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Inviato

Trovo molto utili i consigli dati da @Poemenius per chi vuole scrivere un articolo o comunque cimentarsi nella stesura di saggi o libri a carattere numismatico ma non solo, consigli utili sopratutto per coloro che sono alle prime armi e che hanno intenzione di cimentarsi nel campo della scrittura. Premesso quindi che i punti snocciolati nel post iniziale hanno un carattere di guida pratica assolutamente condivisibile, sono convinto che non si è tenuto conto di una cosa, e lo inserirei come punto N° 10 - Il lettore.

Chi scrive si deve anche porre nei panni di chi in teoria leggerà lo scritto, infatti nei precedenti punti non si è tenuto conto del parere soggettivo che può avere ogni persona, quindi anche del fatto che il lettore, che è colui al quale lo scritto viene fatto, può avere delle diverse opinioni, come fare ad intrigare il lettore o comunque come riuscire ad avere la sua attenzione? - Fare in modo che non si annoi o comunque non volti subito la pagina?

Sicuramente il principio di tutto è il Titolo, questo già di suo può aiutare un lettore a farsi un'idea e quindi ad approcciarsi all'articolo o al saggio con maggiore o minore interesse, poi con il proseguo del testo si deve sempre cercare di dare al lettore del materiale di interesse, con note ben curate e immaggini che diano aiuto al lettore nel far comprendere meglio ciò che si è scritto.

Per quanto riguarda i punti 1 e 2 scritti nel post iniziale sono molto correlati, infatti il dove scrivere implica anche il perchè scrivere, teniamo presente che si scrive in una rivista specializzata come la "RIN" ed altre non si puo sicuramente scrivere per dare un sunto generale di opere già edite in precedenza, ma bisogna scrivere per accrescere un tema specifico con basi documentali e ben dimostrate anche in termini molto scientifici, se invece si scrive su "Panorama Numismatico" o altro ancora il sunto di precedenti scritti che dia una visione generale di una tipologia di monete senza nulla aggiungere all'argomento, va benissimo, teniamo conto che non sempre chi legge è esperto di un argomento numismatico, quindi quello che per me può essere ripetitivo e noioso per altri potrebbe essere sicuramente di interesse e far accrescere la propria cultura generale, la numismatica tratta una tempistica di oltre 2000 anni quindi un articolo sulla monetazio Romana potrebbe suscitare noia in un esperto del settore, ma incuriosire una persona che ignora il periodo storico in questione, questo vale per tutte le monete ed i periodi storici.

Sui punti 3 e 4 sono d'accordo in pieno, bisogna scrivere in italiano corretto e vorrei aggiungere anche non complicato, ma essere il più semplici e chiari possibili, sempre per riprendere il fatto che chi scrive lo fa per farsi leggere, ed il lettore deve poter capire cosa si è scritto, altrimenti si rischia di raccontare storie incomprensibili ai più.

Sul punto 5 invece vorrei un attimo dissentire, perchè il parere di scrive in fodo deve esserci; infondo chi scrive lo fa per lasciare un suo segno o comunque una sua opinione su un fatto o su una moneta, (anche chi scrive libri di storia ha molte volte difficoltà a raccontare la storia in maniera imparziale, visto che lo scrittore è comunque una persona con propie idee e non può esimersi dal lasciare traccia anche in ciò che scrive) teniamo presente che se uno scrivesse un testo lo fa non solo per far conoscere una moneta o meno, ma anche per esprimere delle opinioni, ci immagginiamo un articolo scritto dal Traina o dalla Travaini senza nessuna considerazione personale? impossibile tutti e due sono degli scrittori fantastici e tutti e due nei loro scritti hanno lasciato un loro segno e propri pareri o considerazioni, questo fa si di poterli distinguere da tutti gli altri, quindi a mio avviso il punto di vista personale va bene purchè non cada ovviamente nel ridicolo, lasciando sempre al lettore finale lo spazio per potersi fare una propia idea in merito a ciò che si è scritto.

Sul punto 6, 7 e 8 si può dire solo che è assolutamente corretto, maggiore è la bibliografia consultata e migliore sarà l'articolo o il saggio, quindi prima di scrivere bisogna assolutamente leggere e rileggere di tutto e di più sull'argomento del quale si vuole scrivere, ovviamente non sempre è possibile trovare tutto o comunque riuscire a leggere tutto, ma comunque bisogna sempre cercare di arrivare ad avere una base di lettura che sia la più ampia possibile, infatti se si conosce bene l'argomento si eviterà di scrivere teorie che sono ormai obsolete e superate da altre nuove e ben confutate. Sulle immaggini è sempre meglio inserirle, con apposita fonte, in modo da dare un idea di ciò che si scrive.

Sul punto 9, anche questo è giustissimo, la critica è sempre utile anche la peggiore, perchè se solo un lettore non è soddisfatto vuol dire che in qualche parte dello scritto si è peccato sicuramente e quindi la volta successiva si deve fare sicuramente meglio, non lasciarsi abbattere e rifarsi sempre ai punti 6 e 7, quindi ripartire dalla lettura con maggiori approfondimenti e poi scrivere con più attenzione.

