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Salve

Franco Bosio, più noto agli appassionati di enigmistica come Orofilo, scrive nel suo “Il libro dei rebus” che il rebus (cioè: “con le cose” in latino) era indubbiamente conosciuto dai Latini e preso non solo come curiosità divertente ma spesso molto sul serio. A questo proposito sono da citare molti esempi che alludevano in maniera più o meno evidente a nomi geografici o di persona.

Nell’antica Roma i triumviri che si occupavano di coniare le monete non esitavano ad incidervi qualche immagine che ricordasse i loro nomi. Così C. Publio Malleolo raffigurò sulle proprie monete un piccolo maglio (malleolus in latino).

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C. Malleolus. 96 BC. AR Denarius (18mm, 3.99 g, 5h). Rome mint. Helmeted head of Mars right; mallet (malleolus) above; mark of value below chin / Warrior standing left before trophy, right foot on cuirass, holding spear; behind, grasshopper above prow. Crawford 335/3d; Sydenham 615a; Poblicia 6. Good VF, toned. Good for issue.


From the Bruce R. Brace Collection.

 

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L. Furio Purpureo fece incidere sui suoi denarî il murice, un mollusco da cui gli antichi ricavavano il color porpora per tingere tessuti.

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The Roman Republic
Struck Coinage
Furius Purpurio
Denarius circa 169-158, AR 3.48 g. Helmeted head of Roma r.; behind, X. Rev. Luna in biga r.; above,
murex -shell and below, PVR ligate and ROMA in partial tablet. Babelon Furia 13. Sydenham 424.
Crawford 187/1.Good very fine Privately purchased from J. Linzalone in May 1988.

 

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Pomponio Musa rappresentò una musa sulle sue monete.

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The Collection of Roman Republican Coins of a Student and his Mentor Part II
Q. Pomponius Musa. Denarius 66, AR 4.31 g. Laureate head of Apollo r.; behind, lyre key. Rev. Q·POMPONI – MVSA Calliope standing r., playing lyre resting on column. Babelon Pomponia 10. Sydenham 812. Crawford 410/2b.
Rare and in exceptional condition for the issue. Light iridescent
tone and good extremely fine Ex NAC sale 7, 1994, 610.

 

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Manlio Aquilio Floro ha raffigurato un fiore sulle sue monete.

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RÖMISCHE KAISERZEIT
Objekt-Nr.: 1973
Augustus, 27 v. Chr. - 14 n. Chr.

Denar, (3,74 g.), ca. 19 v. Chr. Mzst. Rom. Münzmeister L. Aquilius Florus. Vs: [CAESAR] AVGVSTVS, Kopf r. Rs.: L AQVILIVS FLORVS [III VIR], Blüte. RIC 309; BMC 47. R! ss

 

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L’elefante fu utilizzato come rebus ante litteram da Giulio Cesare, che lo effigiò su monete per ricordare ai Cartaginesi la loro sconfitta di Tapso: Caesar in mauritano significherebbe appunto “elefante”.

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The Roman Republic
Iulius Caesar. Denarius, mint moving with Caesar 49-48, AR 3.79 g. Pontifical emblems: culullus, aspergillum, axe and apex. Rev. Elephant r., trampling dragon; in exergue, CAESAR. Babelon Julia 9. C 9. Sydenham 1006. Sear Imperators 9. RBW 1557. Crawford 443/1.
Light iridescent tone and good extremely fine
Ex NAC sale 15, 1999, 181.

 

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Le firme-rebus non solo sulle monete.

Un’altra prova evidente della diffusione del rebus è in un famoso aneddoto narrato da Plutarco, secondo cui Cicerone fece incidere su una coppa d’argento offerta agli dèi le parole Marcus Tullius, seguite dalla figura di un cece, in latino cicer.

Riferisce inoltre Plinio che due architetti spartani, Sauro e Batraco, edificarono un tempio nel portico di Ottavia a Roma, per ordine di Quinto Metello. Vedendosi negata l’autorizzazione di apporvi la propria firma raffigurarono sui capitelli una lucertola (in greco saurus) ed una rana (batracos).

