo oltre alle consuete acquisizioni bibliografiche , anche un interessante donazione di materiale della colonia d'Etiopia. 

 


Inviato

Devo però far notare alla gentile Redazione di un errore sostanziale non indifferente sul commento del Catalogo delle monete esposte in Ambrosiana.

Il Rotary e' sponsor delle sole due teche mentre la pubblicazione e la sponsorizzazione del Catalogo e' stata fatta in toto da Quelli del Cordusio.

Quelli del Cordusio non viene neanche citato e credo che per capire questo bastava guardare i due soli loghi in copertina di Ambrosiana e Cordusio e leggere le tre presentazioni, quella del Prefetto Ambrosiana Ballarini, del pres. Rotary Manfredi e la mia a nome del Cordusio dove il tutto e' eloquentemente spiegato.

Siccome la cosa non e' irrilevante ci terrei che ne prendeste buona nota e rettificarla, vi ringrazio anticipatamente.

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Inviato

Grazie


Inviato

Buongiorno!

“<...> grazie ai contributi del Rotary Club, è stato possibile realizzare una mostra permanente delle monete milanesi <...>”.

Premetto che non ho letto il catalogo in oggetto, ma Comunicazione n. 73 (gennaio 2019) sì. Nella quintultima e quartultima riga di pag. 31 è scritto, per dirla fuori dalle righe, che i soldi del Rotary hanno permesso di realizzare l’esposizione delle monete.

Non si dice che il Rotary ha pagato il catalogo, ma SOLO che - pagando le teche - ha fatto si che la mostra potesse essere fatta. NON il catalogo ma la mostra! 

Se il Rotary Club ha pagato le vetrine allora credo che si possa dire che è grazie ad esso che si è potuta realizzare l’esposizione. Si dice il falso? C’è qualcosa che non sappiamo?    Se no, dov’è il problema? 

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Inviato

Caro Marco un saluto intanto e grazie dell’attenzione che ci mostri, e’ chiaro che senza aver in mano il catalogo ti risulta difficile cogliere alcuni aspetti non di poco conto.

Comunicazione sta recensendo un prodotto editoriale, il Catalogo, e di questo si dovrebbe parlare.

Quando c’e’ un prodotto editoriale ci si chiede chi l’ha scritto e di chi e’ la paternità gestionale, finanziaria di questa pubblicazione.

Qui e’ totalmente omessa la paternità che e’ invece totalmente merito e cura di Quelli del Cordusio.

Bastava ripeto, leggere le tre prefazioni, i libri sono fatti per essere letti e in tutte e tre viene chiaramente detto, Ambrosiana nel dubbio non potrà che confermare o se ci fosse stato un dubbio bastava chiedere.

Visto l’impegno, i sacrifici, gli oneri eccezionali e diciamo pure la passione per rendere fruibile un prodotto editoriale culturale come un catalogo che riteniamo fondamentale e’ Il minimo che si venga almeno citati .

E’ come se il libro ultimo di Catalli pubblicato da Costantini Cesare venisse descritto come una pubblicazione generica.

Allego una delle tre presentazioni la prima del Prefetto Ambrosiana Ballerini, ma posso aggiungere tranquillamente anche le altre due, l’intento e’ semplicemente di dare il giusto e sacrosanto merito a chi ha prodotto questo catalogo in formato cartaceo con sacrifici e per la cultura.

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Inviato

Aggiungiamo anche uno stralcio alla mia prefazione al catalogo che più chiara di così ...volendo aggiungo quella anche Rotary 

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Inviato

 

Buongiorno Mario,

capisco il tuo punto di vista, ma quella pubblicata su Comunicazione è solo una notizia, anzi una “Segnalazione" (è questo il titolo della rubrica dove il catalogo della mostra dell’Ambrosiana viene menzionata). Tra le tante pubblicazioni arrivate nell’anno precedente alla SNI, se ne segnalano alcune con una breve indicazione di massima. Sullo stesso numero vi sono altri esempi di cataloghi “segnalati” e NON recensiti. Ne riporto qui di seguito uno, solo per fare un esempio: 

 

"Carmelo Malacrino e Daniele Castrizio, Reggio e le sue monete, Reggio Calabria, Museo Archeologico Nazionale, 2017, pp. 160. Ill., ISBN 978-88- 907473-5-9.