Detto ciò voglio fare i miei complimenti a @Poemenius per questo prezioso decalogo che ha scritto, che io da umile neofita della materia, spero di rispettare e seguire al meglio in futuro per evntuali scritti.

Grazie

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Inviato

Cortesia vuole una risposta a chi mi ha chiesto cosa penso della vignetta (da me ignorata) presentata in questa discussione:

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L’affermatore preconcetto direbbe: «Non ci sono dubbi che, come volevo dimostrare, il cavallo procedeva verso Sud.»

Personalmente penso che prudenza ed esperienza non lascino escludere che il cavallo avesse proceduto in direzione opposta, essendo stato ferrato al contrario per fuorviare gli inseguitori.

 

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Inviato
6 minuti fa, apollonia dice:

Cortesia vuole una risposta a chi mi ha chiesto cosa penso della vignetta (da me ignorata) presentata in questa discussione:

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L’affermatore preconcetto direbbe: «Non ci sono dubbi che, come volevo dimostrare, il cavallo procedeva verso Sud.»

Personalmente penso che prudenza ed esperienza non lascino escludere che il cavallo avesse proceduto in direzione opposta, essendo stato ferrato al contrario per fuorviare gli inseguitori.

 

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La questione è ammettere che esista un cavallo, a prescindere dalla sua direzione e non negare a oltranza.

Awards

Inviato

Ritornando al tema, mi è capitato di leggere un articolo, dove si rimandava per maggiore precisione la lettura di altri scritti o comunque altre pubblicazioni, questo tipo di esposizione di un argomento lo trovo poco preciso, visto che molte volte non si trova o non si riesce a leggere l'intervento dove si è rimandato, quindi l'articolo che tu hai letto, rimane per così dire monco, di una parte che sicuramente è essenziale per poter capire dei concetti che un autore vuole esprimere, quindi preferisco che un autore sia sempre chiaro e scriva tutto quello che vuole dire, se poi per motivi di spazio non si riesce è comunque utile esprimersi in poche parole sul concetto al quale invece si rimanda in altro scritto, per rendere chiaro tutto quello che ha scritto. 

Al punto 11) inserirei il non rimandare mai ad altri scritti ma tentare di specificare sempre tutto, se poi una persona volesse avere maggiori informazioni allora inserire una nota con l'altro scritto dove si specifica meglio il pensiero dell'autore.


Inviato

mi sono perso, a questo punto penso di rimandare l'uscita del prossimo articolo!!

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Inviato
8 ore fa, 4mori dice:

Ritornando al tema, mi è capitato di leggere un articolo, dove si rimandava per maggiore precisione la lettura di altri scritti o comunque altre pubblicazioni, questo tipo di esposizione di un argomento lo trovo poco preciso, visto che molte volte non si trova o non si riesce a leggere l'intervento dove si è rimandato, quindi l'articolo che tu hai letto, rimane per così dire monco, di una parte che sicuramente è essenziale per poter capire dei concetti che un autore vuole esprimere, quindi preferisco che un autore sia sempre chiaro e scriva tutto quello che vuole dire, se poi per motivi di spazio non si riesce è comunque utile esprimersi in poche parole sul concetto al quale invece si rimanda in altro scritto, per rendere chiaro tutto quello che ha scritto. 

Al punto 11) inserirei il non rimandare mai ad altri scritti ma tentare di specificare sempre tutto, se poi una persona volesse avere maggiori informazioni allora inserire una nota con l'altro scritto dove si specifica meglio il pensiero dell'autore.

La citazione mi pare sempre necessaria, ma non deve essere oscura.... Mi spiego meglio... 

Se dico che il sovrano X ha combattuto nel luogo Y in una data Z (è questo è funzionale alla mia trattazione) allora è bene che citi una fonte storica o dei testi "qualificati" che riportino questa info (magari una prosopografia) 

 

Diversamente, senza citazioni, può apparire un'informazione che mi sono inventato o peggio "che tutti sanno"... 

Insomma... Senza citazioni si rischia di scadere nel discorso da bar... 

Chiaramente l'uso della citazione deve supportare concetti "espressi" e non interamente "sottintesi" altrimenti è inutile la citazione ed è inutile il concetto 

 

Anche leggere però pagine e pagine di riassunto della storia del sovrano X senza nemmeno una citazione... Raccontata "a braccio" é veramente deprecabile e spesso anche fastidioso (mio personalissimo pensiero) 

 

Un uso saggio della citazione arricchisce il testo è permette al lettore di valutare il tuo scritto non solo come un parere personale basato su sensazioni... 

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Inviato

Sono d'accordo con @Poemenius per quanto ha espresso nel post sopra, forse non mi sono spiegato bene, la citazione di altro testo o articolo deve esserci ed è doverosa, anche con note che rimandano ai testi citati.

