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Libri, divulgazione, giovani, collezionismo.


Risposte migliori

Una biblioteca numismatica è essenziale. Più volte ho detto sul forum la mia idea, tanto più si spende sui libri, quanto più si risparmierà nell'acquisto delle monete. La conoscenza, per me,  comporta la capacità critica di valutare, autonomamente, conservazione, rarità, autenticità e valore delle monete. 

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Supporter

Ringraziamo i dirigenti di questo forum,che ci dà modo di parlare della nostra passione e di confrontarci,io ho l'abitudine di intervenire un po in tutte le discussioni,naturalmente escluse quelle dove non ho , la benché  minima competenza,ma faccio questo per non snobbare nessuno,saluti Aldo.

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1 ora fa, Arka dice:

La discussione originaria era da tutt'altra parte...

Arka

Diligite iustitiam

@uzifox

Quindi nemmeno la nuova collocazione  va bene? :huh:

 

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Anch'io non percepisco la situazione in maniera pessimistica, dal mio punto di vista sia il collezionismo che la possibilità di studiare e acquisire testi sono in netta espansione rispetto solo a qualche decade fa, io ad esempio mi sono dedicato per un periodo allo studio della monetazione bizantina e islamica solo grazie alla possibilità attuale di reperire testi e monete sul web, cosa molto più difficile negli anni pre-internet... vi sono siti sia istituzionali che personali fatti molto bene, database di monete con immagini di alta qualità, raccolte sistematiche di cataloghi d'asta, portali di accesso a moltitudini di testi numismatici e storici, antichi e moderni, facilmente scaricabili o consultabili...insomma i tempi attuali per chi vuole approfondire sono assai propizi, le possibilità inimmaginabili rispetto al passato anche recente… forse un qualcosa che manca e che servirebbe come il pane è una didattica a livello più popolare, degli Alberto Angela delle monete che sappiano portare la numismatica nei salotti di tutti, divulgarla, spiegarla come una qualunque disciplina storica, renderla viva e interessante anziché mantenerla confinata nelle nicchie misteriose dell'esoterismo culturale, servono dei corsi ad hoc dove i semplici appassionati di tutte le età vedano e tocchino monete di tutte le epoche, le capiscano, le contestualizzino… il potenziale didattico delle monete è un mondo davvero promettente tutto da esplorare… poi servono anche biblioteche specializzate naturalmente, sono troppo poche e confinate in pochissime fortunate città, una biblioteca specializzata permetterebbe di creare un centro di riferimento per chi vuole approfondire la conoscenza ad ampio raggio, non solo testi strettamente numismatici, ma di storia economica e storia locale, il tutto coadiuvato da una sezione digitale che permetterebbe di risparmiare sugli spazi e sui costi, le monografie di riferimento infatti non sono molte, il problema è raccogliere sistematicamente tutto l'insieme di saggi specialistici sparsi in una miriade di pubblicazioni anche di interesse locale e di non attinenza numismatica, se si volesse raccoglierli in formato tradizionale il dispendio economico, di tempo e di spazio sarebbe di difficile gestione, ma con sistemi digitali il tutto diventa molto più semplice e gestibile e credo sia il futuro delle biblioteche specializzate in determinati ambiti… quindi in definitiva bisognerebbe creare biblioteche numismatiche locali con servizio di reference e ricerca bibliografica coadiuvata da database digitali e la possibilità di tenere corsi ad hoc, tarati sia per temi che per le diverse tipologie di fruitori.

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Supporter
Il 17/1/2019 alle 15:18, rorey36 dice:

tra gli euro trovati dal panettiere, i nuovi commem. da 2, il vaticano che non spedisce... decine di migliaia di risposte (una discussione ne ha più di 28000)

Si vede bene che noi " Eurofili " siamo matti da legare... quella discussione è aperta da 10 anni e volendo fare sommariamente una media sono 5 post al giorno... e che a noi piace tenere " la situazione " sotto controllo :crazy:

 

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10 ore fa, Baylon dice:

Si vede bene che noi " Eurofili " siamo matti da legare... quella discussione è aperta da 10 anni e volendo fare sommariamente una media sono 5 post al giorno... e che a noi piace tenere " la situazione " sotto controllo :crazy:

 

Ciao,

se vi date da fare fra qualche anno vi mettono nel Guinness dei primati.