Il volume, realizzato in parallelo all’omonima mostra, presenta una serie di monete, appartenenti alle collezioni del Museo, come documento per illustrare la storia straordinaria di una delle più importanti colonie greche d’Occidente, fondata dai Calcidesi per un controllo strategico dello Stretto. Sono state prese in considerazione circa 150 monete in oro, argento e bronzo che si sviluppano dal V sec. a.C. con l’iniziale colonia greca per attraversare il periodo romano,bizantino no al dominio arabo-normanno. La parte catalogica (pp. 103-160) è preceduta da una serie di brevi saggi che mettono in evidenza la moneta nel mondo antico, la moneta e la città, la tecnica di coniazione, i ritrovamenti e gli aspetti di circolazione nonché i tipi e i simboli monetali."

 

Come vedi , anche in questo caso si tratta di poche righe, solo per dare ai lettori alcune brevi indicazioni sul contenuto e di quale materiale si tratta. Nulla di più.

Se vuoi che il catalogo sia recensito come si deve e come probabilmente merita, chiedi a qualche studioso  di preparare il testo (scontato che quest’ultimo debba essere in possesso del volume) e di inviarlo alla Società Numismatica Italiana, che molti, per svariati motivi, possono anche aborrire ma che - che piaccia o no -  resta la nostra più importante associazione in questo campo di scienze (parola, questa, che a volte tendiamo a scordarci ma che invece dovrebbe essere SEMPRE il punto di partenza quando si scrive di numismatica).

Inserisco qui di seguito il testo della segnalazione pubblicata su Comunicazione n. 73: 

"Giancarlo alteri, Le monete della Zecca di Milano conservate nel Medagliere della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Milano, Biblioteca Ambrosiana, 2018, pp. 64, ill.

Il fascicolo, presentato da Mons. Marco Ballarini, Prefetto della Biblioteca Ambrosiana e da Luigi Giovanni Manfredi, Presidente del Rotary Club Milano Aquileia, costituisce il catalogo delle monete permanentemente esposte nell’ambito del percorso espositivo della Biblioteca e Pinacoteca Ambrosiana. Come ben raccontato nella prefazione di Mario Limido, grazie ai contributi del Rotary Club, è stato possibile realizzare una mostra permanente delle monetemilanesi, costituita da 80 splendide monete, tutte signi cative e in conservazionemolto alta, tratte dal Medagliere della Ambrosiana, ricco di circa venti mila monete. L’introduzione traccia la storia della monetazione milanese dalle fase iniziali, con le monete celtiche imitanti quelle di Massalia (Marsiglia), no allachiusura della zecca con l’unità d’Italia. Le monete esposte spaziano dal periodo carolingio al Comune, le signorie viscontea e sforzesca, alle dominazioni francese, spagnola e austriaca."

Come ho già scritto poco fa, non mi pare che si dica nulla di sbagliato a meno che il Rotary non sia l’unica associazione che ha pagato le teche.

Monsignor Ballarini scrive chiaramente che la tua Associazione, insieme e a te che ne sei il beneamato presidente, “ha sovvenzionato il catalogo dell’esposizione, dove ogni moneta <...> è presentata e studiata secondo la rigorosa metodologia della scienza numismatica” (ancora quella parola: scienza!).

Ripeto, dov’è il problema? Il Rotary ha finanziato le teche, il Cordusio il catalogo.

A stretto rigor di logica (la Logica: altra disciplina con la quale a volte ci dimentichiamo di dovere SEMPRE fare i conti, altrimenti rischiamo di credere  - e di scrivere - che anche gli asini volano), se vogliamo, una volta pagate le teche la mostra si sarebbe potuta realizzare anche senza il relativo catalogo. Ma un catalogo senza le teche per contenere le monete e poterle esporre non può produrre (porre in essere) una mostra.  Certo, il catalogo è un valore aggiunto, ma un'esposizione sta in piedi anche senza. Non me ne volere, Mario, ma purtroppo - a mio modesto parere -  è così. 

Il catalogo senz’altro merita. Fallo recensire come si deve sulla Rivista Italiana di Numismatica. Grandi studiosi delle serie milanesi ce ne sono tantissimi su questo forum... 

Un abbraccio, Marco

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Inviato

Scusa Marco, poi termino però qui, ma adesso tu mi inserisci i testi delle prefazioni che ho linkato qui ora e li citi, io mi riferisco alla notizia di Comunicazione, nella presentazione viene messa Biblioteca Ambrosiana come editore, e non lo e’, ma bensì Quelli del Cordusio, la mostra e’ la mostra ma anche il catalogo ha la sua importanza e chi ha letto le 10 pagine di discussione su questa realizzazione /idea qui sul forum  sa anche chi ha lottato, sognato e lavorato per far sì che Milano avesse tutto questo, cioè la Mostra, poi un finanziatore magari lo trovi anche ma portare avanti un progetto così e vederlo realizzato ti assicuro che non e’ stata negli anni una passeggiata di salute.