Per dettagli si rimanda all’articolo di Alessandro Venditti dal titolo Una rana e una lucertola: firme d’autore.

http://www.specchioromano.it/fondamentali/Lespigolature/2009/AGOSTO/Una rana e una lucertola - firme d’autore.htm

 

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Colgo l’occasione per presentare i denarî di Pomponio Musa che raffigurano le altre Muse dopo Calliope che compare sul denario al post # 3.

Nella mitologia, le Muse sono figlie di Zeus e di Mnemosine, figlia di Urano e di Gaia, personificazione della memoria. Zeus si unì a lei per nove notti di seguito e in un anno ne ebbe nove figlie, appunto le Muse.

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Da https://www.settemuse.it/arte/storia_muse_4.htm

La musa Calliope (v. post # 3)

Raffigurata con una tavoletta su cui scrivere, un rotolo di carta o un libro e in capo una corona d'oro, la musa Calliope, il cui nome in greco significa "dalla bella voce", era l'ispiratrice della poesia epica.
La poesia epica è il racconto in versi delle imprese leggendarie di un popolo, dei suoi miti e dei suoi eroi.
Nella nostra cultura occidentale, per poesia epica ci si riferisce ad Omero con l'Iliade e l'Odissea, a Virgilio con l'Eneide, ad Ariosto con la Gerusalemme liberata e l'Orlando furioso.
Il compito "morale" della poesia epica era esaltare i valori dell'amicizia, del coraggio, dell'amore, della famiglia, della gratitudine e della pace.
Ai nostri giorni la poesia epica ha abbandonato la forma in versi divenendo il genere narrativo proprio del romanzo specificatamente d'avventura, storico o didascalico.

 

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Tersicore

Il suo nome deriva da "tersicoreo": τερπέω ("mi piace") e χoρός ("danza"). Di solito Tersicore è raffigurata come una bella giovane, coronata d’alloro (la pianta sacra ad Apollo) e vestita con l’abito lungo dei suonatori di cetra, nell’atto di trarre accordi con le dita affusolate dal suo strumento, per accompagnare con la sua musica le danzatrici. È quindi la protettrice della danza e della lirica corale.

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The Collection of Roman Republican Coins of a Student and his Mentor Part II
Q. Pomponius Musa. Denarius 66, AR 3.86 g. Laureate head of Apollo r.; behind, flower. Rev. Q·POMPONI – MVSA Terpsichore standing r., holding square lyre in l. hand and plectrum in r. Babelon Pomponia 17. Sydenham 820a. Crawford 410/7d.
Lovely light iridescent tone and good very fine / about extremely fine Ex NAC sale 9, 1996, 692.

 

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Euterpe

Raffigurata con un "aulos", nella mitologia greca e romana Euterpe era la musa della musica, protettrice degli strumenti a fiato e, più tardi, anche della poesia lirica. Il suo nome deriva dal greco eu (bene) e τέρπ-εω (piacere) e significa "colei che rallegra".
L’antico aulos greco, spesso tradotto erroneamente come “flauto", era uno strumento di canna (giunco) a due ance, come l'oboe e, secondo la leggenda, fu inventato proprio da Euterpe.

L’aulos accompagnava una vasta gamma di attività greche: era presente nei sacrifici, nelle rappresentazioni drammatiche, negli incontri di lotta,nel salto in lungo, nel lancio del disco, nella danza dei marinai sulle triremi. Platone lo associava al culto estatico di Dioniso e dei coribanti (sacerdoti della dea Cibele).

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The Roman Republic
No.: 353
Schätzwert/Estimation: CHF 700.-
d=18 mm
Q. Pomponius Musa. Denarius circa 66, AR 4.21 g. Laureate head of Apollo r.; behind, two flutes in saltire. Rev. Q ·POMPONI – MVSA Eutherpes standing r., resting l. elbow on column and holding two flutes in r. hand. FFC 1038. B. Pomponia 13. Syd. 815. Cr. 410/5.
Unobtrusive nick on obverse, otherwise extremely fine
Ex NAC sale 15, 1999, 139.

