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Inviato

In qualsiasi testo di Storia antica o libro moderno si legga di Marco Aurelio , non si puo' dopo duemila anni , non rimanere ammirati per le tante qualita' morali e virtu' che sono tramandate sulla sua figura di uomo ; ma un lato del suo carattere sembra rimanere un po' oscuro , poco chiaro , da indurre gli scrittori moderni di Storia a mettere in discussione l' appellativo di "filosofo" con il quale la storiografia lo ha tramandato ai posteri , tanto da farlo ritenere un filosofo per cosi' dire “di apparenza” , almeno per quanto concerne il rapporto con i Cristiani ; in questo senso a sua difesa , personalmente sono un suo difensore , occorre dire che ad esempio nella Storia Augusta nella lunga trattazione della sua Vita , non compare nulla che possa dare credito ad una persecuzione contro i Cristiani , infatti sebbene Marco Aurelio abbia da sempre seguito la linea indulgente verso i Cristiani dei precedenti Imperatori : Traiano , Adriano e Antonino Pio , è pero' stranamente elencato tra gli Imperatori persecutori dei Cristiani .

Perche' questa discrepanza tra le tante virtu' morali possedute da Marco Aurelio tramandate dagli antichi e questa presunta intolleranza attribuitagli verso i Cristiani ? Prima di arrivare ai fatti per cui si ritiene avere ordinato uccisioni di Cristiani e' necessaria una visione generale del periodo in cui visse Marco Aurelio ; molti disordini si verificarono sotto il suo regno che fu funestato da epidemie , carestie , invasioni di barbari e guerre in Germania che dissanguarono risorse umane ed economiche dell' Impero , tanto che più volte quasi tutte le genti del mondo romano attribuirono ai Cristiani la responsabilita' di quanto stava accadendo , erano infatti ritenuti dai pagani responsabili di aver causato la collera e la conseguente vendetta degli dèi .

Marco Aurelio , almeno a livello personale non sembro' mostrare un aperto e dichiarato disprezzo per i Cristiani , né li considerò un pericolo reale , piuttosto solo dei fanatici religiosi , quindi riesce difficile immaginare essere stato il mandante delle persecuzioni sapendo della bonta' e delle virtu' da lui possedute e riconosciute dai contemporanei e posteri .

Questa attribuzione a Marco Aurelio di essere stato un persecutore di Cristiani , nasce essenzialmente da un fatto accaduto in Gallia , a Lione l' antica Lugdulum , fatto passato alla Storia con il nome di “i Martiri di Lione” , per chiarezza occorre anche dire che di questo fatto alcuni dubitano essere realmente avvenuto , comunque sia questi i fatti .

Si era nel diciassettesimo anno del governo di Marco Aurelio , anno 177 , e nelle Citta' di Lione e Vienne molto legate , specialmente Lugdulum , al culto di Roma ed Augusto , i Cristiani qui residenti erano considerati la causa dei tanti flagelli che funestavano in quegli anni l' Impero romano in quanto atei rispetto alla religione di Stato , furono quindi sottoposti prima a lunghe e crudeli istruttorie preliminari ai quali Cristiani venne imposto come salvezza di ripudiare la propria religione , molti evidentemente lo fecero visto che infine i Martiri di Lione furono 48 , infatti in base al resoconto postumo del martirio redatto dai Cristiani di Lugdunum e Vienne che venne inviato sotto forma di lettera alle Chiese d' Asia e di Frigia occorre dire che questa lettera resta la sola testimonianza sopravvissuta e che alcuni estratti di questa lettera sono citati da Eusebio di Cesarea nel quinto libro della sua Storia Ecclesiastica ; lettera ed estratti di Eusebio costituiscono l' unico racconto sopravvissuto dei martiri di Lione , tra i quali i martiri piu' famosi furono San Potino e Santa Blandina .

Quello che avvenne sotto la tortura e il martirio di questi Cristiani non e' umanamente raccontabile tanta fu l' atrocita' e la crudelta' sadica a cui vennero sottoposti , al punto che molti pagani che assistettero alle uccisioni rimasero sconvolti non osando piu' guardare quello che avveniva , ma al contempo meravigliati per la serenita' con cui i perseguitati superavano tutte le atroci torture fino alla serena e cristiana morte .