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Inviato

Spero che ci sia stato il chiarimento .


Inviato
13 ore fa, Liutprand dice:

Spero che ci sia stato il chiarimento .

Diciamo che ho segnalato il dovuto.

Una precisazione però ulteriore, le cose non nascono mai per caso, queste poi meno che mai, uno sponsor lo puoi trovare, ma per trovarlo lo devi convincere, ci fu un concorso per service culturali per Milano, preparai un dossier,  lo vinsi perché l'idea era un unicum troppo importante per la città , il vincere permise di avere il finanziamento dello sponsor che mi incarico' di portare a termine il progetto coordinandolo tra le vari componenti , Ambrosiana, direttore Medagliere, Architetti, Esposizione fissa di monete, scelta tipo di teche, luci...., arrivo' poi anche il Catalogo che decise il Cordusio di finanziare per dare un apporto oltre che organizzativo anche finanziario, decisamente all'inaugurazione ufficiale partecipo' la Milano politica Culturale con l'Assessore alla Cultura del Comune, Assessore alla Cultura  Regione, Presidente Consiglio di Zona 1, rappresentanti del mondo Associazionistico, Ambrosiana tutta, e' stato inserito nei dieci progetti virtuosi per Rotary dell'anno, per dire che si, lo sponsor Rotary fu importante, ma se non ci sono poi le persone che accendono il motore e lo tengono vivo anche nei momenti di difficoltà, questo tipo di realizzazioni che rimarranno eterni a disposizione della città e della collettività non vedranno mai la parola fine e la luce.

Oggi ripeto la gioia maggiore e' vedere nell'opuscolo consegnato ai visitatori di Ambrosiana nella piantina la raffigurazione delle teche con indicata sala 19 esposizioni numismatiche e il vedere al mattino dei giorni feriali scolaresche intere che si fermano a vederle e guardarle, lo scopo divulgativo, l'idea mia di dieci anni fa era questa , il permettere a tutti, di vedere nostre monete e che monete, la nostra storia e identità ogni giorno senza problemi pagando un semplice biglietto.

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Inviato

Buongiorno, al di la' del fatto che la mostra sara' per tutti e che il Rotary abbia finanziato gli espositori c'e' un dato di fatto...

Ambrosiana e Rotary non si sarebbero messi a collaborare se non ci fosse stato qualcuno che avrebbe fatto da collegamento, in questo caso Mario Limido per Quelli del Cordusio che poi fisicamente hanno contribuito alle spese per l' edizione. 

Per quanto riguarda la comunicazione, penso si stata una mancanza non aver sottolineato la collaborazione con Quelli del Cordusio.

Roberto

 

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Inviato

Longo è lo cammino,
 ma grande è la meta!
 vade retro satan
 vade retro satan
 vadre retro satan

 Longo è lo cammino,
 ma grande è la meta
 vade retro satan
 vade retro satan
 vade retro satan

 Contro o sarracino
 seguiamo il profeta!
 vade retro satan
 vade retro satan
 vade retro satan

 Seguo il profeta
 la nostra cometa
 vade retro satan
 vade retro satan
 vade retro satan

 Senza armatura
 senza paura
 senza calzari
 senza denari
 senza la brocca
 senza pagnocca
 senza la mappa
 senza la pappa
 senza cavallo
 né caciocavallo
 vade retro satan
 vade retro satan
 vade retro satan

 Senza armatura
 senza paura
 senza calzari
 senza denari
 senza la brocca
 senza la gnocca
 senza la mappa
 senza la pappa
 senza cavallo
 nè caciocavallo
 longo è lo cammino
 ma grande è la meta...

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Inviato

Hai ragione Marco...tutto vero ed è così...

Siamo in fondo da sempre un gruppo di umili e sempliciotti collezionisti, armati di sola passione e che paga le iniziative di tasca propria.

Non degni di partecipare a questo mondo che annovera menti e capacità che noi onestamente non abbiamo, un po' direi armata Brancaleone  lo sappiamo e ne prendiamo atto, però ci consola il fatto che il mondo è pieno di Associazioni del volontariato sociale che ci accoglieranno a braccia aperte da subito e forse ci rispetteranno anche...chiudo qui veramente a tutti i livelli ...

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Inviato

Si, direi di chiudere.

 

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