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E’ una discussione chiave questa per Lamoneta e per la numismatica, sarebbe da importanti, ci sono 4 parole fondamentali, qualche riflessione ancora, a volte per quello che ho visto io e’ piu facile portare uno dai libri alle monete e non viceversa, la divulgazione e’ decisiva ma poi chi la fa ? Pochi, oggi la numismatica e’ business, commercio essenzialmente e nulla di dispregiativo in questo anzi, solo una constatazione, più che all’approfondimento e alla divulgazione si pensa spesso alla plusvalenza delle monete, a quanto puoi ricavarci.

I giovani ...forse io stesso e altri siamo incorsi anche in un equivoco, per la numismatica secondo me e’ giovane chi inizia a qualunque età lo faccia, la carta di identità serve a poco, si può essere giovani a 50 anni come lo sono stato io per l’inizio e la passione che ho avuto, la fiammella scocca, sempre che scocchi, quando e’ il tuo momento di vita e di maturità, per alcuni arriva presto, per altri per la maggior parte arriva in piena maturità, per i più non arriverà mai, oggi la società ha altre priorità e necessità, dobbiamo anche prenderne nota ...

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21 ore fa, quattrino dice:

Questa discussione mi ha fatto ricordare qualche "lamentela" del passato.

Personalmente la mia sensazione di ex giovane (47 anni, ma da quando sono passato di categoria?) è che la situazione non sia molto diversa dal passato. Ho iniziato a collezionare agli inizi degli anni 80 e sono stato sempre l'unico in tutto il mio percorso scolastico ad interessarmi di monete... al massimo qualche mio compagno di scuola collezionava.... schede telefoniche...

Questa raccolta proviene da: http://salvatore-comisi.over-blog.com/2015/05/citazioni-sui-giovani-di-oggi-ai-miei-tempi.html

 

1. “La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, se ne infischia dell’autorità e non ha nessun rispetto per gli anziani. I ragazzi d’oggi sono tiranni. Non si alzano in piedi quando un anziano entra in un ambiente, rispondono male ai loro genitori...”

La citazione è di Socrate, filosofo greco, che visse dal 469 al 399 prima di Cristo.


2. “Non ho più speranza alcuna per l’avvenire del nostro Paese, se la gioventù d’oggi prenderà domani il comando, perché è una gioventù senza ritegno e pericolosa”

La citazione è del poeta greco Esidio, vissuto 720 anni prima di Cristo.


3. “Il nostro mondo ha raggiunto uno stadio critico. I ragazzi non ascoltano più i loro genitori. La fine del mondo non può essere lontana”

La citazione è di un sacerdote egiziano che viveva 2000 anni prima di Cristo.


4. “Questa gioventù è guasta fino in fondo al cuore. Non sarà mai come quella di una volta. Quella di oggi non sarà capace di conservare la nostra cultura...”

La citazione è stata scoperta recentemente in una cava di argilla tra le rovine di Babilonia, ed avrebbe più di 3000 anni.


5. “Oggi il padre teme i figli. I figli si credono uguali al padre e non hanno né rispetto né stima per i genitori. Ciò che essi vogliono è essere liberi. Il professore ha paura degli allievi, gli allievi insultano i professori; i giovani esigono immediatamente il posto degli anziani; gli anziani, per non apparire retrogradi o dispotici, acconsentono a tale cedimento e, a corona di tutto, in nome della libertà e dell'ugualianza, si reclama la libertà dei sessi”

La citazione è tolta dal libro VIII de "La Repubblica" di Platone, vissuto dal 428 al 347 prima di Cristo.

Bellissime citazioni!

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Awards

Dico la mia, premettendo che la numismatica è una passione che ho sempre coltivato alla leggera e solo da poco con costanza e studio. 

Come tutte le passioni nobili, ovvero che richiedono uno sforzo intellettuale prima che fisico o meramente economico, la numismatica è in declino per varie ragioni, tra cui mancanza di soldi, stagnazione culturale e sovrastimolazione da intrattenimento. 

Espando un attimino ciò che intendo: 

Il fattore economico è autoevidente, girano meno soldi e si entra nel mondo del lavoro molto più tardi, senza neanche la certezza di avere sufficiente stabilità o tempo per poter portare avanti una passione come la nostra. 

La stagnazione culturale è semplice, abbiamo una classe intellettuale ormai ridicolizzata dalla sua stessa essenza, non viene incentivato alcuno stimolo culturale e soprattutto si celebra il frivolo come cosa buona e giusta e si relega la conoscenza all'ambito costrittivo della scuola. Soprattutto: se sei acculturato sei uno sfigato. Questo è il messaggio che passa.

