Iapodes / Giapodi

I miei Circoli · 4 Gennaio, 2019

Buongiorno,

in questo periodo è aperta a Trieste (Tergeste) presso il Civico Museo d’Antichità di Via della Cattedrale, 15 la mostra “Iapodes – il misterioso popolo degli altipiani dell’Europa Centrale”.

https://www.discover-trieste.it/Trieste-Now/Iapodes

Si tratta di una mostra dedicata a uno di quei fieri ma tenaci popoli con i quali Roma si scontrò nel suo sviluppo non senza alcune difficoltà. Ricordiamoci che poco dopo il 200 a.C. l’Urbe iniziò una espansione verso il Nord Est italiano per controllare l’area friulana e mettere in sicurezza i traffici romani di ferro (di buona qualità) con il Noricum. A tal fine attorno al 181 a.C. fondò Aquileia, anche come reazione alla creazione di un oppidum da parte dei Taurisci (sito in realtà non ancora individuato). E pochi anni dopo, usando come casus belli la pirateria effettuata dagli Histri (attività consueta presso questo popolo) nel 177 e 178 a.C. iniziò le guerre istriane. Dalla lettura dei testi degli storici latini il quadro risulta alquanto articolato: l’area era abitata da una serie di tribù con un substrato culturale abbastanza comune (la cosiddetta Cultura dei Castellieri, abitati fortificati su altura) mentre all’interno altri gruppi assumevano caratteristiche più spiccatamente celtici (come i già citati Taurisci/Norici). Una volta conquistata l’Istria si scontrarono con altre tribù che occupavano i territori interni di Quarnero e Dalmazia ed impedivano i traffici tra l’Italia e la Dalmazia costiera via terra.

Tra queste tribù, a settentrione rispetto ai Dalmatae/Dalmati, vi erano i Iapodes/Giapodi (o Giapidi). Un popolo di cui la Storia ha tramandato poche tracce ma che ha movimentato le vicende di quest’area fino alla sua “pacificazione” (ovvero conquista, in ottica romana) da parte di Ottaviano.

Nella tabella di cui sopra potete leggere gli eventi bellici tra Roma e Giapodi. Questo un rapido riassunto:

Siamo in presenza di un popolo che fa la sua comparsa nella zona attorno al 1000 a.C. (fonti archeologiche) e solo nel VI a.C. emerge dalle nebbie della Storia. Vi sono poi varie incursioni romane nei territori giapodici e alcune da parte di questi nei territori romani. Tra questi nel 52 a.C. saccheggiano Tergeste ed arrivano a Aquileia; nel 35 a.C. Ottaviano invade i loro territori e ne conquista la capitale Metulum che viene rasa al suolo. Tergeste viene cinta da mura urbiche. Nel 29 a.C. viene celebrato a Roma il Trionfo sui Giapidi.

Modificato 4 Gennaio, 2019 da Illyricum65

I miei Circoli · 4 Gennaio, 2019

A destra in alto, coltelli decorati con incisi motivi a guerriero. In basso perle di ambra.

Parti di cinture/placche da cintura.

Copricapo femminile a catenelle e a lamina bronzea decorata.

Pendenti a doppia spirale.

I miei Circoli · 4 Gennaio, 2019

Fibula bronzea ad occhiali a doppia spirale con cappio ad otto.

Fibula con pendaglio a forma di guerriero... spettacolare!

I miei Circoli · 4 Gennaio, 2019

Pendenti antropomorfi in bronzo

Bacheche contenenti collane viree ed ambre.

I miei Circoli · 4 Gennaio, 2019

I Giapodes erano ben inseriti nel circuito dell'ambra: sono esposte collane con vaghi d'ambra grossi come mandarini! Pensate quanta distanza percorrevano materie prime dell'epoca senza avere a disposizione mezzi di trasporto nemmeno lontanamente paragonabili a quelli attuali!

Bene, spero di avervi incuriosito; se siete in zona visitate la mostra e il museo civico!

Ciao

Illyricum

4 Gennaio, 2019

Ciao @Illyricum65 e grazie del bel Post .

Interessante la forma dei coltelli della risposta n° 2 , forse parte terminale di un' arma piu' lunga , come forma assomigliano alla famosa falce da guerra dei Daci , popolo con i quali i Giapo(i)di , un popolo imparentato con i Daci , ebbero probabilmente scambi culturali e commerciali .

I miei Circoli · 4 Gennaio, 2019

@Illyricum65Grazie per il tuo report ,ne da notizia anche la rivista Archeologia viva nel numero di Gennaio - Febbraio .

Una curiosita' : l'etnico Giapidi potrebbe essersi stratificato nel tempo fino a indicare I Gepidi tardoantichi ?

L'areale non e' cosi distante ,poi ,magari ,e' solo una mia idea strampalata...

Ciau.

I miei Circoli · 4 Gennaio, 2019

38 minuti fa, adelchi dice:

@Illyricum65Grazie per il tuo report ,ne da notizia anche la rivista Archeologia viva nel numero di Gennaio - Febbraio .

Una curiosita' : l'etnico Giapidi potrebbe essersi stratificato nel tempo fino a indicare I Gepidi tardoantichi ?

L'areale non e' cosi distante ,poi ,magari ,e' solo una mia idea strampalata...

Ciau.

I Gepidi del VI secolo migrano verso i Balcani nel II secolo d.C. dal Mar Baltico/Scandinavia e vengono fermati dai Goti, già stanziati lì. Per assurdo il nesso ci starebbe con il traffico dell'ambra che ha origine baltica e magari da qui ci potrebbe esser stata una migrazione verso l'area quarnerina. In realtà questa dovrebbe risalire a prima del 1000 a.C. quando è presente una popolazione detta PreGiapode che frequenta le grotte fin dall'età del Bronzo (1600 aC.). Solo verso il 1000 a.C. gli influssi della Cultura del Campo d'Urne porterà alla creazione della tribù dei Giapodi, che hanno quindi caratteristiche alloctone.

Ciao

Illyricum

I miei Circoli · 4 Gennaio, 2019

1 ora fa, Legio II Italica dice:

Ciao @Illyricum65 e grazie del bel Post .

Interessante la forma dei coltelli della risposta n° 2 , forse parte terminale di un' arma piu' lunga , come forma assomigliano alla famosa falce da guerra dei Daci , popolo con i quali i Giapo(i)di , un popolo imparentato con i Daci , ebbero probabilmente scambi culturali e commerciali .

Nulla di strano. I Giapodi hanno caratteristiche simili ma si tratta di una popolazione diversa; d'altra parte fino ai primi del 1900 senza le frontiere a dividere le varie popolazioni a Duino (vicino a Monfalcone, 30 km a nord di Trieste) giungevano pastori in trasumanza partiti dalla Romania. Quindi influssi da una parte all'altra, anche se scarsamente documentabili, sono possibili se non pressochè certi.

Un discorso analogo mi sovviene alla mente per alcune forme vasarie fittili e per alcuni toponimi ...

Ciao

Illyricum