 

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Inviato (modificato)

145 a.C.: M. Iunius Silanus inserisce un asino sui suoi denarii (nella mitologia greca, Sileno era spesso ubriaco a cavallo di un asino)

 

http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G242/1

 

 

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Modificato da L. Licinio Lucullo
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Sileno ubriaco sul suo asino, spesso ubriaco anche lui, è soggetto così divertente che a partire dalla ceramica greca a figure nere (VII secolo a. C.) grandi artisti gli hanno dedicato ritratti: Cima da Conegliano, Giovanni Bellini, Mantegna, Piero di Cosimo, Rubens, Van Dick, Ribera, Klimt …

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Fonte http://www.francobellino.com/?p=2745

 

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Clio

Raffigurata seduta e con una pergamena in mano, Clio rappresentava la Storia.
Clio, la sorella maggiore, la prima fra le muse, riceve dalla madre Mnemosine, personificazione della memoria, il potere di trasmettere il ricordo di fatti e personaggi.
Clio, "Colei che può rendere celebri" è dunque la Musa della Storia.
Nell'antichità questa musa veniva invocata dai poeti che si accingevano a comporre testi che avrebbero contenuto fatti storici come Stazio che, nella Tebaide (1, 41 e X, 630), la invoca come ispiratrice del suo poema.
Ai giorni nostri è possibile allargare l'interesse della Musa Clio ai saggi, alle recensioni e ai componimenti che hanno come obiettivo di indagare con rigore, ma anche con obiettività, la Storia e le sue proiezioni.

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The JD collection of Roman Republican Coins part II – session II
Q. Pomponius Musa. Denarius 66, AR 3.76 g. Laureate head of Apollo r.; behind, scroll. Rev. Q·POMPONI – MVSA Clio standing l., holding scroll in r. hand and resting l. elbow on column. Babelon Pomponia 11. Sydenham 813. Crawford 410/3. A light scratch on obverse, otherwise good very fine Ex J. Schulman sale 265, 1976, 414.

 

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Urania

Urania (dal greco antico Ouranos, «cielo») era la Musa dell'astronomia e della geometria. Viene rappresentata vestita di un abito azzurro, coronata di stelle, mentre sostiene con le mani un globo che sembra misurare e una verga. Ai suoi piedi si trovano diversi strumenti matematici. Secondo Esiodo fu amata da Apollo, dando alla luce Lino e Orfeo, cantori mitici. Secondo Catullo fu la madre di Imene, il dio delle nozze, il cui padre era Bacco.

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The Collection of Roman Republican Coins of a Student and his Mentor Part II
Q. Pomponius Musa.
Denarius 66, AR 3.93 g. Laureate head of Apollo r.; behind, star. Rev. Q·POMPONI – MVSA Urania standing l., holding rod which she points to globe resting on tripod. Babelon Pomponia 22. Sydenham 823. Crawford 410/8.
A delightful old cabinet tone, perfectly centred on a full flan and extremely fine Ex Leu sale 17, 1977, Nicolas 562.

 

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Melpomene

Raffigurata nella mitologia greca con un lungo chitone teatrale e un mantello allacciato sulle spalle, Melpomene tiene fra le mani una maschera, una spada o un pugnale insanguinato.

Il nome Melpomene, significa "colei che canta la Tragedia": era la musa del canto, dell'armonia musicale e della tragedia.

Melpomene sarebbe, secondo alcuni, la madre delle sirene, esseri favolosi rappresentati con testa di donna e corpo di uccello, (secondo altre versioni con corpo di pesce), la cui voce seducente attirava i marinai per farli morire. Altri ancora ne fanno la madre del musico Tamiri.

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The JD collection of Roman Republican Coins part II – session II
Q. Pomponius Musa.
Denarius 66, AR 3.73 g. Laureate head of Apollo r.; behind, sceptre. Rev. Q·PO – MPONI – MVSA Melpomene standing facing, head, r., holding club in r. hand and mask in l. Babelon Pomponia 14. Sydenham 816. Crawford 410/4. Old cabinet tone, a nick on obverse and minor corrosions, otherwise very fine.