Con la rete è arrivata una nuova maniera di fare intrattenimento, più invasiva e qualitativamente migliore rispetto a quella che la TV pubblica poteva passare trent'anni fa. Più invasiva perché onnipresente, nelle nostre tasche durante tutta la veglia, sul comodino nel sonno. Sebbene questo per alcuni sia un mezzo per la propria crescita personale per molti altri è un fine, fatto di frivolezze e un disicentivo alla ricerca di appagamento attraverso lo studio volontario di una qualsiasi disciplina. 

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Indubbiamente l'insicurezza economica e la scarsa prosperità materiale di un numero crescente di persone pesa non poco sulle possibilità di dedicare tempo, energie e denaro ad una disciplina particolare come la numismatica che necessita in qualche modo di risorse, non solo per l'acquisto di monete ma anche di libri se si vuole approfondire seriamente lo studio, altro "ostacolo" è sicuramente la gamma più vasta di distrazioni e possibilità di intrattenimento che le moderne tecnologie informatiche amplificano oltremodo, tuttavia su questo piano sarei più ottimista, credo che se una persona abbia una certa sensibilità culturale prima o poi possa essere affascinata e catturata anche dalla numismatica nonostante possa coltivare altri passatempi e attività, io da ragazzo ho trascorso anni a divertirmi coi videogiochi ma allo stesso tempo collezionavo monete con passione e compravo anche libri di numismatica, la sensibilità culturale è il punto di svolta, ma questa sensibilità dev'essere stimolata da persone adatte, maestri, divulgatori, esperti capaci di affascinare e spiegare con pazienza e competenza, nel mio caso sono stati fondamentali gli articoli e i testi di Mario Traina, purtroppo non l'ho mai conosciuto di persona ma ero comunque arrivato a sentirlo come parte della famiglia, la sua Cronaca Numismatica era un appuntamento ineludibile, divoravo tutti i suoi articoli e testi perché mi faceva viaggiare con la testa mentre raccontava la storia dietro le monete, ed è questo che a mio avviso è determinate, la numismatica non può ridursi solo al momento analitico in cui si fanno le pulci alle singole monete alla ricerca di impercettibili differenze, varianti, errori e punti in più o in meno, è certamente anche questo un ambito importante, ma non il solo e certamente non quello che può affascinare un ragazzo o un principiante, quello che davvero fa viaggiare è sentire la storia attraverso le monete, arrivare a capire come funzionava davvero la vita delle varie monete, attraverso l'osservazione di tutte le strutture coinvolte, le istituzioni pubbliche, gli ufficiali finanziari, le zecche e i loro impiegati, gli artisti e gli incisori, il ruolo delle banche e dei cambiavalute, le varie classi sociali che in concreto maneggiavano le diverse tipologie di monete, così come è importante immergersi nelle realtà economiche, storiche e sociali in cui le monete vivevano, capire la circolazione effettiva, spesso divergente dalle disposizioni ufficiali, l'invasione di monete straniere, la tesaurizzazione o l'esportazione di alcune monete e l'uso spropositato di altre specie monetarie, il grado di monetarizzazione di un'economia nel corso del tempo e i suoi diversi ambiti sociali adusi al mezzo monetario in differenti modalità, l'uso e la funzione dei diversi nominali, la moneta grossa e la moneta piccola, la moneta di conto e la moneta effettiva, così come l'uso e la diffusione di mezzi monetari alternativi e paralleli a quelli metallici, le lettere di cambio, le fedi di credito, la moneta fiduciaria e quella di puro valore intrinseco e i loro rapporti in un sistema monetario… insomma a mio avviso la numismatica vive davvero solo se si occupa del fenomeno monetario ad ampio raggio, cogliendolo in tutta la sua enorme e vastissima portata storica, senza limitarsi al solo tecnicismo "entomologico" …   

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Parole sagge e considerazioni importanti, tutto e’ interessante in numismatica anche gli aspetti tecnici, conservativi, le varianti ma il capire cosa si cela dietro al tondello, la storia, il messaggio che contiene, il lato artistico e’ quello che può portare ad altre passioni durevoli, raccontiamo anche qui la storia e cosa rappresenta il tondello se riusciamo ...