Quello che io volevo dire, leggendo un articolo l'autore rimada ad altro suo scritto per esprimere più dettagliatamente un concetto che alla fine non tratta nell'articolo, questo fa si che io lettore non abbia un idea chiara di quello che l'autore vuole dire in un articolo e devo rintracciare un altro scritto, magari non semplice da trovare per avere una lettura completa del concetto che l'autore vuole esprimere nell'articolo.

Solo questo, il rimandare ad altri scritti senza null'altro dire o specificare in un articolo, senza neanche riassumere cossa si vuole dire non ha scopo secondo me.

Naturalmente anche questo è un punto di vista personale mio.

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Inviato
8 ore fa, 4mori dice:

Sono d'accordo con @Poemenius per quanto ha espresso nel post sopra, forse non mi sono spiegato bene, la citazione di altro testo o articolo deve esserci ed è doverosa, anche con note che rimandano ai testi citati.

Quello che io volevo dire, leggendo un articolo l'autore rimada ad altro suo scritto per esprimere più dettagliatamente un concetto che alla fine non tratta nell'articolo, questo fa si che io lettore non abbia un idea chiara di quello che l'autore vuole dire in un articolo e devo rintracciare un altro scritto, magari non semplice da trovare per avere una lettura completa del concetto che l'autore vuole esprimere nell'articolo.

Solo questo, il rimandare ad altri scritti senza null'altro dire o specificare in un articolo, senza neanche riassumere cossa si vuole dire non ha scopo secondo me.

Naturalmente anche questo è un punto di vista personale mio.

Ho inteso ora correttamente il tuo pensiero che "sposo"  in pieno 


Inviato

Le citazioni... amate spesso da chi legge con passione, spesso "odiate" da chi scrive :P
Sono però importantissime; attualmente, scrivendo per la Numismatica articoli semplici e divulgativi, non me metto, per non appesantire la lettura ai neofiti.
Quando all'Università studiavo libri pieni di citazioni, quasi le odiavo... mi rallentavano la lettura e la comprensione del testo; durante la stesura della Tesi di Laurea, non potevo farne a meno: addentrandomi in ricostruzioni storiche e giudiziarie, sentivo il bisogno di motivare ciò che scrivevo, ampliando notevolmente la bibliografia ed appunto le note a piè di pagina con citazioni di saggi, riferimenti normativi e documentali.
Indispensabili, quindi, per gli scritti di carattere "tecnico" o comunque specialistico :)
 

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Inviato

Certo @Tm_NPZ, dipende sempre da quello che uno vuole scrivere, in un articolo divulgativo l'eccesso di note o comunque di citazioni fa solo in modo di appesantire l'articolo e fa uscire fuori tema, magari un lettore poco attento, che legge il testo per mera semplice conoscenza.

Se invece si vuole intraprendere un discorso più dettagliato o comunque un articolo o scritto di carattere scentifico, le note più sono specifiche e meglio è, infatti in questo caso sicuramente aiutano il lettore che è sicuramente più esperto ed interessato ad avere un idea chiara di quello che l'autore vuole esprimere.

Questo è ben espresso nei primi punti scritti nel post iniziale, il problema sussiste quando leggendo, come è capitato a me, un libro scritto da vari autori, in uno di questi interventi l'autore rimanda ad altro scritto per ampliare un discorso che non tratta nello stesso articolo, quindi io lettore sono costreto ad andare a cercare un altro scritto, non semplice da rintracciare per avere un idea di quello che l'autore voleva dire, penso che invece è meglio dare un idea di quello che si vuole dire, anche in modo contenuto, ma comunque darla.

Comunque le note sono sempre utili e se uno è interessato ad un argomento non possono che essere utili per poterlo aprofondire.


  • 1 anno dopo...
Supporter
Inviato

I numeri che derivano da un esperimento di misura si esprimono come quantità dimensionate, cioè che moltiplicano un’unità di misura. Così 59 kg rappresenta una massa e 59 m rappresenta una lunghezza.

Nel caso di una moneta, la massa viene correntemente espressa in grammi (simbolo g) e il diametro in millimetri (simbolo mm). Secondo le regole della comunità scientifica internazionale, il valore sperimentale deve precedere il simbolo dell’unità misura che non deve essere seguito dal punto, salvo che si trovi a fine periodo.

In un articolo sulla RIN (Rivista Italiana di Numismatica e Scienze Affini) c’è questa frase nella didascalia di una moneta: AR, tetradrammo: gr. 14,28; Ø = mm. 31,5; 12.

L’espressione della massa è errata perché si deve scrivere prima il valore numerico e poi il simbolo dell’unità di misura (g e di certo non gr.).

L’espressione del diametro è errata perché si deve scrivere prima il valore numerico e poi il simbolo dell’unità di misura (mm e di certo non mm.).

 

Si vuole che la Numismatica sia una scienza ignorando le regole di scrittura delle unità di misura stabilite dalla comunità scientifica internazionale.

Mah!

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Inviato

Essendo l'errore in una didascalia, probabilmente è sfuggito proprio per la sua posizione.

Arka

Diligite iustitiam

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