 

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Talia

Talia (Θάλεια) da thallein (fiorire), è la musa che presiede alla commedia e alla poesia bucolica.
È comunemente raffigurata come una ragazza dall'aria allegra che porta una corona di alloro sul capo, tiene una maschera in mano e calza degli stivaletti.
È ritenuta la madre con Apollo dei Coribanti, i sacerdoti della dea Cibele che inventarono il tamburo e con esso crearono una musica basata sul ritmo ossessivo che doveva servire per curare l’epilessia e per sconfiggere la malinconia di Giove.

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THE ROMAN REPUBLIC 
Q. Pomponius Musa. Denarius 66, AR 3.92 g. Laureate head of Apollo r.; behind, sandal. Rev. Q·POMPONI – MVSA Talia standing l. and resting against column, holding comic mask and crook. Babelon Pomponia 21. Sydenham 822. RBW –. Crawford 410/9a.
Struck on a very broad flan and complete, old cabinet tone and about extremely fine 
From the collection of E.E. Clain-Stefanelli.

 

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Inviato (modificato)

Ad esempio anche Quinto Cecilio Metello Pio (Quintus Caecilius Metellus Pius) coniò anche lui una moneta raffigurante al dritto la Pietà e una cicogna, e al rovescio IMPER con un Lituus e Praefericulum in una corona d'alloro. Il dritto (secondo alcuni) si riferisce al titolo Pius conferitogli dal popolo romano o da Lucio Cornelio Silla in virtù della sua devozione alla famiglia. Imperator invece per aver sconfitto Sertorio in Spagna nel 79 a.C.

Infatti l'unica scritta presente è l'IMPER, 

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Modificato da Ser. Broccolo
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Polimnia

Polimnia o Polinnia è raffigurata come una giovane donna dall'aspetto devoto, avvolta da velo e mantello, con il capo cinto da una corona di perle.
È la musa protettrice dell'orchestica, della pantomima e della danza associate al canto sacro e eroico.
Talvolta viene associata anche alla retorica, alla memoria, alla geometria e alla storia.
A lei sono attribuite le invenzioni della lira e della agricoltura.
Platone cita una leggenda che considera Polimnia la madre di Eros.

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Lot 407 Q. Pomponius Musa, Denario, Roma, 66 a. C.; AR (g 3,56; mm 18; h 6); Testa laureata di Apollo a d.; dietro, una corona, Rv. Polimnia, musa della retorica, stante in posizione frontale con corona in testa; nel campo a d., Q POMPONI; a s., MVSA. Crawford 410/10a; Pomponia 15; Sydenham 817. Piccoli graffi sparsi, bb+.
Q. Pomponius Musa, Denarius, Rome, 66 BC; AR (g 3,56; mm 18; h 6); Laureate head of Apollo r.; behind, wreath, Rv. Polyhymnia fronting, wearing wreath; on r., Q POMPONI; on l., MVSA. Crawford 410/10a; Pomponia 15; Sydenham 817. Scattered scratches, good very fine.

 

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Erato

È raffigurata come una giovane ninfa coronata di mirti e di rose, che nella mano sinistra regge una lira e nell'altra il plettro. Spesso, collocato vicino a lei, c'è un Amorino armato d'arco e di turcasso.
Erato, che si dice significhi "amabile", deriva il nome da Eros ed è considerata l'ispiratrice della poesia lirica, del canto corale e della poesia anacreontica, la poesia che rifiuta i valori eroici in cambio di un nuovo equilibrio, situato nel canto, nell'amore e nella temperanza che favorisce la pace.
Erato è la musa collegata all'amore e molti poeti antichi la invocano nelle composizioni amorose.
La leggenda vuole che Erato fosse la madre del poeta e cantore Tamiri e di Cleomene.
Un’altra leggenda racconta che dal suo amore per Arcade, che diede il nome alla terra di Arcadia, nacque Azan.

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THE ROMAN REPUBLIC 
Q. Pomponius Musa. Denarius 66, AR 3.88 g. Laureate head of Apollo r.; behind, flower.
Rev. Q·POMPONI – MVSA Erato standing r., playing square lyre. Babelon Pomponia 12. Sydenham 814. RBW –. Crawford 410/6.
Extremely rare. Wonderful old cabinet tone, minor area of weakness on reverse, otherwise about extremely fine.