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Non aiuta anche il fatto che vi sono case d'asta che fanno partire le basi d'asta ad 1 euro o più , ma pur sempre ridicole.Un neofita che si appresta a voler sondare il mercato e vede la Lira del 1905 Vittorio Emanuele III, ad esempio,in conservazione MB/MB+ a base inferiore ai 100 euro innanzi tutto non da alcun rispetto a quella moneta ed alle monete in generale ,la casa d'aste sta danneggiando altre case d'aste ,ma sta danneggiando anche se stessa poiché se un domani pubblicherà in un'altra asta una lira del 1905 a base d'asta superiore ai 100 euro tale lotto o non verrà venduto o verrà venduto di sicuro a meno di 225/250 euro che dovrebbe essere la base d'asta,ripeto,la base d'asta della lira del 1905 in conservazione MB con un realizzo che dovrebbe andare fra i 290/350 + diritti(se i prezzi sono scesi bisogna "ringraziare" quelle case d'asta che fanno partire le basi dei lotti a prezzi ridicoli,che stanno rovinando il mercato!!!ed i collezionisti).

Per partire da basi d'asta ridicole bisogna avere migliaia e migliaia di clienti sparsi in Italia ed in tutto il mondo.

Chi ragiona solo da acquirente dirà,come al solito:bene ci guadagnamo noi collezionisti che acquistiamo ;oppure si dirà:la moneta farà quello che deve fare e se farà poco è perché non interessa.Io ,invece,dico che mettendo in asta monete a base d'asta inferiori a quelli che sono i prezzi di mercato si rovina il mondo della Numismatica,si rovinano i collezionisti(ma che credete che le monete si trovino per terra????);inoltre,se non raggiunge il prezzo di mercato il problema è solo della casa d'aste che non ha abbastanza clienti per poter far sì che il prezzo del lotto faccia il giusto prezzo di mercato , che possa dare dignità alla moneta ed a colui che la colleziona(Il Giusto Prezzo di Mercato è quello che da Dignità alla Moneta ed a chi la Colleziona) .

Alle case d'aste che hanno pochi clienti ,sapendo che non potranno fare mai alti realizzi,poichè possono contare su poche offerte, frega solo vendere :prendono il 20% circa dal conferente ed il 20% circa dall'aggiudicatario.Non si rendono conto che stanno distruggendo se stesse poiché le monete si venderanno sempre a meno se continueranno ad avere conferenti che svendono oppure non troveranno più chi conferisce monete .

Chi ragiona da acquirente dovrebbe essere anche lungimirante e chiedersi ,se ora farà"l'affare"pensa che gli altri siano fessi e che non vogliano fare "l'affare" quando lui andrà un domani a vendere???(ecco questo è l'unico pensiero del collezionista:fare l'affare differente dall'appassionato studioso il cui pensiero è :la moneta m'interessa per questa particolarità ed anche se costa un po'di più la voglio a tutti i costi).

In tutto questo le associazioni di categoria come la NIP se ne fregano altamente che le case d'aste pongano basi d'aste ridicole danneggiando tutto il comparto della Numismatica,anche le stesse associazioni in quanto perdono di rispettabilità.

Se le monete si venderanno sempre a meno non è che non c'è interesse è perché quelle case d'asta hanno pochi clienti :voglio che questo concetto sia chiaro soprattutto per coloro che si accingono a collezionare monete.  Se una moneta, che dovrebbe avere un prezzo di mercato di €   300 ,viene venduta ad €   70 avviene che chi paga ,poi,le medesime monete di più di  €   70 è fesso e chi le paga a meno è intelligente e bravo:non è così

Leggete,studiate ,date valore e dignità alle monete che acquistate e non svendetele mai (quando una casa d'aste vi valuta poco le vostre monete,rivolgetevi ad altre che possano dare dignità a quello che avete collezionato e se non trovate un giusto compromesso di vendita non vendete).

Salutoni

odjob

Mi si perdoni lo sfogo ma oggi ho le scatole rotte!!!

 

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Caro @odjob, lungi da me voler stravolgere secoli di collezionismo numismatico ma devo fare delle considerazioni sulle tue parole. Premettendo che comprendo il tuo sfogo io reputo che questo sia dettato da un "conservatorismo" che non fa i conti col cambiamento, e non si parla mica di rivoluzioni nate per cambiare tutto affinché non cambi nulla. 

