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IGNORED

Rarità dalle aste per Ferdinando IV


Risposte migliori

Aggiungo altre  due rarità per Ferdinando IV, sempre nella stessa Asta:

Lotto 1873 e 1874

Grano Cavalli 1790 e Grano Cavalli 1791 con due punti dopo il 12 :

 

01873q00.jpg

01874q00.jpg

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10 ore fa, doppiopunto dice:

Buongiorno. Cosa intendi esattamente per “subliminale” ?

In una frase, paragrafo o testo possono nascondersi dei messaggi rintracciabili ed evidenziabili solo leggendo la medesima frase al contrario o solo le iniziali di ogni parola oppure ancora le iniziali della riga. I modi e le tecniche possono essere i più disparati. Per esempio la parola fnord, derivata dalla Trilogia degli Illuminati di R. Shea e R.A. Wilson, è spesso sinonimo di messaggio subliminale.

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12 minuti fa, eracle62 dice:

In una frase, paragrafo o testo possono nascondersi dei messaggi rintracciabili ed evidenziabili solo leggendo la medesima frase al contrario o solo le iniziali di ogni parola oppure ancora le iniziali della riga. I modi e le tecniche possono essere i più disparati. Per esempio la parola fnord, derivata dalla Trilogia degli Illuminati di R. Shea e R.A. Wilson, è spesso sinonimo di messaggio subliminale.

Mi riferivo al caso specifico della moneta in oggetto.

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1 minuto fa, eracle62 dice:

È la stessa cosa...

Continuo a brancolare nel buio..Quale messaggio conterrebbe la moneta, non solo questa, e quali i codici da seguire per decifrarla?

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Non sono mica un veggente :crazy:

Se lo sapessi l'avrei già scritto, anzi avrei fatto un bel articoletto...

Si parla di supposizioni ovviamente..

E i messaggi potrebbero essere molteplici...

 

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1 ora fa, doppiopunto dice:

Continuo a brancolare nel buio..Quale messaggio conterrebbe la moneta, non solo questa, e quali i codici da seguire per decifrarla?

Buonasera, le monete in questione sono segnate perché coniate d'emergenza durante la repubblica napoletana, siccome ci volle del tempo per approntare i nuovi conii per le monete repubblicane si decise di coniare una quantità di monete utilizzando i tondelli e conii già pronti in Zecca con l'effige di Ferdinando IV, Quindi si decise per l'appunto di "segnare" queste emissioni in modo che in un secondo momento si potessero distinguere dalle emissioni ufficiali... 

Ti consiglio il lavoro di 

Pietro Magliocca :NUOVE CONSIDERAZIONI SULLE MONETE  DI FERDINANDO IV DI BORBONE DEL PERIODO 1796 - 1798

https://www.ilgiornaledellanumismatica.it/libreria-nuove-considerazioni-sulle-monete-ferdinando-iv-borbone-nel-periodo-1796-1798/

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55 minuti fa, gennydbmoney dice:

Buonasera, le monete in questione sono segnate perché coniate d'emergenza durante la repubblica napoletana, siccome ci volle del tempo per approntare i nuovi conii per le monete repubblicane si decise di coniare una quantità di monete utilizzando i tondelli e conii già pronti in Zecca con l'effige di Ferdinando IV, Quindi si decise per l'appunto di "segnare" queste emissioni in modo che in un secondo momento si potessero distinguere dalle emissioni ufficiali... 

Buonasera. Su questo punto sono perfettamente in sintonia mentre, quando si cerca di addurre altri significati “esoterici”, senza indicare chiaramente dove si vuole arrivare, allora mi perdo..Grazie 

