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Ciao a tutti, sarei curioso di sapere su che basi la BCE comunica ai singoli stati l'importo di denaro che può emettere anno per anno. E se i singoli stati hanno la libertà di decidere in che proporzione coniare i singoli tagli di monete o stampare i tagli di banconote.

E come mai la BCE non obbliga i micro stati a emettere in circolazione tutti e 8 i tagli di monete?

Modificato da perone93

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2 ore fa, perone93 dice:

Ciao a tutti, sarei curioso di sapere su che basi la BCE comunica ai singoli stati l'importo di denaro che può emettere anno per anno. E se i singoli stati hanno la libertà di decidere in che proporzione coniare i singoli tagli di monete o stampare i tagli di banconote.

E' in base ai calcoli di quanto contante serve ogni anno per garantire la normale circolazione. Le banconote vengono stampate in base alla capacità e disponibilità delle stamperie degli stati: certe fanno tutti i tagli, altre si specializzano in alcuni e fanno solo o soprattutto quelli.

In questa pagina ci sono i dati su quante banconote vengono prodotte ogni anno e da chi:   https://www.ecb.europa.eu/stats/policy_and_exchange_rates/banknotes+coins/production/html/index.en.html 

 

2 ore fa, perone93 dice:

E come mai la BCE non obbliga i micro stati a emettere in circolazione tutti e 8 i tagli di monete?

Qui la BCE non centra niente, in quanto tagli e metodi di distribuzione delle monete sono decisi di comune accordo dagli stati (in questo caso attraverso gli accordi bilaterali fra UE e microstati). La BCE comunica quanto valore in moneta va coniato ogni anno per garantire la normale circolazione.

Modificato da ART
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Inviato
40 minuti fa, ART dice:

E' in base ai calcoli di quanto contante serve ogni anno per garantire la normale circolazione. Le banconote vengono stampate in base alla capacità e disponibilità delle stamperie degli stati: certe fanno tutti i tagli, altre si specializzano in alcuni e fanno solo o soprattutto quelli.

In questa pagina ci sono i dati su quante banconote vengono prodotte ogni anno e da chi:   https://www.ecb.europa.eu/stats/policy_and_exchange_rates/banknotes+coins/production/html/index.en.html 

Anche per quanto riguarda le monete i singoli stati hanno libertà di scelta se coniare tutti i tagli, e anche in che proporzione farlo?

Perchè sinceramente mi torna poco come discorso, se potessero scegliere tra coniare una moneta da 2€ o 200pz da 1 centesimo (che se non vado errato è più alto il costo di produzione che il valore nominale) io penso che nessuno stato andrebbe a coniare i pezzi piccoli. Magari hanno libertà di scelta ma dovranno comunque rientrare in determinati parametri imposti dall'europa.


Inviato (modificato)
11 ore fa, perone93 dice:

Perchè sinceramente mi torna poco come discorso, se potessero scegliere tra coniare una moneta da 2€ o 200pz da 1 centesimo (che se non vado errato è più alto il costo di produzione che il valore nominale) io penso che nessuno stato andrebbe a coniare i pezzi piccoli. Magari hanno libertà di scelta ma dovranno comunque rientrare in determinati parametri imposti dall'europa.

E' una via di mezzo, nel senso che certi stati possono anche decidere di sospendere la coniazione di qualche taglio, come in questo caso i cent più piccoli (lo fanno ad esempio i Paesi Bassi o la Finlandia da tempo) che levano dalla circolazione arrotondando tutti i prezzi ai 5 cent. Quei centesimi non sono più indispensabili in quegli stati, quindi si può benissimo continuare più o meno con le stesse proporzioni di coniazione di prima: chi usa i piccoli cent continua a produrli e metterli in circolazione locale, non si verificano carenze.

Certi stati, di solito quelli più piccoli, non hanno nemmeno bisogno di produrre quasi mai nessuna moneta (ad esempio, guarda la tabella delle coniazioni slovene https://it.wikipedia.org/wiki/Monete_euro_slovene ).

Qualora fosse necessario si attua il pooling, ovvero si forniscono agli stati che ne hanno bisogno un po' di monete coniate da altri, prese dalle loro riserve. E' quello che comunemente si fa con le banconote: se uno stato non stampa qualche taglio è ovvio che per la distribuzione locale di quei tagli deve passarglieli qualcun altro.

Modificato da ART

Inviato
4 ore fa, ART dice:

E' una via di mezzo, nel senso che certi stati possono anche decidere di sospendere la coniazione di qualche taglio, come in questo caso i cent più piccoli (lo fanno ad esempio i Paesi Bassi o la Finlandia da tempo) che levano dalla circolazione arrotondando tutti i prezzi ai 5 cent. Quei centesimi non sono più indispensabili in quegli stati, quindi si può benissimo continuare più o meno con le stesse proporzioni di coniazione di prima: chi usa i piccoli cent continua a produrli e metterli in circolazione locale, non si verificano carenze.

Certi stati, di solito quelli più piccoli, non hanno nemmeno bisogno di produrre quasi mai nessuna moneta (ad esempio, guarda la tabella delle coniazioni slovene https://it.wikipedia.org/wiki/Monete_euro_slovene ).

Qualora fosse necessario si attua il pooling, ovvero si forniscono agli stati che ne hanno bisogno un po' di monete coniate da altri, prese dalle loro riserve. E' quello che comunemente si fa con le banconote: se uno stato non stampa qualche taglio è ovvio che per la distribuzione locale di quei tagli deve passarglieli qualcun altro.

Ok, e quindi tutti quegli stati che non coniano sono più furbi degli altri? In quanto hanno ugualmente tutte le monete disponibili ma evitano così tutti i costi di produzione, oppure tutti i processi produttivi per la coniazione di euro sono finanziati a livello europeo? 

Cioè: anche se uno stato evita di coniare deve comunque contribuire alle spese di coniazione degli altri stati?


Inviato (modificato)

No, i processi produttivi sono completamente a carico degli stati, in quanto la coniazione ed emissione di monete in generale è competenza degli stati. Lo stesso ovviamente vale per quelli che non hanno una zecca propria: pagano chi le produce per loro. Chi evita di coniare/farsi coniare alcuni tagli o di coniare in toto lo fa quando non è necessario a garantire la normale circolazione sul suo territorio di competenza. Non è questione di furbizia ma di utilità: chi ritiene sensato abolire i piccoli cent non li produce più (tranne quelli per le serie di zecca per i collezionisti) e arrotonda i prezzi, chi non ha problemi con la distribuzione e la circolazione non si mette certo a battere moneta per sport. Per le piccole necessità è più rapido ed economico il pooling.

Modificato da ART

Inviato

Sembra che in Italia quest'anno non abbiano coniato i tagli da 1 e 2 centesimi. Non ho ho notizie ufficiali,  ma provenienti da fonti abbastanza attendibili ... 


Inviato (modificato)

Credo proprio che sia così, infatti al supermarket mi davano sempre quelli austriaci.

Modificato da ART

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