La rete ha da una parte appiattito tutto, ha inflazionato il valore del divertimento, dell'informazione e anche dei piaceri, ma ha anche democratizzato molte discipline un tempo riservate a ricchi facoltosi, quantomeno ad alti livelli. Questo fa parte del gioco, posso abbassare il prezzo di una moneta perché senza passare da un negoziante la vendo su un gruppo su Facebook dove quel che realizza è quello che metto in tasca. Posso abbassare il prezzo di una moneta perché magari ho bisogno di realizzare immediatamente per un altro acquisto nello stesso ambito, oppure perché la rete ha dimostrato che il tondello prima considerato rarissimo fosse meno raro di quanto si potesse pensare. Oppure magari la numismatica è semplicemente in declino, quindi meno persone seguono questa passione e più diminuisce la domanda di una particolare emissione andando inevitabilmente ad incidere sul prezzo. Di certo l'elitarismo di questi tempi non aiuta una risalita del settore. 

Quindi sì, per quanto sia orrendo dirlo il valore della moneta non lo fa solo la sua rarità o la sua bellezza o una fantomatica dignità intrinseca ma anche e soprattutto l'offerta. Immagina se domani uscisse un film dove la figura di Germanico viene spettacolarizzata, il giorno dopo troveresti tutte le sue monete, già peraltro relativamente rare, a prezzi raddoppiati se non triplicati. Perché? Perché la numismatica è una passione, e come tale segue i sentimenti che hanno ben poco di razionale. 

E sarà, ma a me la formula di vendita all'asta proprio non piace, non mi stupirei se le case d'asta perissero a fronte di tutti i "cedo al miglior offerente" o "cedo diretto" nei gruppi di Facebook. Gia molti negozianti seguono questa formula. 

Saluti

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45 minuti fa, M94 dice:

Caro @odjob, lungi da me voler stravolgere secoli di collezionismo numismatico ma devo fare delle considerazioni sulle tue parole. Premettendo che comprendo il tuo sfogo io reputo che questo sia dettato da un "conservatorismo" che non fa i conti col cambiamento, e non si parla mica di rivoluzioni nate per cambiare tutto affinché non cambi nulla. 

La rete ha da una parte appiattito tutto, ha inflazionato il valore del divertimento, dell'informazione e anche dei piaceri, ma ha anche democratizzato molte discipline un tempo riservate a ricchi facoltosi, quantomeno ad alti livelli. Questo fa parte del gioco, posso abbassare il prezzo di una moneta perché senza passare da un negoziante la vendo su un gruppo su Facebook dove quel che realizza è quello che metto in tasca. Posso abbassare il prezzo di una moneta perché magari ho bisogno di realizzare immediatamente per un altro acquisto nello stesso ambito, oppure perché la rete ha dimostrato che il tondello prima considerato rarissimo fosse meno raro di quanto si potesse pensare. Oppure magari la numismatica è semplicemente in declino, quindi meno persone seguono questa passione e più diminuisce la domanda di una particolare emissione andando inevitabilmente ad incidere sul prezzo. Di certo l'elitarismo di questi tempi non aiuta una risalita del settore. 

Quindi sì, per quanto sia orrendo dirlo il valore della moneta non lo fa solo la sua rarità o la sua bellezza o una fantomatica dignità intrinseca ma anche e soprattutto l'offerta. Immagina se domani uscisse un film dove la figura di Germanico viene spettacolarizzata, il giorno dopo troveresti tutte le sue monete, già peraltro relativamente rare, a prezzi raddoppiati se non triplicati. Perché? Perché la numismatica è una passione, e come tale segue i sentimenti che hanno ben poco di razionale. 

E sarà, ma a me la formula di vendita all'asta proprio non piace, non mi stupirei se le case d'asta perissero a fronte di tutti i "cedo al miglior offerente" o "cedo diretto" nei gruppi di Facebook. Gia molti negozianti seguono questa formula. 

Saluti

Complimenti. :good:

Ottimo intervento, che condivido.

Saluti.

M.

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9 ore fa, M94 dice:

La rete ha da una parte appiattito tutto, ha inflazionato il valore del divertimento, dell'informazione e anche dei piaceri, ma ha anche democratizzato molte discipline un tempo riservate a ricchi facoltosi, quantomeno ad alti livelli. Questo fa parte del gioco, posso abbassare il prezzo di una moneta perché senza passare da un negoziante la vendo su un gruppo su Facebook dove quel che realizza è quello che metto in tasca.