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Bisognerebbe ricondurre il tutto (cioè la produzione di monete che definiamo segnate), ad un ragionevole fatto storico accaduto, e quando comunque sia, la fabbricazione continuava nei locali della zecca. E' un discorso molto complesso, ma su alcune vicende, anche  documentate (le vicende e non la produzione di queste monete), possimo presuppore che vennero distinte da altre, per riconoscerle, sia le monete che il metallo utilizzato in zecca per produrle. Non solo su quelle Repubblicane, ma anche su quelle della Restaurazione posso affermare che vennero utilizzati segni sui coni per riconoscere determinate liberate, dalle altre; come è molto probabile, anzi, ne sono certo che ciò avvene anche sotto Francesco II di Borbone (cito il caso di coniazioni fabbricate durante il suo regno a Ferdinando II morto). Questi sono eventi storici accaduti e qualche straccio di prova per ricondurle a ciò che affermo c'è. Ma dobbiamo tener presente, ed è oramai consolidato, anche facile da capire, che se comunque sono dei segni che un responsabile della zecca apponeva per riconoscerne una sua paternità, appare anche ovvio che nulla poteva lasciare trascritto, ma ma dire mai. Mi preme anche ricordare, come tutti sapete, oramai, che queste le troviamo anche in alcuni periodi precedenti la Repubblica, come gli anni 90/91/94 ecc. ecc. il caso delle lettere I è eclatante...questo non è una piccola segnatura, ma una mancanza talmente grossolana, che mi farebbe presupporre addirittura che tutti le dovessero riconoscere. Dicevo, che su queste pre-Repubblicane ci sarebbe da indagare, ricondurle cioè a un fatto storico comunque accaduto, così come nei periodi di cui affermavo. Ad oggi, finalmente, mi sento di gioire, perchè un grande passo in avanti è stato compiuto, e non è stato affatto facile ricercarle, osservarle ed isolarle tutte (e ben vengono altre), riportandole come delle varianti. Mi auguro e spero che sia così, di aver in un certo modo laciato una traccia da seguire per tutti quelli come me, che hanno la passione per la numismatica partenopea. 

Chiudo scrivendo una battuta, che è anche un indizio che sto da tempo (se ne avrò ancora) seguendo:

I segni terminano quando l'ultimo Perger lasciò i locali della zecca.

Quelli che osserviamo nei tempi appena dopo, sono simboli di riconoscimento della mano che produceva il conio ordinato (differenziazione tra una persona ed un'altra) e non un simbolo per identificarne una coniazione che solo alcuni dovevano sapere.

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Inviato (modificato)
3 ore fa, Rex Neap dice:

Bisognerebbe ricondurre il tutto (cioè la produzione di monete che definiamo segnate), ad un ragionevole fatto storico accaduto, e quando comunque sia, la fabbricazione continuava nei locali della zecca. E' un discorso molto complesso, ma su alcune vicende, anche  documentate (le vicende e non la produzione di queste monete), possimo presuppore che vennero distinte da altre, per riconoscerle, sia le monete che il metallo utilizzato in zecca per produrle. Non solo su quelle Repubblicane, ma anche su quelle della Restaurazione posso affermare che vennero utilizzati segni sui coni per riconoscere determinate liberate, dalle altre; come è molto probabile, anzi, ne sono certo che ciò avvene anche sotto Francesco II di Borbone (cito il caso di coniazioni fabbricate durante il suo regno a Ferdinando II morto). Questi sono eventi storici accaduti e qualche straccio di prova per ricondurle a ciò che affermo c'è. Ma dobbiamo tener presente, ed è oramai consolidato, anche facile da capire, che se comunque sono dei segni che un responsabile della zecca apponeva per riconoscerne una sua paternità, appare anche ovvio che nulla poteva lasciare trascritto, ma ma dire mai. Mi preme anche ricordare, come tutti sapete, oramai, che queste le troviamo anche in alcuni periodi precedenti la Repubblica, come gli anni 90/91/94 ecc. ecc. il caso delle lettere I è eclatante...questo non è una piccola segnatura, ma una mancanza talmente grossolana, che mi farebbe presupporre addirittura che tutti le dovessero riconoscere. Dicevo, che su queste pre-Repubblicane ci sarebbe da indagare, ricondurle cioè a un fatto storico comunque accaduto, così come nei periodi di cui affermavo. Ad oggi, finalmente, mi sento di gioire, perchè un grande passo in avanti è stato compiuto, e non è stato affatto facile ricercarle, osservarle ed isolarle tutte (e ben vengono altre), riportandole come delle varianti. Mi auguro e spero che sia così, di aver in un certo modo laciato una traccia da seguire per tutti quelli come me, che hanno la passione per la numismatica partenopea. 

Chiudo scrivendo una battuta, che è anche un indizio che sto da tempo (se ne avrò ancora) seguendo:

I segni terminano quando l'ultimo Perger lasciò i locali della zecca.