Secondo questa lettera inviata dai Cristiani di Lione , dopo i fatti , alla Chiese di Asia e di Frigia , l' approvazione a procedere contro i Cristiani arrivo' tramite una affermativa “risposta imperiale” ma dove non viene espressamente citato Marco Aurelio , solo chi avesse abiurato si sarebbe salvato .

In base ai fatti raccontati questa sarebbe stata la macchia indelebile di Marco Aurelio , ognuno tragga le proprie conclusioni .


Inviato (modificato)

Dopo una breve e non approfondita ricerca trovo:

1) "I nuovi decreti di Marco Aurelio contro i Cristiani" di Marta Sordi;

2) un giudizio di Marco Aurelio sui cristiani: "Non per puro spirito di opposizione, come fanno i Cristiani" (Pensieri (XI, 3);

3) tracce di una probabile erronea assimilazione tra cristiani e montanisti;

4) Posizione di Celso (portavoce di Marco Aurelio) contro i cristiani che non forniscono all'impero (e all'imperatore)  la loro solidarietà nel momento del pericolo;

5) Posizione di Tertulliano che proclama  Marco Aurelio (Apol. V, 6) protector Christianorum.

Una questione complessa sia sincronicamente (l'assimilazione dei cristiani agli eretici montanisti) sia diacronicamente (variazioni o pluralità di intendimenti di Marco Aurelio: vedi Celso e Tertulliano).

Cordialità

Polemarco

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Inviato (modificato)
12 ore fa, Polemarco dice:

Dopo una breve e non approfondita ricerca trovo:

1) "I nuovi decreti di Marco Aurelio contro i Cristiani" di Marta Sordi;

2) un giudizio di Marco Aurelio sui cristiani: "Non per puro spirito di opposizione, come fanno i Cristiani" (Pensieri (XI, 3);

3) tracce di una probabile erronea assimilazione tra cristiani e montanisti;

4) Posizione di Celso (portavoce di Marco Aurelio) contro i cristiani che non forniscono all'impero (e all'imperatore)  la loro solidarietà nel momento del pericolo;

5) Posizione di Tertulliano che proclama  Marco Aurelio (Apol. V, 6) protector Christianorum.

Una questione complessa sia sincronicamente (l'assimilazione dei cristiani agli eretici montanisti) sia diacronicamente (variazioni o pluralità di intendimenti di Marco Aurelio: vedi Celso e Tertulliano).

Cordialità

Polemarco

Grazie per l' intervento alla discussione .

Sono d' accordo che la questione del rapporto tra Marco Aurelio e i Cristiani sia complesso e di difficile soluzione in base ai dati storici disponibili ed alcune volte contraddittori , ma che l' Imperatore sia stato il mandante di una esecuzione in massa di Cristiani mi riesce difficile pensarlo ; una dimostrazione , se cosi' si possa chiamare , del carattere aperto di Marco Aurelio nei confronti dei Cristiani ci giunge dalla penna di Cassio Dione , quando nel Libro LXXI al tomo IX della Storia Romana cita espressamente i Cristiani a proposito del "miracolo della pioggia" dove a proposito del fatto attribuito alle preghiere dei soldati cristiani sollecitati da Marco Aurelio stesso ad invocare il loro Dio , Dione scrive :

"Marco grandemente colpito da questi fatti , onoro' i Cristiani con un pubblico editto e diede alla Legione (dove erano presenti i Cristiani che avevano pregato per il miracolo) il nome di Fulminata"

Anche lo stesso Celso , nonostante nella sua opera , conosciuta in vari modi tra cui "Contro i Cristiani" , controbatta anche aspramente ma non in modo minaccioso le ideologie dei Cristiani , tuttavia non condanna in termini assoluti la cristianità ; infatti nel suo ultimo discorso ai Cristiani con cui termina l'opera , dice pacatamente :

"Venite , non tenetevi a distanza dall' attuale regime politico . Schieratevi a fianco dell'imperatore . Non cercate di costruirvi un altro impero , o di acquisire delle posizioni speciali . È un' apertura che voi potreste fare alla pace . Se tutti dovessero seguire il vostro esempio e astenersi dalla politica , la gestione di questo mondo cadrebbe in mano ai selvaggi barbari senza legge"

Quindi facendo riferimento a questi due fatti descritti , la questione del rapporto tra Marco Aurelio e i Cristiani  non e' completamente definito .

Un saluto

 
Modificato da Legio II Italica
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