Io sono un venditore,non di monete,e so benissimo che i prezzi eccessivamente bassi possono essere determinati dalle più svariate contingenze ma come le case d'aste ti dicono no se vuoi conferire una moneta ad un costo eccessivamente superiore al range di mercato un altrettanto diniego dovrebbero darlo se vuoi conferire una moneta al di sotto di molto a quello che è il range di mercato : è un fatto di serietà della casa d'aste,perchè se quest'ultima mi fa un ragionamento del tipo "sta bene a te e sta bene anche a me",questo è un ragionamento di comodo che dovrebbe scontrarsi con una determinata deontologia professionale ed in realtà la casa d'aste non si sta rendendo conto che va a distruggere il mercato numismatico e siccome molte sono gestite da Numismatici Italiani Professionisti iscritti anche ad altre associazioni di antiquariato ecc. queste associazioni dovrebbero svolgere anche una funzione di controllo nei confronti di alcuni loro associati che stanno ,spero inconsapevolmente,ammazzando la Numismatica .

Un associato che perizia la moneta ,dinanzi alla richiesta del cliente che gli chiede quanto possa valere tale moneta ereditata,gli deve fornire un range di valore commerciale e se si tratta ,ad esempio di una moneta da €   220-250 "regalata"a prezzi di mercato e poi il cliente vede che una medesima moneta viene aggiudicata ad un ' asta a meno di 100 euro arriva a pensare 1)che il Perito non capisce niente 2)che la Numismatica è una st_____ta. 

Se un collezionista vuole svendere la propria collezione che lo faccia ma senza" l'aiuto" delle case d'aste !!!

Torno a ripetere quello che in parte avevo scritto al mio post precedente:non tutte le case d'aste sono CNG ,KUNKER o NAC che, al fronte di un notevole numero di clienti ,potrebbero pur permettersi di stimare le monete che vengono messe nelle proprie aste a prezzi al di sotto di quelli di mercato(e non lo fanno perché,forse,intuiscono che a prezzi a base d'asta troppo bassi rovinerebbero la loro immagine ,deluderebbero i conferenti con realizzi mediocri,e rovinerebbero il mercato perché abituerebbero gli offerenti a prezzi sempre più bassi) .Chi mi dice che il mercato lo fanno gli offerenti non è così o,perlomeno lo è ma per le case d'aste che hanno un notevole numero di offerenti.

Il fine di una casa d'aste non è quello di portare a casa "la pagnotta"(chi la pensa così può chiudere immediatamente )ma bensì far rendere, quel determinato bene affidatogli con fiducia(ripeto con fiducia:che possa realizzare di più di quello che si è pagato) al massimo :in tal modo è felice il conferente (che magari può reinvestire il denaro guadagnato ,sempre offrendo nella medesima casa d'aste) ed è felice la casa d'aste che percepisce maggiori introiti dagli alti realizzi,senza tener conto che avrà una sfilza di richieste di conferimenti poiché riesce a far rendere quel determinato bene affidatogli a più di quelle che,magari,siano le aspettative.     Questo è il fine perseguito da case d'aste come Christie's o Sotheby's che non a caso sono le più grandi case d'aste d'antiquariato.

Non affidate le vostre monete a gente che ve le vuole fare svendere.Di case d'aste ve ne sono una miriade ,basta selezionare quelle che hanno voglia di crescere .

Quando un sistema d'investimento ,e la Numismatica è anche questo (per fortuna,essendo un comparto dell'antiquariato),diviene per tutti e cessa di essere d'elite è la fine:i più grandi antiquari sono i migliori venditori perché hanno studiato,hanno letto ,si sono documentati e conoscono il mercato;per questo non raccomando altro,al fine di non far impoverire culturalmente ed economicamente la Numismatica,di leggere,di informarsi sulle monete che si vuol collezionare e studiare.

M94 ci sono offerte serie e meno :bisogna saper distinguere perché il mercato lo fa l'acquirente è vero ,ma l'acquirente consapevole(consapevole,ad esempio, che se va ad agevolare una vendita con prezzi troppo bassi si finirà per agevolare un mercato in decrescita e non farà bene neanche alle proprie monete) 