Quelli che osserviamo nei tempi appena dopo, sono simboli di riconoscimento della mano che produceva il conio ordinato (differenziazione tra una persona ed un'altra) e non un simbolo per identificarne una coniazione che solo alcuni dovevano sapere.

Continuo dicendo che la ricerca va avanti e che la scoperta di nuovi "segni" da un'enorme soddisfazione visto che negli ultimi mesi la mia attenzione è rivolta quasi esclusivamente a queste particolari monete coniate dalla zecca napoletana dal 1759 al 1816, quindi per rimanere in tema posto per tutti gli appassionati del "Re lazzarone" questa piastra del 1805 con quattro punti, due per lato, a fianco della corona al rovescio... 

Al momento unico esemplare ma sappiamo tutti che dopo una segnalazione ne possono spuntare altri... 

 

 

 

IMG_20190316_172020.jpg

IMG_20190316_172235.jpg

IMG_20190316_172605.jpg

Modificato da gennydbmoney
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Il mio punto di domanda riguarda, in particolare, quei “segni” che diventano “segnali” e che assumono un “significato” e, sui quali non mi pare ci sia ancora una strada definita ma solo “sporadiche allusioni”, ( detto non detto ) quasi a volersi tenere una porta sempre aperta.. Per quanto riguarda, invece, tutti i segni di “riconoscimento” o “attribuzione” che dir si voglia,concordo con chi mi ha preceduto.

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24 minuti fa, gennydbmoney dice:

Bene, adesso spuntano come funghi, proprio come immaginavo... 

..... interessante la V capovolta al posto della A in FERDINANDVS

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1 ora fa, doppiopunto dice:

Il mio punto di domanda riguarda, in particolare, quei “segni” che diventano “segnali” e che assumono un “significato” e, sui quali non mi pare ci sia ancora una strada definita ma solo “sporadiche allusioni”, ( detto non detto ) quasi a volersi tenere una porta sempre aperta.. Per quanto riguarda, invece, tutti i segni di “riconoscimento” o “attribuzione” che dir si voglia,concordo con chi mi ha preceduto.

Leggo sempre con attenzione ciò che scrivi...almeno Io, personalmente non ho mai scritto oppure avallato l'ipotesi o la teoria (mai lo farò) che questi in zecca lanciassero o lasciassero segnali sulle monete con l'intento di riferire chissà che cosa. La mia opinione, da quel tanto che studiato queste monete è sempre e solo quello che ho scritto in precedenza. Per convenzione li chiamiamo segni, ma per me non sono altro che delle indentificazioni apposte sulle monete (rame e argento), per individurne alcune determinate "liberate" diverse dalle altre. Altre monete hanno subito delle sottrazioni di lettere  che non possono ricadere nel mero errore da principiante. Ricordo a tal proposito che la legenda era predisposta da personale esperto, se non, sotto Ferdinando IV, dallo stesso incisore delle impronte dell'effige. I Perger (padre e figlio) erano abilissimi incisori, macchinisti, rinomati proprio perchè bravissimi nella preparazione e incisione dei caratteri.

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1 ora fa, Rocco68 dice:

..... interessante la V capovolta al posto della A in FERDINANDVS

Sono più propenso a credere si tratti di una A senza traversa piuttosto che una V rovesciata, infatti i caratteri delle due lettere sono alquanto diversi... 

Ovviamente mia personale ipotesi... 

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31 minuti fa, gennydbmoney dice:

Sono più propenso a credere si tratti di una A senza traversa piuttosto che una V rovesciata, infatti i caratteri delle due lettere sono alquanto diversi... 

Ovviamente mia personale ipotesi... 

...e anche questa andrebbe aggiunta....

2 ore fa, Rocco68 dice:

Quest'altro esemplare è attualmente in vendita sul sito di un noto commerciante. 

IMG_20190316_174012.png

IMG_20190316_174000.png

@Rocco68...questa come la ha ?  dritto !!

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1 minuto fa, Rex Neap dice:

...e anche questa andrebbe aggiunta....

@Rocco68...questa come la ha ?  dritto !!

Della prima immagine non ho il dritto, della seconda è questo sotto..... Con la A corretta. 

IMG_20190316_174027.png

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