 

Un’idea della notevole rarità di questo denario si ha dalla quotazione raggiunta nella NAC 92 del 2016.

Estimate: 15'000 CHF   |   Starting price: 12'000 CHF Price realized: 27'000 CHF

 

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Grazie avgvstvs per l'indicazione. Penso sia questa:

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Il piede dietro la testa di Cibele è un’allusione al soprannome del magistrato Crassipes. 

 

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Inviato

Denario di Publio Furio Crassipe (CNG 90).

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P. Furius Crassipes. 84 BC. AR Denarius (19mm, 3.73 g, 10h). Rome mint. Turreted head of Cybele right; AED. CUR and a foot behind / Curule chair inscribed P. FOVRIVS; CRASSIPES in exergue. Crawford 356/1c; Sydenham 735b; Furia 19. Near EF, attractively toned, traces of deposits.

From the Bruce R. Brace Collection, purchased from Spink, September 1991.

 

Dietro la testa di Cibele la legenda AEDilis CVRulis e il curioso simbolo a forma di piede umano che l’edile P. Furio Crassipe aveva inciso sulle sue monete come simbolo del suo cognomen (Crassipes significa appunto “grande piede”).

Sul rovescio è raffigurata la”sella curule”, un sedile pieghevole ornato d’avorio, il simbolo del potere giudiziario che costituiva la comune insegna delle magistrature romane curuli. Sul sedile l’iscrizione del nome e in esergo CRASSIPES.

 

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Il significato del piccolo Capricorno sotto il busto di Ottaviano al diritto di questo denario (NAC 86, lot 45) è senza dubbio quello del suo segno zodiacale.

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The Roman Empire 
Issues related to the Victory in the Battle of Actium 
Denarius, uncertain Eastern mint 28 BC, AR 3.94 g. CAESAR·DIVI F· – COS·VI Bare head r.; below neck, small capricorn. Rev. AEGVPT / CAPTA Crocodile r. with jaws closed. C 4. BMC 653. Sear Imperators 432. RIC 545. CBN 928.
Very rare and in exceptional condition for this difficult and interesting issue.
Wonderful old cabinet tone and about extremely fine / extremely fine Ex Cahn-Hess 17 July 1933, Haeberlin, 3180; NAC-Spink Taisei, 16 November 1994, Gilbert Steinberg, 130 and Triton XI, 2008, Prideaux, 663 sales.
This is a rather complete and nicely detailed crocodile – unusual as such. The obverse is also nicely centered with full legends. MSG.

 

See the following lot description for a more detailed history of this issue. Of note here is that the Capricorn under the bust of Octavian represents his birth sign. Key to this issue is finding the crocodile complete, as here. The portrait style is also masculine and ”godlike” which would become the normal portrait style for Augustus for the remainder of his reign. MSG.

 

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  • 1 anno dopo...
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Mi aggancio a questa discussione per condividere una moneta di Thurium, in Lucania, firmata due volte con l’iniziale del nome dell’incisore Phrygillos (Φ) e una volta con l’immagine di un fringuello (phrygillos in greco).

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LUCANIA. Thurium. Ca. 443-400 BC. Silver stater (8.07 gm). Head of Athena right in crested Attic helmet adorned with olive wreath, Φ before head / QOYRIWN, bull with lowered head walking left on double exergual line, Φ on rump, bird with open wings alighting left beneath bull, tunny fish left in exergue. SNG ANS 948 (same obverse die). HN Italy 1772. Signed thrice by Phrygillos. Obverse slightly double struck. Nearly mint state.

In his 1949 publication, Masterpieces of Greek Coinage, Charles Seltman noted three signatures for the artist Phrygillos on this issue (no. 26); two in the form of the letter “Φ” and the third in the form of the finch, which is phrygillos in Greek.

 

Sul diritto la Φ è posta davanti alla testa di Atena e al rovescio sulla groppa del toro, sotto la N dell’etnico. L’immagine del fringuello è sotto la pancia del toro, sulla linea del suolo.

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