Salutoni

odjob

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@odjob… la problematica da te sollevata tuttavia non credo investa la numismatica, casomai interessa quel particolare settore che è il collezionismo a scopo di investimento, ovviamente chi colleziona e detiene monete a quel fine ha interesse a che i prezzi delle sue monete non scendano bensì si rivalutino, tutti gli altri collezionisti invece sono interessati e sperano nel contrario, cioè in un abbassamento dei prezzi per poter ampliare il loro range di acquisizione… ma tutto questo dovrebbe interessare assai limitatamente la numismatica che innanzitutto è una disciplina storica, così come il mercato dell'arte poco dovrebbe aver a che fare con i destini della storia dell'arte che è una disciplina culturale non necessariamente legata al collezionismo, io ad esempio sono un appassionato di pittura fiamminga e olandese, ma non necessito di collezionare quadri per nutrire la mia passione, a prescindere dalle disponibilità assai cospicue necessarie ad un collezionismo d'arte… allo stesso modo non credo che i destini della numismatica siano legati al suo appeal come investimento, anzi un eccesso di interesse in quest'ambito svilisce il senso autentico della disciplina finendo ad occuparsi di cose più adatte alla materia finanziaria… non sono un esperto in materia ma se proprio dovessi optare per un investimento in oggetti sceglierei non le monete ma il vino d'annata, se anche un giorno non valesse più nulla ci si può sempre fare delle gran bevute ?

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20 ore fa, talpa dice:

@odjob… la problematica da te sollevata tuttavia non credo investa la numismatica, casomai interessa quel particolare settore che è il collezionismo a scopo di investimento, ovviamente chi colleziona e detiene monete a quel fine ha interesse a che i prezzi delle sue monete non scendano bensì si rivalutino, tutti gli altri collezionisti invece sono interessati e sperano nel contrario, cioè in un abbassamento dei prezzi per poter ampliare il loro range di acquisizione… ma tutto questo dovrebbe interessare assai limitatamente la numismatica che innanzitutto è una disciplina storica, così come il mercato dell'arte poco dovrebbe aver a che fare con i destini della storia dell'arte che è una disciplina culturale non necessariamente legata al collezionismo, io ad esempio sono un appassionato di pittura fiamminga e olandese, ma non necessito di collezionare quadri per nutrire la mia passione, a prescindere dalle disponibilità assai cospicue necessarie ad un collezionismo d'arte… allo stesso modo non credo che i destini della numismatica siano legati al suo appeal come investimento, anzi un eccesso di interesse in quest'ambito svilisce il senso autentico della disciplina finendo ad occuparsi di cose più adatte alla materia finanziaria… non sono un esperto in materia ma se proprio dovessi optare per un investimento in oggetti sceglierei non le monete ma il vino d'annata, se anche un giorno non valesse più nulla ci si può sempre fare delle gran bevute ?

Tu giudichi quanto ho scritto da piccolo collezionista e solo da acquirente. Quando ti prefiggi di fare una collezione e portarla a termine anche per studiare quelle monete che collezioni,nella maggior parte dei casi ti troverai ad acquistare monete da 10-20-100 euro ma poi,arriverà il momento che dovrai acquistare le rarità della collezione e si parlerà di una spesa ,grosso modo,di media,di 800-1500 a moneta,nella migliore delle ipotesi,poi il problema sorge se ti ritrovi quelle monetazioni rare ,che ti sei accaparrato con fatiche enormi,economiche ,logistiche ecc. svendute nelle aste ad €   200 e lì,credo ,che inizi un pochetto ad incazzarti.Indubbiamente si parla di investmento e per tanto può andare bene o male,si corre comunque un rischio,ma a me non sta bene che vi siano delle case d'aste che giochino ad inserire in vendita monete al ribasso poiché così facendo AMMAZZANO la Numismatica(il mercato Numismatico ne risente perché i prezzi scendono a dismisura ed anche gli studiosi ne risentono perché con lo scendere dei prezzi, i pezzi rari e da studio ,chi li ha non li rivende se ci rimette)  e danneggiano anche loro stesse :se si pongono monete in asta tipo il 5 Lire del 1914 (che ha un range fra €  6000-8500 e forse anche più )a base €   1500 ad esempio e non si hanno abbastanza clienti che possano offrire ,vi sono possibilità che la data moneta incrementi poco, rispetto alla base,o che ,addirittura non venga venduta e chi osserva la moneta e ne studia i passaggi d'asta,non le dedica più il"dovuto rispetto"economico oltre che artistico e storico.

Ci sono case d'aste che pongono in vendita monete a base d'asta di 1 euro : il neofita finisce con il non rispettare le monete e non potrà mai appassionarsi.

Per quanto concerne la tua considerazione sui vini ,sostengo che debba berseli chi se ne esce che vuole investire in Numismatica un tot di denaro al mese e chiede su cosa investire,senza documentarsi e senza leggere di Numismatica. 

Salutoni

odjob 

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Dopo aver letto tutta l'ultima pagina di considerazioni mi permetto di considerare anch'io ...

Vendere direttamente senza passare da case d'asta ?  Ho offerto proprio qui qualcosa che nessuno ha ritenuto di comprare e che ho poi messo all'asta. Anche dedotte le commissioni ho realizzato qualcosa in più.

Basi a 1 euro o comunque ridicole ? Le vedo e offro anche ben più della base ma c'è sempre chi mi supera. Rilancio e mi superano di nuovo. E' ben difficile che io riesca a fare l'affare.

Ho comprato alcune monete e le ho pagate 1000. Poi ne vedo di simili a 200 ? Offro 500 e se mi riesce compro un doppione. Ne ho due a un prezzo medio di 750 e se poi ne trovo un'altra a 150 compro pure quella sempre che non scopra nella descrizione che è stata lucidata, ha tracce d'appiccagnolo e un foro otturato. 

Ci sono aste tedesche con partenze a 10 o 20. Ma se faccio scorrere le monete e vedo qualcosa che mi interessa mi accorgo che ci sono già offerte e se voglio offrire lo posso fare a 60 ( e poi mi superano dieci minuti dopo ). 

Con Internet il mercato è ormai senza confini. Posso vendere monete e banconote a cinesi, indiani, neozelandesi...

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@odjob… le mie considerazioni precedenti non provengono da un punto di vista collezionistico, ho smesso di collezionare monete da anni scegliendo di dedicarmi esclusivamente alla costruzione di una biblioteca numismatica, posso certamente capire il punto di vista di chi ha investito molto denaro in monete e non desidera che il suo investimento venga meno e che le sue monete perdano di valore nel tempo, tuttavia permango assai scettico sul nesso tra problemi di mercato ed investimento in monete e le sorti della numismatica, in precedenza ho fatto l'esempio del mercato dell'arte rispetto alla storia dell'arte affermando che si può benissimo coltivare una passione per l'arte senza doversi per forza interessare all'aspetto mercantile, quando vado a seguire dei corsi di storia dell'arte o di numismatica all'università non mi aspetto di essere edotto sulla storia delle quotazioni di determinate monete o dipinti, mi aspetto e desidero sapere la storia dei sistemi monetari così come degli artisti e delle loro opere…  credo semplicemente che siano materie diverse, il mercato e le quotazioni riguardano la sfera degli investimenti finanziari che può certamente estendersi anche a determinati oggetti come monete e altre antichità, se le quotazioni salgono o scendono dal mio punto di vista di studioso non cambia nulla, continuerò a studiare tranquillamente la storia delle monete che mi interessano senza la necessità di possederle, così come credo continueranno a fare tutti gli appassionati di numismatica, anche quelli che collezionano senza finalità di investimento...

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2 ore fa, talpa dice:

@odjob… le mie considerazioni precedenti non provengono da un punto di vista collezionistico, ho smesso di collezionare monete da anni scegliendo di dedicarmi esclusivamente alla costruzione di una biblioteca numismatica, posso certamente capire il punto di vista di chi ha investito molto denaro in monete e non desidera che il suo investimento venga meno e che le sue monete perdano di valore nel tempo, tuttavia permango assai scettico sul nesso tra problemi di mercato ed investimento in monete e le sorti della numismatica, in precedenza ho fatto l'esempio del mercato dell'arte rispetto alla storia dell'arte affermando che si può benissimo coltivare una passione per l'arte senza doversi per forza interessare all'aspetto mercantile, quando vado a seguire dei corsi di storia dell'arte o di numismatica all'università non mi aspetto di essere edotto sulla storia delle quotazioni di determinate monete o dipinti, mi aspetto e desidero sapere la storia dei sistemi monetari così come degli artisti e delle loro opere…  credo semplicemente che siano materie diverse, il mercato e le quotazioni riguardano la sfera degli investimenti finanziari che può certamente estendersi anche a determinati oggetti come monete e altre antichità, se le quotazioni salgono o scendono dal mio punto di vista di studioso non cambia nulla, continuerò a studiare tranquillamente la storia delle monete che mi interessano senza la necessità di possederle, così come credo continueranno a fare tutti gli appassionati di numismatica, anche quelli che collezionano senza finalità di investimento...

ho fatto la stessa scelta, come vi ho annunciato in un post di qualche mese fa....

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